Serena conduce operaclassica eco italiano.

XXII FESTIVAL VERDI
Parma e Busseto, 22 settembre – 16 ottobre 2022

Al Teatro Regio di Parma Roberto Abbado, Direttore musicale del Festival Verdi,
dirige La forza del destino nella versione di Milano 1869,
nel nuovo allestimento con la regia di Yannis Kokkos
sul podio di Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna,
e Riccardo Frizza dirige Simon Boccanegra nella rara prima versione di Venezia 1857,
nel nuovo allestimento con la regia di Valentina Carrasco,
con la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma.

Al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza Sebastiano Rolli dirige Il trovatore
nell’allestimento creato da Elisabetta Courir per il Festival Verdi 2016
con la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma.

Michele Mariotti dirige Messa da Requiem sul podio
dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Regio di Parma.

Daniele Gatti dirige i Quattro pezzi sacri
con Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.

Rosa Feola e Sergio Vitale protagonisti del Gala Verdiano.

Al XXII Festival Verdi, realizzato con i partner istituzionali La Toscanini e
Fondazione Teatro Comunale di Bologna, e con il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, figurano artisti del calibro di Varduhi Abrahamyan, Amartuvshin Enkhbat, Devid Cecconi, Silvia Dalla Benetta, Roberto de Candia, Gregory Kunde, Roberta Mantegna, Marko Mimica, Anna Pirozzi, Piero Pretti, Marina Rebeka, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Annalisa Stroppa, Angelo Villari, Riccardo Zanellato.

Lella Costa protagonista di Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola
commissione del Festival in prima assoluta realizzata da Società dei Concerti di Parma.

Il nuovo allestimento di Caravan verdiano porta Rigoletto
nelle piazze di Busseto, Montechiarugolo, Parma, Polesine-Zibello.

Il gala lirico benefico del Club dei 27 Fuoco di Gioia
festeggia il suo primo decennale con un’edizione speciale.

Verdi Off inaugura la sua VII edizione di eventi gratuiti e diffusi con cinque progetti
all’insegna di inclusione, partecipazione, multidisciplinarietà, portando la musica di Giuseppe Verdi nelle piazze, nei cortili, nei luoghi di cura a Parma, Busseto e provincia.

Prelazioni dal 13 aprile, Abbonamenti dal 21 aprile, Biglietti dal 3 maggio 2022
presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma e dal 4 maggio 2022 online su festivalverdi.it

Dal 22 settembre al 16 ottobre 2022 il Festival Verdi celebra la sua XXII edizione, in una veste più completa, con 3 opere in forma scenica, di cui 2 nuovi allestimenti, dopo le due recenti edizioni nella versione di Scintille d’Opera, che hanno portato premi e riconoscimenti prestigiosi, in continuità con gli alti livelli artistici e scientifici del progetto, sempre teso a offrire una proposta di grande accuratezza filologica e scientifica nella riscoperta del Verdi autentico, riportando le sue opere alla volontà, al pensiero e al dettato musicale originale, affiancando a questi aspetti la sfida sul teatro di regia.

La musica verdiana risuonerà festosamente anche fuori dal teatro, grazie alla VII edizione di Verdi Off, dal 17 settembre al 16 ottobre 2022, per diffondersi e sprigionare il suo entusiasmo nelle piazze, nei parchi e nelle strade, animando i cortili e i quartieri, in centro e in periferia, rallegrando i luoghi di cura, di sofferenza, di detenzione, abbracciando Busseto, che diede i natali al Maestro, con recital e appuntamenti dedicati, e Montechiarugolo, San Secondo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo, Zibello, grazie alla convenzione che ha stretto ancor più il Teatro Regio di Parma, la Provincia di Parma e i Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.

Un hilo rojo unisce le tre opere in programma, che attingono tutte da fonti letterarie spagnole: La forza del destino, dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, che inaugura il Festival nel nuovo allestimento di Yannis Kokkos con la direzione di Roberto Abbado, Direttore Musicale del Festival Verdi che dirige la partitura dell’opera nella versione di Milano 1869 nell’edizione critica a cura di Philip Gossett e William Holmes; Il trovatore, dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez, in scena al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza, dove il Festival torna ad allestire un’opera, nell’allestimento ideato da Elisabetta Courir per il Festival Verdi 2016, con la direzione di Sebastiano Rolli nell’adattamento della partitura per piccola orchestra di Enrico Minaglia condotto sull’edizione critica a cura di David Lawton; Simon Boccanegra, dal dramma Simón Bocanegra di Antonio García Gutiérrez, nel nuovo allestimento di Valentina Carrasco con Riccardo Frizza che dirigerà la prima, rara versione di Venezia del 1857 in un’edizione che per la prima volta integra i documenti autografi conservati a Sant’Agata divenuti disponibili agli studiosi solo recentemente. La programmazione offre una panoramica sul periodo centrale della produzione di Giuseppe Verdi e sconfina nella piena maturità con Messa da Requiem, che quest’anno sarà eseguita con la direzione di Michele Mariotti nell’edizione critica a cura di David Rosen, e con i Quattro pezzi sacri, che vedono sul podio Daniele Gatti. Rosa Feola e Sergio Vitale saranno protagonisti del Gala Verdiano che celebra il 209° compleanno di Giuseppe Verdi. Il gala benefico Fuoco di Gioia a cura del Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” torna con una speciale edizione in occasione del suo primo decennale. AroundVerdi, la rassegna in cui le opere del Maestro incrociano linguaggi, generi, espressioni artistiche diverse, vedrà sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma Lella Costa nello spettacolo Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola, realizzato in prima assoluta su commissione del Festival Verdi, mentre il nuovo allestimento del Caravan Verdiano Rigoletto. Le voci da dentro porterà l’opera nelle piazze di Busseto, Montechiarugolo, Parma, Polesine-Zibello.

Tra i protagonisti del XXII Festival Verdi, realizzato con i partner istituzionali La Toscanini e Fondazione Teatro Comunale di Bologna, figurano artisti del calibro di Varduhi Abrahamyan, Amartuvshin Enkhbat, Devid Cecconi, Silvia Dalla Benetta, Roberto de Candia, Gregory Kunde, Roberta Mantegna, Marko Mimica, Anna Pirozzi, Piero Pretti, Marina Rebeka, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Annalisa Stroppa, Angelo Villari, Riccardo Zanellato, i complessi della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, dell’Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

“Dopo aver testimoniato con determinazione la propria mission, reagendo senza abdicare alle proprie responsabilità, senza fermarsi, cercando e individuando soluzioni inedite e assumendo una nuova, provvisoria, fisionomia, le Scintille d’Opera delle due recenti edizioni, il XXII Festival Verdi prosegue nel graduale percorso di ritorno alla propria dimensione consueta, – dichiara Anna Maria Meo Direttore generale del Teatro Regio di Parma e Direttore artistico del Festival Verdi – quella dimensione di 4 debutti in 4 giorni consecutivi per 4 fine settimana a cui abbiamo l’ambizione di tornare, capace di richiamare a Parma e nelle terre di Verdi il pubblico di appassionati da cinque continenti, che ci auguriamo potremo ricominciare ad accogliere sin da questa XXII edizione”.

 

PARTNER E SPONSOR

La Stagione del Teatro Regio di Parma e il Festival Verdi sono realizzati grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Reggio Parma Festival, Comune di Parma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Major partner Fondazione Cariparma. Media partner Mediaset. Con il contributo di Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Comune di Fidenza, Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Advisor AGFM. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Digital counselling Unsocials.
Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Hospitality Partner Novotel. Sostenitori tecnici Azzali, De Simoni, Milosped, MacroCoop, IgpDecaux, Bip, Doyle, Cavalca, Graphital. Il Teatro Regio aderisce a Fedora, Opera Europa, Opera Europa, Opera Vision, Emilia taste, nature & culture. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori Glove ICT, CePIM, Mutti, Parmacotto, Grasselli, Sicim, La Giovane, Augiaro&Figna, Parmalat, GHC Garofalo Health Care, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Colser Aurora Domus, Oinoe. Partner istituzionali, Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini. Partner artistici Società dei Concerti di Parma, Casa della musica, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Coro del Teatro Regio di Parma. L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2021.

LA CAMPAGNA DI MEDIASET PER IL FESTIVAL VERDI

Mediaset, da sempre Media Partner del Festival Verdi rinnova quest’anno la sua campagna televisiva con la quale contribuisce in modo straordinario alla promozione del Festival.

Parma, 7 febbraio 2022

Paolo Maier
Responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa, Progetti speciali
Teatro Regio di Parma strada Garibaldi
16/A, 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969
p.maier@teatroregioparma.it stampa@teatroregioparma.it
www.teatroregioparma.it

OPERE E CONCERTI

La forza del destino, melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, inaugura il XXII Festival Verdi giovedì 22 settembre 2022, ore 20.00, al Teatro Regio di Parma (recite sabato 1 ottobre, ore 20.00, domenica 9 ottobre, ore 20.00, domenica 16 ottobre, ore 17.00). L’opera, dedicata a Renata Tebaldi nel centenario della nascita, va in scena in un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Massimo di Palermo, Opéra Orchestre National Montpellier Occitaine con la regia, le scene e i costumi di Yannis Kokkos (al suo debutto in quest’opera verdiana e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), la drammaturgia di Anne Blancard, le luci di Giuseppe Di Iorio, le coreografie di Marta Bevilacqua, i video di Sergio Metalli.
Roberto Abbado sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coro Gea Garatti Ansini, dirige la partitura dell’opera nella versione per Milano 1869, edizione critica a cura di Philip Gossett e William Holmes, the University of Chicago Press, Chicago e Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano. In scena Anna Pirozzi (Donna Leonora), Gregory Kunde (Don Alvaro), Amartuvshin Enkhbat (Don Carlo di Vargas), Marko Mimica (Padre guardiano), Roberto de Candia (Fra’ Melitone), Annalisa Stroppa (Preziosilla), Andrea Giovannini (Mastro Trabuco), Alessio Cacciamani (al debutto nel ruolo del Marchese di Calatrava, per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), Natalia Gavrilan (al debutto nel ruolo di Curra), Jacobo Ochoa (al debutto nel ruolo di Un alcade), Adolfo Corrado (Un chirurgo).
“Un’opera epica e intima, che ci porta in un mondo di violenza e passione – scrive Yannis Kokkos. Irruzione di eventi improbabili, situazioni incredibili, colpi di scena diventano perfettamente coerenti grazie al genio musicale e drammatico di Verdi. Una maledizione paterna che ricade su tutti i personaggi, una fatalità implacabile che grava su Don Alvaro, questo principe mezzosangue di un regno lontano, perseguitato dalla discriminazione razziale e spinto dall’oscura determinazione dell’eroe romantico, dall’odio implacabile che il fratello di Leonora prova, un odio ossessivo per Alvaro, il suo amante, così ben descritto nel racconto di Joseph Conrad The Duelists. Un odio che crea un’atmosfera di assoluta violenza e che diventa il destino dello stesso Don Carlo, di Don Alvaro e di Leonora. È ovviamente importante fondare la lettura dell’opera sulla sua duplice dimensione militare e religiosa: la materialità della guerra e la trascendenza spirituale incarnata da Padre guardiano. Temi che risuonano fortemente oggi. Interno dominato dalla figura del padre, locanda che permette gli incontri più ambigui, convento, rovine di guerra, paesaggi desertici compongono uno spazio mentale, spesso espressionista, che mescola epoche, si libera dalla realtà e apre le porte del fantastico. Allo stesso modo, i costumi, nobili e contadini, dei civili e dei soldati, passano attraverso il tempo. Rappresentare quest’opera molto speciale per il Festival Verdi di Parma nel 2022 è un segno di speranza”.

Michele Mariotti torna al Festival Verdi venerdì 23 e 30 settembre 2022, ore 20.00, al Teatro Regio di Parma, per dirigere Messa da Requiem nell’edizione critica a cura di David Rosen, the University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani. Solisti il soprano Marina Rebeka (al debutto nella Messa da Requiem e per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi), il mezzosoprano Varduhi Abrahamyan (per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi), il tenore Fabio Sartori, il basso Riccardo Zanellato.

Il Festival Verdi torna al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza con Il trovatore, dramma lirico in quattro parti su libretto di Salvadore Cammarano tratto dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez, in scena sabato 24 settembre 2022, ore 20.00 (recite 2, 8, 13 ottobre, ore 20.00) nell’allestimento realizzato per il Festival Verdi 2016 dal Teatro Regio di Parma con la regia di Elisabetta Courir, le scene di Marco Rossi, i costumi di Marta Del Fabbro, le luci di Giuseppe Ruggiero, le coreografie di Michele Merola.
Sebastiano Rolli dirige la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani, nell’adattamento per piccola orchestra di Enrico Minaglia condotto sull’edizione critica della partitura a cura di David Lawton Casa Ricordi srl, Milano. Tra i protagonisti il soprano Silvia Dalla Benetta e il tenore Angelo Villari nei ruoli di Leonora e Manrico.
“Trovatore ha insito il concetto poetico del creare, fin nella sua origine semantica – scrive Elisabetta Courir. Creare, come sintesi della totalità, riflette l’emozione che si genera da tutto ciò che è dissonante, creare attrazione per tutte le zone d’ ombra, le fratture, i vuoti, i silenzi, amore per l’inesprimibile, amore per tutto ciò che è supremo dove la tensione viene spinta al massimo e sembra risucchiarci nel buio. Nel percorso evolutivo di quest’opera confluiscono e s’intersecano tre differenti punti di vista: quello dell’autore del dramma, lo spagnolo Garcìa Gutiérrez, che lo scrisse e mise in scena nel marzo1836, quello del poeta napoletano Salvatore Cammarano, redattore del libretto, e quello di colui che lo rese immortale proponendolo e musicandolo: Giuseppe Verdi. La storia, attraverso ognuno di essi, assume un senso differente. Gutierrez sceglie una versione più barbara, più cruenta che evocasse un contesto sociale radicato e permettesse di sviluppare l’azione in maniera spettacolare, per far emergere passioni e ambizioni, in un dramma che non viene definito storico, ma cavalleresco, più vicino al gusto dell’epoca. Fu proprio questa forza espressiva ricca di contrasti a colpire Verdi. Proprio il carteggio tra compositore e librettista ci racconta molto del delicato rapporto tra i pensieri di maggiore fascinazione che condussero allo sviluppo dell’opera e quale fosse la ricerca tematica nonché l’interesse di Verdi nel voler raggiungere e perseguire, nella stesura del progetto, quelle qualità di distinzione rispetto a prima. La sua ricerca continua, nel desiderio di non volersi mai ripetere e di spingersi invece oltre i confini già toccati, richiedeva novità, originalità, effetti e libertà di forme, come sarà egli stesso a scrivere. Attraverso omissioni di scene e personaggi, la storia viene sradicata da quell’ambiente di nobiltà ostentata, per concentrarsi su una dimensione più intima ed oscura, esplorata con ineguagliabile sensibilità: si tratta della ricerca nei confronti di un teatro come luogo di manifestazione d’interiorità, femminile e maschile. Riproponendo in chiave operistica tematiche tradizionali che si intersecano con aspetti di leggenda e favola tragica.
Si sente la necessità di dare risalto a questa costruzione drammatica più universale ed epica, come di un dramma a pannelli, giganteschi tentativi di rendere a teatro l’umanità nel suo rapporto con il dolore, spogliandola di tutta quella patina di convenzionale che ci tramandiamo e di tutte quelle didascalie che incatenano una partitura volutamente libera, per arrivare ad una forma esecutiva scarnificata ed essenziale di questa lotta per la felicità che è la vita.

Simon Boccanegra, melodramma in un prologo e tre atti su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Simón Boccanegra di Antonio García Gutiérrez va in scena al Teatro Regio di Parma domenica 25 settembre 2022, ore 20.00 (recite 29 settembre, 6 ottobre, 14 ottobre) nella prima, rara versione, rappresentata a Venezia nel 1857, in un’edizione che per la prima volta integra documenti autografi conservati a Sant’Agata, nel nuovo allestimento, con la regia di Valentina Carrasco (al debutto in quest’opera verdiana e per la prima volta al Teatro Regio e al Festival Verdi), le scene di Martina Segna, i costumi di Mauro Tinti, le luci di Ludovico Gobbi. Riccardo Frizza dirige la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani. Il cast è composto da Vladimir Stoyanov (Simon Boccanegra), Roberta Mantegna (al debutto nel ruolo di Maria/Amelia), Riccardo Zanellato (Jacopo Fiesco), Piero Pretti (al debutto nel ruolo di Gabriele Adorno) Devid Cecconi (Paolo Albiani, per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi) Adriano Gramigni (Pietro), Giorgio Trucco (Pietro, cortigiano), Paolo Antognetti (al debutto nel ruolo di Un capitano dei balestrieri), Chiara Guerra (Un’ancella di Amelia).

Il soprano Rosa Feola, per la prima volta al Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi, e il baritono Sergio Vitale, accompagnati al pianoforte da Fabio Centanni sono i protagonisti del Gala Verdiano al Teatro Regio di Parma lunedì 10 ottobre 2022, ore 20.00, che celebra il 209° anniversario della nascita di Giuseppe Verdi.
Le celebrazioni per il compleanno del Maestro si apriranno come di consueto alle ore 11.30 con la Cerimonia in onore di Verdi che avrà luogo a Parma in Piazzale della Pace presso il Monumento a lui intitolato, con la partecipazione delle istituzioni, delle associazioni cittadine e dell’associazione Viva Verdi di Norimberga e con il “Va’, pensiero” intonato dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Giuseppe Verdi di Parma.

Dopo il caloroso successo raccolto lo scorso anno, Daniele Gatti torna al Festival Verdi sabato 15 ottobre 2022, ore 18.00, al Teatro Regio di Parma per dirigere i Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, maestro del coro Lorenzo Fratini.

Festeggia il suo primo decennale Fuoco di gioia, il gala lirico benefico organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” martedì 4 ottobre, ore 20.00 al Teatro Regio di Parma, con un’edizione speciale che vedrà l’amichevole partecipazione dei più celebri interpreti accompagnati da coro e orchestra.

Sei appuntamenti a ingresso libero al Ridotto del Teatro Regio di Parma compongono la rassegna Cori al Ridotto per scoprire le grandi pagine corali verdiane, conosciute e amate per la loro capacità di esprimere i sentimenti universali in maniera profonda e immediata, interpretate dalle corali cittadine: venerdì 30 settembre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche Ars Canto “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Eugenio Maria Degiacomi; domenica 2 ottobre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche Parma Musicale, maestro del coro Beniamina Carretta; venerdì 7 ottobre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche della Corale “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Niccolò Paganini; sabato 8 ottobre 2022, ore 17.30, Corale “Giuseppe Verdi”, maestro del coro Claudio Cirelli; martedì 11 ottobre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche “Chorus Cordis”, maestro del coro Gabriella Corsaro; venerdì 14 ottobre 2022, ore 17.30, Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina.

AROUNDVERDI

Il nuovo allestimento del Caravan Verdiano Rigoletto. Le voci da dentro, in collaborazione con Verdi Off, attraverso un teatro mobile itinerante porterà l’opera in piazza a tu per tu con il pubblico a Busseto, Piazza Verdi, domenica 18 settembre 2022, ore 18.00; Montechiarugolo, Piazza Rivasi, sabato 24 settembre 2022, ore 18.00, Parma, Piazzale Picelli, sabato 1 ottobre 2022, ore 18.00, Polesine-Zibello domenica 2 ottobre 2022, ore 18.00. Dopo il successo di La traviata. Lo spirito di Violetta la regia e la drammaturgia di Manuel Renga e le scenografie e i costumi di Aurelio Colombo, mettono i personaggi dell’opera verdiana faccia a faccia con il proprio io, in un gioco di specchi che riflette la loro più profonda identità, in una drammaturgia che si incentra sui momenti cardine della trama dell’opera verdiana, alternando i più celebri brani musicali con raccordi recitati tratti dai testi de Le roi s’amuse di Victor Hugo, da cui l’opera è tratta, e dalle lettere in cui lo stesso Giuseppe Verdi parla del soggetto dell’opera, affidati a due attori/narratori che, in dialogo con i personaggi, permetteranno al pubblico la comprensione dell’intera vicenda.
“Caravan Verdiano è un progetto che guarda lontano – racconta Manuel Renga, un progetto che mira ad avvicinare l’opera al pubblico, a portare la meravigliosa musica di Verdi nei luoghi che in passato ospitarono il Maestro. “Le storie, le opere, gli spettacoli sono di casa nei teatri, ma quando essi si allontanano dal palco, escono dai portoni, arrivano in piazze, cortili e strade, acquisiscono una forza unica. Non è semplice far convivere ciò che ha bisogno di cure, attenzioni, silenzio e ascolto, con la città viva, con la vita delle piazze, ma quando questo accade l’opera stessa diventa più potente. Per me è un privilegio poter lavorare a questo progetto per il secondo anno”.
“In Rigoletto. Le voci da dentro i personaggi della celebre opera verdiana sono calati in un’ambientazione costituita da specchi che li mettono a confronto con loro stessi, con le loro identità sfaccettate, celate dietro le maschere che li intrappolano nel ruolo in cui sono inseriti nella società.
“Una scatola di specchi in cui i personaggi si riflettono e che aprendosi moltiplica le loro diverse identità. Una maledizione che scava dall’interno, semina dubbi, si insinua nel più profondo io del protagonista e genera in lui l’ossessiva sete di vendetta: così Rigoletto si trasforma da buffone di corte e padre di famiglia in un crudele vendicatore. Una truce identità che il protagonista non può rivelare alla sua amata figlia, Gilda. L’allestimento si sviluppa su pareti di specchi, che si aprono e si modificano nel corso della narrazione, in cui i protagonisti sono messi costantemente faccia a faccia con il loro lato più umano e fragile. Da quelle pareti, però, non vi è una via di fuga: quella scatola di specchi li intrappola allo stesso tempo, rendendo impossibile sottrarsi al loro terribile destino.
Le roi s’amuse fu colpito dalla censura di Stato e fu considerato inadatto alla pubblica rappresentazione. Lo stesso Hugo, nell’introduzione, riflette sul ruolo dell’artista e sulla sua libertà. La libertà che i personaggi dell’opera vanno cercando fino alla disperazione, ovvero la libertà di essere loro stessi di fronte al prossimo”.

