Speciale Rome Art Week 2021

 

Per Rome Art Week 2021 Penelope Filacchione cura, per conto di 3.0 Store di via Luigi Ronzoni 44 e in collaborazione con ArtSharing Roma, l’evento “Poesia sulla strada” con Er Buio – Poeta di strada – e Valo – fotografo, esperto di comunicazione web e videomaker- dal 23 al 31 ottobre 2021.

Non sapevo dove tutto questo ci avrebbe portato, né me ne importava

(Jack Kerouac – Sulla strada)

Chi può dire dove va a finire una poesia lasciata sulla strada? Non importa, l’urgenza di liberare i pensieri attraverso le parole è più forte di tutto.

E se le parole lasceranno un segno nell’anima di qualcuno, se qualcuno si fermerà a pensare, se qualcuno vedrà oltre i segni scritti sul muro e comprenderà la poesia, allora già tutto avrà un senso.

Così nasce questo progetto: con l’idea di liberare parole e pensieri facendoli, letteralmente, correre sulla strada.

Con la collaborazione del poeta di strada Er Buio e del videomaker Valo una settimana di arte contemporanea nella vetrina di un negozio, con la partecipazione della strada, dei passanti e dei frequentatori del negozio stesso.

Raccogliamo dai ragazzi le tavole da skateboard usate, per realizzarne una installazione: le tavole, montate su un pannello, vengono dipinte e diventano “il foglio” dove scrivere la poesia.

Una sola poesia, tante parole sufficienti a riempire tutte le tavole, frase per frase, riga per riga, chiamando ad assistere tutti i proprietari delle tavole e chi vuole esserci, lavorando direttamente sulla strada, davanti al negozio

L’installazione resterà nella vetrina del negozio per l’intera settimana: non merce, ma azione artistica e pensieri, partecipazione anziché profitto.

Domenica 31 ottobre, ultimo giorno di RAW, l’installazione sarà smontata e le tavole restituite ai loro proprietari: sarà il momento della liberazione delle parole.

A ogni ragazza e ragazzo un frammento di poesia, quasi una comunità segreta che si riconosce per quelle poche parole che uniscono uno all’altro nella corsa della vita.

Tutte le tavole insieme volteggeranno sulla strada, la poesia parte verso il mondo: l’azione sarà ripresa da Valo e un video la consegnerà alla storia.

Per riportare la poesia per strada, dopo che per troppo tempo pensieri e parole sono stati chiusi tra le quattro mura del web. (p.f.)

INFO PRATICHE

Titolo: Poesia sulla strada

A cura di: Penelope Filacchione

Dove: via Luigi Ronzoni 44 – 00151 Roma

Quando:

Evento live 23 ottobre 2021 dalle 17.30 alle 20.30

Esposizione dal 24 al 30 Ottobre

Esisbizione skate e diretta video: 31 ottobre ore 11.00 Ponte della scienza

Er Buio

È un ragazzo di Roma, anonimo, che scrive poesie da quando ha memoria. Per anni ha tenuto i suoi scritti per sé, su carta, fino a quando tramite un amico ha scoperto i Poeti der Trullo, un collettivo di poeti di strada attivi a Roma nell’ultimo decennio. Si rispecchia perciò nelle loro idee e nel loro modo di scrivere, che trova concettualmente simile al suo, e decide di affacciarsi alla scena della street art e della street poetry alla fine del 2019. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo ha riportato i suoi brani sui muri di Roma, sia scrivendo direttamente che attraverso mezzi quali sticker e poster, collaborando amichevolmente con altri artisti della scena, principalmente visuali, andando a unire poesia ad illustrazione, grafica e calligrafia.

Il nome «buio» nasce dalla naturale necessità di uno pseudonimo, come per tutti gli artisti di strada: come sempre, quando si cerca qualcosa non arriva mai. Finché non si è accorto che il buio è una tematica ricorrente delle sue poesie, nate spesso da periodi bui, oltre che – ovviamente – l’elemento naturale della notte nel quale si muovono i writers. Come se a scrivere fosse er buio stesso.

Valo

Valerio, Valo o Big per gli amici, classe 82, da sempre appassionato alle sottoculture urbane entra direttamente in contatto con il mondo del writing nell’ultimo lustro del 1900. La cultura hip hop entra sempre di più nel suo modo di vivere e vedere le cose, tant’è che 6 anni dopo inizia ad approcciare al mondo della grafica digitale andando a creare poco dopo un suo marchio street skate (rimasto sul mercato per circa 6 anni) entrando nei negozi al fianco di Vans, Bastard, Circa, Element ecc.

Dalla chiusura del marchio inizia ad appassionarsi al mondo del videomaking e dal 2011 la passione diventa il suo secondo lavoro. 

Fa uscire molti videoclip per rapper, rock band e musicisti di altro genere, tatuatori, video istituzionali di aziende, cortometraggi, spot pubblicitari, ecc.

Anche grazie all’esperienza acquisita negli anni entra in contatto con tantissimi personaggi del mondo underground e anche grazie alla vicinanza con questo mondo accetta di collaborare con il progetto.

