Un singolo di cinque minuti su un testo crudo, senza girare intorno al problema. Quello di tanti che si credono diversi dagli altri, ma così diversi poi non sono mai. Un tema svolto su parole vomitate a freddo, con una produzione vocale ridotta all’osso, sopra un solo giro di chitarra elettrica ripetuto fino alla fine. Tommaso Caronna in “A ogni colpo di vento” da voce alla solitudine di un uomo incompreso, contro un oggetto d’amore che violenta i suoi sentimenti, spietato come la società in cui viviamo e da cui quelli come lui si sentono traditi (ma poi “la vita in fondo è così / bisogna prenderla come viene”).
Il singolo, in pre-order dal 22 giugno e in uscita il 2 luglio edito da Fenice/Ingrooves (UMG), vede Tommaso Caronna tornare alla canzone dopo gli ultimi album strumentali. Una canzone non canzone, uno sfogo tesissimo recitato senza riserve, dove la voce fredda di Tommaso Caronna è una lirica cupa e drammatica con un’apertura di levità solo nel ritornello, l’unica parte cantata del brano.
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Tommaso Caronna continua il discorso iniziato con “Vivere per negligenza”, perseguendo nel suo “stile di cantare quasi un po’ svogliato” (cit. Rockit) e facendone ormai un tratto distintivo di tutta la sua produzione (voci sovrapposte a creare una litania monocorde, sospiri tagliati, sillabe troncate). «A ogni colpo di vento» è un lavoro sentito che non si risparmia e va a toccare un discorso profondo che indaga l’abisso dell’uomo moderno. Una “Creep” italiana, simile anche nei suoni, una rivendicazione selvaggia e spietata del proprio posto nel mondo.
Bio
Tommaso Caronna è nato a Broni nel 1989. Compositore autodidatta, passa con disinvoltura dal jazz all’elettronica fino alla musica orchestrale. Ha scritto brani ad uso televisivo, per etichette estere di BMG, e ha pubblicato tre album di canzoni distribuiti dall’inglese The state51 Conspiracy. La sua musica strumentale è stata usata da BBC, ITV, Channel 4, TBS Holdings e altri.
Testo:
Sono io l’eterno secondo
il confidente forse il terzo
perchè volevo solo un tuo sguardo e
ho venduto l’anima standoti appresso
ho stracciato ogni vergogna
per farmi piacere ciò che a te piace
e a me no solo per essere
la copia sbiadita di te allora
ma non lo sono te lo garantisco
ci credo ancora che sono onesto
che sono buono come il pane
mentre sei tu che me lo tiri
come a un corvo in tanti pezzi
della mia anima crocefissa
sul ciliegio per i tuoi frutti
sento gli uccelli tutti intorno
quelli degli uomini come me
i morti di o forse le piattole
come li chiami quelli che
ti trovi addosso a tutte le ore
e ogni tanto poi li consideri
gli doni un pizzico di attenzione
perchè tanto puoi avere chi vuoi
e quindi i brandelli non contano niente
sono solo il palliativo
delle coccole che non puoi avere
da quel che ti prende senza sentire
altro per te che il suo piacere
Cose per cui gridare
ed altre per cui impazzire
ma sarà inutile morirci dentro
stare male a ogni colpo
di vento
perchè la vita in fondo è così
bisogna prenderla come viene
ma sarà inutile morirci dentro
stare male a ogni colpo
di vento
Ma tu ci credi che sono diverso
se voglio quello che vogliono gli altri
e in fondo unirci non è forse quello
che rende la vita un poco più vera
che crea il legame
che porta il fiore
se è di plastica poi cosa importa
se la candela durante la cena
si spegne alla prima folata di vento
non sono puro lo ero forse una volta
proprio all’inizio ma neanche allora
mi sento colpito, arso vivo, deriso
ma è solo la faccia di una medaglia
che ai campionati degli sfigati ho indossato solo
per farmi più bello
eppure meschino lo sono stato
in ogni pensiero la notte che ho fatto
sulle tue gambe la tua scollatura
sopra la quale ho indugiato lo sguardo
perchè in fondo sono solo un uomo
che non si accontenta dei tuoi pensieri
e tu sai che altrimenti mi perdi
inizi a sentire la mia mancanza
e io so solo che voglio sentirmi
un po’ più vivo in questa stanza
Cose per cui gridare
ed altre per cui impazzire
ma sarà inutile morirci dentro
stare male a ogni colpo
di vento
perchè la vita in fondo è così
bisogna prenderla come viene
ma sarà inutile morirci dentro
stare male a ogni colpo
di vento