Lella Costa è protagonista dello spettacolo Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola in programma al Teatro Regio di Parma venerdì 7 ottobre, ore 20.30, nuova commissione del Festival Verdi realizzata in prima assoluta da Società dei Concerti di Parma, scritto da Gabriele Scotti e Lella Costa. Lo spettacolo, ispirato all’opera verdiana Giovanna d’Arco, è una rilettura della figura dell’eroina francese, fonte di numerose opere letterarie, musicali, teatrali. “Giovanna d’Arco è una delle 99 donne valorose che canto nel mio spettacolo, Se non posso ballare non è la mia rivoluzione – scrive Lella Costa. “Lì ho scelto di immaginare in poche frasi il suo spavento di bambina. In questo reading con Gabriele Scotti abbiamo invece fatto un lavoro di tessitura delle tante biografie che l’hanno ritratta, anche molto differenti e discordanti tra loro. Tra queste l’Allodola del drammaturgo Jean Anouilh”.

INCONTRI, PROVE APERTE

Il compositore, lo stile, la genesi delle opere, i capolavori letterari che ne hanno ispirato la produzione sono alcuni dei temi approfonditi da Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di incontri di presentazione delle opere in programma: La forza del destino (Ridotto del Teatro Regio di Parma, sabato 10 settembre 2022, ore 17.00), Simon Boccanegra (Ridotto del Teatro Regio di Parma, giovedì 15 settembre 2022, ore 17.00) Messa da Requiem/Quattro pezzi sacri (Ridotto del Teatro Regio di Parma, martedì 20 settembre 2022, ore 17.00) Il trovatore (Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza, venerdì 16 settembre 2022, ore 17.00), con l’esecuzione dal vivo dei brani d’opera più celebri a cura degli allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma coordinati da Donatella Saccardi. Ingresso libero.

Un invito all’Incontro con gli artisti delle opere in debutto è rivolto al pubblico del Festival per scoprire nelle sedi delle associazioni musicali cittadine vis-à-vis dalle parole degli interpreti il loro impegno nella messinscena dell’opera il complesso lavoro musicale e attoriale, la sinergia tra il cast, il direttore d’orchestra e il regista. Appuntamento con il cast de La forza del destino, venerdì 9 settembre, ore 21.00 a Parma Lirica (Parma, viale Gorizia 2) e con il cast di Simon Boccanegra, lunedì 12 settembre, ore 21.00 alla Corale Verdi (Parma, Vicolo Asdente, 9).

Le ultime prove delle opere prima del debutto: momenti cruciali nei quali la complessità del lavoro in scena e dietro le quinte trova un’emozionante sintesi. Sono aperte al pubblico le prove de La forza del destino, mercoledì 14 settembre, ore 16.30; di Simon Boccanegra, sabato 17 settembre, ore 15.30, al Teatro Regio di Parma, Il trovatore giovedì 22 settembre, ore 15.30 al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza.

Sono riservate agli under30 le prove de La forza del destino e di Simon Boccanegra in programma rispettivamente lunedì 19 settembre, ore 20.00 e mercoledì 21 settembre, ore 20.00.

Il Coro del Teatro Regio in prova con il maestro Martino Faggiani: i momenti delle prove del coro impegnato nell’allestimento di Simon Boccanegra, sono aperti al pubblico venerdì 16 settembre, ore 21.00 a Parma Lirica. Ingresso libero.

VERDI OFF

Realizzato dal Teatro Regio di Parma, con il Comune di Parma e l’Associazione “Parma, io ci sto!”, progetto speciale di Reggio Parma Festival, Verdi Off dal 17 settembre al 16 ottobre 2022 giunge alla sua VII edizione rinnovando e rinforzando la sua missione: creare occasioni per scoprire, abitare e vivere nel nome del Maestro i luoghi più belli, unici e sorprendenti della città e del territorio, con spettacoli gratuiti, diffusi e multidisciplinari che coinvolgono all’insegna della inclusività visitatori, famiglie, bambini, appassionati e curiosi che in occasione del Festival Verdi si trovano a Parma, a Busseto e a Montechiarugolo, San Secondo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo, Zibello, grazie alla convenzione che ha stretto ancor più il Teatro Regio di Parma, la Provincia di Parma e i Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.

A fianco dei tanti appuntamenti divenuti un classico della rassegna (Cucù verdiano, Bianchi Rossi e Verdi, Con Verdi in carrozza, Recital in giardino, Recital verdiani, Verdi Band), il cui programma completo sarà presentato agli inizi di settembre 2022, sono cinque i progetti che caratterizzano la VII edizione.

Sabato 17 settembre 2022 dalle ore 17.00Verdi sotto casa inaugura la VII edizione di Verdi Off. Si rinnova il progetto diffuso che anima vie, cortili e giardini, spazi condominiali, e che porta eventi di danza, musica, teatro, giocoleria sotto le finestre di casa, in contemporanea nei quartieri della città di Parma. Cantanti, ballerini, attori e musicisti invadono la città diffondendo la gioia di Verdi Off nei quartieri, nelle RSA e in tutti quei luoghi solo apparentemente lontani dalla musica e dal teatro per avvicinare tutti al Maestro con spettacoli e performance creati ad hoc.

Sempre nella giornata inaugurale di Verdi Off, La città che danza animerà Piazza Duomo sabato 17 settembre 2021, ore 17.00. La danza incontra la lingua dei segni e l’arte segnante, in una performance che coinvolge le scuole di danze e chiunque voglia prendervi parte. Un’occasione per porre l’attenzione alle molte forme di esclusione che ci circondano e abitano la nostra quotidianità, e “dar voce” alla comunità dei sordi, alle forme di arte che utilizzano la LIS. Coreografia di Riccardo Olivier, produzione Estemporada, coproduzione Chiasma in collaborazione con ENS Parma.

Chi troverà il pugnale insanguinato di Macbeth? Chi il lume per rischiarare la notte della Regina? Macbeth. Scacco al re anima gli spazi cittadini sabato 17 settembre 2022 dalle ore 15.00: un gioco a squadre in cui gli enigmi e le sfide hanno un unico obiettivo: far sì che l’opera possa andare in scena! Idea e regia di Giacomo Nappini, in collaborazione con Compagnia Stabile del Teatro San Carlo di Foligno e Protemus Progetto teatrale e musicale.

Suoni, parole e immagini per un’esperienza immersiva che ci costringe a guardare laddove non vorremmo. Se quel guerrier io fossi. Sulla punta della lingua è un’installazione site specific che ricostruisce, muovendo dalle suggestioni di Aida e Nabucco, in un “container verdiano” che si fa palcoscenico, l’etimologia ormai perduta di parole ed espressioni la cui origine rimanda a realtà dolorose, solo apparentemente lontane. Una produzione OHT – Office for a Human Theatre.

Un cantante, un musicista, un attore, un drammaturgo, un artista visivo: cinque creativi in residenza, per dare vita, partendo dalla musica e dalla figura di Giuseppe Verdi, a Verdi Jam Session, performance originali e partecipative che animeranno il calendario di Verdi Off. Il regolamento di partecipazione su festivalverdi.it

“Partecipazione. Inclusione. Multidisciplinarietà. Diffusione restano le parole chiave di Verdi Off”, dichiara Barbara Minghetti, curatrice di Verdi Off. Partecipazione degli artisti, che hanno sofferto moltissimo in termini creativi e professionali e ai quali rinnoviamo diverse call, per riuscire a includere il maggior numero e la maggior varietà di spettacoli multidisciplinari e di qualità in rassegna; partecipazione attiva dei cittadini, delle persone che si affacceranno alle finestre, apriranno i loro cortili e giardini per ospitare e condividere la nostra allegria; partecipazione della gente nelle strade e nelle piazze; partecipazione dei luoghi di maggiore fragilità della città e della provincia di Parma, grazie alla collaborazione in particolare del dipartimento inclusione sociale dell’Assessorato al Welfare del Comune di Parma, di ACER, delle case popolari, insieme ai centri di accoglienza, le residenze per anziani, gli ospizi. Multidisciplinarietà e contemporaneità, perché Verdi parla al futuro e ai giovani, ai quali dedichiamo molti progetti legati alla street art e alle nuove tecnologie, che potranno costituire una nuova occasione di incontro con gli altri e con noi stessi. Verdi Off intende continuare a valicare i propri confini, a trasformare in creatività i limiti con cui ci si trova a operare, nel forte desiderio di rinnovare le emozioni dello spettacolo dal vivo. Parlare di Verdi Off vuole dire parlare di teatro, complessità, relazione e contemporaneità. E Verdi Off lo fa in ogni maniera possibile, con una forte connotazione all’innovazione nel metodo e nei linguaggi. Andare incontro alle persone, nelle piazze, nei mercati, nelle strutture di cura, vicino alle persone che soffrono, nei ristoranti, nei quartieri, e addirittura sotto casa dei cittadini di tutta Parma vuol dire occuparsi delle difficoltà, scoprire e andare nel territorio, comunicare e collaborare con le istituzioni culturali della città di Parma”.

LE ILLUSTRAZIONI DEL XXII FESTIVAL VERDI

Elisa Seitzinger realizza le illustrazioni del XXII Festival Verdi. Vive a Torino, dove lavora come illustratrice e artista visiva. Il suo percorso parte sempre dal disegno manuale a china, inseguendo una bidimensionalità e una staticità dalla forte carica simbolica. Doppia medaglia d’oro 2021 di Autori d’Immagini, vincitrice del Premio Illustri 2018 – categoria Design e selezionata all’omonimo Festival nel 2019, tra i dieci illustratori più influenti d’Italia, selezionata alla mostra annuale della Society of Illustrators 2021 all’Illustration Museum di New York, shortlisted per i World Illustration Awards 2021.

La forza del destino Leonora pugnalata nelle braccia di don Alvaro/padre Raffaele, incorniciati dal nontiscordardime, simbolo dell’amore romantico. Messa da Requiem L’Angelo annuncia il giudizio al suono della tuba e pesa le anime, stabilendo la sorte di ciascuna: da un lato quelle destinate alla gloria del paradiso (l’ancora è simbolo universale di salvezza), dall’altro quelle condannate alle fiamme eterne. Ai suoi piedi Satana in una rappresentazione di ispirazione gotica. Intorno, rami di rosa di Damasco, che simboleggia la perfezione celeste, ma anche il tempo e l’eternità nel ciclo di vita e di morte. Il trovatore Azucena in fuga dopo aver rapito Manrico sulle spalle. Le fiamme simbolo del suo struggimento interiore per la perdita della madre e del figlio naturale in un rogo. I rami di artemisia, che ha molte proprietà medicamentose e veniva bruciata nei rituali sacrificali per favorire la fertilità, simboleggiano la donna e il suo potere ed è un piccolo omaggio alle donne che su un rogo hanno concluso la vita. Simon Boccanegra Simon Boccanegra che ha appena bevuto il veleno datogli da Paolo Albiani. Sul calice l’occhio che piange, simbolo di reclusione, allude alla prigione dorata del doge, vittima dei giochi politici del Consiglio. Il ragno, simbolo dell’inganno, richiama l’infame gesto di Albiani. I gelsomini presagiscono il matrimonio felice di Amelia e Gabriele. Giuseppe Verdi, marsina e spilla di Euterpe, ha sullo sfondo il battistero di Parma. Alla sua sinistra si apre un sipario, a cui si intrecciano rami di lavanda, fiore simbolo del ricordo di ciò che dona profonda felicità, come una serata all’Opera.

A LIFE IN MUSIC

Una musica. Un ricordo. Le note di Giuseppe Verdi. Un incontro. Ha inizio così la storia di Antonio e Silvia, raccontata in 9 atti e 9 intermezzi verdiani, in A life in music, il primo gioco per smartphone e tablet prodotto da un teatro d’opera, commissionato dal Teatro Regio di Parma e dal Festival Verdi a TuoMuseo, leader internazionale e pluripremiato nel settore del gaming per istituzioni culturali, e sviluppato in stretta collaborazione con la direzione scientifica del Festival Verdi. Il gioco è disponibile gratuitamente in italiano, inglese, spagnolo, portoghese, russo, cinese su App store e Google Play Store.

GIUSEPPE VERDI, IL CIGNO DI BUSSETO

Dal primo incarico come organista alle Roncole alla bocciatura al Conservatorio di Milano, dal matrimonio con Giuseppina Strepponi al successo di Nabucco, dalla costruzione di Villa di Sant’Agata al progetto di Casa Verdi, fino al Club di 27 e oltre. Nel libro illustrato Giuseppe Verdi, il cigno di Busseto, firmato da Cristina Bersanelli ed edito dal Teatro Regio di Parma, il grande compositore si presenta ai più piccoli ripercorrendo le tappe principali della sua lunga e avventurosa vita e della sua gloriosa carriera. A dare forma e colore alle parole, le illustrazioni di Patrizia Barbieri che ha interpretato graficamente personaggi, fatti e curiosità che hanno portato un piccolo anatroccolo della Bassa parmense a diventare lo splendido cigno che ha spiegato le ali sul mondo.
A questo primo volume, in vendita al bookshop del Teatro Regio e online su teatroregioparma.it al prezzo di €10, sono seguiti quelli ispirati alla vita di Maria Callas, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, e seguiranno quelli dedicati a Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Wolfgang Amadeus Mozart, Arturo Toscanini, Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, Renata Tebaldi, che compiranno un progetto editoriale volto alla conoscenza dei grandi miti dell’opera e alla trasmissione della conoscenza della storia del teatro d’opera alle giovani generazioni.

CALENDARIO DI VENDITA ABBONAMENTI E BIGLIETTI

Gli abbonati al Festival Verdi 2019 possono esercitare il diritto di prelazione per il nuovo abbonamento dal 13 al 19 aprile 2022 presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma.
Nuovi abbonamenti in vendita dal 21 aprile 2022 presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma e online dal 22 aprile 2022.
I biglietti per gli spettacoli del Festival Verdi saranno in vendita dal 3 maggio 2022 presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma e dal 4 maggio 2022 online su festivalverdi.it

PROMOZIONI E AGEVOLAZIONI

Agli studenti universitari e del conservatorio è riservato, fino a esaurimento posti, lo speciale abbonamento VerdiAteneo che consente di assistere a sei appuntamenti del Festival Verdi al costo di € 60,00. Ciascuno studente può acquistare un abbonamento esibendo un documento che attesti l’iscrizione all’anno accademico in corso. L’abbonamento è nominativo e può essere ceduto solo ad altri studenti, comunicando alla Biglietteria il cambio dell’intestazione. I dettagli sugli spettacoli e maggiori informazioni saranno pubblicati su festivalverdi.it. Gli abbonamenti saranno in vendita a partire dal 1 settembre 2022 presso la Biglietteria del Teatro Regio.

I giovani Under30 hanno diritto a una riduzione del 50% sul prezzo degli abbonamenti e dei biglietti degli spettacoli al Teatro Regio di Parma. La promozione è valida fino ad esaurimento posti.

Il Teatro Regio aderisce a Bonus Cultura 18 app e Carta del Docente. I beneficiari potranno acquistare un solo abbonamento per ciascun turno e un solo biglietto per ciascuna recita. Il buono è strettamente personale e legato all’identità del beneficiario e deve corrispondere all’esatto importo dell’abbonamento del biglietto. Una volta validato, il buono non può più essere annullato, né riaccreditato. Per utilizzare il buono presso la Biglietteria del Teatro Regio è necessario presentare lo stesso nel formato cartaceo. Il buono può anche essere utilizzato online su festivalverdi.it

La Biglietteria del Teatro Regio di Parma accetta via e-mail le richieste di prenotazione di biglietti per gruppi organizzati. I posti sono assegnati secondo la disponibilità al momento dell’acquisto. Ai gruppi composti da più di 20 persone è riservata una riduzione del 5%. I posti in palco sono venduti per l’intera capienza dello stesso. La vendita ai gruppi organizzati non prevede la numerazione all’interno dei palchi. Per informazioni groups@teatroregioparma.it

Il Teatro Regio dedica alle aziende uno speciale carnet di biglietti personalizzato: un’occasione per far vivere a ospiti e clienti l’atmosfera del Festival Verdi in una serata esclusiva. È inoltre possibile scegliere uno o più palchi tra quelli individuati dalla Direzione, e di usufruire dei relativi retropalchi, ove intrattenersi con i propri ospiti. L’accoglienza prevede un aperitivo di benvenuto e un buffet. Il servizio comprende inoltre il rapporto diretto con la Direzione del Teatro, il servizio di biglietteria personalizzato, il servizio di accoglienza dedicato, visite private del backstage, programmi di sala per gli ospiti. Il costo prevede, in aggiunta al quello del carnet, una quota per l’utilizzo del retropalco. Per informazioni: relazioniesterne@teatroregioparma.it

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it
Orari di apertura: dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi.
Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express.
I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su festivalverdi.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.

FESTIVAL VERDI
Parma e Busseto, 22 settembre – 16 ottobre 2022

XXII EDIZIONE

Teatro Regio di Parma
22 settembre, 1, 9, 16 ottobre 2022
LA FORZA DEL DESTINO

Teatro Regio di Parma
23, 30 settembre 2022
MESSA DA REQUIEM

Teatro Girolamo Magnani di Fidenza
24 settembre, 2, 8, 13 ottobre 2022
IL TROVATORE

Teatro Regio di Parma
25, 29 settembre, 6, 14 ottobre 2022
SIMON BOCCANEGRA

Teatro Regio di Parma
4 ottobre 2022
FUOCO DI GIOIA

Teatro Regio di Parma
10 ottobre 2022
GALA VERDIANO

Teatro Regio di Parma
15 ottobre 2022
QUATTRO PEZZI SACRI

AroundVerdi

Busseto, 18 settembre 2022
Montechiarugolo, 24 settembre 2022
Parma, 1 ottobre 2022
Polesine-Zibello, 2 ottobre 2022
CARAVAN VERDIANO
RIGOLETTO, Le voci da dentro

Teatro Regio di Parma
7 ottobre 2022
GIOVANNA: LA PULZELLA,
LA FANCIULLA, L’ALLODOLA
con Lella Costa

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festivalverdi.it

VERDI OFF
Città in festa in occasione del Festival Verdi
Parma, Busseto e dintorni
17 settembre – 16 ottobre 2022
VII Edizione

Progetti speciali

Strade, cortili, piazze di Parma
sabato 17 settembre 2021, dalle ore 17.00
VERDI SOTTO CASA
Cantanti, ballerini, attori e musicisti invadono la città portando la gioia di Verdi Off nei quartieri, nelle RSA e in tutti quei luoghi solo apparentemente lontani dalla Musica e dal teatro.

Parma, sabato 17 settembre 2021, ore 18.00
LA CITTÀ CHE DANZA
La danza incontra la lingua dei segni e l’arte segnante, in una performance che coinvolge le scuole di danze e chiunque voglia prendervi parte. Un’occasione per porre l’attenzione alle molte forme di esclusione che ci circondano e abitano la nostra quotidianità, e “dar voce” alla comunità dei sordi alle forme di arte che utilizzano la LIS. Coreografia di Riccardo Olivier, produzione Estemporada, coproduzione Chiasma in collaborazione con ENS Parma.

Parma, sabato 17 settembre 2021, ore 15.00
MACBETH. SCACCO AL RE!
Chi troverà il pugnale insanguinato di Macbeth? Chi il lume per rischiarare la notte della Regina?
Enigmi e sfide in un avvincente gioco a squadre con un unico obiettivo: far sì che l’opera possa andare in scena!
Idea e Regia: Giacomo Nappini, In collaborazione con: Compagnia Stabile del Teatro San Carlo di Foligno e Protemus Progetto teatrale e musicale

SE QUEL GUERRIER IO FOSSI. Sulla punta della lingua
Muovendo dalle suggestioni di Aida e Nabucco, un’installazione site specific ricostruisce, in un container “verdiano” che si fa palcoscenico, l’etimologia ormai perduta di parole ed espressioni la cui origine rimanda a realtà dolorose, solo apparentemente lontane. Suoni, parole e immagini per un’esperienza immersiva che ci costringe a guardare laddove non vorremmo. Una produzione OHT – Office for a Human Theatre.