ARTSHARING

Come dichiarato nel “manifesto”, ArtSharing nasce nel 2018 da un progetto di partecipazione e di collaborazione: galleria d’arte e associazione culturale, offre uno spazio di incontro tra artisti e tra artisti e pubblico, proponendosi di interagire aprendosi alle proposte del territorio e dando spazio anche a progetti inusuali o di artisti emergenti.

A questo scopo organizza conferenze e incontri tra artisti e pubblico durante l’intero arco dell’anno.

ArtSharing nasce anche con l’idea di offrire un punto di appoggio ad artisti non romani o non italiani che siano presenti in città per la partecipazione ad un progetto e che non abbiano uno spazio dove realizzare il proprio lavoro. L’obiettivo è la creazione di una rete solidale con gallerie e laboratori sparsi in altri luoghi del mondo. Inoltre, in linea con la filosofia della sua fondatrice – la storica dell’arte Penelope Filacchione – ArtSharing ha tra gli obiettivi statutari la promozione del turismo culturale.

Come galleria-associazione ArtSharing offre le proprie competenze ai giovanissimi, proponendo percorsi di alternanza scuola lavoro per gli studenti di liceo, in particolare per i futuri giovani artisti o imprenditori nel mondo dell’arte, affinché possano sperimentare il dietro le quinte di una galleria.

La fondatrice e attuale legale rappresentante di ArtSharing è Penelope Filacchione.

3.0 Store Roma

Il mio è un negozio di abbigliamento Streetwear & Urban Style di Roma. Tutto l’abbigliamento ha una sua storia e varie provenienze.

Sono molto attenta a queste iniziative che permettono di mettere in risalto anche giovani talenti, ma soprattutto creare una comunità intellettualmente coesa a condividere l’arte inserita nella quotidianità.

ROME ART WEEK

RAW è la settimana dell’arte contemporanea a Roma: giunta alla sesta edizione – nonostante la pandemia che ha visto spostare sul web, ma non annullare gli eventi – vede ogni anno diverse centinaia di artisti, gallerie, enti e istituzioni, curatori impegnati tutti insieme per portare la sua presenza in tutta la città.

Diventata ormai un evento di fama mondiale, richiama pubblico da tutto il mondo che viene a Roma appositamente per questa settimana per una visione diversa e contemporanea della Capitale.

E’ libera, gratuita per tutti coloro che ci lavorano senza compenso, patrocinata da Roma Capitale e da diversi enti pubblici ogni anno per la gestione della piattaforma web che, attraverso mappe interattive e calendari consultabili via web e cartacei, tutti gli eventi in tutta la città.

WEB

https://romeartweek.com/it/

Er Buio: Poesia sulla strada. | 23-31 Ott 2021 | Rome Art Week

https://artsharingroma.it/project/er-buio-poesia-sulla-strada-evento-di-street-poetry-per-rome-art-week-2021/

https://www.instagram.com/er.buio/

https://www.instagram.com/valo.big/

Oúsía – forma, segno, carattere

* dedicata a Mimmo Lucano, per la bellezza delle sue idee oltre i limiti della forma imposta.

[…] per Platone sono οὐσίαι le idee, come realtà dotate di assoluta ed eterna essenza ed esistenza, in contrasto con le relative e mutevoli apparenze sensibili.”

Enciclopedia Treccani s.v. Sostanza

Questa mostra nasce da un esperimento collettivo: diversi mesi fa, quando ancora il mondo era ‘sospeso’ per la pandemia, la curatrice ha deciso di cedere il timone. Stanca di proporre agli artisti dei temi standardizzati, ha scelto un gruppetto di persone a lei congeniali ed ha invertito i ruoli. L’idea era ‘l’arte si cura’: l’arte cura sé stessa, sia nel senso fisico e psicologico del termine – quanto mai necessario, dato il momento storico – sia nel senso che si racconta, si propone a partire da un concetto comune da condividere con il pubblico.

Unico divieto: non una mostra che parli di virus. Tutto il resto era ammesso.

Così, da una serie di chiacchierate organizzate con ogni mezzo disponibile, è emerso con prepotenza non solo il bisogno di superare l’isolamento emotivo e fisico a cui tutti siamo stati sottoposti, ma un’impellente necessità di tornare alla verità dei rapporti umani e intellettuali, che vada al fondo delle cose.

Così, parlando e ragionando, sono emerse le prime tre parole: forma, segno, carattere.

Forma: la forma dell’arte, come quella dei rapporti umani, è anche significato. L’irruzione violenta dei social nella nostra vita sembra aver cancellato ogni dovere di forma, ma una bella forma non è solo convenzione, è desiderio di proporsi nel miglior modo, rendendosi disponibili ad un vero confronto che non si nasconda dietro la superficialità con la quale ormai si usa la parola dialogo.

Segno: il segno è la base della forma, è la forma in nuce, ma è anche quello che lasciamo nel nostro prossimo.

Carattere: è il segno a cui diamo un preciso significato. I caratteri costruiscono la frase scritta, il discorso. Ma i caratteri possono essere comprensibili oppure indecifrabili, si sceglie come esprimersi e ogni scelta è una sliding door, un destino che si imprime alle parole liberate nel mondo.

