Dahrendorf rileva che l’impianto marxiano attuale è decontestualizzato. Il conflitto di classe
non puó produrre quella rottura progressista bramata da Marx, perché il conflitto di classe
è stato normalizzato, assunto e salfivicato dalla società attuale.
Secondo lo studioso tedesco, si dovrebbe procedere per offrire un panorama attuale del
conflitto, con Marx, ma contro Marx.
Le società industriali avanzate si modifica l’aspetto dualistico che contrassegnava le società
classiche: proletari contro capitalisti. Ció non implica che si elida ovvero riduca il conflitto
di classe. La natura di classe della società post-capitalista non viene meno. Anzi è
ulteriormente aggravata. Il carattere classista delle relazioni sociali e dei rapporti di potere
viene ora occultato dai processi della differenziazione sociale e dalla complessità. Si giunge
cosí a un desviazione dal binario classico. I gruppi classisti perdono la loro compattezza e si
frammentano in molteplici figure (vecchie e nuove). Eppure se la differenziazione e la
complessità offuscano la linearità del carattere classista della società attuale, i crescenti
fenomeni di emarginazione politica e sociale si incaricano di rimetterlo in scena. Sotto
molti aspetti, le «teorie della cittadinanza» rispondono a questo deficit e, nello stesso tempo,
ne appannano i processi causali.
Si tratta di assumere sistematicamente il ruolo della società attuale, egemonica, orientatrice,
controllante, tale come emerge dalla analisi bio-polítiche.