VERDI JAM SESSION
Un cantante, un musicista, un attore, un drammaturgo, un artista visivo: cinque creativi in residenza per dare vita,
partendo dalla musica e dalla figura di Giuseppe Verdi, a performance originali e partecipative che animeranno il calendario di Verdi Off. Il regolamento di partecipazione su festivalverdi.it

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festivalverdi.it
CALENDARIO

SETTEMBRE

10 sab 17.00 Teatro Regio PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO La forza del destino
14 mer 16.30 Teatro Regio PROVA APERTA La forza del destino
15 gio 17.00 Teatro Regio PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Simon Boccanegra
16 ven 17.00 Fidenza, Teatro Magnani PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Il trovatore
21.00 Parma Lirica IL CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA IN PROVA
17 sab 15.30 Teatro Regio PROVA APERTA Simon Boccanegra
18 dom 18.00 Busseto, Piazza Verdi CARAVAN VERDIANO
19 lun 20.00 Teatro Regio PROVA UNDER30 La forza del destino
20 mar 17.00 Teatro Regio PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Quattro pezzi sacri
21 mer 20.00 Teatro Regio PROVA UNDER30 Simon Boccanegra
22 gio 15.30 Teatro Magnani PROVA APERTA Il trovatore
20.00 Teatro Regio LA FORZA DEL DESTINO
23 ven 20.00 Teatro Regio MESSA DA REQUIEM
24 sab 18.00 Montechiarugolo CARAVAN VERDIANO
20.00 Fidenza, Teatro Magnani IL TROVATORE
25 dom 20.00 Teatro Regio SIMON BOCCANEGRA
29 gio 20.00 Teatro Regio SIMON BOCCANEGRA
30 ven 17.30 Ridotto del Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche Ars Canto “Giuseppe Verdi”
20.00 Teatro Regio MESSA DA REQUIEM

OTTOBRE

1 sab 18.00 Parma, Piazzale Picelli CARAVAN VERDIANO
20.00 Teatro Regio LA FORZA DEL DESTINO
2 dom 17.30 Ridotto del Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche Parma Musicale
18.00 Polesine-Zibello CARAVAN VERDIANO
20.00 Fidenza, Teatro Magnani IL TROVATORE
4 mar 20.00 Teatro Regio FUOCO DI GIOIA
6 gio 20.00 Teatro Regio SIMON BOCCANEGRA
7 ven 17.30 Ridotto del Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche Corale “Giuseppe Verdi”
20.00 Teatro Regio GIOVANNA, LA PULZELLA…
8 sab 17.30 Ridotto del Teatro Regio CORI AL RIDOTTO corale “Giuseppe Verdi”
20.00 Fidenza, Teatro Magnani IL TROVATORE
9 dom 20.00 Teatro Regio LA FORZA DEL DESTINO
10 lun 20.00 Teatro Regio GALA VERDIANO
11 mar 17.30 Ridotto del Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche “Chorus Cordis”
13 gio 20.00 Fidenza, Teatro Magnani IL TROVATORE
14 ven 17.30 Ridotto del Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche Teatro Regio di Parma
20.00 Teatro Regio SIMON BOCCANEGRA
15 sab 18.00 Teatro Regio QUATTRO PEZZI SACRI
16 dom 17.00 Teatro Regio LA FORZA DEL DESTINO

XXII FESTIVAL VERDI
Parma and Busseto, September 22 – October 16, 2022

At Teatro Regio di Parma, Festival Verdi Musical Director Roberto Abbado
will conduct La forza del destino in the 1869 Milan version with the Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, featuring a new staging directed by Yannis Kokkos, and
Riccardo Frizza will conduct a rare version of Simon Boccanegra
presented in Venice in 1857 in a new staging directed by Valentina Carrasco,
with the Filarmonica Arturo Toscanini and the Coro del Teatro Regio di Parma.

Sebastiano Rolli will conduct Il trovatore at Teatro Girolamo Magnani di Fidenza featuring the staging by Elisabetta Courir created for the Festival Verdi 2016,
with Filarmonica Arturo Toscanini and the Coro del Teatro Regio di Parma.

Michele Mariotti will conduct the Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai
and Coro del Teatro Regio di Parma for the Messa da Requiem

Daniele Gatti will conduct the Orchestra and Coro del Maggio Musicale Fiorentino
in the performance of Quattro pezzi sacri.
Rosa Feola and Sergio Vitale will be the protagonists of the Gala Verdiano.

The XXII Festival Verdi is realized together with the institutional partners La Toscanini, Fondazione Teatro Comunale di Bologna and with the Coro del Teatro Regio di Parma, tutored by Martino Faggiani, featuring artists such as Varduhi Abrahamyan, Amartuvshin Enkhbat, Devid Cecconi, Silvia Dalla Benetta, Roberto de Candia, Gregory Kunde, Roberta Mantegna, Marko Mimica, Anna Pirozzi, Piero Pretti, Marina Rebeka, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Annalisa Stroppa, Angelo Villari, Riccardo Zanellato.

Lella Costa will be Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola, commissioned by the Festival and premiered in this 2022 edition, realized by Società dei Concerti di Parma

The new staging of Caravan verdiano will take Rigoletto open air
in the squares of Busseto, Montechiarugolo, Parma, Polesine-Zibello.

The Club 27 charity gala Fuoco di Gioia celebrates its ten years with a special edition.

Verdi Off kicks off its VII edition with free and open events with four projects promoting
inclusion, participation, multi-disciplinarity, bringing the music of Giuseppe Verdi in public squares, yards and cultural places in Parma, Busseto and surroundings.

Pre-emption tickets on sale from April 13, season tickets from April 21, regular tickets from May 3 2022 at the Ticket Office of Teatro Regio di Parma
and from May 4 also online on festivalverdi.it

From September 22 to October 16 2022, Festival Verdi celebrates its XXII edition in a renewed fashion with three operas in their scenic form, two of which are new productions. The new edition follows the two recent ones in the form of «Scintille d’Opera» of the Festival, gathering prestigious prizes and awards as a consequence of the high artistic and scientific degree of the project, aimed at offering a proposal of great philological and scientific accuracy in the rediscovery of the authentic Verdi, bringing his works back to the original authorial will, intention and musical dictation in parallel to the challenges of theatrical direction.

Verdi’s music will also playfully resound outside the theatre thanks to the VII edition of Verdi Off, from September 17 to October 16 2022, unleashing its enthusiasm in squares, parks and streets, enlivening the courtyards and neighbourhoods in the city centres and in the suburbs, bringing joy to the places of care, suffering and detention; embracing Busseto, the birthplace of the Maestro, with dedicated recitals and appointments, and Montechiarugolo, San Secondo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo, Zibello, thanks to the agreement between Teatro Regio di Parma, Provincia di Parma and the municipalities of Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.

A hilo rojo unites the three operas of the program, drawing on Spanish literature: La forza del destino, from the drama Don Álvaro or La fuerza del sino by Ángel Perez de Saavedra, inaugurating the Festival in the new staging by Yannis Kokkos with the conduction of M° Roberto Abbado, the Musical director of Festival Verdi conducting the scoring of the opera presented in Milan in 1869 in the critical edition by Philip Gossett and William Holmes; Il Trovatore, from the drama El Trovador by Antonio Garcìa Gutiérrez, staged at the Girolamo Magnani Theatre in Fidenza where the Festival returns with the production conceived by Elisabetta Courir for the 2016 edition of the Festival, with Sebastiano Rolli directing the scoring adaptation for small orchestra by Enrico Minaglia on the base of the critical edition David Lawton; Simon Boccanegra, from the drama Simón Bocanegra by Antonio García Gutiérrez, in a new staging by Valentina Carrasco with Riccardo Frizza conducting the first, rare version performed in Venice in 1857 and, for the first time, in an edition integrating autographed documents preserved in Sant’Agata which have only recently become available to scholars. The program offers an overview of the central period of Giuseppe Verdi’s production, reaching his full maturity with the Requiem Mass which, this year, will see Michele Mariotti conducting the critical edition by David Rosen, and with the Quattro pezzi sacri, conducted by Daniele Gatti. Rosa Feola and Sergio Vitale will be protagonists of the Gala Verdiano, celebrating Giuseppe Verdi’s 209th birthday. The charity gala Fuoco di Gioia organized by Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” returns with a special edition for its first ten-year anniversary. AroundVerdi, where the Verdian works cross different languages, genres, artistic expressions, will see on the stage of Teatro Regio di Parma the actress Lella Costa in the show Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola, specifically commissioned by the Festival Verdi, while the new staging of the Caravan Verdiano Rigoletto. Le voci da dentro will bring the opera in the public squares of Busseto, Montechiarugolo, Parma, Polesine-Zibello.

The XXII Festival Verdi, realized together with the institutional partners La Toscanini and Fondazione Teatro Comunale di Bologna, stars great artists such as Varduhi Abrahamyan, Amartuvshin Enkhbat, Silvia Dalla Benetta, Gregory Kunde, Roberta Mantegna, Anna Pirozzi, Piero Pretti, Marina Rebeka, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Angelo Villari, Riccardo Zanellato, with the ensembles Filarmonica Arturo Toscanini, Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, Coro del Teatro Regio di Parma tutored by Martino Faggiani, Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino and Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

“After testifying with determination its own mission by reacting and honoring its responsibilities, without stopping and in the pursuit of new solutions, shaping its structure into the renewed and temporary format of Scintille d’Opera for the latest two editions, the XXII Festival Verdi returns to its usual path once again – states the General manager of Teatro Regio di Parma and Artistic director of Festival Verdi Anna Maria Meo – a dimension composed of 4 premiéres in 4 consecutive days distributed in 4 weekends, a formula which we aim at returning to as it allows us to gather any enthusiast of Verdi’s music from all over the world here in Parma and its surroundings. We hope to welcome them once again in this XXII edition of the Festival.”

PARTNERS AND SPONSORS

The 2022 season of Teatro Regio di Parma and Festival Verdi 2021 are realized thanks to the support of Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Reggio Parma Festival, Comune di Parma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole, Major partner Fondazione Cariparma, Media partner Mediaset. With the contribution of Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Comune di Fidenza, Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Advisor AGFM. Legal counselling Villa&Partners. With the support of “Parma, io ci sto!”. Digital counselling Unsocials. Official Radio Radio Monte Carlo. Hospitality Partner Novotel. Technical supporters Azzali, De Simoni, Milosped, MacroCoop, IgpDecaux, Bip, Doyle, Cavalca, Graphital. Teatro Regio adheres to Fedora, Opera Europa, Opera Europa, Opera Vision, Emilia taste, nature & culture. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Supporters Glove ICT, CePIM, Mutti, Parmacotto, Grasselli, Sicim, La Giovane, Augiaro&Figna, Parmalat, GHC Garofalo Health Care, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Colser Aurora Domus, Oinoe. Institutional partners, Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini. Artistic partners Società dei Concerti di Parma, Casa della musica, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Coro del Teatro Regio di Parma. The exclusive image of the Festival is the pencil portrait of Giuseppe Verdi by Renato Guttuso in the 1960′, donated to Teatro Regio di Parma by the Archivio storico Bocchi and granted by Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2021.

THE MEDIASET CAMPAIGN FOR FESTIVAL VERDI

Mediaset, an always-present Media Partner of Festival Verdi, renews this year its tv campaign contributing in an extraordinary way to the promotion of the Festival.

Parma, February 7, 2022

Paolo Maier
Head of Communication, Press Office and Special Projects
Teatro Regio di Parma
strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969
p.maier@teatroregioparma.it
stampa@teatroregioparma.it
www.teatroregioparma.it

OPERA SHOWS AND CONCERTS

La forza del destino, the melodrama in four acts based on the libretto by Francesco Maria Piave from the dramma Don Álvaro o La fuerza del sinobyi Ángel Perez de Saavedra, will open the XXII Festival Verdi on Thursday, September 22 2022 at 8 pm, at Teatro Regio in Parma (performances on Saturday, October 1 at 8 pm; Sunday, October 9 at 8 pm; Sunday, October 16 at 5 pm). The opera is dedicated to Renata Tebaldi on the centenary of her birth, and will be presented in a new staging of Teatro Regio di Parma in co-production with the Teatro Comunale di Bologna, the Teatro Massimo di Palermo, the Opéra Orchestre National Montpellier Occitaine with the direction, set and costume design by Yannis Kokkos (debuting in this Verdi opera, at the Teatro Regio and at the Festival Verdi), the dramaturgy by Anne Blancard, the lighting design by Giuseppe Di Iorio, the choreography by Marta Bevilacqua and videos by Sergio Metalli.
Roberto Abbado will conduct the Orchestra and the Coro del Teatro Comunale di Bologna, with the chorus master Gea Garatti Ansini, in the performance of critical edition of the score by Philip Gossett and William Holmes, the University of Chicago Press, Chicago and Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano.
On stage: Anna Pirozzi (Donna Leonora), Gregory Kunde (Don Alvaro), Amartuvshin Enkhbat (Don Carlo di Vargas), Marko Mimica (Padre guardiano), Roberto de Candia (Fra’ Melitone), Annalisa Stroppa (Preziosilla), Andrea Giovannini (Mastro Trabuco), Alessio Cacciamani (debuting in the role of the Marchese di Calatrava, for the first time at the Teatro Regio and at Festival Verdi), Natalia Gavrilan (debuting in the role of Curra), Jacobo Ochoa (debuting in the role of Un alcade), Adolfo Corrado (Un chirurgo).
“An epic and intimate opera which takes us into a world of violence and passion – writes Yannis Kokkos – The irruption of unlikely events, incredible situations and plot twists becomes perfectly coherent thanks to Verdi’s musical and dramatic genius. A paternal curse affecting every character and an implacable fatality weighing on Don Alvaro, the half-blood prince of a distant kingdom persecuted by racial discrimination and driven by the dark determination of a romantic hero as well as by the implacable hatred that Leonora’s brother has for Alvaro, her lover, so accurately described in Joseph Conrad’s story The Duelists. Such a hatred creates an atmosphere of absolute violence, transforming into the destiny of Don Alvaro, Leonora and Don Carlo himself. Obviously, it is important to interpret the opera by considering both the military and the religious dimension: the materiality of war and the spiritual transcendence embodied by the Father Guardian (Padre guardiano). Such themes have a strong contemporary resonance. The interior is dominated by the figure of the father. The tavern, where most ambiguous encounters take place, the convent, the war ruins, the desert landscapes create a fantastic mental space, often expressionist and mixing different eras, which frees itself from reality and bursts open the doors of imagination. Likewise, the customs pass through time, both the nobles and peasants ones, the civilian’s and the military’s. The performance of such a special opera in Parma represents a sign of hope for the Festival Verdi 2022.»

Michele Mariotti returns to Festival Verdi on Friday 23 and 30 of September 2022 at 8.00 pm, conducting at the Teatro Regio in Parma the Requiem Mass in the critical edition edited by David Rosen, the University of Chicago Press, Chicago and Casa Ricordi, Milan. Mariotti will conduct the ensembles Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai and Coro del Teatro Regio di Parma, tutored by Martino Faggiani. Soloists: the soprano Marina Rebeka (debuting in the Requiem Mass, at the Teatro Regio di Parma and at Festival Verdi), the mezzo-soprano Varduhi Abrahamyan (for the first time at Teatro Regio di Parma and at Festival Verdi), the tenor Fabio Sartori, the bass Riccardo Zanellato.
Festival Verdi will return to the Teatro Girolamo Magnani di Fidenza theatre in Fidenza with Il trovatore – a four-act opera drama drawing on the libretto by Salvadore Cammarano, based on the drama El Trovador by Antonio Garcìa Gutiérrez – on Saturday, September 24 2022 at 8.00 pm (performances on October 2, 8 and 13 at 8.00 pm) in the staging created for the 2016 edition of Festival Verdi by the Teatro Regio di Parma and with the direction of Elisabetta Courir, the set design by Marco Rossi, the costume design by Marta Del Fabbro, the lighting design by Giuseppe Ruggiero, the choreography by Michele Merola.

Sebastiano Rolli conducts the ensemble Filarmonica Arturo Toscanini and Coro del Teatro Regio di Parma, tutored by Martino Faggiani, in the adaptation of the score for small orchestra by Enrico Minaglia from the critical edition of the score by David Lawton Casa Ricordi srl, Milan. The opera representation will star the soprano Silvia Dalla Benetta and the tenor Angelo Villari in the roles of Leonora and Manrico.
“Trovatore has the inherent poetic concept of creating, considering up to its semantic origin – states Elisabetta Courir – to creating, considered as a synthesis of totality, reflects the emotion generated by anything dissonant, creating attraction for all the shadows, the fractures, the voids, the silences, the love for the unutterable, the love for everything supreme where the tension is pushed to the maximum and seems to attract us towards the dark. In the evolutionary path of such a work, three different perspectives converge and intersect: the authorial one, belonging to the Spanish Garcìa Gutiérrez who wrote and staged it in March 1836, the one of the Neapolitan poet and editor of the libretto Salvatore Cammarano, and the one of the man who made him immortal by proposing and setting music: Giuseppe Verdi. Through each of them, the story acquires a different meaning. Gutierrez chooses a more barbaric, bloodier version which evokes a deeply rooted social context and allows the action to develop in a spectacular way, to bring out both passions and ambitions in a drama that is not defined as historical but as chivalrous instead, bringing it closer to the taste of that past era. It was precisely such an expressive force rich in contrasts that struck Verdi. The correspondence between composer and librettist tells us about the delicate relationship between the most fascinating thoughts leading to the development of the opera, as well as what was the thematic research and Verdi’s interest in wanting to reach and pursue such strengthened qualities of distinction in the drafting of the project. His restless search, as he desired to never repeat himself and explore beyond the known borders, required – as he would write himself – novelty, originality, freedom in the form. Through the omissions of scenes and characters, the story is eradicated from that over-displayed nobility and focuses on a more intimate and darker dimension, explored with unparalleled sensitivity: it is the search for a theatre as a place of manifestation of interiority, both feminine and masculine. It means proposing traditional themes in an operatic key, intersecting with elements proper of legend and tragic fable. There is a need to emphasize this universal and epic dramatic construction, as if it was a drama in panels, making gigantic attempts to represent humanity and its relationship with pain, stripping it of all those conventional layers we pass on and of all those captions limiting a deliberately free score, arriving at a naked, essential executive form of such a struggle for the happiness that life contains”.

Simon Boccanegra, melodrama in prologue and three acts, with libretto by Francesco Maria Piave from the drama Simón Boccanegra by Antonio García Gutiérrez, will be staged at Teatro Regio di Parma on Sunday, September 25 2022 at 8.00 pm (performances on September 29, October 6 and 14) in its first, rare version presented in 1857 in Venice. The show presents an edition which integrates autograph documents preserved in Sant’Agata for the first time, in the new staging of the Teatro Regio di Parma with the direction by Valentina Carrasco (debuting in this Verdian opera, at Teatro Regio and at Festival Verdi), the set design by Martina Segna, the costume design by Mauro Tinti and the lighting design by Ludovico Gobbi. Riccardo Frizza will conduct Filarmonica Arturo Toscanini and Coro del Teatro Regio di Parma, tutored by Martino Faggiani. The show will star Vladimir Stoyanov (Simon Boccanegra), Roberta Mantegna (debuting in the role of Maria/Amelia), Riccardo Zanellato (Jacopo Fiesco), Piero Pretti (debuting in the role of Gabriele Adorno), Devid Cecconi (Paolo Albiani, for the first time at Teatro Regio di Parma and at Festival Verdi), Adriano Gramigni (Pietro), Giorgio Trucco (Pietro, cortigiano), Paolo Antognetti (debuting in the role of Un capitano dei balestrieri), Chiara Guerra (Un’ancella di Amelia).

The soprano Rosa Feola, for the first time at Teatro Regio di Parma and at Festival Verdi, and the baritone Sergio Vitale, accompanied on the piano by Fabio Centanni, will be the protagonists of the Gala Verdiano at the Teatro Regio di Parma on Monday, October 10 2022 at 8.00 pm, celebrating the 209th anniversary of the birth of Giuseppe Verdi. The celebrations for the Maestro’s birthday will open as usual at 11.30 am with the Ceremony in honor of Verdi (Cerimonia in onore di Verdi) which will take place in Parma in Piazzale della Pace at the Monument named after him. The event will include the participation of institutions, city associations, the Associazione Viva Verdi of Nuremberg and the coral ensembles Coro del Teatro Regio di Parma and Corale Giuseppe Verdi di Parma singing “Va’, Pensiero”.

After last year’s success, Daniele Gatti returns to the Verdi Festival on Saturday, October 15 2022 at 6.00 pm at Teatro Regio di Parma to conduct the Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, with the chorus master Lorenzo Fratini, in the performance of the Quattro pezzi sacri by Giuseppe Verdi.

Fuoco di gioia is celebrating its first ten-year anniversary. The charity gala organized by the Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” will take place on Tuesday, October 4 at 8.00 pm at Teatro Regio di Parma, with a special edition that will include the friendly participation of some of the most famous opera performers, accompanied by chorus and orchestra.

Six free appointments at the foyer of Teatro Regio di Parma for the concert series Cori al Ridotto. Such events offer the opportunity to discover the great choral pages written by Verdi, renowned and beloved for his ability to express universal feelings in a profound and immediate way, performed for the occasion by the city choirs: on Friday September 30 2022 at 5.30 pm, the Coro di voci bianche Ars Canto “Giuseppe Verdi” with chorus master Eugenio Maria Degiacomi; on Sunday, October 2 2022 at 5.30 pm, the Coro di voci bianche Parma Musicale with the chorus master Beniamina Carretta; on Friday, October 7 2022 at 5.30 pm, the Coro di voci bianche della Corale “Giuseppe Verdi” with the chorus master Niccolò Paganini; on Saturday, October 8 2022 at 5.30 pm, the Corale “Giuseppe Verdi” with the chorus master Claudio Cirelli; on Tuesday, October 11 2022 at 5.30 pm, the Coro di voci bianche “Chorus Cordis” with the chorus master Gabriella Corsaro; on Friday, October 14 2022 at 5.30 pm, the Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma with the chorus master Massimo Fiocchi Malaspina.