Cosa raccoglie e sintetizza tutti questi concetti? Qualità? Sostanza? Essenza? Qui torna in campo la curatrice con una passione per l’etimologia che dalla qualità passa all’essenza e, per concludere, dall’essenza alla ousía, che ne è la definizione universale.

A questo punto la curatrice si è tirata indietro e ha lasciato campo libero agli artisti, pregandoli per quanto possibile di interagire fra loro, di liberare sé stessi anche in maniere inconsuete: ne è nata una mostra contenitore site-specific che, ad oggi, è ancora parzialmente una sorpresa per la curatrice stessa.

Le competenze artistiche si sono mescolate: Maria Pina e Gianna Bentivenga – maestre dell’incisione – si sono fatte coinvolgere da Debora Mondovì in una grande scultura assemblage che connette (letteralmente) le loro diverse visioni; Elisabetta Diamanti – incisore – si interfaccia con Raffaele Alecci – fotografo specializzato in antiche tecniche – con uno scambio di competenze e di idee, che passa dalla forma su carta a quella installativa.

Alessio Trevisani – coreografo, performer e direttore del Freies Tanz Ensemble di Berlino e Lipsia – presta il suo corpo alle parole e alla voce di Massimo Napoli – scrittore e grafico – che ha trasformato il suo testo in calligrammi.

Segni essenziali sono le sculture in ceramica di Emiliano Coletta, nulla di più essenziale dell’uovo, nuova scultura organica di Emanuela Camacci, mentre Osvaldo Tiberti immagina un grande acchiappasogni interattivo e un ‘Mini-Me’ mescolando realtà e desiderio e Gianluca Esposito riscrive un abbecedario fantastico.

Agli artisti è lasciata anche la cura dell’allestimento, così come sentono di voler costruire il racconto visivo nello spazio della galleria.

Alla curatrice, infine, il non piccolo impegno di mettere da parte il suo ego, lasciando che il testo critico diventi racconto, che le parole siano sostituite dall’ oúsía.

Un impegno ricompensato da molta curiosità e un notevole divertimento nella sfida.

INFO PRATICHE.

Oúsía – Forma, segno, carattere.

ArtSharing Roma, via Giulio Tarra 64

Opening: 24 Ottobre ore 17.00

Dal 24 Ottobre al 31 ottobre 2021.

Orari: dal martedì alla domenica ore 16.30-20.00 (lunedì chiuso)

Mercoledì 27 ottobre alle 17.30: Massimo Napoli – Alessio Trevisani, Tabula rasa, live perfomance (anche in diretta social).

Ingresso gratuito

Artisti – curatori: Raffaele Alecci, Gianna Bentivenga, Maria Pina Bentivenga, Emanuela Camacci, Emiliano Coletta, Elisabetta Diamanti, Gianluca Esposito, Debora Mondovì, Massimo Napoli, Osvaldo Tiberti, Alessio Trevisani.

Coordinamento idee e parole: Penelope Filacchione

Ufficio stampa – ArtSharing Roma – Rome Art Week

Contatti: 338-9409180 artsharing.roma@gmail.com

www.artsharingroma.it

Social: fb e YouTube @ArtSharing Roma Ig @artsharing Roma

 

Speciale Rome Art Week 2021: Tabula rasa o del salotto

Performance: voce e grafica Massimo Napoli, danza Alessio Trevisani, riprese e montaggio video Ilaria Di Giustili.

A cura di Penelope Filacchione

Si può tradurre la parola in segno estetico? E il segno in movimento?

Questa è la sfida di Massimo Napoli – attore, grafico e scrittore – e di Alessio Trevisani – coreografo, danzatore e performer – mescolando segno, voce e azione scenica in una performance che esplora alcuni degli aspetti della mostra Oúsía. Forma, segno, carattere: un testo poetico, dei calligrammi, la voce dell’attore e la danza assumono il formato della pièce de chambre.

Tabula rasa o del salotto è infatti il titolo del testo inedito scritto da Massimo Napoli per RAW 2021: un dialogo tra sé e sé sulla necessità di aprirsi al mondo, di fare tabula rasa e riprendere la conversazione con il mondo su nuove basi, anche – se il caso – facendo salotto.

Così, dunque, l’autore si sdoppia nel dialogo allo specchio e quello stesso dialogo diventa voce e danza, in provocazione conflittuale di sé stesso ad aprirsi al mondo con il cuore e con la mente.

La performance si svolge all’interno della mostra, ne diventa la voce e il gesto: sarà trasmessa anche in diretta social e registrata da Ilaria Di Giustili, per poi essere consegnata al futuro come memento di ciò che è stato, della rinascita che tutti cerchiamo.

INFO PRATICHE

Artsharing Roma Gallery

via Giulio Tarra, 64 – 00151 Roma

Mercoledì 27 Ottobre 2021 alle ore 17:30

Prenotazione consigliata WhatsApp 338-9409180 oppure artsharing.roma@gmail.com : per l’accesso è necessario il green pass, ma l’evento si potrà vedere anche dalla vetrina restando all’esterno della galleria senza prenotazione e green pass.

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