I poeti dei Grandi Dialoghi nei luoghi della Cultura – Dopo Spoleto è la serenissima Venezia ad ispirare le liriche, poi toccherà a Roma

 

I poeti dei Grandi Dialoghi nei luoghi della Cultura

Dopo Spoleto è Venezia la serenissima ad ispirare le liriche, poi toccherà a Roma

di Alessandro Clementi

Il 3 luglio scorso, a Spoleto, nella magica atmosfera del Festival dei due Mondi, è partito il Tour Poetico del Progetto di Anna Manna I Grandi Dialoghi raccontano in versi i Luoghi della cultura”. Un esordio di grande simpatia all’Hotel dei Duchi, con poeti giunti da varie città italiane nella verde culla umbra più famosa nel mondo. Alla presenza ospitale dei poeti spoletini, che si sono esibiti in un Recital di benvenuto, a poco a poco i versi dedicati a Spoleto hanno scaldato la sala che ha risposto all’Omaggio poetico alla città del Festival con grande slancio ed applausi.

Durante l’evento del 3 luglio hanno declamato le loro liriche, per la città del Festival, Liliana Biondi, Eugenia Serafini, Silvana Leonardi, Antonietta Siviero, Vittoria Tomassoni, Rosa Giordano, Sandro Costanzi e i Poeti di Spoleto. Momento centrale della manifestazione è stato il lancio del Premio “I GRANDI DIALOGHI”, con la sezione Giornalismo. Vincitore assoluto di questa edizione di lancio del Premio è il giornalista scrittore Goffredo Palmerini, personalità prestigiosa a livello internazionale che dalla seconda edizione assumerà la presidenza della Giuria per la sezione Giornalismo. Per Donne e Comunicazione è stata premiata la giornalista aquilana Monica Pelliccione.

E’ partito così il Progetto originale ed ambizioso della poetessa romana Anna Manna che, appena concluso l’evento di Spoleto, ha rilanciato puntando a Venezia. L’11 settembre prossimo sarà infatti organizzato l’Evento-web “Serenata poetica per Venezia”, proprio in coincidenza della conclusione della 78^ Mostra internazionale d’Arte Cinematografica che si svolge dall’1 all’11 settembre 2021. Così Anna Manna ci illustra il suo progetto:

E’ iniziato un bellissimo viaggio in versi, attraverso i luoghi della cultura in Italia! Ci saranno incontri, eventi nel web, pubblicazioni. E poesie, tante poesie, spesso inedite, scritte appositamente per il nostro Tour poetico! A poco a poco incontreremo altri compagni di viaggio, ci confronteremo, per aprire la mente e il cuore, per confessare il nostro amore per la nostra bella e colta Italia. Diventeremo la prima Crociata dei Poeti! Così, un po’ per scherzo e con un pizzico di ironia! Per cantare le città italiane, i borghi, le spiagge, i rifugi, insomma per cantare tutti i posti dove si combatte dolcemente con Civiltà e Gentilezza per la Bellezza, per la Poesia, per l’Arte, per la Libertà! Con noi ci saranno tante donne, tante Poetesse, e tanti uomini, tanti Poeti! Avanti Amici, la Prima Crociata dei Poeti è iniziata!!!

In molti hanno risposto alla chiamata alle… armi della Poesia. I poeti fedelissimi dei Grandi Dialoghi, Renato Minore, Daniela Fabrizi, Jole Chessa Olivares, Mario Narducci, Liliana Biondi, Clara Di Stefano, Francesco Agresti, Rosa Chiricosta, Maria Morganti Privitera, la poetessa pittrice Eugenia Serafini, Gilberto Antonioli e tanti altri, ma anche nuove adesioni prestigiose sono presenti, come la poetessa fiorentina Anna Buoninsegni ad esempio, o poeti giovanissimi emergenti come Maria Federica Valentini.

L’Evento-web dell’11 settembre sarà aperto da un’intervista al poeta Corrado Calabrò che, nel suo libro La stella promessa, conclude il messaggio poetico proprio con l’immagine di Venezia. Il prossimo incontro poetico sarà dedicato a Roma, Città eterna, ma la data è ancora da definire. Tutte le liriche dedicate alla Serenissima saranno raccolte in un elegante Fascicolo poetico che sarà inviato alla Direzione artistica della Mostra del Cinema di Venezia.