AROUNDVERDI

The new staging of Caravan Verdiano Rigoletto. Le voci da dentro, in collaboration with Verdi Off, will bring opera around through a traveling mobile theatre to the city square of: Busseto (Piazza Verdi) on Sunday, September 18 2022 at 6.00 pm; Montechiarugolo (Piazza Rivasi) on Saturday, September 24 2022 at 6.00 pm; Parma (Piazzale Picelli) on Saturday, October 1 2022 at 6.00 pm; Polesine-Zibello on Sunday, October 2 2022 at 6.00 pm. After the success of La traviata. Lo spirito di Violetta, the direction and dramaturgy by Manuel Renga and the set and costume design by Aurelio Colombo put the characters of Verdi’s opera vis-a-vis with their own selves in a sophisticated system of mirrors, reflecting their deepest identity. The dramaturgy focuses on the key moments of the plot, alternating the most famous musical passages with recited parts taken from the texts of Victor Hugo’s Le roi s’amuse, which the opera draws on, and from the letters where Giuseppe Verdi speaks of the subject of his work, narrated by two actors/narrators who, in dialogue with the characters, will allow the public to understand the whole story.
“Caravan Verdiano is a project with a lasting outlook – states Manuel Renga – aiming at bringing the opera closer to the public, to bring Verdi’s wonderful music to the places that once hosted the Maestro. Stories, operas, shows are familiar in theatres, but once they leave the stage they leave the hall, they arrive in squares, courtyards and streets, acquiring a unique strength. It is not easy to create a co-existence between what needs care, attention, silence, listening and the lively habitat of the public squares but, when such a phenomenon happens, opera becomes more powerful. For me, it is a privilege to be able to work on this project for the second year”.
“In Rigoletto. Le voci da dentro the characters of the famous Verdian opera are dropped into a setting consisting of mirrors, which make the characters confront with themselves, with their multifaceted identities hidden behind the masks, behind which they are trapped in the role they have in society.
“A box of mirrors where the characters are reflected and which, when opened up, multiplies their different identities. A curse that digs from the inside, instills doubts, creeps into the deepest self of the protagonist and generates in him an obsessive thirst for revenge: Rigoletto transforms from a court jester and family man into a cruel avenger. A grim identity that the protagonist cannot reveal to his beloved daughter, Gilda. The staging develops through walls of mirrors, which open and change during the narration. The protagonists are constantly dealing with their human and fragile side. From those walls, however, there is no escape: the box of mirrors traps them, making it impossible for them to escape their terrible fate.
Le roi s’amuse was censored by the State and was considered unsuitable for public performance. In the introduction, Hugo reflects on the role of the artist and on his freedom. A freedom that the characters of the opera are seeking to the point of despair, or the freedom to be themselves in front of others”.

Lella Costa is the protagonist of the show Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola scheduled at the Teatro Regio in Parma for Friday, October 7 at 8.30 pm. The show is a new commission of the Festival Verdi and it is realized as an absolute premiére by the Società dei Concerti di Parma, and it is written by Gabriele Scotti and Lella Costa. The show, inspired by Verdi’s Giovanna d’Arco, is a reinterpretation of the figure of the French heroine, the source of numerous literary, musical and theatrical works. “Joan of Arc is one of the 99 brave women I sing in my show, Se non posso ballare non è la mia rivoluzione – writes Lella Costa. “There I chose to imagine in a few sentences of her the fear of a little girl. In this reading with Gabriele Scotti, we have weaved the many biographies portraying her, even some very different ones and discordant with each other. Among such works, there is the L’Allodola by the playwright Jean Anouilh.”

MEETINGS AND OPEN REHEARSALS

The composer, the style, the origin of operas, the literary masterpieces that have inspired their production are some of the themes explored by Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, a series of meetings for the presentation of the operas included in the program: La forza del destino (Foyer of Teatro Regio di Parma on Saturday, September 19 2022 at 5.00 pm), Simon Boccanegra (Foyer of Teatro Regio di Parma on Thursday, September 15 2022 at 5.00 pm) Requiem Mass/Quattro pezzi sacri (Foyer of Teatro Regio di Parma on Tuesday, September 20 2022 at 5.00 pm) Il Trovatore (Foyer of Teatro Magnani di Fidenza on Friday, September 16 2022 at 5.00 pm), featuring the live performance of the most famous opera pieces by the students of the Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma coordinated by Donatella Saccardi. Free entrance.

The Festival invites its audience to a Meeting with the artists to discover, in the headquarters of the city’s musical associations, their commitment in the staging of the opera and the complex musical and recitative work, the synergy between the cast, the conductor and the director. The appointment with the cast of La forza del destino is on Friday, September 9 at 9.00 pm in Parma Lirica (Parma, viale Gorizia 2) and with the cast of Simon Boccanegra on Monday, September 12 at 9.00 pm at the Corale Verdi (Parma, Vicolo Asdente, 9).

The last rehearsals of the operas before the debut are the crucial moments where the complexity of the work on stage and behind the scenes finds an exciting synthesis. The open rehearsals are: La forza del destino on Wednesday, September 14 at 4.30 pm; Simon Boccanegra on Saturday, September 17 at 3.30 pm at Teatro Regio in Parma; Il Trovatore on Thursday, September 22 at 3.30 pm at the Teatro Girolamo Magnani di Fidenza.

The rehearsals of La forza del destino and Simon Boccanegra are reserved for the under-30 audience and are scheduled respectively for Monday, September 19 at 8.00 pm and Wednesday, September 21 at 8.00 pm.

The chorus Coro del Teatro Regio will rehearse with Maestro Martino Faggiani: the open rehearsals of the choir for the opera Simon Boccanegra are on Friday, September 16 at 9.00 pm at Parma Lirica. Free entrance.
VERDI OFF

Produced by Teatro Regio di Parma together with Comune di Parma and Associazione “Parma, io ci sto!”, the VII edition of the special project of Reggio Parma Festival Verdi Off will take place from September 17 to October 16 2022, renewing and strengthening its mission: creating opportunities to discover and live in the name of the Maestro the most beautiful, unique and surprising places of the city and the territory with free, widespread and multidisciplinary shows for visitors, families, children and enthusiasts. The initiative is thought in the name of inclusiveness, welcoming any curious visitor who, on the occasion of the Festival Verdi, is in Parma, Busseto and Montechiarugolo, San Secondo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo, Zibello, thanks to agreement between Teatro Regio di Parma, Provincia di Parma and the municipalities of Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.

Alongside the many events that have become a classic of the festival (Cuckoo Verdi, Bianchi Rossi and Verdi, Con Verdi in carrozza, Recital in the garden, Verdi Recital, Verdi Band), whose program will be presented at the beginning of September 2022, there are five projects that characterize the VII edition.

Saturday, 17 September 2022 from 5 pm the event Verdi sotto casa returns, inaugurating the VII edition of Verdi Off, bringing dance, music, theatre, juggling events in the streets and simultaneously in the seven districts of the city of Parma, to invite the public to share the joy and emotion of the live show. At the end of the event, it will be proposed to sing altogether the Va’, pensiero with singers, musicians and actors. A widespread project that will animate streets, courtyards and gardens, condominium spaces, places of greater social fragility, reception centres, residences for the elderly, to bring everyone closer to the Maestro’s music with shows and performances created ad hoc.

On the opening day of Verdi Off in Piazza Duomo on Saturday, September 17 September 2021 at 5.00 pm, La città che danza will also animate the city. Dance meets sign language and art in a performance that involves dance schools and anyone who wishes to take part. An opportunity to pay attention to the many forms of exclusion that surround us and inhabit our daily lives, and to “give a voice” to the deaf community, to the art forms that use LIS. Choreography by Riccardo Olivier, Estemporada production, Chiasma co-production in collaboration with ENS Parma.

Who will find Macbeth’s bloody dagger? Who will find the torch to lighten up the Queen’s night? Macbeth. Scacco al re will animate the city on Saturday, September 17 2022 from 3.00 pm: a team game in which the puzzles and challenges have one goal: to ensure that the opera can go on stage! Ideation and direction by Giacomo Nappini, in collaboration with the Compagnia Stabile del Teatro San Carlo di Foligno and Protemus Progetto teatrale e musicale.

Sounds, words and images for an immersive experience that forces us to look where we wouldn’t want to. Se quel guerrier io fossi. Sulla punta della lingua is a site-specific installation which, starting from the suggestions of Aida and Nabucco, reconstructs in a “Verdian container” that becomes a stage the now lost etymology of words and expressions whose origin refers to painful realities, only apparently distant from us. A OHT – Office for a Human Theater production.

A singer, a musician, an actor, a playwright, a visual artist: five creatives in residence who will start a Verdi Jam Session starting from the music and the figure of Giuseppe Verdi. Original and participatory performances that will animate Verdi Off. Consult the participation rules on festivalverdi.it.

“Participation. Inclusion. Multidisciplinarity. Diffusion. These are the key words of Verdi Off – states Barbara Minghetti, Curator of Verdi Off – The participation of the artists, who suffered much in both creative and professional terms during the lockdown, to which we addressed several calls, to be able to include the greatest number and greatest variety of multidisciplinary and quality shows in review; active participation of the citizens, of the people who will look out of the windows, will open their courtyards and gardens to host and share our joy; participation of people in the streets and squares; participation of the most vulnerable places in the city and in the province of Parma, thanks in particular to the collaboration of the social inclusion department of the Welfare Department of the Municipality of Parma, of ACER, of social housing, together with reception centres, residences for the elderly, the hospices. A multi-disciplinary and contemporary layout, as the figure of Verdi speaks to the future and to young people, to whom we dedicate many projects related to street art and new technologies, which could be a new opportunity to meet with others and with ourselves. Verdi Off wants to continue to cross its own borders, to transform the limits which one operates into creativity within, with the strong desire to renew the emotions of the live show. Talking about Verdi Off means considering theatre, complexity, relationship and contemporaneity. Verdi Off does it in every possible way, with a strong innovative connotation through both method and language. Meeting people in the squares, streets, markets, in the care facilities near the people who suffer, in the restaurants, in the neighbourhoods, and even in the houses of the citizens of Parma means dealing with difficulties, as well as discovering, communicating and collaborate with the cultural institutions of the city of Parma”.

THE ILLUSTRATIONS OF FESTIVAL VERDI XXII

Elisa Seitzinger is the creator of the illustrations of the XXII Festival Verdi. Elisa lives in Turin, where she works as an illustrator and visual artist. Her path always starts from manual ink drawing, pursuing a two-dimensionality and a stillness with a strong symbolic charge. Winner of a double gold medal of the contest Autori d’Immagini 2021, winner of the Premio Illustri 2018 – Design category and selected at the 2019 edition among the ten most influential illustrators in Italy, selected at the annual exhibition Society of Illustrators 2021 at the Illustration Museum in New York, shortlisted for the 2021 World Illustration Awards.

La forza del destino Leonora stabbed in the arms of Don Alvaro/Padre Raffaele, framed by forget-me-not, a symbol of romantic love. Requiem Mass The Angel announces the judgment to the sound of the tuba and weighs the souls, establishing the fate of each person: on the one hand, those destined for the glory of heaven (the anchor is the universal symbol of salvation); on the other hand, those condemned to eternal flames. At his feet Satan in a gothic-inspired representation. All around, branches of Damascus rose, which symbolize celestial perfection, but also time and eternity in the cycle of life and death. Il trovatore Azucena is on the run after kidnapping Manrico on his back. The flames symbolize his inner yearning for the loss of his mother and natural child in a stake. The branches of mugwort, which has many medicinal properties and was burned in sacrificial rituals to promote fertility, symbolize the woman and her power and are a small tribute to the women who ended their life on a stake. Simon Boccanegra Simon Boccanegra just drunk the poison given to him by Paolo Albiani. On the chalice, the crying eye, a symbol of confinement, alludes to the golden prison of the doge, victim of the political games of the Council. The spider, a symbol of deception, recalls the infamous gesture of Albiani. Jasmine portends the happy marriage of Amelia and Gabriele. Giuseppe Verdi, tailcoat and brooch by Euterpe, has the baptistery of Parma in the background. To his left a curtain opens, with branches of lavender intertwined, a flower symbolizing the memory of what gives profound happiness, like an evening at the Opera.

A LIFE IN MUSIC

Music. Memory. The notes of Giuseppe Verdi. A meeting. Thus begins the story of Antonio and Silvia, narrated in 9 acts and 9 Verdi interludes, in A life in music, the first game for smartphones and tablets produced by an opera theater, commissioned by Teatro Regio di Parma and the Festival Verdi to TuoMuseo, international leader and award-winning in the gaming sector for cultural institutions, and developed in close collaboration with the scientific direction of the Festival Verdi. The game is freely available in Italian, English, Spanish, Portuguese, Russian and Chinese language on the App store and Google Play Store.

GIUSEPPE VERDI, IL CIGNO DI BUSSETO

From its first assignment as organist in Roncole to his failure to enter the Conservatorio di Milano; from his matrimony with Giuseppina Strepponi to the success of Nabucco, from the construction of Villa Sant’Agata to the project for Casa Verdi, and moreover, the foundation of the Club 27, and so forth. The book Giuseppe Verdi, il cigno di Busseto, written by Cristina Bersanelli and published by the Teatro Regio di Parma, introduces the long career and adventurous life of the great composer to young readers. Words are complemented by the drawings of Patrizia Barbieri, who translated into shape and colour the characters and anecdotes, telling the story of Verdi’s transformation from a ‘small duck’ in the province of Parma to the magnificent swan (i.e. “cigno”) that spreads its wings all over the world.

The book can be purchased for 10€ on teatroregioparma.it or in the theatre’s bookshop. It is followed by other volumes inspired by the lives of Maria Callas, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, and other will follow about the figures of Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Wolfgang Amadeus Mozart, Arturo Toscanini, Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, Renata Tebaldi, so as to widen an editorial series aimed at deepening the younger generations’ acquaintance to the great legends of Opera.

TICKETS SALE

The tickets for Festival Verdi will be on sale from May 3, 2022 at the Ticket office of Teatro Regio di Parma and from May 4, 2022 also online on festivalverdi.it

SEASON TICKETS
The Festival Verdi 2019 season tickets owners can purchase pre-emption season tickets from the 13 to the 19 of April 2022. New season tickets will be for sale from April 21 2022 at the Ticket office of Teatro Regio di Parma and online from April 22, 2022.

DISCOUNTS AND REDUCTIONS

The special VerdiAteneo subscription is reserved for university and conservatory students, subject to availability, which allows them to attend six events of the Festival Verdi at a cost of 60 €. Each student can purchase a subscription by showing a document certifying enrollment in the current academic year. The season ticket is nominative and can only be transferred to other students, by communicating the change of title to the Ticket Office. Details on the shows and more information will be published on festivalverdi.it. Season tickets will be on sale from September 1, 2022 at the Ticket office of Teatro Regio.

Young Under30s are entitled to a 50% reduction on the price of season tickets and tickets for shows at Teatro Regio di Parma. The validity of the promotion is subject to availability.

Teatro Regio di Parma adheres to Bonus Cultura 18 app and Carta del Docente. Beneficiaries will be able to purchase only one ticket for each performance. The voucher generated is strictly personal and linked to the identity of the beneficiary and must correspond to the exact amount of the ticket. Once validated, the voucher can no longer be cancelled or re-credited. To use the voucher at the Teatro Regio Box Office it is necessary to present it in paper format. The voucher can also be used on the website www.festivalverdi.it in the online ticketing section.

Special group offer: the Teatro Regio di Parma Ticket office accepts booking requests from organized groups via e-mail. Seats are assigned according to availability at the time of purchase. A 5% reduction is reserved for groups of more than 20 people. The seats on the stage are sold for the entire capacity of the same, currently reduced as per government measures. The sale to organized groups does not include numbering inside the boxes. For information groups@teatroregioparma.it.

Teatro Regio di Parma dedicates a special personalized ticket booklet to companies: an opportunity to let guests and customers experience the atmosphere of Festival Verdi in an exclusive evening. It is also possible to choose one or more boxes among those identified by the Management, and to take advantage of the relative back boxes, where you can spend time with your guests. The welcome includes a welcome drink and a buffet. The service also includes the direct relationship with the Theater Management, the personalized ticketing service, the dedicated welcome service, private backstage visits, room programs for guests. The cost includes, in addition to that of the carnet, a fee for the use of the backstage. For information: reportsesterne@teatroregioparma.it

TEATRO REGIO DI PARMA TICKET OFFICE

Strada Giuseppe Garibaldi, 16 / A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 Biglietteria@teatroregioparma.it.

OPENING HOURS
From Tuesday to Saturday, 11 am – 1 pm and 5 pm – 7 pm, and 1 hour before the shows.

Payments at the Ticket Office can be made by cash (Euros), by non-transferable cashier’s check made out to Fondazione Teatro Regio di Parma, with PagoBancomat, with Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express credit cards. It is also possible to use the reimbursement vouchers received for shows cancelled due to the health emergency.

FESTIVAL VERDI
XXII EDITION
Parma and Busseto, September 22 – October 16, 2022

Teatro Regio di Parma
September 22, October 1, 9 and 16, 2022
LA FORZA DEL DESTINO

Teatro Regio di Parma
September 23 and 30, 2022
MESSA DA REQUIEM

Teatro Girolamo Magnani di Fidenza
September 24, October 2, 8 and 13, 2022
IL TROVATORE

Teatro Regio di Parma
September 25 and 29, October 6 and 14, 2022
SIMON BOCCANEGRA

Teatro Regio di Parma
October 4, 2022
FUOCO DI GIOIA

Teatro Regio di Parma
October 10, 2022
GALA VERDIANO

Teatro Regio di Parma
October 15, 2022
QUATTRO PEZZI SACRI

AroundVerdi

Busseto, September 18, 2022
Montechiarugolo, September 24, 2022
Parma, October 1, 2022
Polesine-Zibello, October 2, 2022
CARAVAN VERDIANO
RIGOLETTO, Le voci da dentro

Teatro Regio di Parma
October 7, 2022
GIOVANNA: LA PULZELLA,
LA FANCIULLA, L’ALLODOLA
with Lella Costa

Discover the complete program on:

festivalverdi.it

VERDI OFF
The city celebrates with Festival Verdi
Parma, Busseto and surroundings
September 17 – October 16, 2022
VII Edizione

Special Projects

Streets, courtyards, squares of Parma

Saturday, September 17 2022, from 5 pm

VERDI SOTTO CASA
Music and dances invade streets, courtyards and squares with singers, dancers, musicians who bring the joy of Verdi Off to the neighbourhoods. All participants are asked to wear green coloured clothing.

Parma, Saturday, September 17 2022, from 5 pm

LA CITTÀ CHE DANZA
Dance meets sign language and art in a performance that involves dance schools and anyone who wishes to take part. An opportunity to pay attention to the many forms of exclusion that surround us and inhabit our daily lives, and to “give a voice” to the deaf community, to the art forms that use LIS. Choreography by Riccardo Olivier, Estemporada production, Chiasma co-production in collaboration with ENS Parma.

Parma, Saturday, September 17 2022, from 3 pm

MACBETH. SCACCO AL RE!
Who will find Macbeth’s bloody dagger? Who will find the torch to lighten up the Queen’s night?
A challenging and puzzling team game in which the puzzles and challenges have one goal: to ensure that the opera can go on stage! Ideation and direction by Giacomo Nappini, in collaboration with the Compagnia Stabile del Teatro San Carlo di Foligno and Protemus Progetto teatrale e musicale.

SE QUEL GUERRIER IO FOSSI. Sulla punta della lingua
Starting from the suggestions of Aida and Nabucco, a site-specific installation reconstructs in a “Verdian container” that becomes a stage the now lost etymology of words and expressions whose origin refers to painful realities, only apparently distant from us. Sounds, words and images for an immersive experience that forces us to look where we wouldn’t want to. A OHT – Office for a Human Theater production.

VERDI JAM SESSION
A singer, a musician, an actor, a playwright, a visual artist: five creatives in residence who will present original and participatory performances that will animate Verdi Off. Consult the participation rules on festivalverdi.it.

