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L’ACCADEMIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA PRESENTA

GLI ALLIEVI DEL PRIMO CORSO DI ALTA SARTORIA

PER LE INDUSTRIE CREATIVE

DAL SEGNO ALLA NASCITA DI UN SOGNO”

Silvia Dalla Benetta ed Eleonora Buratto al XX Festival Verdi,

hanno indossato gli abiti appositamente realizzati

dai Maestri costumisti della Sartoria del Regio, docenti al Corso

Ecco i 14 allievi che hanno superato le selezioni e sono ammessi al primo Corso di Alta Sartoria per le industrie creative dell’Accademia del Teatro Regio di Parma: Lucia Boni, Silenay Camellini, Elisa Campari, Maria Rosaria Catalano, Alessia Celli, Adriana Maria Cottone, Vania Marsura, Luca Martini, Greta Molinelli, Maria Vittoria Pelizzoni, Letizia Perillo, Giorgia Rossini, Silvia Spaggiari, Elisa Zarotti.

Saranno loro ad apprendere come dar vita ai loro sogni dal prossimo 3 novembre 2020, quando al Teatro Regio inaugurerà l’Anno Accademico 2020-2021 con il Corso intitolato “Dal Segno alla nascita di un Sogno” diretto dalla costumista Lorena Marin. Hanno dai 18 ai 33 anni, vengono da Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Sicilia e sono stati selezionati tra gli oltre 30 candidati sulla base del proprio profilo curricolare e dopo aver sostenuto un colloquio singolo e in gruppo nel quale hanno saputo testimoniare l’attitudine e la passione per una delle professioni del mondo dello spettacolo e delle industrie creative tra le più ricercate ad alto livello, e al contempo più ardue e impegnative

Gli allievi e le allieve del Corso beneficeranno degli insegnamenti e potranno carpire i segreti del mestiere dei maggiori costumisti e creativi del mondo, che li aiuteranno a comprendere e ad anticipare le opportunità, le necessità, le tecniche, le idee provenienti dai vari comparti delle industrie “creative driven” come la moda, il cinema, il teatro di prosa e il teatro d’opera, l’audiovisivo, i nuovi media.

L’Accademia TRP prima ancora della propria inaugurazione fa parlare di sé nel mondo: al centro delle cronache di spettacolo e dei resoconti dei più autorevoli media d’opera internazionali, Silvia Dalla Benetta ed Eleonora Buratto, protagoniste delle opere in programma al XX Festival Verdi “Scintille d’Opera”, hanno scelto di indossare in scena gli abiti ideati e confezionati dalle costumiste e dai costumisti docenti al Corso, che hanno dato forma reale e prova concreta della sapienza dei Maestri artigiani del Regio, che sono stati scelti per tramandare una tradizione manifatturiera e artistica che affonda le sue radici nella storia del costume.

L’abito scultoreo, asimmetrico, monospalla, di taffetà di seta verde bosco, che tradisce la sua ispirazione caravaggesca nella scelta del colore, con cintura gioiello realizzata in alluminio rivestito a foglia d’oro, battuto a mano, sfoggiato da Eleonora Buratto in occasione dell’esecuzione della Messa da Requiem, venerdì 18 e domenica 20 settembre, così come il regale abito di crepe di lana rosso sangue, con mantella ricamata a mano indossato da Silvia Dalla Benetta nella parte di Lady Macbeth, nel Macbeth in scena l’11 e 13 settembre, sul palco del teatro all’aperto del Parco Ducale, sono stati ideati, disegnati, tagliati, confezionati, e ricamati da figure professionali ben note nel mondo del teatro: il tagliatore Giuseppe Panarello, le sarte Vanessa Rugi, Boutaina Mouhtaram, Consuelo Olivares, le ricamatrici Francesca Ghinelli e Madrilena Gallo, le disegnatrici e confezionatrici di accessori e gioielli Elisa Torricelli e Simona Paganelli, con il supporto organizzativo di Lorena Sofia, sotto la supervisione dell’ideatrice e disegnatrice dei capi, Lorena Marin.

Sono molti gli elementi che concorrono a definire il profilo del costumista che desideriamo formare all’Accademia TRP, spiega la Direttrice del Corso Lorena Marin. Una figura professionale in grado di padroneggiare ogni singola fase del processo ideativo e creativo, capace d’imprimere, a ciascuna di esse, il proprio tocco, così diverso da qualunque altro, per realizzare abiti e costumi che diventino ben più della somma di ciascuna delle loro parti o delle loro lavorazioni, e tradiscano la personalità unica di chi avrà deciso, partendo da un semplice segno, di dare forma a un sogno”.