Se è possibile pubblicare una o più, qui in anteprima ecco quattro liriche inedite per il Tour poetico dedicato a Venezia.

VENEZIA

di Mario Narducci

Sulla Piazza i piccioni

volarono a frotte

come stormi impazziti

la circondarono

da strateghi di battaglie

beccando i chicchi di mais

e la mano da farle spavento

sposa soave nel cappellino bianco.

San Marco che ti raddoppi

quando c’è l’acqua alta

che aneli al cielo

nel gioco delle cupole

e ti specchi ai tuoi piedi

con i quattro cavalli

fissi dal tempo della tratta

come ore ferme

al tavolo del bar

e l’estasi del campanile

sui tetti rossi della laguna

faro che attira sguardi

quasi a smuovere

la possanza del leone

quiete maestosa

sospesa tra canali e campielli

tra sospiri mai smessi.

Riconquistiamo

l’elemento primo

tra i tuoi canali

l’acqua che carezza i palazzi

e l’infinita malinconia

la metafora dei ponti inarcati

dall’un capo all’altro

in abbracci di pietra e di cuore

tra le calli

dal corto respiro.

Venezia serena e sorridente

nelle mille spose

che apri le braccia al mondo

dove il tempo è fermo

città unica dall’unica storia

che vedi ancora passare

volti di dogi

come nelle antiche rughe

l’oro di San Marco ti fa bella

ma basterebbe il sole

sopra le case e le pietre

a rendere prezioso

il fiato di chi ti ama.

VENEZIA LA SERENISSIMA

di Maria Morganti Privitera

Serenissima, lento il tuo processo

e la tua oscura nascita in laguna

ma nel corso degli anni piano piano

sei diventata una città sicura.

Città dei Dogi, delle Dogaresse,

città di donne grandi e generose:

Gaspara Stampa, Veronica Franco

ed Elena Cornero Piscopia

prima donna laureata in filosofia,

Elisabetta Turra la prima giornalista

che scrisse in un giornale e una rivista.

Le strette Calli, gli ampi Calli e i ponti,

Piazza San Marco, il Canal Grande e tutti

i gondolieri al servizio costante,

il Bucintoro che ogni anno torna

ti rendono magia sempre presente.

Serenissima sei e sempre sarai,

città speciale che non crolla mai!

Timore per Venezia

di Rosa Chiricosta

Suonano le sirene

Sulla laguna triste

Se la ricopre l’acqua

E Venezia si inabissa

L’immensa piazza appare

Sommersa come un lago

E trema il mondo intero

Se non si ferma il mare

Che la bellezza invade

Della stupenda chiesa

Dove risplende l’oro

E quasi da un millennio

Gioiello d’arte antica

D’ori di fregi e marmi

Portati dall’Oriente

E le maestranze scelte

Trovato il bel pilastro

Innalzano tesori

D’arte e di fede ardente

Che in ansia il mondo guarda

Mentre la pioggia scende

E la marea si innalza

Poi si rivolge al cielo

Pregando con gran zelo.

Tace la Serenissima

di Daniela Fabrizi

Tace la Serenissima,

enigmatica domatrice delle acque.

Tace sui ponti ma mormora

segreta nei canali

urlando muta fino a

piazza San Marco.

Tranquilla, alla guardia

dei leoni dell’antico Pireo.

Poteva mai il mare

vincere questa sfida?

Neppure sgranando

le trine di pietra,

neppure negando ai dogi

lezioni di storia.

Venezia ribelle

non trema e non mente

piantata com’è sui suoi pali

di querce e di olmi

confitti nel bottino di terra.

Se il mare non rinuncia alla guerra,

Venezia ne ignora la boria

seduta sulle acque di piena

nella certezza beffarda

di ogni sua cuna.

Tace Venezia nel mistero

di maschere ad alta clausura

che si aggirano austere

tra i leoni e le mura.

Silenzio, la parola è vietata,

e che nessuno più dica

che è Venezia che muore…

ha già superato l’altrove

e le umane memorie.

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