Discover the complete program on:

festivalverdi.it
PROGRAM

SEPTEMBER

Sat 10 5 pm Teatro Regio PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO La forza del destino
Wed 14 4.30 pm Teatro Regio PROVA APERTA La forza del destino
Thu 15 5 pm Teatro Regio PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Simon Boccanegra
Fri 16 5 pm Fidenza, Teatro Magnani PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Il trovatore
9 pm Parma Lirica IL CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA IN PROVA
Sat 17 3.30 pm Teatro Regio PROVA APERTA Simon Boccanegra
Sun 18 6 pm Busseto, Piazza Verdi CARAVAN VERDIANO
Mon 19 8 pm Teatro Regio PROVA UNDER30 La forza del destino
Tue 20 5 pm Teatro Regio PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Quattro pezzi sacri
Wed 21 8 pm Teatro Regio PROVA UNDER30 Simon Boccanegra
Thu 22 3.30 pm Teatro Magnani PROVA APERTA Il trovatore
8 pm Teatro Regio LA FORZA DEL DESTINO
Fri 23 8 pm Teatro Regio MESSA DA REQUIEM
Sat 24 6 pm Montechiarugolo CARAVAN VERDIANO
8 pm Fidenza, Teatro Magnani IL TROVATORE
Sun 25 8 pm Teatro Regio SIMON BOCCANEGRA
Thu 29 8 pm Teatro Regio SIMON BOCCANEGRA
Fri 30 5.30 pm Foyer of Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche Ars Canto “Giuseppe Verdi”
8 pm Teatro Regio MESSA DA REQUIEM

OCTOBER

Sat 1 6 pm Parma, Piazzale Picelli CARAVAN VERDIANO
20.00 Teatro Regio LA FORZA DEL DESTINO
Sun 2 5.30 pm Foyer of Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche Parma Musicale
6 pm Polesine-Zibello CARAVAN VERDIANO
8 pm Fidenza, Teatro Magnani IL TROVATORE
Tue 4 8 pm Teatro Regio FUOCO DI GIOIA
Thu 6 8 pm Teatro Regio SIMON BOCCANEGRA
Fri 7 5.30 pm Ridotto del Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche Corale “Giuseppe Verdi”
8 pm Teatro Regio GIOVANNA, LA PULZELLA…
Sat 8 5.30 pm Foyer of Teatro Regio CORI AL RIDOTTO corale “Giuseppe Verdi”
8 pm Fidenza, Teatro Magnani IL TROVATORE
Sun 9 8 pm Teatro Regio LA FORZA DEL DESTINO
Mon 10 8 pm Teatro Regio GALA VERDIANO
Tue 11 5.30 Foyer of del Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche “Chorus Cordis”
Thu 13 8 pm Fidenza, Teatro Magnani IL TROVATORE
Fri 14 5.30 pm Foyer of Teatro Regio CORI AL RIDOTTO voci bianche Teatro Regio di Parma
8 pm Teatro Regio SIMON BOCCANEGRA
Sat 15 6 pm Teatro Regio QUATTRO PEZZI SACRI
Sun 16 5 pm Teatro Regio LA FORZA DEL DESTINO

Giuseppe Verdi

Cronologia a cura di Gildo Salerno

1813
9 o 10 ottobre: Giuseppe Fortunino Francesco Verdi nasce alle Roncole, frazione di Busseto, in provincia di Parma; i suoi genitori, Carlo Verdi (1785-1867) e Luigia Uttini (1787-1851), piccoli commercianti, vi gestiscono un’osteria con spaccio di vini e merci di vario genere.
1817
Prime lezioni di musica e cultura generale con don Pietro Baistrocchi, organista della locale chiesa di San Michele.
1820
Il padre gli regala una spinetta, che l’accordatore Stefano Cavalletti, l’anno seguente, riparerà gratuitamente, vista la «buona disposizione del giovinetto Giuseppe Verdi d’imparare a suonare questo strumento».
1823
Sollecitato da don Baistrocchi e Antonio Barezzi, il padre acconsente che Verdi si trasferisca a Busseto per continuare gli studi. In autunno, benché non abbia ancora undici anni, il giovane è iscritto al ginnasio: il gesuita don Pietro Seletti gli impartisce lezioni di italiano, latino, retorica. Conosce Antonio Barezzi, ricco grossista locale (e fornitore dello spaccio di Carlo Verdi), buon dilettante di musica e presidente-mecenate della Filarmonica di Busseto.
1825
Morto don Baistrocchi, Verdi lo sostituisce come organista, lavorando alle Roncole nei giorni di festa. Gli studi umanistici passano in secondo piano, e il giovane riprende quelli musicali con Ferdinando Provesi (1770-1833), maestro di cappella della collegiata di S. Bartolomeo e direttore della scuola di musica, nonché della Società Filarmonica municipale di Busseto.
1828
Più che l’allievo, è ormai l’assistente di Provesi. Primi saggi di composizione: fra l’altro, una Sinfonia per Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, destinata alla banda di Busseto.
1829
Concorre senza successo al posto di organista nella vicina Soragna. In compenso è sempre più attivo nella vita musicale di Busseto come interprete e compositore: suona spesso l’organo della collegiata in sostituzione del M° Provesi, ammalato, dirige i concerti della Filarmonica, e sempre per la Filarmonica o per concerti privati scrive una gran quantità di marce, sinfonie, concerti, musica vocale sacra e profana; lavori che disconoscerà in età matura, salvando solo una Stabat mater.
1831
Maggio: Verdi va a vivere in casa Barezzi, come professore di canto e pianoforte della figlia maggiore Margherita (1814-1840); fra i due giovani nasce presto un’intesa sentimentale. È sempre il Barezzi che promuove il trasferimento di Verdi a Milano, per continuare gli studi al Conservatorio, e che anticipa la somma necessaria, in attesa che il giovane riceva la borsa di studio quadriennale del Monte di Pietà, disponibile solo dopo un anno di prova.
1832
In giugno, all’esame di ammissione al Conservatorio di Milano, Verdi è respinto per superati limiti di età, per essere cittadino straniero, e per l’impostazione pianistica non ortodossa. L’appoggio costante di Barezzi gli consente però di restare a Milano e continuare gli studi privatamente con Vincenzo Lavigna (1776-1836), maestro sostituto alla Scala, che gli impone un duro tirocinio contrappuntistico, congiunto all’analisi di partiture vecchie e nuove, nonché la frequentazione assidua dei teatri.
1834
Introdotto dal Lavigna nell’ambiente musicale e aristocratico milanese, segue le attività della Società Filarmonica, diretta da Pietro Massini. Il caso lo fa debuttare, come maestro al cembalo, nell’esecuzione della Creazione di Haydn. A Busseto, in seguito alla morte di Provesi (1833), le autorità ecclesiastiche e comunali si disputano la nomina del successore (organista della Collegiata e al contempo maestro di musica della Scuola Civica); con un colpo di mano, la Curia nomina senza concorso Giovanni Ferrari. Per non deludere gli amici bussetani che lo sostengono, Verdi rinuncia a un posto sicuro di organista a Monza e si appella a Maria Luigia Duchessa di Parma per ottenere la nomina a Busseto.
1835
Termina il periodo di studio con il M° Lavigna. Dirige Cenerentola di Rossini, per la Filarmonica milanese.
1836
In febbraio Verdi vince il concorso per maestro di musica alla Scuola Civica di Busseto, ma lo stipendio è dimezzato, per la decisione di separare le cariche di maestro e di organista. Verdi assume comunque l’incarico e riprende a comporre e a dirigere per la Filarmonica. Per mantenere il contatto, ben più prezioso, con Milano, su commissione della Società Filarmonica di Pietro Massini compone, in aprile, una cantata in onore dell’Imperatore d’Austria. Lavora altresì alla sua prima opera, indicata variamente come Lord Hamilton o Rocester (non è ancor chiaro se fosse lo stesso dramma), su libretto del milanese Antonio Piazza. Il 4 maggio sposa Margherita Barezzi e si reca in viaggio di nozze a Milano.
1837
Falliti i tentativi di rappresentare l’opera al Teatro Ducale di Parma, Verdi la sottopone a revisione, nella speranza di darla al Teatro alla Scala di Milano, con l’appoggio di Massini (diventerà Oberto, conte di San Bonifacio, con libretto riveduto da Temistocle Solera). Il 26 marzo nasce la sua primogenita, Virginia Maria Luigia.
1838
L’11 luglio nasce il secondo figlio, Icilio Romano. Il 12 agosto muore la figlia Virginia. L’editore Giovanni Canti pubblica le sue Sei romanze per canto e pianoforte. In ottobre, considerando saldati i debiti di riconoscenza, Verdi rassegna le dimissioni dal posto di maestro di cappella a Busseto, ormai deciso a tentare la carriera di compositore teatrale a Milano.
1839
In febbraio Verdi si trasferisce a Milano con la famiglia. Il 22 ottobre muore anche il figlio Icilio. Il 17 novembre, grazie anche ai buoni uffici di Giuseppina Strepponi, affermato soprano interprete dell’opera, l’Oberto viene rappresentato al Teatro alla Scala. Il successo è buono, e l’impresario Bartolomeo Merelli propone a Verdi un contratto per tre nuove opere.
1840
Il 18 giugno muore, per encefalite, la moglie Margherita. Il 5 settembre, al Teatro alla Scala, va in scena la sua nuova opera, Un giorno di regno, su un vecchio libretto comico (1818) di Felice Romani, Il finto Stanislao: un fiasco completo.
1841
Periodo di grande sconforto personale e crisi creativa. Inizia tuttavia a comporre Nabucco, su libretto di Solera, per rispettare il contratto con Merelli; lenta ma costante rigenerazione stilistica.
1842
Giuseppina Strepponi vince le prudenze di Merelli e fa includere Nabucco in cartellone come sua opera di debutto nella nuova stagione. Il 9 marzo l’opera trionfa alla Scala e Verdi si ritrova ad essere il compositore del momento. Il successo gli apre le porte dei salotti milanesi, in particolare quello del letterato Andrea Maffei e di sua moglie Clara, che resteranno suoi amici per la vita. A Bologna, dove si reca per ascoltare la Stabat Mater di Gioachino Rossini, vi conosce quest’ultimo e Gaetano Donizetti.
1843
L’11 febbraio, nuovo trionfo scaligero (ma più di pubblico che di critica) per I lombardi alla prima crociata, ancora su libretto del Solera. Viaggio a Vienna per la rappresentazione di Nabucco al Teatro di Porta Carinzia. Il conte Mocenigo, presidente del Teatro La Fenice, gli commissiona un’opera per la stagione veneziana 1844. Inizia la collaborazione, e l’amicizia, con Francesco Maria Piave, poeta per La Fenice.
1844
Ernani va in scena alla Fenice di Venezia il 9 marzo, con successo inizialmente moderato (per la cattiva esecuzione dei cantanti). Il 3 novembre, al Teatro Argentina di Roma, debuttano felicemente (ma Verdi lo definirà “un mezzo fiasco”) I due Foscari (libretto di Piave). È ormai abbastanza agiato da investire parte dei suoi guadagni, acquistando il podere Plugàr, alle Roncole di Busseto.
1845
Per rispettare il contratto con Morelli, trascurato per gli impegni e la cattiva salute, scrive in meno d’un mese (senza la strumentazione e i ritocchi, riservati ai giorni delle prove, come ormai d’abitudine) Giovanna d’Arco (libretto del Solera), ben accolta alla Scala il 15 febbraio. Proseguendo su questa linea di buon professionismo, debutta a Napoli con un’opera molto tradizionale, Alzira, su libretto di Salvatore Cammarano, che conquista la difficile piazza del Teatro San Carlo il 12 agosto, ma cade irreparabilmente alla Scala il 16 gennaio 1847. Insoddisfatto di come vi vengono rappresentate le sue opere, decide di non far più debuttare alla Scala suoi lavori nuovi. Acquista il palazzo Dordoni a Busseto.
1846
Dopo un rapido declino vocale, Giuseppina Strapponi abbandona le scene con un’ultima recita di Nabucco a Modena e si trasferisce a Parigi, dove apre una scuola di canto. I coniugi Maffei si separano legalmente e di comune accordo; Verdi, ormai integrato nella buona società di Milano, è testimone per Clara, ma mantiene l’amicizia con entrambi. Gravemente malato, resta a Venezia per strumentare e seguire le prove di Attila (libretto di Solera, completato da Piave), che va in scena il 17 maggio alla Fenice con esito contrastato: il successo cresce con le repliche, e con la sempre più decisa associazione della musica di Verdi alle istanze risorgimentali. Verdi si prende un periodo di riposo, e passa il mese di luglio a Recoaro con Andrea Maffei, a discutere progetti di drammi tratti da Schiller e Shakespeare, che si concreteranno nelle due opere seguenti.
1847
Il 14 marzo, al Teatro della Pergola di Firenze (la “piazza” forse più aperta agli influssi d’oltralpe), va in scena Macbeth, su libretto di Piave, dopo un lungo, inusuale periodo di meticolosa preparazione musicale e scenica. Sconcerto degli intellettuali risorgimentali. Verdi torna invece al professionismo con I masnadieri (libretto del Maffei), che debuttano allo Her Majesty’s Theatre di Londra il 22 luglio, con successo di stima. A Londra conosce Giuseppe Mazzini. Di ritorno fa una lunga tappa a Parigi, dove il 26 novembre all’Opéra va in scena Jérusalem, rifacimento francese dei Lombardi (libretto riveduto da Royer e Vaëz), con successo mediocre. Rivede Giuseppina Strepponi, alla quale si lega sentimentalmente.
1848
Lunga sosta a Parigi, interrotta in aprile per far ritorno in Italia a permutare il podere di Plugàr con quello di Sant’Agata, presso Villanova d’Arda, nel piacentino, molto più vasto e dotato di residenza. A Parigi segue con entusiasmo i moti rivoluzionari; invia a Mazzini l’inno patriottico Suona la tromba, su testo di G. Mameli. Durante l’estate inizia la convivenza con la Strepponi. Al Teatro Grande di Trieste va in scena il 25 ottobre, senza la presenza di Verdi, la sua nuova opera Il corsaro (libretto di Piave, da Byron), promessa all’editore Lucca.
1849
In gennaio, Verdi torna in Italia, al Teatro Argentina di Roma, per mettere in scena La battaglia di Legnano (libretto di Salvatore Cammarano), scritta nel pieno dell’entusiasmo risorgimentale. Alla prima del 27 sono presenti Mazzini e Garibaldi. Torna poi a Parigi, dove invita anche il suocero Barezzi, e vi rimane fino al 29 luglio. Le responsabilità della Francia nella caduta della Repubblica romana spingono Verdi e la Strepponi a lasciare definitivamente Parigi per l’Italia. Dopo varie tappe, la coppia si stabilisce a Busseto, al piano nobile di Palazzo Dordoni, dove Verdi termina di comporre Luisa Miller (libretto di Cammarano, da Schiller), che va in scena al San Carlo di Napoli l’8 dicembre, con gran successo.
1850
Dopo molte difficoltà e inevitabili compromessi con la censura, ostile al soggetto contemporaneo sui casi di un pastore protestante che perdona la consorte adultera, il 16 novembre Stiffelio (libretto di Piave) debutta Teatro Grande di Trieste con mediocre successo.
1851
Altre difficoltà con la censura intralciano il lavoro di Verdi e Piave per la nuova opera, Rigoletto (da Hugo), che tuttavia trionfa presso il pubblico della Fenice di Venezia l’11 marzo. Il 30 giugno muore la madre, Luigia Uttini. Tra la primavera e l’estate Verdi e la Strepponi si trasferiscono da Busseto alla villa di Sant’Agata, rimessa a nuovo. In dicembre la coppia riparte per Parigi, per sottrarsi ai pettegolezzi e alla curiosità dei bussetani circa la loro unione. Chiarimento affettuoso con Barezzi.
1852
Comincia le trattative con Roqueplan, direttore dell’Opéra, per scrivere un’opera per Parigi, librettista Scribe. Verdi è insignito della Legion d’Onore. Il 17 luglio muore improvvisamente Salvatore Cammarano, lasciando incompiuto il libretto del Trovatore, al quale il musicista sta lavorando; il suo collaboratore Leone Emanuele Bardare completa il terzo e scrive il quarto atto dell’opera.
1853
Gran successo del Trovatore al Teatro Apollo di Roma, il 19 gennaio. Alla Fenice di Venezia cade invece clamorosamente, il 6 marzo, La traviata (libretto di Piave, da Dumas figlio). Alla metà di ottobre, dopo la primavera e l’estate a Sant’Agata, Verdi torna a Parigi con la Strepponi, per seguire più da vicino il lavoro di Scribe su Les vêpres siciliennes.
1854
La traviata, con alcune modifiche e retrodatata nell’azione, ottiene un grande successo il 6 maggio al Teatro San Benedetto di Venezia.
1855
Alla fine di un lungo e stressante periodo di prove (e di scontri con le maldisposte maestranze dell’Opéra), Les vêpres siciliennes vanno finalmente in scena il 13 giugno, con grande successo di pubblico e di critica (più di cinquanta repliche). L’evento è collegato all’Esposizione universale, con cui Napoleone III presenta al mondo la nuova Parigi trasformata dal prefetto Haussmann.
1857
Il 12 gennaio si rappresenta all’Opéra Le Trouvère, rifacimento francese (con aggiunta di balletto) del Trovatore. Verdi si divide fra Parigi (per combattere la pirateria editoriale e difendere i suoi diritti d’autore) e Sant’Agata, dove si impegna nella conduzione dell’azienda agricola. Abbandona il progetto di un’opera su Re Lear, per cui aveva chiesto un libretto al poeta Antonio Somma. Alla Fenice di Venezia va in scena il 12 marzo Simon Boccanegra, altra sfida al gusto tradizionalista del pubblico, su libretto di Piave: è un fiasco. La ripresa dell’opera a Reggio Emilia, nel maggio, ha invece successo. Il 16 agosto Aroldo, improbabile normalizzazione dello scomodo Stiffelio (trasformato da Piave da pastore protestante in crociato), viene rappresentato con grande successo al Teatro Nuovo di Rimini. In questa occasione Verdi conosce il direttore d’orchestra Angelo Mariani, che sarà per un certo tempo l’interprete preferito delle sue opere.
1858
Si reca a Napoli per mettere in scena Una vendetta in domino (libretto di Antonio Somma), ma tali e tanti sono i rilievi della censura locale che rinuncia a rappresentare l’opera.
1859
Le novità di Simon Boccanegra continuano a sconcertare il pubblico, e l’opera cade decisamente alla Scala in gennaio. Dopo alcuni compromessi con le autorità papaline, la Vendetta in domino, ribattezzata Un ballo in maschera, è accolta con entusiasmo il 17 febbraio al Teatro Apollo di Roma. Il 29 agosto, con cerimonia strettamente privata, Verdi sposa Giuseppina Strepponi a Collonges-sous-Salève, in Savoia. Il 4 settembre è eletto dai bussetani loro rappresentante all’Assemblea delle Province Parmensi; il 14 è a Torino con una delegazione, per incontrare Vittorio Emanuele II e presentargli i risultati del plebiscito sull’annessione al Piemonte; il 17 ha un colloquio a Leri con Cavour.
1861
Il 18 gennaio incontra nuovamente Cavour, che ne vince le resistenze ad accettare la candidatura a deputato del nuovo Parlamento nazionale. Il 6 febbraio, dopo un ballottaggio, è eletto, e il 19 partecipa alla prima seduta del Parlamento. Nel mese di novembre, con Giuseppina, parte per Pietroburgo per seguire l’allestimento della sua nuova opera, La forza del destino (libretto di Piave); la rappresentazione viene però rinviata, per la presenza di una compagnia inadeguata. Verdi e la moglie lasciano Pietroburgo e si recano a Parigi, dove si tratterranno per un mese.
1862
A Parigi, in primavera, conosce Arrigo Boito. Per l’Esposizione di Londra compone su testo di Boito l’Inno delle nazioni, che viene eseguito il 24 maggio allo Her Majesty’s Theatre. Il 10 novembre va in scena al Teatro Imperiale di Pietroburgo La forza del destino. Il successo è buono, e lo zar Alessandro premia Verdi con l’Ordine di San Stanislao.
1863
L’11 febbraio, a Madrid, presenzia alla prima esecuzione in Spagna della Forza del destino. Visita diverse città spagnole, e l’Escurial, «luogo severo e terribile come il feroce tiranno che l’aveva costruito». L’11 novembre, in un banchetto successivo alla prima de I profughi fiamminghi di Franco Faccio, Arrigo Boito declama una sua ode sulla rigenerazione dell’arte italiana in decadenza. Diffusa sui giornali, l’ode offende profondamente Verdi, sempre più teso fra il proprio continuo rinnovamento stilistico, l’attaccamento alla tradizione, e le turbolenze culturali del momento. La ruggine con Boito durerà fino al 1879.
1865
Al Théâtre Lyrique di Parigi si rappresenta il 21 aprile la nuova versione, profondamente riveduta, di Macbeth. L’esito – 14 repliche – non soddisfa Verdi, punto per di più dal rimprovero di alcuni critici, di non aver compreso Shakespeare. In agosto rinuncia alla carica di deputato. Tornato a Parigi con Giuseppina, tratta con l’Opéra per una riduzione del Don Carlos di Schiller. Il libretto, morto Joseph Méry, sarà ultimato da Camille Du Locle.
1866
La composizione di Don Carlos procede con straordinaria rapidità, nonostante la partecipazione emotiva di Verdi alle vicende della terza guerra di’indipendenza italiana. Sollecitato da Giuseppina, accetta di prendere in affitto un appartamento a Genova, in palazzo Sauli (dal 1874 in palazzo Doria), per trascorrervi i mesi invernali, lontano dall’insalubre clima di Sant’Agata e dalle chiacchiere dei bussetani. In settembre comincia le prove di Don Carlos a Parigi.
1867
Muore il padre, Carlo Verdi, il 14 gennaio. I coniugi Verdi cominciano a prendersi cura di Filomena (detta Maria), una ragazzina che viveva nella casa paterna; in seguito l’adotteranno, e sarà la loro erede. L’11 marzo viene rappresentato all’Opéra di Parigi, in presenza della coppia imperiale, Don Carlos. Verdi è costretto fin dalla prima a praticare dei tagli nell’imponente partitura, per venire incontro alle abitudini del pubblico parigino; ciononostante, l’esito non è soddisfacente. Fra le amarezze, resta pungente l’etichetta di “wagneriana” applicata all’opera dalla critica francese. Clarina Maffei e Giuseppina si accordano per fargli incontrare Alessandro Manzoni, per il quale nutre una sconfinata ammirazione. Il 21 luglio muore, fra le braccia di Verdi, Antonio Barezzi.
Angelo Mariani affronta la partitura del Don Carlos e la porta al trionfo, a Bologna, il 27 ottobre. Protagonista femminile è un giovane soprano boemo, Teresa Stolz.
In dicembre, Francesco Maria Piave è colpito da apoplessia: Verdi lo aiuterà economicamente per tutti i nove anni che gli restano da vivere.
1868
Il 30 giugno incontra finalmente Alessandro Manzoni. Viene inaugurato a Busseto, il 15 agosto, il Teatro Verdi. Il 13 novembre muore Rossini: Verdi lancia l’idea di un Requiem per commemorare il grande musicista, le cui parti saranno attribuite per sorteggio ad altrettanti musicisti italiani. Comincia a comporre il Libera me Domine. Il progetto fallisce, e Verdi ne accusa, fra gli altri, Mariani.
1869
Il 27 febbraio il Teatro alla Scala mette in scena la versione riveduta della Forza del destino, protagonista femminile Teresa Stolz. È un trionfo, e il compositore riconquista e si riconcilia con la piazza milanese. Cominciano a circolare le voci, alimentate anche da Mariani, di un legame fra Verdi e la Stolz.
1871
Rottura definitiva con Mariani, che il 1° novembre dirige a Bologna il Lohengrin wagneriano, prima volta in Italia. Al Teatro dell’Opera del Cairo va in scena il 24 dicembre, con gran successo, Aida (libretto di Antonio Ghislanzoni), in occasione dei festeggiamenti per l’apertura del Canale di Suez.
1872
L’8 febbraio Aida viene rappresentata, in prima esecuzione italiana, alla Scala di Milano, ancora con la Stolz protagonista. Verdi, che ha preparato minuziosamente lo spettacolo, adottando peraltro il golfo mistico di Wagner e imponendo la sua volontà in ogni dettaglio, trionfa contro tutti, wagneriani, critica, avanguardia.
1873
Compone il Quartetto per archi in mi minore, che resterà inedito e non eseguito pubblicamente fino al 9 dicembre 1875, al Conservatorio di Milano. Riprende il progetto di una Messa di Requiem, stavolta per onorare la memoria di Alessandro Manzoni, morto a Milano il 22 maggio. Il 13 giugno muore di cancro Angelo Mariani.
1874
Il 22 maggio, in occasione del primo anniversario della morte del Manzoni, dirige personalmente il Requiem nella chiesa di San Marco a Milano, con enorme successo. E’ nominato senatore.
1875
Tour di capitali europee per dirigervi il Requiem: Parigi, fra aprile e maggio, Londra il 15 maggio, Vienna l’11 giugno.
1879
Caute manovre di Giulio Ricordi e Clara Maffei per riappacificare Verdi con Boito. Nei primi di luglio, Ricordi avanza la proposta di Otello. Nonostante le resistenze di Verdi, Boito si mette al lavoro: il 18 novembre Verdi riceve da Boito il libretto dell’opera.
1880
Vengono eseguite alla Scala, il 18 aprile, due sue nuove composizioni: Pater noster e Ave Maria, su parafrasi di brani della Divina Commedia di Dante.
1881
Al Teatro alla Scala va in scena il 24 marzo, finalmente con grande successo, l’edizione riveduta di Simon Boccanegra. È il primo vero banco di prova, pienamente soddisfacente, della collaborazione con Arrigo Boito, il quale modifica in più punti il vecchio libretto di Piave, aggiungendo, per il finale dell’Atto primo, la celebre Scena del Consiglio.
1884
Il 10 gennaio viene rappresentato alla Scala Don Carlo, nella nuova versione italiana, ridotta in quattro atti e con numerose modifiche.
1886
Un’ultima versione di Don Carlo, in italiano e nuovamente in cinque atti, va in scena al Teatro Municipale di Modena il 26 dicembre.
1887
Dopo lunga gestazione, Otello debutta al Teatro alla Scala, il 5 febbraio, con enorme successo.
1888
Il 6 novembre si inaugura l’Ospedale di Villanova sull’Arda, fatto costruire e poi mantenuto dal Maestro.
1889
Continua lo studio del contrappunto e della polifonia italiana rinascimentale. Compone le Laudi alla Vergine Maria.
Durante l’estate, a Montecatini, Boito invia a Verdi una traccia del libretto di Falstaff. Il Maestro acquista a Milano il terreno per la costruzione della Casa di Riposo per Musicisti.
1892
Lavora alla composizione di Falstaff: sarà l’ultima delle sue opere.
1893
Il 9 febbraio Falstaff va in scena alla Scala, fra l’entusiasmo incredulo e commosso di pubblico e critica.
1894
Otello viene rappresentato a Parigi, con l’aggiunta del balletto.
1895-1897
Compone lo Stabat Mater e il Te Deum. Il 14 novembre 1897 muore a Sant’Agata Giuseppina Strepponi.
1898
All’Opéra di Parigi, prima esecuzione dei Quattro pezzi sacri (Ave Maria, Stabat Mater, Laudi alla Vergine Maria e Te Deum), senza l’Ave Maria.
1900
Viene inaugurata il 16 dicembre a Milano la Casa di Riposo per Musicisti, realizzata per iniziativa (e con l’impegno economico) del Maestro («l’opera mia più bella»), su progetto di Camillo Boito
1901
Il 27 gennaio Verdi muore all’Hôtel Milan di Milano, sua residenza invernale già da diversi anni, per una trombosi cerebrale, dopo quasi sei giorni di agonia. I funerali, per sua volontà in forma semplicissima e senza seguito (palese) di alcuno, avvengono il 30 gennaio, per la sepoltura provvisoria al Cimitero Monumentale. Il 26 febbraio seguente, tuttavia, la traslazione delle salme di Verdi e di Giuseppina Strepponi nella Cripta della Casa di Riposo per Musicisti fornisce il pretesto ad esequie solenni, con la partecipazione di migliaia di persone e l’esecuzione di «Va’, pensiero» da parte del Coro della Scala diretto da Arturo Toscanini.

