La guida operativa di Lenoci e Rocca per il bilancio consolidato
La stagione dei bilanci consolidati è in pieno svolgimento e, in concomitanza con questa fondamentale scadenza per i gruppi di imprese, l’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Monza e Brianza ha organizzato a Monza, presso The Bank, l’evento “Aperitivo e nuovo bilancio consolidato”.
Protagonista dell’evento è stato il libro di Francesco Lenoci e Enzo Rocca “Bilancio consolidato”, Wolters Kluwer, maggio 2017.
Il vantaggio competitivo è la capacità distintiva di un gruppo di imprese di presidiare, sviluppare e difendere nel tempo, con maggiore intensità e competenza dei concorrenti, un fattore critico di successo in un mercato.
L’osservazione degli accadimenti degli ultimi anni ha enfatizzato, ai fini dell’acquisizione del vantaggio competitivo, le capacità d’impresa volte: all’individuazione e all’acquisizione di nuove tecnologie; ad una maggiore flessibilità organizzativa; a migliori e più articolati rapporti con gli interlocutori aziendali.
La complessità che caratterizza l’attuale scenario è dovuta in gran parte alla velocità ed alla scarsa prevedibilità dei cambiamenti e degli avvenimenti in generale; ciò significa che è sempre più difficile procedere a una valutazione analitica e costante dei soggetti con i quali si sviluppano relazioni economico-sociali. Visibilità e trasparenza diventano, pertanto, gli elementi fondamentali sulla base dei quali accordare fiducia e credibilità ai propri interlocutori.
Il gruppo di imprese trasmette e riceve informazioni al proprio interno e con l’esterno. Col termine “informazioni” si intendono sia quelle accumulate all’interno, come il know-how di marketing tecnologico, produttivo, finanziario, manageriale, sia i canali tramite i quali le informazioni sono veicolate all’esterno per contribuire a creare risorse immateriali quali la stima, la credibilità, la reputazione e la fiducia ovvero, in altri termini, l’immagine aziendale.
Per ottenere un duraturo successo, il gruppo di imprese deve saper fare e farlo sapere. Il saper fare di un gruppo di imprese deriva dall’efficacia e dall’efficienza del suo sistema di governo, ossia dalla coerenza esistente tra i vari elementi che compongono il suo sistema manageriale e gestionale. Il farlo sapere implica un’attività di comunicazione che si esplica nell’implementazione delle attività operative e strategiche d’impresa e, quindi, sia in comportamenti che nell’attivazione di messaggi intenzionali.
L’applicazione operativa del saper fare (il fare), ossia l’agire integrato del gruppo di imprese dà concretezza al saper fare: le attività operative e strategiche d’impresa rappresentano, quindi, il fare e l’efficacia del fare dipende dalla consonanza esistente non più solo fra le variabili del sistema di gestione, ma anche fra queste e l’ambiente in cui l’impresa opera.
Tale efficacia va incrementata mediante la gestione dell’immagine, ossia il farlo sapere tramite lo strumento di un bilancio consolidato “ben fatto”.
Così il gruppo di imprese realizza un contatto migliore con i suoi interlocutori, interni ed esterni, rispondendo alle attese dei molteplici soggetti interessati alle performance aziendali, che richiedono maggior trasparenza e chiarezza nelle loro relazioni con il gruppo. In altri termini, il bilancio consolidato non va più considerato uno dei tanti documenti contabili predisposto ai sensi di legge, bensì la fotografia della bontà o meno del lavoro svolto da quanti operano nel e per il gruppo di imprese.
L’esigenza di un’informativa tempestiva delle performance e qualitativa dei dati di bilancio consolidato coinvolge una serie differente di attori all’interno di un quadro normativo di riferimento: diverse figure professionali sono coinvolte nella predisposizione, supervisione, approvazione, revisione, analisi ed utilizzo di report che comunicano informazioni e dati aziendali.