La perizia nella scelta del tessuto, nel rispetto della qualità, della vitalità, della versatilità e delle sue caratteristiche tecniche, che sono sempre il risultato di un particolare processo di produzione e si traducono nella finezza della fibra, nell’accuratezza della filatura, della pulizia della tessitura, e infine nella luce sprigionata dalla colorazione sulla tela finita”.

L’arte del taglio, quale gesto e momento creativo decisivo per le sorti del capo nascente, che racchiude in sé ed esprime l’intera concezione dell’abito, permettendo al capo d’assumere la sua forma nel mondo reale, a partire dalle caratteristiche intrinseche della stoffa, “uscendo” da essa, così come la statua esce dalla pietra grazie al lavoro di scalpello e martello. Il taglio sintetizza in sé la narrazione della storia del capo che si sta per realizzare: le stoffe esistenti, in ogni epoca, e le tecniche di taglio adottate – ciò che chiamiamo “stile” – sono sempre espressione di un modo di vivere, di esigenze, tempi e difficoltà della vita pratica oltre che della visione estetica e dello sguardo che lo stilista getta su di un momento storico, vicino o lontano. Come insegnano Madeleine Vionnet, inventrice del taglio “sbieco”, o Madame Grès, che guardò all’antica Grecia per realizzare il suo famoso tessuto plissettato a drappeggio dell’abito monospalla. O come possiamo osservare oggi dal TR-Pattern cutting praticato da Shingo Sato, un’innovativa tecnica di modellistica 3D, creativa e intuitiva per la modellazione dei prototipi, che si colloca a metà strada tra il drappeggio e la modellistica tradizionale. O ancora da Iris Van Herpen, i cui virtuosistici abiti futuristici trasudano di riferimenti iconografici pittorici e architettonici dall’antichità al barocco, dal modernismo al surrealismo”.

Il moulage, come arte della creazione di un abito su misura della persona, tecnica ‘analogica’ di lavorazione del tessuto e del taglio in base alle caratteristiche, e non solo delle dimensioni, della personalità che lo indosserà. Il perfezionamento del bozzetto che, da disegno preliminare, schizzo veloce, grezzo, diventa dettagliata raffigurazione di un progetto creativo di cui dovrà anticipare tutta la vitalità. La confezione artigianale del capo, dall’imbastitura, alla cucitura, alla realizzazione manuale dei singoli elementi decorativi – dai fiori di stoffa, dipinti a mano petalo per petalo, alla foggia dei gioielli – e dei ricami, secondo le tecniche in uso nell’alta moda italiana e francese”.

Sono questi i principali elementi che, orchestrati assieme e condotti per mano sapiente, sulla scia di un solido progetto, con padronanza tecnica e un gusto raffinato dall’assimilazione di principi estetici universali, porteranno al compimento di quella che a occhi inesperti sembrerà una vera e propria magia”.

PARTNER E SPONSOR

La Stagione 2019-2020 del Teatro Regio di Parma e il Festival Verdi 2020 sono realizzati grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla, Parmacotto. Sponsor Opem, Dallara, Unione Parmense degli Industriali. Sostenitori Ares, Dulevo, Mutti, Sicim, Agugiaro&Figna, La Giovane, Parmalat, Grasselli, HLB Analisi, Glove ICT Poliambulatori Dalla Rosa Prati, GHC Garofalo Health Care. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di «Parma, io ci sto!». Advisor AGFM. La Stagione Concertistica è realizzata da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della musica. ParmaDanza è realizzata con il sostegno di CePIM in collaborazione con ATER Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna e Arci Caos. RegioYoung è realizzato con il sostengo di Paladini Otello Supermercati. Con il contributo di Diocesi di Parma, Comitato per San Francesco del Prato, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, Opera Europa, Fondazione Monte Parma, Camera di Commercio di Parma, Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Verdi l’Italiano. Partner istituzionali La Toscanini, Teatro Comunale di Bologna. Partner artistici Coro del Teatro Regio di Parma, Società dei Concerti di Parma, Conservatorio «Arrigo Boito» di Parma, Barezzi Festival. Tour operator partner Parma Incoming. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Novotel, Graphital, Codarini Tuega, Cavalca, IgpDecaux, MacroCoop, Grafiche Step, Milosped, Andromeda’s, De Simoni, Azzali editori, Bip Business integration Partners . La promozione internazionale del Festival Verdi 2020 è realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con Italia – Italian national tourist board, Istituti italiani di cultura, Via Emilia | Emilia Romagna A land with a soul, Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna APT Servizi, Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Parma, con il tour operator partner Parma Incoming. L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2020.

Parma, 1 ottobre 2020

Paolo Maier

Responsabile Area Comunicazione, Ufficio Stampa, Progetti speciali

Teatro Regio di Parma, strada Garibaldi, 16/A 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969

p.maier@teatroregioparma.it; stampa@teatroregioparma.it

www.teatroregioparma.it

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