Qualche riferimento bibliografico:
Julian Budden, The Operas of Verdi, 3 voll.: I: From Oberto to Rigoletto; II: From Il Trovatore to La forza del destino; III: From Don Carlos to Falstaff, London, Cassel, 1973-81; nuova ed. Oxford, Clarendon Press, 1992 (trad. it., Le opere di Verdi, Torino, EDT, 1985-88).
Gilles de Van, Verdi. Un théâtre en musique, Paris, Fayard, 1992 (trad. it. Verdi. Un teatro in musica, Scandicci, La Nuova Italia, 1994).
Massimo Mila, Verdi, a cura di Piero Gelli, Milano, Rizzoli, 2000, pp. 528-540.
AA. VV., Giuseppe Verdi. L’uomo, l’opera, il mito, a cura di Francesco Degrada. Interventi di P. L. Pizzi, F. Degrada, M. Marri Tonelli, F. Mazzocca, M. Conati, R. Parker, J. Rosselli, P. Petrobelli, P. Gallarati, D. Rosen, G. Rumi, G. Dotto, E. Senici, W. Osthoff, M. Viale Ferrero, V. Crespi Morbio, R. Leydi, J. Budden, C. Mingardi, A. Rostagno, A. Magnocavallo, C. Toscani e O. Jesurum, Milano, Skira editore, 2000.
Pierre Milza, Verdi e il suo tempo, Roma, Carocci, 2001.
Giuseppe Verdi. Autobiografia dalle lettere, a cura di Aldo Oberdorfer, nuova ediz. rivista da Marcello Conati, Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 2001.
Marcello Conati, Giuseppe Verdi: guida alla vita e alle opere, Pisa, Edizioni Ets, 2002.

ANNA MARIA MEO
Direttore generale Teatro Regio di Parma

Musicologa e organizzatrice teatrale e musicale, è Direttore generale del Teatro Regio di Parma e Direttore artistico del Festival Verdi dal 2015. Membro del Board e, dal Maggio 2021, Presidente di Opera Europa.
Si laurea presso l’Università degli Studi di Siena, frequenta il Corso di perfezionamento per Operatori Musicali presso il Centro di Didattica e Sperimentazione Musicale di Fiesole, cui seguono stages al Maggio Musicale fiorentino e alla Royal Opera House – Covent Garden di Londra. Dal 1990 al 1992 è Direttore di produzione del Progetto Mozart-Da Ponte per l’Ente Teatro Romano di Fiesole, dal 1989 al 2000 è responsabile organizzativo della Fondazione William Walton; dal 1995 al 1998, è Segretario Artistico al Wexford Opera Festival; dal 1998 al 2003 è direttore organizzativo del Centro Tempo Reale di Firenze diretto da Luciano Berio. Dal 2004 al 2006 è responsabile dell’Unità di ricerca nell’ambito dell’elaborazione del suono, la Media Innovation Unit. Dal 2004 al 2009 è Responsabile Progetti Culturali Firenze 2010 – in seguito Firenze Futura. Dal 1994 e per quasi vent’anni è attiva nel settore della prosa in qualità di Direttore organizzativo e amministrativo del Teatro del Carretto.

ROBERTO ABBADO

Direttore d’orchestra

Insignito del prestigioso “Premio Abbiati” dall’Associazione Critici Musicali Italiani, “per la compiuta maturità interpretativa, l’ampiezza e la curiosità del repertorio nel quale ha offerto esiti rimarchevoli attraverso un’intensa attività stagionale”, Roberto Abbado è attualmente Direttore Musicale del Festival Verdi di Parma. Ha studiato direzione d’orchestra con Franco Ferrara al Teatro La Fenice di Venezia e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, dove è stato invitato – unico studente nella storia dell’Accademia – a dirigere l’Orchestra di Santa Cecilia. Ha fatto il suo debutto negli Stati Uniti nel 1991 a New York, sul podio dell’Orchestra di St. Luke’s. Da allora è tornato regolarmente negli Stati Uniti a dirigere le orchestre sinfoniche di Boston, Philadelphia, Chicago, Cleveland, Dallas, San Francisco, nonché la Los Angeles Philharmonic, la Saint Paul Chamber Orchestra – di cui è uno degli “Artistic Partners” – collaborando con solisti come Yo-Yo Ma, Midori, Nigel Kennedy, Gil Shaham, Joshua Bell, Hilary Hahn, Vadim Repin, Sarah Chang, Yefim Bronfman, Mitsuko Uchida, Alfred Brendel, Radu Lupu, André Watts, Andras Schiff, Lang-Lang e Katia e Marielle Labèque.

È stato Direttore Musicale della Münchner Rundfunkorchester dal 1991 al 1998, e al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia dal 2015 al 2019. Ha lavorato, fra le altre, con la Concertgebouworkest di Amsterdam, i Wiener Symphoniker, l’Orchestre national de France, l’Orchestre de Paris, la Staatskapelle Dresden, la Gewandhausorchester e la MDR-Sinfonieorchester di Lipsia, la NDR Sinfonieorchester di Amburgo, la Sveriges Radios Symfoniorkester di Stoccolma, l’Orchestra Filarmonica di Israele, l’Orchestra di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Atlanta Symphony Orchestra, la Cincinnati Symphony Orchestra, la New World Symphony Orchestra, la Minnesota Orchestra, la Malaysian Philharmonic Orchestra, la Taipei Symphony Orchestra e l’Orquesta Sinfónica de Madrid.

Roberto Abbado ha diretto numerose prime mondiali e nuove produzioni di opere liriche, tra le quali si ricordano Fedora ed Ernani al Metropolitan di New York; I vespri siciliani alla Wiener Staatsoper; La Gioconda, Lucia di Lammermoor, La donna del lago e la prima assoluta di Teneke di Fabio Vacchi alla Scala; L’amour des trois oranges, Aida e La traviata alla Bayerische Staatsoper; Le comte Ory, Attila, I Lombardi alla prima crociata, Il barbiere di Siviglia, Phaedra di Henze – in prima italiana – e Anna Bolena al Maggio Musicale Fiorentino; Don Giovanni alla Deutsche Oper Berlin; Simon Boccanegra e La clemenza di Tito al Regio di Torino; La donna del lago all’Opéra Garnier di Parigi; Ermione, Zelmira e Mosè in Egitto al Rossini Opera Festival; la prima italiana di Der Vampyr di Marschner al Comunale di Bologna, e più recentemente la prima mondiale di Arianna, Fedra e Didone al Festival di Spoleto.

Appassionato interprete di musica contemporanea, il suo repertorio abbraccia compositori quali Luciano Berio, Bruno Maderna, Goffredo Petrassi, Sylvano Bussotti, Niccolò Castiglioni, Azio Corghi, Ivan Fedele, Luca Francesconi, Giorgio Battistelli, Michele dall’Ongaro, Giacomo Manzoni, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Pascal Dusapin, Henri Dutilleux, Olivier Messiaen, Alfred Schnittke, Hans Werner Henze, Helmut Lachenmann, John Adams, Ned Rorem, Christopher Rouse, Steven Stucky, Charles Wuorinen e Silvia Colasanti.

Sono di particolare rilievo le tournée sinfoniche con l’Orchestra Filarmonica di Israele (Spagna 2005), la Chamber Orchestra of Europe (Europa 2006), la Saint Paul Chamber Orchestra (Europa 2007), il Maggio Musicale Fiorentino (Festival Enescu di Bucarest 2009), l’Orchestra Verdi di Milano (Svizzera 2009), l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo (Russia 2011) e la Boston Symphony Orchestra (East Coast, USA, 2011).

Nelle ultime stagioni ha diretto La Favorite al Festival di Salisburgo (con Juan Diego Flórez ed Elīna Garanča); Don Pasquale, Samson et Dalila, A Midsummer Night’s Dream, I vespri siciliani, Tancredi, La damnation de Faust, I masnadieri, Rigoletto e Lucia di Lammermoor al Palau de les Arts di Valencia; La Gioconda, Maometto II, Lucia di Lammermoor, Benvenuto Cellini, Andrea Chénier e I masnadieri al Teatro dell’Opera di Roma; Norma al Teatro Regio di Torino; Macbeth (regia di Bob Wilson) e Parsifal (regia di Romeo Castellucci) al Teatro Comunale di Bologna; Così fan tutte al Teatro Petruzzelli di Bari; Rigoletto e Lucia di Lammermoor al Metropolitan di New York; La traviata (regia di Ferzan Özpetek) e Simon Boccanegra a Hong Kong in tour rispettivamente con il Teatro di San Carlo di Napoli e con il Teatro Regio di Torino; Norma al Teatro Real di Madrid; La Traviata all’Opera di Shanghai; Lucia di Lammermoor al Théâtre des Champs Elysées di Parigi; Don Pasquale all’Ópera de Bilbao; Le siège de Corinthe al Rossini Opera Festival; Lucia di Lammermoor all’Opéra de Monte Carlo.
Più recentemente è salito sul podio dell’Opera di Roma per dirigere il Concerto di Capodanno e l’opera I Puritani. Ha diretto, fra le altre, Le Trouvère, Luisa Miller, Macbeth e Messa da Requiem al Festival Verdi di Parma e Lucia di Lammermoor al Teatro Massimo di Palermo.

Tra le sue registrazioni figurano I Capuleti e i Montecchi di Bellini (nominato “Miglior CD dell’anno” da BBC Magazine nel 1999), Tancredi di Rossini (vincitore del premio “Echo Klassik Deutscher Schallplattenpreis” 1997), Don Pasquale con Eva Mei e Renato Bruson, Turandot con Eva Marton, Ben Heppner e Margaret Price. Per Decca ha registrato Verismo Arias con Mirella Freni, L’amour e Arias for Rubini con Juan Diego Flórez. Per Deutsche Grammophon ha pubblicato Bel Canto (“Echo Klassik Deutscher Schallplattenpreis” 2009), Revive – entrambi con Elina Garanča – e il DVD di Fedora con Mirella Freni e Placido Domingo dal Metropolitan di New York. Primo direttore italiano, Roberto Abbado ha diretto l’ormai tradizionale concerto di Capodanno al Teatro La Fenice di Venezia il 1° gennaio del 2008 (in DVD per Hardy Classic Video). Si ricordano inoltre tre produzioni al Rossini Opera Festival di Pesaro: Ermione per Dynamic; Zelmira con Juan Diego Flórez, Kate Aldrich e Gregory Kunde per Decca; Mosè in Egitto con Sonia Ganassi, Dmitry Korchak, Riccardo Zanellato e Alex Esposito per Opus Arte. Per Dynamic ha registrato la Messa da Requiem e Le trouvère di Giuseppe Verdi, firmato da Robert Wilson.

ROBERTO ABBADO
Conductor
Roberto Abbado, awarded the prestigious “Premio Abbiati” by the Italian Music Critics Association for his “accomplished interpretative maturity, the extent and the peculiarity of a repertoire where he has offered remarkable results through an intense season”, is Musical Director of Parma’s Festival Verdi. He studied orchestra conducting under Franco Ferrara at the Teatro La Fenice in Venice and at the Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Rome, where he was invited – the only student in the history of the Academy – to lead the Orchestra di Santa Cecilia. He made his debut in the United States in 1991 in New York conducting the St. Luke’s Orchestra. Since then he has returned regularly to the US to lead the Symphonic Orchestras of the cities of Boston, Philadelphia, Chicago, Cleveland, Dallas, San Francisco, as well as the Los Angeles Philharmonic, the Saint Paul Chamber Orchestra – of which he is one of the “Artistic Partners” – working with soloists like Yo-Yo Ma, Midori, Nigel Kennedy, Gil Shaham, Joshua Bell, Hilary Hahn, Vadim Repin, Sarah Chang, Yefim Bronfman, Mitsuko Uchida, Alfred Brendel, Radu Lupu, André Watts, Andras Schiff, Lang-Lang, and Katia and Marielle Labèque.
He was Musical Director of the Münchner Rundfunkorchester from 1991 to 1998, and of the Palau de les Arts Reina Sofía in Valencia from 2015 to 2019. He has worked with many ensembles, including Amsterdam’s Concertgebouworkest, the Wiener Symphoniker, the Orchestre national de France, the Orchestre de Paris, the Staatskapelle Dresden, the Gewandhausorchester and the MDR-Sinfonieorchester (Leipzig), the NDR Sinfonieorchester (Hamburg), the Sveriges Radios Symfoniorkester (Stockholm), the Israel Philharmonic Orchestra, the Orchestra di Santa Cecilia, the Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, the Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, the Filarmonica della Scala, the Orchestra of Teatro Comunale di Bologna, the Atlanta Symphony Orchestra, the Cincinnati Symphony Orchestra, the New World Symphony Orchestra, the Minnesota Orchestra, the Malaysian Philharmonic Orchestra, the Taipei Symphony Orchestra and the Orquesta Sinfónica de Madrid.
Roberto Abbado has conducted numerous world premieres and new opera productions, including Fedora and Ernani at the Metropolitan Opera House in New York; I vespri siciliani at the Wiener Staatsoper; La Gioconda, Lucia di Lammermoor, La donna del lago, and the world premiere of Fabio Vacchi’s Teneke at La Scala; L’amour des trois oranges, Aida and La traviata at the Bayerische Staatsoper; Le Comte Ory, Attila, I Lombardi alla prima crociata, Il barbiere di Siviglia, Henze’s Phaedra – at its Italian premiere – and Anna Bolena at the Maggio Musicale Fiorentino; Don Giovanni at the Deutsche Oper Berlin; Simon Boccanegra and La clemenza di Tito at the Teatro Regio of Turin; La donna del lago at the Opéra Garnier in Paris; Ermione, Zelmira, and Mosè in Egitto at the Rossini Opera Festival; the Italian premiere of Marschner’s Der Vampyr at the Teatro Comunale in Bologna, and more recently the world premiere of Arianna, Fedra e Didone at the Festival di Spoleto.
A passionate interpreter of contemporary music, Abbado’s repertoire includes composers like Luciano Berio, Bruno Maderna, Goffredo Petrassi, Sylvano Bussotti, Niccolò Castiglioni, Azio Corghi, Ivan Fedele, Luca Francesconi, Giorgio Battistelli, Michele dall’Ongaro, Giacomo Manzoni, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Pascal Dusapin, Henri Dutilleux, Olivier Messiaen, Alfred Schnittke, Hans Werner Henze, Helmut Lachenmann, John Adams, Ned Rorem, Christopher Rouse, Steven Stucky, Charles Wuorinen and Silvia Colasanti.
Particularly significant are his symphonic tours with the Israel Philharmonic Orchestra (Spain 2005), the Chamber Orchestra of Europe (Europe 2006), the Saint Paul Chamber Orchestra (Europe 2007), the Maggio Musicale Fiorentino (Bucarest Enescu Festival 2009), the Orchestra Verdi di Milano (Switzerland 2009), the Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo (Russia 2011), and the Boston Symphony Orchestra (USA, East Coast 2011).
During the past seasons he conducted La Favorite at the Salzburg Festival (starring Juan Diego Flórez and Elīna Garanča); Don Pasquale, Samson et Dalila, A Midsummer Night’s Dream, I vespri siciliani, Tancredi, La damnation de Faust, I masnadieri, Rigoletto and Lucia di Lammermoor at the Palau de les Arts in Valencia; La Gioconda, Maometto II, Lucia di Lammermoor, Benvenuto Cellini, Andrea Chénier and I masnadieri at the Teatro dell’Opera di Roma; Norma at the Teatro Regio in Turin; he has opened two seasons of the Teatro Comunale di Bologna conducting Macbeth (staged by Bob Wilson) and Parsifal (staged by Romeo Castellucci); Così fan tutte at the Teatro Petruzzelli in Bari; La traviata (staged by Ferzan Özpetek) on a tour to Hong Kong with the Teatro di San Carlo of Naples, Rigoletto and Lucia di Lammermoor at New York Metropolitan; Simon Boccanegra on a tour to Hong Kong with Turin’s Teatro Regio; Norma at the Teatro Real in Madrid; La Traviata at the Shanghai Opera House; Lucia di Lammermoor at the Théâtre des Champs Elysées in Paris; Don Pasquale at Ópera de Bilbao; Le siège de Corinthe at the Rossini Opera Festival, Lucia di Lammermoor at the Opéra de Monte Carlo.
More recently he conducted the New Year’s Concert and I puritani at the Teatro dell’Opera di Roma, Le Trouvère, Luisa Miller, Macbeth and Messa da Requiem at the Festival Verdi in Parma and Lucia di Lammermoor at the Teatro Massimo di Palermo.
His recordings include Bellini’s I Capuleti e i Montecchi (nominated “Best Recording of the Year” by the BBC Magazine in 1999), Rossini’s Tancredi (winner of the “Echo Klassik Deutsche Schallplattenpreis” in 1997), Don Pasquale with Eva Mei and Renato Bruson, Turandot with Eva Marton, Ben Heppner, and Margaret Price. Under Decca he has recorded Verismo Arias with Mirella Freni, L’amour and Arias for Rubini with Juan Diego Flórez. With Deutsche Grammophon he has issued Bel Canto (“Echo Klassik Deutscher Schallplattenpreis” 2009), Revive – both with Elina Garanča – and a DVD of Fedora with Mirella Freni and Placido Domingo from New York’s Met. Roberto Abbado was the first Italian conductor to lead the traditional New Year’s Concert at La Fenice in Venice on 1 January 2008 (Hardy Classic Video DVD). Moreover, three DVDs from the Rossini Opera Festival in Pesaro have also been issued: Ermione, under the label Dynamic; Zelmira with Juan Diego Flórez, Kate Aldrich and Gregory Kunde under Decca; Mosè in Egitto with Sonia Ganassi, Dmitry Korchak, Riccardo Zanellato and Alex Esposito under Opus Arte. With Dynamic he has recorded Giuseppe Verdi’s Messa da Requiem and Le trouvère, directed by Robert Wilson.

