Venerdì 15 ottobre 2021, alle ore 20, quarto appuntamento con il Ciclo Beethoven. Sul podio il maestro Zubin Mehta alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
In programma due delle più celebri pagine del compositore tedesco: la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica” e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67.
Il primo appuntamento del Maggio con la sala a piena capienza
Al maestro Mehta l’onorificenza di Ambasciatore di Firenze
Firenze, 13 settembre 2021 – Quarto appuntamento per il Ciclo Beethoven in programma al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: venerdì 15 ottobre, primo appuntamento del Maggio con la sala disponibile al pubblico a piena capienza, il maestro Zubin Mehta, sarà di nuovo sul podio del Maggio per dare il via alla quarta serata dedicata all’opera sinfonica del compositore di Bonn.
Di ritorno dal concerto all’Expo di Dubai del 10 ottobre scorso dove insieme all’Orchestra del Maggio ha rappresentato la città di Firenze all’esposizione universale e dopo le recenti trasferte a Salisburgo, Atene, Grafenegg, Budapest e poco prima della prossima tournée europea, al maestro Zubin Mehta proprio per la sua attività e al suo impegno di portare nell’arco di più di cinquant’anni Firenze e il Teatro del Maggio alla ribalta delle platee internazionali, è stata conferita l’onorificenza di Ambasciatore di Firenze, promossa dal Comune di Firenze e organizzato dal Firenze Convention Bureau.
Il concerto del 15 ottobre , originariamente previsto per il 10 settembre, vedrà in cartellone due delle più famose sinfonie di Beethoven: la n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55, la celebre “Eroica”, e la n. 5 in do minore op. 67. Il ciclo di concerti si concluderà all’inizio del nuovo anno, il 4 gennaio 2022 ore 20 quando verranno eseguite la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 e la Sinfonia n. 9 per soli, coro e orchestra. Quest’ultime sinfonie saranno inoltre proposte per il concerto di capodanno del 31 dicembre 2021.
Il Teatro inoltre informa il pubblico che, per lo spettacolo del 15 ottobre, tutti coloro che hanno conservato i titoli di accesso alla data originariamente prevista del 31/10/2020 o che hanno recentemente acquistato biglietti singoli e carnet per partecipare alla data del 10/09/2021, potranno accedere in sala nel nuovo appuntamento di ottobre semplicemente presentando il titolo d’ingresso in loro possesso.
Il programma
La Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 fu presentata agli editori come ‘Sinfonia grande’ da un Beethoven ben consapevole dell’eccezionalità della sua nuova creazione.
Del resto, grande era stato l’impegno profuso nella composizione, dal 1802 al 1804, grande era l’orchestra schierata in campo, con l’aggiunta inusuale di tre corni, grandi erano le dimensioni – oltre 1800 battute per più di un’ora di musica – e grande, infine, era il dedicatario originario nonché ispiratore della sinfonia: Napoleone Bonaparte, che nell’immaginario di Beethoven rappresentava l’uomo nuovo, il difensore degli ideali repubblicani di libertà, uguaglianza e democrazia.
Tuttavia la notizia dell’incoronazione di Napoleone a imperatore mandò su tutte le furie Beethoven che, in un impeto d’ira, stracciò la dedica a Bonaparte decidendo in seguito di dare alle stampe la Sinfonia n. 3 con il sottotitolo di ‘Sinfonia Eroica composta per festeggiare il sovvenire di un grand’uomo’. Ispirata alla figura dell’eroe, che sia reale o astratto poco importa, la Sinfonia n. 3 rappresenta per Beethoven il mezzo espressivo più potente per veicolare messaggi di portata universale.
Frutto di un lungo processo creativo, la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 fu invece composta tra il 1804 e il 1807 ed eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 a Vienna, diretta dallo stesso Beethoven. L’icastico incipit ha garantito alla Quinta la palma di sinfonia beethoveniana più celebre: quattro note che suonano come un drammatico interrogativo a cui urge dare risposta. E Beethoven risponde, nota dopo nota, con un flusso sinfonico dove il principio dialettico della contrapposizione tematica trova la sua massima espressione e dove i contrasti sono accentuati fino allo spasmo.
Prezzi:
Visibilità limitata e ascolto: 15€ – Galleria: 25€ – Palchi: 35€
Platea 4: 45€ – Platea 3: 60€ – Platea 2: 80€ – Platea 1: 100€
Ludwig van Beethoven – Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55, Eroica
La Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 fu presentata agli editori come ‘Sinfonia grande’ da un Beethoven ben consapevole dell’eccezionalità della sua nuova creazione. Del resto, grande era stato l’impegno profuso nella composizione, dal 1802 al 1804, grande era l’orchestra schierata in campo, con l’aggiunta inusuale di tre corni, grandi erano le dimensioni – oltre 1800 battute per più di un’ora di musica – e grande, infine, era il dedicatario originario nonché ispiratore della sinfonia: Napoleone Bonaparte, che nell’immaginario di Beethoven rappresentava l’uomo nuovo, il difensore degli ideali repubblicani di libertà, uguaglianza e democrazia. Tuttavia la notizia dell’incoronazione di Napoleone a imperatore mandò su tutte le furie Beethoven che, in un impeto d’ira, stracciò la dedica a Bonaparte decidendo in seguito di dare alle stampe la Sinfonia n. 3 con il sottotitolo di ‘Sinfonia Eroica composta per festeggiare il sovvenire di un grand’uomo’. Ispirata alla figura dell’eroe, che sia reale o astratto poco importa, la Sinfonia n. 3 rappresenta per Beethoven il mezzo espressivo più potente per veicolare messaggi di portata universale. Spetta a due potenti accordi suonati a piena orchestra il compito di alzare il sipario senza preamboli su un Allegro dal tono epico in cui i temi, mirabilmente scolpiti nell’esposizione, si fronteggiano in uno sviluppo complesso. L’Adagio seguente è una Marcia funebre scandita dagli archi che accoglie inaspettati episodi fugati, mentre lo Scherzo vede in primo piano i legni, affidatari del tema gioioso trapuntato dai violini e poi, nel Trio, i corni, lanciati in una fanfara che suona come un richiamo di caccia. Per il movimento finale Beethoven sceglie la tecnica della variazione; il tema che dà il via al processo è tratto dalle musiche scritte anni prima per il balletto Le creature di Prometeo, perfetto trait d’union tra l’eroe che simboleggia la sfida alla tirannide e l’eroe celebrato nella terza sinfonia beethoveniana.
Ludwig van Beethoven – Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Frutto di un lungo processo creativo, la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 fu composta tra il 1804 e il 1807 ed eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 a Vienna, diretta dallo stesso Beethoven. L’icastico incipit ha garantito alla Quinta la palma di sinfonia beethoveniana più celebre: quattro note che suonano come un drammatico interrogativo a cui urge dare risposta. E Beethoven risponde, nota dopo nota, con un flusso sinfonico dove il principio dialettico della contrapposizione tematica trova la sua massima espressione e dove i contrasti sono accentuati fino allo spasmo. Se nel primo movimento tutto è conflitto ed energia deflagrante, nel secondo, Andante con moto, c’è spazio per riprendere momentaneamente fiato. L’interrogativo iniziale riappare nuovamente nello Scherzo ma con una veste ritmica diversa che lo rende sempre meno minaccioso. Solo nell’ultimo movimento viene dissipata anche l’ultima e debole ombra. La solarità della tonalità di do maggiore invade lo spazio sonoro e il canto festoso che si leva dall’orchestra ha il sapore della vittoria della luce sulle tenebre, del giusto trionfo alla fine un tortuoso cammino.