Le principali figure coinvolte nella catena dell’informazione societaria sono le seguenti:
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management. Predispone il bilancio consolidato in conformità al D.Lgs.n. 127/1991 oppure agli IAS/IFRS;
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investor relator. Rappresenta l’impresa presso la comunità finanziaria comunicando il suo valore, i suoi dati, le sue performance, le sue strategie. Contribuisce alla catena dell’informazione economica-finanziaria, alimentando la fiducia degli investitori e rendendo intelligibile il valore del Gruppo;
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auditor e altri organi di controllo. Interagiscono con il management e gli organi di governance e contribuiscono alla trasparenza della comunicazione finanziaria;
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media. Contribuiscono alla distribuzione delle informazioni;
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analisti finanziari. Valutano i dati diffusi e sono interpreti nell’utilizzo delle informazioni a favore degli investitori e degli stakeholder.
In questo contesto interagiscono anche altre figure: i regolatori e gli standard setter, che forniscono il quadro normativo di riferimento agli altri attori.
Il ciclo termina con gli investitori e gli altri stakeholder che usufruiscono delle informazioni diffuse per valutare il proprio investimento e che, quindi, fanno pressione sugli altri soggetti per ottenere dati e informazioni il più possibile attendibili, trasparenti, comprensibili e affidabili.
Comunicare significa condividere, mettere qualcosa in comune con gli altri: nel mercato finanziario la comunicazione è l’insieme delle strategie e degli strumenti utilizzati per rendere fruibili informazioni di carattere economico-finanziario ad investitori e parti terze. Il processo di trasformazione del puro dato numerico in informazione inizia da una fase di interpretazione dei risultati aziendali che vengono analizzati e valutati.
Tale processo consente di comprendere:
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l’identità finanziaria-patrimoniale dell’impresa e l’insieme dei risultati che sostengono la validità del modello imprenditoriale prescelto;
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il posizionamento aziendale nel settore di riferimento, declinato nella logica di differenziale competitivo, ossia definendo la sostenibilità finanziaria del modello imprenditoriale nel medio-lungo termine;
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l’orientamento strategico volto a mantenere o ad ampliare il differenziale competitivo;
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la stima dei risultati attesi, intesi come obiettivi economici-patrimoniali-finanziari raggiungibili grazie alla strategia.
Obiettivo del libro di Francesco Lenoci e Enzo Rocca è offrire un supporto concreto e innovativo per la realizzazione di un bilancio consolidato “ben fatto” e per la sua comunicazione “efficace” a tutte le figure coinvolte nella catena dell’informazione societaria.
Il libro di Francesco Lenoci e Enzo Rocca è diviso in tre parti:
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la prima parte illustra la logica di gruppo e il salto di qualità che il bilancio consolidato consente di fare nell’informativa patrimoniale, economica e finanziaria. Contiene, peraltro, un dettagliato confronto tra due bilanci consolidati dell’esercizio 2015 redatti con normativa differente (norme di legge e principi contabili italiani versus principi contabili IAS/IFRS) volto a denunciare l’assurdità di bilanci consolidati ugualmente corretti quantunque profondamente diversi;
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la seconda parte, relativa ai gruppi non quotati, fornisce una metodologia ragionata per la predisposizione dello stato patrimoniale consolidato, del conto economico consolidato, del rendiconto finanziario consolidato, del prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato e del prospetto di raccordo fra bilancio della capogruppo e bilancio consolidato;
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la terza parte, concernente i gruppi quotati, fornisce una metodologia ragionata per la predisposizione degli schemi contabili richiesti dagli IAS/IFRS, in sede di bilanci annuali e infrannuali.
Arricchiscono il libro di Francesco Lenoci e Enzo Rocca:
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oltre 110 esempi, selezionati tra la prassi più recente e proposti quali model solution. Si segnala, in particolare, un bilancio consolidato 2016, completo di nota integrativa consolidata e di relazione sulla gestione del gruppo, già conforme alle significative novità che il D.Lgs. n. 139/2015 e i nuovi OIC pubblicati a fine 2016 hanno apportato al D.Lgs. n. 127/1991;
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la soluzione di oltre 50 casi, formulati in maniera tale da risultare dei validi practice aid, sia per chi deve redigere, sia per chi deve controllare i bilanci consolidati.
Completa il libro di Francesco Lenoci e Enzo Rocca l’allegato CD-Rom che, con riferimento ai gruppi industriali, consente di: redigere il bilancio aggregato; effettuare il consolidamento; predisporre lo stato patrimoniale ed il conto economico consolidati; predisporre la movimentazione del patrimonio netto di gruppo; ottenere il raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo e del gruppo.