Roberto Abbado

Direttore

Insignito del prestigioso “Premio Abbiati”, Direttore Musicale del Festival Verdi di Parma dal 2018, è stato Direttore Musicale della Münchner Rundfunkorchester dal 1991 al 1998, e al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia dal 2015 al 2019, ha lavorato con le orchestre internazionali più prestigiose dirigendo numerose prime mondiali e nuove produzioni. Fra le registrazioni più apprezzate: I Capuleti e i Montecchi, Tancredi, Don Pasquale, Turandot, Verismo Arias, L’amour e Arias for Rubini (Decca); Bel Canto, Revive, Fedora (Deutsche Grammophon), Ermione, Zelmira, Mosè in Egitto, Le trouvère e Messa da Requiem (Dynamic).

ROBERTO ABBADO
Conductor

Awarded the prestigious “Premio Abbiati” by the Italian Music Critics Association, he has been Musical Director of Parma’s Festival Verdi since 2018. Musical Director of the Münchner Rundfunkorchester from 1991 to 1998 and of the Palau de les Arts Reina Sofía from 2015 to 2019, he has worked with many ensembles and conducted numerous world premieres and new opera productions. Among his most popular recordings: I Capuleti e i Montecchi, Tancredi, Don Pasquale, Turandot, Verismo Arias, L’amour, Arias for Rubini (Decca), Bel Canto, Revive, Fedora (Deutsche Grammophon), Ermione, Zelmira, Mosè in Egitto, Le trouvère and Messa da Requiem (Dynamic).

A LIFE IN MUSIC
Il primo mobile game al mondo prodotto da un teatro d’opera.
Una melodia. Un ricordo. Un incontro.
La musica di Giuseppe Verdi può cambiare la vita?
Il gioco per smartphone e tablet
disponibile gratuitamente su App Store e Google Play Store

A Life in Music è il primo mobile game al mondo realizzato da un teatro d’opera. Prodotto dal Teatro Regio di Parma, il gioco per smartphone e tablet, disponibile gratuitamente in italiano e inglese su App store e Google Play Store, è una commissione del Festival Verdi a TuoMuseo, leader internazionale e pluripremiato nel settore del gaming per istituzioni culturali, che lo ha sviluppato in stretta collaborazione con il Comitato scientifico per il Festival Verdi.

“Per il Teatro Regio di Parma questo progetto rappresenta una nuova sfida, realizzata con un linguaggio innovativo, per varcare una nuova frontiera nella comunicazione della nostra tradizione, esplorando la relazione tra il mondo reale e artigianale del teatro e quello digitale del gioco virtuale – dichiara Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma. Conosciamo le grandi potenzialità del gaming nel coinvolgimento del pubblico internazionale giovane e adulto e il nostro obiettivo tramite questo strumento è quello di incontrare persone di ogni età, nazionalità e cultura, creando un legame emozionale e portando il Teatro Regio, la musica, Giuseppe Verdi più vicini a ciascuno di loro. Il gioco è la prima forma di apprendimento: giocando ci si diverte, ci si emoziona e così facendo si impara e si conosce. A Life in Music vuole essere proprio questo: l’occasione di vivere da protagonisti, giocando, la storia di due giovani ragazzi che la musica ha fatto incontrare. E attraverso loro fare nuove conoscenze, nuove scoperte”.

Antonio e Silvia, 18 e 19 anni. Lui taciturno e solitario, magro, spalle ricurve, appassionato di musica, col poster di Verdi in camera, vive abbracciato dall’affetto del padre con il cane Lulù, suona il pianoforte e sogna di diventare un musicista di successo. Lei, bella e spigliata, canta in una band indie rock, è abituata a vivere da sola col suo gatto in una casa grande e piena di oggetti di valore, i suoi genitori sono spesso via per lavoro, sogna di diventare una vocalist conosciuta in tutto il mondo.
Una musica. Un ricordo. Le note di Giuseppe Verdi. Un incontro. Ha inizio così nell’estate 2008 nei luoghi che furono e sono di Verdi: Parma e il Teatro Regio, Busseto e Villa Verdi a Sant’Agata, la storia della loro amicizia, raccontata in 9 atti e 9 intermezzi verdiani, che si compirà al Teatro Regio dieci anni dopo, nel finale del gioco che sarà rilasciato il 9 aprile 2019. La musica avrà cambiato le loro vite?

12 mesi di lavoro, un team di 6 professionisti: Fabio Viola (game director e soggetto), Valerio Todaro (sceneggiatura e dialoghi), Francesco Bizzini (sviluppatore e game design), Elisa Groli (2D artist e game design), Angelo La Farina (animazioni), Arkadiusz Reikowski (musiche ed effetti sonori), 19 tracce musicali originali, 9 arie verdiane registrate dal vivo al Teatro Regio di Parma (in collaborazione con Unitel e Dynamic), i disegni realizzati e dipinti a mano per oltre 100 scene sulla vita di Verdi e oltre 300 animazioni sono i numeri di A Life in Music, il narrative game 2D a scorrimento laterale, senza contenuti pubblicitari, che esplora l’amicizia, la tenacia, la fiducia, il coraggio, il sacrificio, per raccontare una storia universale che ha per protagonista la musica, in cui passato e presente si intrecciano e ogni scelta, proprio come quelle effettuate dal giocatore, determina il proprio futuro.

“La passione e il talento musicale, – scrive Alessandro Roccatagliati del Comitato scientifico per il Festival Verdi, che con Francesco Izzo ha strettamente collaborato con gli sviluppatori alla realizzazione del gioco – così come le difficoltà per potersi costruire una prospettiva di vita grazie ad essi, sono cose che accomunano le esperienze e le emozioni di ragazzi e ragazze non solo di oggi. È stato perciò immediato pensare d’inserire nel gioco-racconto A Life in Music elementi che furono davvero parte dell’esperienza artistica e umana di Giuseppe Verdi e delle compagne di vita che la condivisero con lui. Lungo la “storia” di Antonio e Silvia si sono dunque individuate, per ciascuno dei 9 atti, vicende concrete o situazioni emotive che ne richiamano analoghe vissute in prima persona dal grande operista di Busseto. E su queste si sono creati inserti musicali e figurativi capaci d’offrire un primo contatto col “Verdi autentico”. Giocando A Life in Music ci si imbatterà dunque in improvvisi viaggi indietro nel tempo: sulle note di un brano verdiano coerente con quel momento emozionale, ciascuno di essi farà scorrere davanti agli occhi del giocatore (in effetti lì impegnato in una semplice prova di abilità) episodi della biografia verdiana, con ambientazioni e parole veritiere”.

“Coinvolgimento, Contaminazione, Creatività. Sono queste le tre C intorno alle quali si sviluppano i progetti di TuoMuseo – spiega il Presidente Fabio Viola, gamification designer. In A Life in Music videogioco, musica e narrativa si fondono in un unico linguaggio per raccontare una storia universale e creare emozioni senza tempo. Per noi è stato un onore poter condividere un percorso di sperimentazione con il Teatro Regio di Parma, che commissionandoci questo progetto si è reso incubatore di idee, motore di innovazione, coinvolgendo creativi e inventori, immaginando nuove forme per trasmettere il nostro patrimonio culturale, restituendolo attraverso la contaminazione di linguaggi, com’è nella mission di TuoMuseo”.

Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero per i beni e le attività culturali, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna, Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole Cariparma. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Opem, Dallara, Unione Parmense degli Industriali. Sostenitori Dulevo, Mutti, Sicim, Smeg, Cantine Ceci, Agugiaro & Figna, La Giovane Advisor AGFM.  Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Con il contributo di Diocesi di Parma, Comitato per San Francesco del Prato, Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Opera Europa, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Ascom. Partner artistici Coro del Teatro Regio di Parma, Fondazione Arturo Toscanini, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Società dei Concerti di Parma, Orchestra Giovanile della Via Emilia, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Barezzi Festival. Sostenitori tecnici IgpDecaux, MacroCoop, Milosped, Grafiche Step, Andromeda’s, De Simoni. Tour operator partner Parma Incoming.

Parma, 1 marzo 2019

Paolo Maier
Responsabile Area Comunicazione,
Promozione, Editoria e Stampa
Teatro Regio di Parma
strada Garibaldi, 16/A
43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969
p.maier@teatroregioparma.it
stampa@teatroregioparma.it
www.teatroregioparma.it

A LIFE IN MUSIC
Una melodia. Un ricordo. Un incontro.
La musica di Giuseppe Verdi può cambiare la vita?

Mobile game per smartphone e tablet

Prodotto da
TEATRO REGIO DI PARMA

Sviluppato da
TUOMUSEO

In collaborazione con
COMITATO SCIENTIFICO PER IL FESTIVAL VERDI

Commissione del
FESTIVAL VERDI

Game director e soggetto FABIO VIOLA
Sceneggiatura e dialoghi VALERIO TODARO
Sviluppatore e game design FRANCESCO BIZZINI
2D artist e game design ELISA GROLI
Animazioni ANGELO LA FARINA
Musiche originali ed effetti sonori ARKADIUSZ REIKOWSKI.

A LIFE IN MUSIC
I Protagonisti

ANTONIO, 18 anni
CITTÀ NATALE Parma
ASPETTO FISICO
– 1.68 m
– Capelli castano scuro, poca barba incolta
– Occhi castano chiaro, occhiali
– Magro e poco muscoloso, spalle ricurve
PREGI Ottimo orecchio musicale, intelligenza sopraffina, creativo
DIFETTI Poco empatico, introverso, scontroso
BACKGROUND Proviene da una famiglia modesta della provincia, frequenta con ottimi voti l’ultimo anno del Liceo Classico dove viene spesso preso in giro per il suo essere di poche parole, a volte sgarbate, e per il suo essere apparentemente fuori dal mondo, oltre che impacciato. Non ha amici né ha mai avuto una fidanzata. Vive con suo padre e ha un cane di nome Lulù. La madre di Antonio ha lasciato la famiglia da qualche anno per risposarsi con un uomo più facoltoso e adesso vive in un’altra città. Antonio le vuole bene ma non le perdona di aver lasciato suo padre. Trascorre larga parte del suo tempo in casa, non apprezza i social, preferisce rifugiarsi nei libri. Ha una sola grande passione: suonare il pianoforte, faticosamente regalatogli dal padre. Il suo compositore preferito è senza dubbio Giuseppe Verdi, di cui tiene un poster alla parete. Nella sua camera spoglia, esercita la sua creatività esclusivamente suonando e improvvisando. Nonostante le difficoltà si mostra agli occhi degli altri sempre sereno e riesce ancora a trovare l’energia per guardare il mondo (sempre in solitudine) con sguardo innocente e curioso. Ha una intelligenza che ai più passa inosservata. Il suo atteggiamento taciturno spesso viene scambiato per superbia, in realtà è molto timido e introverso, fatica a guardare negli occhi le poche persone con le quali si relaziona.
ASPIRAZIONI Non sa ancora cosa vuole fare da grande, vive proiettato più nel rassicurante passato che nel futuro, ma spesso sogna di fare il compositore  Ha bisogno di qualcuno che creda in lui, qualcuno che ne percepisca le qualità e lo sostenga nel percorso di crescita umano e professionale.

SILVIA, 19 anni
CITTÀ NATALE Parma
ASPETTO FISICO
– 1.70 m
– Capelli biondi, lunghi
– Occhi azzurro chiaro
– Slanciata, fisico da ballerina
– Bellezza solare e vivace
PREGI Socievole, solare, empatica
DIFETTI Permalosa, testarda, competitiva
BACKGROUND Proviene da una famiglia particolarmente agiata di Parma e frequenta il Liceo Musicale dove è stata già bocciata un anno e ora frequenta l’ultimo. Vive sostanzialmente sola in casa, i genitori sono spesso via per lavoro. Ha molti amici e sembra conoscere davvero tutti in città, essendo una delle ragazze più popolari. Vive sui social, dove è una influencer. Suona la chitarra ed è la voce femminile di una conosciuta band indie rock. È carismatica e ha un fidanzato più grande di lei. Vive di sbalzi di umore, si è circondata di amicizie effimere e cattive abitudini che lasciano a fatica emergere la sua sensibilità, nonostante sia dotata di una vivace intelligenza. Spesso fuma di nascosto ed è solita bere alcool con gli amici e la band prima e dopo ogni concerto. Ha avuto una sola persona che l’ha pienamente compresa, ascoltata e consigliata e sostanzialmente l’unica di cui si fidava nel prendere decisioni: suo nonno. Ora purtroppo non c’è più e cantare con lui le manca davvero tanto.
ASPIRAZIONI Ascoltare musica è parte integrante della sua vita e vorrebbe trasformare questa passione nel suo lavoro, riesce a immaginare il suo futuro: vuole vivere con la musica, sogna di diventare una vocalist conosciuta in tutto il mondo, mentre preferisce non pensare mai al passato, per non rivivere le situazioni problematiche di anoressia e conflittualità con la madre.

A LIFE IN MUSIC
Sinossi

ATTO 1

“IL BALEN DEL SUO SORRISO”
tema: incontro e amicizia

15 Maggio 2008

È la giornata della creatività al Teatro Regio di Parma, Antonio, 18 anni, è molto preoccupato. Centinaia di studenti affollano l’entrata. Antonio è solo con il suo il suo Ipod e una cartella tra le mani. È intimorito e affascinato dalla bellezza del Teatro Regio, immagina i tanti peartisti che hanno varcato quella soglia per esibirsi su quello storico palcoscenico. La marcia trionfale dell’Aida suona nelle sue cuffie quando qualcuno prepotentemente gliele toglie. Sono alcuni ragazzi della sua scuola, che sono soliti deriderlo per la sua leggera balbuzie e il suo essere taciturno. Uno dei ragazzi più robusti lo spinge verso un altro ragazzo. Antonio sbatte il gomito sul bicchiere di una ragazza bionda e la bevanda si rovescia sui suoi pantaloni e sulla camicia nuovi (regalo del padre per questo evento) e anche sulla cartella rovinandone lo spartito di una sua composizione che Antonio, con un pizzico di coraggio, avrebbe voluto dare al musicista famoso che suonerà di lì a poco. Il gruppo di ragazzi se ne va ridendo e Antonio, in silenzio, si dirige verso il bagno per provare ad asciugarsi. Si siede contro un muro e riaccende l’Ipod ma cambia musica all’istante.
Chiude gli occhi e inizia a cantare “Il balen del suo sorriso”.

– 1° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

Per Silvia, 19 anni, è una giornata molto importante. Si esibirà con la sua band indie rock per la giornata della creatività al Teatro Regio di Parma. Lei è una bellissima ragazza bionda, ha un carattere vivace e un fascino genuino. Arriva con l’auto del suo ragazzo e lo saluta all’entrata del teatro. È totalmente a suo agio e quando entra sembra conoscere davvero tutti, essendo una delle ragazze più popolari della città. La band è avviata verso il palco per il sound-check, ma lei ha bisogno di un momento per se stessa. Si guarda allo specchio del bagno e si sciacqua la faccia mentre all’improvviso sente una voce cantare un brano particolare. Un brano che cantava suo nonno, la persona che le era più vicina prima di morire qualche anno addietro. Decide di seguire il suono della voce che sembra provenire dal bagno degli uomini. Con poco indugio entra e quasi inciampa su un ragazzo, seduto a terra, evidentemente triste, che sta in disparte, cercando con imbarazzo di coprire i pantaloni bagnati. Silvia lo nota e gli offre la sua felpa per coprirsi. Con un grande sorriso gli tende la mano e lo aiuta a rialzarsi, poi, corre verso il palco lasciando il ragazzo confuso e sorpreso.

Antonio osserva e ascolta Silvia esibirsi e ne è profondamente affascinato. Sebbene i due ragazzi siano molto diversi, forse diametralmente opposti, Antonio è molto colpito da questo incontro che non dimenticherà facilmente.

ATTO 2

“UT MALIS TIBI PLACERE”
tema: ricerca e ispirazione

16 Maggio 2008

È trascorso un giorno. Antonio è nella camera di casa sua e fantastica su quella fatidica mattina. Viaggia con la mente e immagina se stesso con Silvia su un palco a suonare. Non pensa più alla composizione che avrebbe dovuto dare al musicista quella mattina e anzi si rende conto che può fare di meglio. Colto da un momento di ispirazione, decide di mettersi al pianoforte e inizia a suonare appuntando le note della sua composizione.

– 2° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

Trovato il poster di quella serata al Teatro Regio di Parma, Antonio lo appende accanto a quello del Maestro Verdi, proprio vicino al pianoforte. Il padre di Antonio passa dalla camera del figlio e nota subito il nuovo poster, come una macchia di colori accesi in quella cameretta vuota e spoglia. È riuscito a rintracciare Silvia proprio grazie a quel manifesto. Adesso ha il suo numero ma non riesce a trovare il coraggio di contattarla. Pensa di restituirle la felpa e che quella possa essere una buona scusa per mettersi in contatto con lei. Lulù, il cagnolino della famiglia, entra in camera e Antonio si dirige con lui verso la sala da pranzo dove il padre di Antonio sta preparando la tavola per la cena. Poco prima di sedersi trova il coraggio di mandare un messaggio a Silvia. Il padre è l’unico vero confidente nella vita di Antonio, ma, questa volta, Antonio preferisce non accennargli della nuova conoscenza. Poco dopo il cellulare vibra, Silvia ha risposto. Il padre lo nota e commenta, ma Antonio è decisamente evasivo.

Dopo la cena Antonio scambia molti messaggi con Silvia. Lei è sola in casa, i suoi genitori sono fuori per lavoro e lei è abituata a vivere da sola. La sua casa è molto grande e piena di oggetti di valore e mobili antichi. L’unico compagno che ha in casa è un gattino che si poggia su Silvia per farsi coccolare mentre lei scrive ad Antonio. Silvia vuole entrare in Conservatorio a Milano e deve superare una selezione. Il musicista che ha suonato al Teatro Regio le ha consigliato di proseguire così il suo percorso di studi. Lei vorrebbe imparare a conoscere le opere di Giuseppe Verdi. Antonio, che è cresciuto con le opere del Maestro, propone di farle visitare Villa S. Agata, dimora di Verdi. Silvia accetta e l’appuntamento è fissato.

ATTO 3

“BELLA FIGLIA DELL’AMORE”
tema: legami e promesse

19 Maggio 2008

È il giorno dell’appuntamento e Antonio aspetta Silvia sotto casa. Lei, puntuale, lo passa a prendere con la Vespa ed entrambi si recano alla Villa S. Agata. Antonio conosce la Villa, nel corso della sua vita si è rifugiato nei suoi giardini più di una volta e racconta il vissuto di Verdi a Silvia, poco attenta e più affascinata dall’architettura e dal parco che la circonda. Pochi visitatori in quel momento, una delle sale con lo storico pianoforte del Maestro è vuota e incustodita. Antonio fissa quel pianoforte mentre Silvia è distante, immersa nei suoi pensieri. Per la prima volta nella sua vita Antonio compie un gesto trasgressivo, inizia a suonare a quel pianoforte una sua composizione. Silvia sente in lui un grande talento, nascosto nel suo animo timido e solitario.

– 3° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

Silvia si siede sull’erba del giardino invitando Antonio a fare lo stesso. Per Antonio è la prima volta che si trova così vicino ad una ragazza e si siede più distante. Lei estrae carta e penna dallo zaino e realizza uno schizzo della villa mentre fuma una sigaretta. Lui le regala una pendrive con una selezione dei brani verdiani più celebri, la musica che più lo ispira a comporre. Silvia gli suggerisce di far ascoltare le sue composizioni a qualcuno di importante, qualcuno che possa riconoscere il suo talento, ma Antonio diffida che qualcuno voglia ascoltarle. Silvia gli chiede di farle ascoltare le sue composizioni così che possa suggerire il suo nome a qualche produttore famoso quando lei e la sua band inizieranno a esibirsi anche fuori Parma. Antonio sorride, per la prima volta qualcuno all’infuori di suo padre sta credendo nelle sue potenzialità. Prima però, puntualizza Silvia, lui dovrà darle una mano con le materie d’esame di maturità.

Antonio accetta di crearle una playlist delle sue composizioni e fissa un appuntamento con Silvia per le lezioni.

ATTO 4

“ARIA”
tema: tenacia e distanza

23 Maggio 2008

È passato qualche giorno da quell’incontro alla Villa e Antonio non ha ricevuto risposta da Silvia che sembra essere sparita. All’improvviso un messaggio: gli dice di non poterci essere per le lezioni. Ammette di aver lasciato il suo ragazzo dopo l’ennesima scenata di gelosia e le prove con la band iniziano ad essere più frequenti. Antonio scrive le ultime note nel pentagramma e poi chiude il quaderno e risponde ai messaggi. Il padre di Antonio prepara la cena con dedizione, tossisce più volte e Lulù si avvicina a lui come a controllare che stia bene.
Silvia sta praticando yoga in camera quando riceve la risposta di Antonio. Inizia una conversazione riguardo il motivo della scenata e Silvia decide di ascoltare i brani della playlist verdiana che Antonio le ha dato, mentre continua a messaggiare con lui.

– 4° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

La playlist si conclude con “Il balen del suo sorriso” che il nonno di Silvia le cantava spesso, così lei chiude gli occhi e inizia a ricordare i pomeriggi al suo casolare quando il nonno le teneva compagnia. Poi ricorda gli ultimi istanti con lui, il suo essere scherzoso anche in quei momenti così tristi. Silvia sorride ancora, una lacrima le solca il viso.

ATTO 5

“TACITO ASSENSO”
tema : fiducia e intimita’

28 Maggio 2008

Silvia è a casa di Antonio per le lezioni. Antonio è molto teso ma cerca di non darlo a vedere. I due studiano nella camera di Antonio. Dopo aver sciolto il ghiaccio, Antonio si siede al pianoforte e la tensione iniziale sembra svanire man mano che suona. Silvia gli siede accanto. Lui è concentrato, le sta facendo ascoltare una delle sue composizioni che includerà nella playlist per lei, suonando le sfiora il braccio.

– 5° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

Antonio termina di suonare il suo pezzo e sorridente volge il suo sguardo verso Silvia, come se si fosse appena accorto che lei è lì accanto a lui. I due si guardano per un instante. Il padre di Antonio è sulla soglia della porta, si asciuga le mani mentre bussa per attirare la loro attenzione. Antonio si alza di scatto, Silvia percepisce la sua tensione così si alza e saluta amichevolmente il padre di Antonio. Silvia si propone di aiutare in cucina e il padre di Antonio la invita a cena. Durante la cena il padre di Antonio e Silvia si conoscono meglio, lui la invita a non abbandonare mai le sue passioni. Antonio è ancora visibilmente teso, quando il padre va a lavare i piatti lui non riesce a pronunciare una parola con lei. Per azzerare la tensione e ringraziarlo per la serata, Silvia lo invita al concerto che si terrà la settimana successiva. Antonio non vuole deluderla e accetta sebbene sia molto incerto.
ATTO 6

“REQUIEM FOR A LOVE”
tema: disillusione e sfiducia

20 Giugno 2008

Antonio senza dir nulla al padre si reca al concerto di Silvia. Non è solito andare a quel tipo di serate, anzi, si può dire che quella è la prima sera in cui esce a divertirsi. Arriva nel locale e ordina una cola, si guarda intorno spaesato cercando gli strumenti della band per localizzare di conseguenza anche Silvia. Gli strumenti sono accanto al palco ma la band è ancora nei camerini. Antonio, esitante, entra nel corridoio dei camerini dove sente i musicisti della band parlare a voce alta: lo stanno deridendo, il suo modo di vestire, la sua musica e la sua personalità. Silvia ride e regge il gioco delle battute. A una freddura di un componente della band, lei risponde piccata che non potrebbe mai passare dal suo ex a uno come Antonio, in fondo lui le fa quasi compassione e la sta aiutando a preparare gli esami. Antonio la vede per un attimo dallo spiraglio della porta, poi corre via.

– 6° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

Antonio nella concitazione inciampa in un cavo elettrico nel locale e cade. Perde così la pendrive che voleva regalare a Silvia. Attraversa correndo tutta la città fino a giungere stremato a casa. LuLù lo aspetta festosa come sempre dinanzi la porta, per la prima volta Antonio non si ferma a coccolarla e va a chiudersi direttamente in camera sua. Cancella la cronologia dei loro messaggi e in preda al primo moto di collera della sua vita sferra un pugno contro il pianoforte.
Il padre ascolta tutto e cerca di intervenire ma Antonio lo allontana. Ha intuito quello che può essere accaduto, qualcosa tra il figlio e Silvia deve essersi rotto.

Silvia è entusiasta dall’andamento della serata, quando, prima di andarsene dal locale, viene fermata dalla barista che le dà la pendrive, raccontandole di averla trovata a terra e di averla associata a lei per via del nome scritto a pennarello su di essa. Silvia la infila in borsa e se ne dimentica.

È notte fonda, Silvia è distesa sul suo letto e decide di mandare un messaggio ad Antonio per raccontargli della fantastica serata e dicendogli che le sarebbe piaciuto che lui fosse stato lì ad ascoltarla. Lui visualizza il messaggio ma non risponde.

ATTO 7

“P.E.R.S.I.L.V.I.A.”
tema: realizzazione e accettazione

23 luglio 2008

Silvia ha appena superato l’esame di maturità conseguendo il diploma. Quelle settimane intense di studio, in compagnia di Antonio, hanno sortito il loro effetto. È appena rientrata in casa quando riceve una chiamata Skype dai i suoi genitori che si congratulano con lei. Lei comunica le sue intenzioni per il futuro, ovvero voler andare a Milano per proseguire con il percorso musicale. I genitori, che sono sempre stati scettici riguardo un suo possibile futuro come cantante, la indirizzano a un percorso di studi diverso, in grado di assicurarle un posto stabile e socialmente più accettabile. Lo stesso pomeriggio Silvia ha un appuntamento con un agente, ma decide di non dirlo ai suoi genitori. Colta da un momento di rabbia, scaglia il cellulare contro la parete, frantumandolo. Calmatasi, cerca un altro telefono e trova la pendrive ricevuta al concerto, di cui aveva dimenticato l’esistenza. Mossa dalla curiosità, decide di ascoltare i brani. Parte il primo e capisce subito che non può che essere che la playlist delle composizioni di Antonio. Il primo brano sembra proprio una versione completa ed arrangiata di quello che le accennò a Villa Sant’Agata.

Silvia è con la sua band nell’ufficio dell’agente. L’incontro non sembra essere andato bene: l’agente avrebbe voluto che la band si esibisse in una serie di locali da metà settembre in poi ma lei dovrà superare gli esami dell’università in quel periodo e decide di non accettare. Prima andar via, Silvia lascia all’agente la pendrive con brani composti da Antonio.
Da solo in studio, l’agente ascolta un primo brano: non riesce a credere che un ragazzo appena maggiorenne abbia interpretato la tradizione in una chiave così moderna… Poi ascolta gli altri e sembra essere via via sempre più convinto delle qualità di Antonio.

– 7° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

Antonio ha superato l’esame di maturità senza difficoltà e con il massimo di voti. Corre a casa per raccontarlo al padre. Si abbracciano fortissimo, il padre è emozionato quanto se non più di Antonio. Suo figlio nonostante le difficoltà della vita ha raggiunto un primo importantissimo traguardo e non può che ammirarlo. Dopo un dialogo tra i due (in cui affrontano quella notte al rientro dal locale ed il pugno al pianoforte), Antonio riceve una chiamata da parte dell’agente che gli propone di registrare in studio una demo. Antonio per paura non accetta subito. Il padre nella stanza di fianco ha ascoltato la conversazione, gli si avvicina e lo persuade a cogliere l’occasione. Antonio ricontatta l’agente e accetta.

ATTO 8

“LAST CHANCE”
tema: coraggio e sacrificio

21 Settembre 2008

Oggi Antonio si recherà in studio per chiudere la registrazione della sua prima demo. È una persona che ha acquisito una maggiore consapevolezza di sé. Ha iniziato a frequentare una comitiva di amici, ha concluso le pratiche per iscriversi al Conservatorio di Parma e nei giorni successivi dovrà tenere la sua prima intervista. La sua leggera balbuzie è quasi scomparsa, riesce a controllarla. Si ritrova in sala registrazione, dietro il vetro una serie di persone, tra cui il produttore e il suo nuovo agente, che lo guardano e incoraggiano. Al termine dell’ultima registrazione esce dalla casa discografica, una stagista gli si para innanzi congratulandosi per l’emozione che suscita la sua musica. Solo con le sue note ed il pianoforte, dice, riesce a trasmettere più emozioni di qualsiasi melodia cantata. Gli chiede se può fargli compagnia durante la pausa pranzo, Antonio sta per rifiutare, ma lei fa un gesto inaspettato: lo prende sottobraccio. Lui è rigidissimo, ha un turbine di pensieri in testa, e per un attimo la associa a Silvia e a cosa avrebbe dato per aver vissuto con lei questa prima volta.
Si incamminano per la città ed entrano in un bar per bere un caffè. Sono seduti ad un tavolo prossimo alla grande vetrata che dà su una via principale della città, non distanti da casa di Antonio. Lei si alza, va verso un vecchio juke box, inserisce una moneta e lascia partire una delle sue canzoni preferite

– 7° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

Silvia è a casa. Sta preparando le sue ultime valigie, oggi è il grande giorno. Si chiude un capitolo della sua vita e se ne apre un nuovo. Da domani vivrà a Milano, come desiderava, ma non per perseguire il suo sogno. Ha ceduto alle pressioni dei genitori e si è iscritta a una università milanese per studiare marketing, probabilmente il primo compromesso della sua vita. Nelle ultime settimane è ritornata anche a frequentare il suo ex, che anche lui si trasferirà a Milano per la specialistica. Lei da sempre proiettata nel futuro, ha deciso di ancorarsi al suo passato per essere più tranquilla nell’affrontare questa nuova sfida. Ha dovuto salutare la sua band, un addio più che un arrivederci, e l’unico pezzo di Parma che porterà con se è la sua stupenda micia.
Nel giro di un’ora il suo ragazzo passerà a prenderla in auto per recarsi insieme a Milano. Lei decide di prendere da un cassetto una lettera che aveva scritto nei giorni precedenti ad Antonio e la rilegge. La lettera contiene domande e pensieri che non aveva mai avuto la forza di rivelargli.
Esce in strada per prendere lo scooter. Non ha ancora finito di truccarsi e sistemarsi, deve per forza rivederlo e consegnarla di persona. Ormai prossima a casa di Antonio, lo vede ridere con una ragazza. Equivocando, crede di capire perché Antonio non le ha più risposto. Strappa la lettera e ritorna a casa dove l’attende una bella auto sportiva. Carica le valigie e in quel frangente riceve un messaggio. Un suo amico della band le invia l’immagine di Antonio mentre registra in studio.

ATTO 9

“TI RICORDI DI ME?”
tema: trasformazione e consapevolezza

6 Maggio 2018

Silvia è l’affermata responsabile marketing di una multinazionale, ha mantenuto la sua passione per la musica frequentando quando possibile concerti e artisti.
È sola sul taxi e sta andando al Teatro Regio di Parma per una serata di musica. Arrivata all’entrata legge la locandina del concerto. Antonio suonerà e ci sono persino le telecamere della televisione nazionale. I due non si vedono esattamente da 10 anni.
Antonio è nel suo camerino che sistema la giacca di fronte allo specchio. È totalmente a suo agio e beve un bicchiere di whisky (pensare che da giovane era totalmente astemio) quando il direttore di scena lo chiama per entrare sul palco. Ha un aspetto più autorevole adesso, una barba lunga ed è decisamente più robusto rispetto al passato. Quando Antonio arriva sul palco, sembrano trascorsi secoli da quella mattina di 10 anni prima. Si siede al pianoforte e dedica il concerto alla memoria di suo padre. Silvia è nelle prime file, nervosa. Il concerto inizia con il brano che Antonio le aveva suonato a Villa Sant’Agata.

– 9° Transizione a Rhythm ‘n Game con brano di Verdi –

Antonio conclude l’esibizione entusiasta e saluta il pubblico quando incrocia lo sguardo di Silvia.

BIVIO 1: Antonio rimane di pietra. La guarda dritto negli occhi sotto il suono scrosciante degli applausi. Silvia ricambia lo sguardo con un sorriso e un velo di tristezza. Antonio rimane per molti secondi immobile sul palco, incredulo, poi fa un lungo respiro e annuisce leggermente con la testa mantenendo il contatto visivo con Silvia. Un ultimo inchino e cala il sipario.

FINE ATTO 9 – FINALE “A”

BIVIO 2: Antonio la guarda per un instante, sorride e ritorna ringraziare il pubblico. Silvia non applaude più, rimane per molti secondi immobile, incredula. Delusa, esce dalla platea mentre Antonio la segue con lo sguardo. Antonio rientra verso il backstage.
È sera.
Silvia esce da una porta di servizio e cammina a passo veloce asciugandosi le lacrime. Prende il cellulare e chiama casa informando la babysitter di poter andare. Antonio esce dalla stessa porta di servizio. La raggiunge, poi si ferma alle sue spalle. Silvia ripone il cellulare nella borsa. Antonio si avvicina a lei, Silvia si gira lentamente. Antonio le è molto vicino e la bacia all’improvviso. Silvia rimane allibita per un attimo e poi ricambia il bacio. Antonio si allontana e rientra verso il Teatro, lasciando Silvia senza parole. La guarda sorridente e la ringrazia. Silvia non emette un suono, lo guarda rientrare in Teatro e si allontana con la musica di Antonio in testa.

FINE ATTO 9 – FINALE “B”.

A LIFE IN MUSIC
Una melodia. Un ricordo. Un incontro.
La musica di Giuseppe Verdi può cambiare la vita?

Mobile game per smartphone e tablet

Prodotto da
TEATRO REGIO DI PARMA

Sviluppato da
TUOMUSEO

In collaborazione con
COMITATO SCIENTIFICO PER IL FESTIVAL VERDI

Commissione del
FESTIVAL VERDI

Game director e soggetto FABIO VIOLA
Sceneggiatura e dialoghi VALERIO TODARO
Sviluppatore e game design FRANCESCO BIZZINI
2D artist e game design ELISA GROLI
Animazioni ANGELO LA FARINA
Musiche originali ed effetti sonori ARKADIUSZ REIKOWSKI.

A LIFE IN MUSIC
Brani verdiani del gioco, registrati dal vivo al Teatro Regio di Parma

ATTO I
IL TROVATORE
Il balen del suo sorriso

ATTO II
NABUCCO
Va’, pensiero

ATTO III
UN BALLO IN MASCHERA
Oh qual soave brivido

ATTO IV
DON CARLO
Non piangere mia compagna

ATTO V
RIGOLETTO
Caro nome

ATTO VI
OTELLO
Dio mi potevi scagliare tutti i mali

ATTO VII
MACBETH
Patria oppressa

ATTO VIII
ERNANI
Oh, de’ verd’anni miei

ATTO IX
DON CARLO
Dio che dell’alma infondere

In collaborazione con
Dynamic, Unitel.

A LIFE IN MUSIC
Intermezzi verdiani
I.
Un duro inizio
Mancata ammissione al Conservatorio: Verdi studente privato a Milano (1832-34)

II.
Il successo dopo le cadute
Lutti familiari e fallimenti, ma poi Nabucco (1839-42)

III.
L’amore, a Parigi
Giuseppina nuova compagna di vita e gli esordi all’estero (1847-49)

IV.
Malinconie
Separati per pudore sociale, nel trionfo del Trovatore (1853)

V.
Piccole gioie intime
Le prime estati nella nuova casa di S. Agata (1851-53)

VI.
Dolori e tribolazioni
Busseto malevola, rottura col padre, morte della madre (1850-51)

VII.
Passioni patriottiche
1848-49: musiche, viaggi e speranze d’un repubblicano fervente

VIII.
L’artista più grande
Un ballo in maschera: contro la censura, al culmine del Risorgimento (1857-59)

IX.
Una star simbolo della nuova Italia unita
Verdi indipendentista, sposo, parlamentare e ambasciatore d’arte (1859-62).

GIUSEPPE VERDI, IL CIGNO DI BUSSETO
Il primo volume della collana rivolta all’infanzia
edita dal Teatro Regio di Parma e dedicata all’Opera
porta i più piccoli alla scoperta della vita e del mito di Verdi
Il libro ideato e scritto da Cristina Bersanelli con le illustrazioni di Patrizia Barbieri
in vendita al Bookshop del Teatro e online su teatroregioparma.it

Dal primo incarico come organista alle Roncole alla bocciatura al Conservatorio di Milano, dal matrimonio con Giuseppina Strepponi al successo di Nabucco, dalla costruzione di Villa di Sant’Agata al progetto di Casa Verdi, fino al Club di 27 e oltre. Nel libro illustrato Giuseppe Verdi, il cigno di Busseto, firmato da Cristina Bersanelli ed edito dal Teatro Regio di Parma, il grande compositore si presenta ai più piccoli ripercorrendo le tappe principali della sua lunga e avventurosa vita e della sua gloriosa carriera. A dare forma e colore alle parole, le illustrazioni di Patrizia Barbieri che ha interpretato graficamente personaggi, fatti e curiosità che hanno portato un piccolo anatroccolo della Bassa parmense a diventare lo splendido cigno che ha spiegato le ali sul mondo.

Pensato per dipingere sul volto dei suoi lettori quell’espressione di felicità, che – afferma Daniel Pennac, grande lettore prima ancora che scrittore – riesce da sola a trasmettere il piacere della lettura ai più piccoli, il volume (f.to 24×24 cm) è realizzato per bambini da 5 a 10 anni, in una versione in lingua italiana e un’altra in lingua inglese, corredato da tre illustrazioni da colorare. Ai piccoli lettori l’invito d’inviare le foto dei disegni colorati che il Teatro Regio condividerà sul sito teatroregioparma.it e sui profili social.

“Sono cresciuta a Parma a latte e opera lirica – racconta Cristina Bersanelli – e quella che era una passione già da bambina è diventata il mio bellissimo lavoro. Insegno pianoforte, scrivo libri e sono specializzata in didattica musicale per far conoscere l’opera ai bambini. Questo libro è oggi l’unica “biografia” verdiana dedicata ai più piccoli. Spesso durante i miei incontri indosso una maglia con il volto di Giuseppe Verdi, ma mi sono resa conto che quel volto, che un tempo tutti conoscevano, anche solo perché era impresso sulle mille lire, oggi è spesso quello di uno sconosciuto. Ho scritto questo libro proprio per provare a rendere familiare quel volto e il Teatro Regio di Parma è sicuramente il partner perfetto per questo progetto educativo. Ci auguriamo che arrivi in tutte le case e nelle scuole primarie, per poter contribuire a diffondere la cultura musicale che ha fatto conoscere l’Italia in tutto il mondo”.
A questo primo volume, in vendita al bookshop del Teatro Regio e online su teatroregioparma.it, sono seguiti i volumi dedicati a Maria Callas, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Arturo Toscanini, e seguiranno quelli dedicati a Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Wolfgang Amadeus Mozart, Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, Renata Tebaldi, Niccolò Paganini che compiranno un progetto editoriale volto alla conoscenza dei grandi miti dell’opera e alla trasmissione della conoscenza della storia del teatro d’opera alle giovani generazioni.

“In questi anni abbiamo investito molte energie per ideare, sviluppare e realizzare diversi nuovi progetti destinati all’infanzia e ai ragazzi – spiega Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma. Ogni compositore e ogni cantante divenuto un mito dell’Opera ha un percorso di crescita personale e professionale fatto di successi, sconfitte, incontri, aneddoti, che diventano storie uniche da raccontare e tramandare. L’augurio è che le storie che racconteremo in questa collana appassionino i giovani lettori rendendo loro familiari questi artisti e incuriosendoli all’ascolto”.

GIUSEPPE VERDI, IL CIGNO DI BUSSETO
Idea e testi Cristina Bersanelli
Illustrazioni Patrizia Barbieri
Teatro Regio di Parma, 2020, Parma
34 pagine – formato 24×24
Stampato da Graphital, Parma
ISBN 978-88-942798-3-2

INFORMAZIONI
Il libro sul sito del Teatro Regio di Parma
Giuseppe Verdi, il cigno di Busseto Per l’acquisto online
Shop on line del Teatro Regio di Parma

Per l’acquisto al bookshop
del Teatro Regio di Parma
Dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle 12.30
e dalle ore 14.30 alle 17.30;
Domenica dalle ore 10 alle 16.00

PARTNER E SPONSOR

La Stagione del Teatro Regio di Parma e il Festival Verdi 2021 sono realizzati grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla, Parmacotto. Sponsor Opem, Dallara, Unione Parmense degli Industriali. Sostenitori Ares, Dulevo, Mutti, Sicim, Agugiaro&Figna, La Giovane, Parmalat, Grasselli, Glove ICT, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, GHC Garofalo Health Care, Sarce, CePIM, Oinoe, Colser Aurora Domus. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Advisor AGFM. Hospitality Partner Novotel. Con il contributo di Istituto Nazionale di Studi Verdiani, Opera Europa, Fondazione Monte Parma, Camera di Commercio di Parma, Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione. La Stagione Concertistica e AroundVerdi sono realizzati da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. ParmaDanza è realizzata in collaborazione con ATER Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna e Arci Caos. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Verdi l’Italiano. Partner istituzionali La Toscanini, Teatro Comunale di Bologna. Partner artistici Coro del Teatro Regio di Parma, Società dei Concerti di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Barezzi Festival. Tour operator partner Parma Incoming. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Graphital, Codarini Tuega, Cavalca, IgpDecaux, MacroCoop, Milosped, Andromeda’s, De Simoni, Azzali editori, Doyle. Digital counselling Unsocials. La promozione internazionale del Festival Verdi 2021 è realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con Italia – Italian national tourist board, Istituti italiani di cultura, Destinazione Emilia, Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna APT Servizi, Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Parma. L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2021.

Parma, 26 giugno 2020 (aggiornato 13 settembre 2021)

Paolo Maier
Responsabile Area Comunicazione, Ufficio Stampa, Progetti speciali
Teatro Regio di Parma, strada Garibaldi, 16/A 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969
p.maier@teatroregioparma.it; stampa@teatroregioparma.it
www.teatroregioparma.it

 

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