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RICHARD GALLIANO AL TEATRO REGIO DI PARMA
L’artista che ha rivoluzionato lo stile e il linguaggio della fisarmonica
celebra i suoi 50 anni di carriera con Passion Galliano,
un percorso musicale che spazia tra composizioni originali e musiche di
Erik Satie, Michel Legrand, Claude Debussy,
Enrique Granados y Campiña, Astor Piazzolla.

Teatro Regio di Parma
domenica 20 febbraio 2022, ore 20.30

Richard Galliano e la sua la fisarmonica sono i protagonisti assoluti di Passion Galliano, il concerto tra classica, jazz e tango in programma domenica 20 febbraio 2022, ore 20.30 al Teatro Regio di Parma, che ripercorre i 50 anni di carriera del fisarmonicista e compositore francese nell’ambito della Stagione Concertistica 2021-2022 realizzata da Società dei Concerti di Parma in collaborazione con Casa della Musica e con il sostegno di Chiesi.

Passion Galliano è il memoriale dell’artista che ha rivoluzionato lo stile, i linguaggi, i generi della fisarmonica, riscrivendone la storia attraverso un’instancabile ricerca sulle risorse timbriche, espressive, ritmiche dello strumento, in un programma che accosta composizioni originali a musiche di Erik Satie, Michel Legrand, Claude Debussy, Enrique Granados y Campiña, Astor Piazzolla.

Nato nel 1950 da una famiglia di origini italiane, Richard Galliano si avvicina alla fisarmonica all’età di 4 anni, grazie al padre, Lucien Galliano, professore di fisarmonica. Frequenta il Conservatorio di Nizza dove studia l’armonia, il contrappunto e il trombone. È all’età di 14 anni che si innamora del jazz, con la scoperta di Clifford Brown, di cui inizia a trascrivere i chorus per fisarmonica. È l’inizio di un percorso che lo avvicinerà allo studio dei fisarmonicisti brasiliani e alla scoperta dei virtuosi dello strumento che si sono avvicinati al jazz (Tommy Gumina, Ernie Felice, Art Van Damme, Felice Fugazza, Adamo Volpi, Luciano Fancelli). L’incontro con Astor Piazzolla, avvenuto nel 1983 in occasione di un lavoro per musica di scena per la Comédie-Française, lo sprona a tornare alle sue radici, al repertorio tradizionale composto di valzer musette, di java, di tango, contaminandolo con le influenze ritmiche, armoniche, espressive del jazz.

Un percorso in grado di partire dalla tradizione francese e svincolare la fisarmonica da quest’ultima, anche nella sua immagine, portandolo ad imporsi come uno degli strumenti di spicco nel jazz. “Il mezzo secolo di carriera che Richard Galliano celebra quest’anno – scrive Giuseppe Martini – si è giocato proprio sulla capacità di pensare con i ritmi e i timbri. L’abilità tecnica fa il suo, ma non è tutto […]. Galliano ha scoperto in più che la fisarmonica può avere la dignità e i requisiti per rileggere senza timori il grande repertorio. Non è tanto il mondo di Piazzolla, che per Galliano significa comunque ritorno alle origini, muoversi fra sponde amiche: qui si costeggia il jazz senza tradire lo spirito argentino”. La carriera di Richard Galliano è stata interamente dedicata a una ricerca costante, instancabile, sulle risorse timbriche, ritmiche, compositive della fisarmonica, che è riuscito a innovare da quell’immagine che le era tradizionalmente accostata, in grado di ripartire dai maestri della prima metà del ’900 e costruire sullo strumento un’identità del tutto nuova, sperimentando una nuova concezione di ritmo e armonia attraverso contaminazioni jazz. “C’è una congiuntura alchemica, per esempio, fra il colore pianistico di Andalusa di Granados e le malinconie delle chitarre scoppiettanti o i colori dei cortili arabi di Spagna. O fra la tonalità e il suo timbro come nell’inaggirabile blu del Claire de lune di Debussy. Oppure persino fra la sbadata atmosfera delle Gnossiennes o delle Gymnopédies di Satie e gli accostamenti epidermici dei suoni. Eppure Galliano va proprio alla ricerca di quello. È allora solo attraverso questo viaggio nei mondi altrui che si può capire il Galliano compositore e la sua logica delle sensazioni, che suoni Tango pour Claude o Chat pitre o Barbara o French Touch o il New York Tango, o quella passeggiata nell’abisso che è Spleen, per non dire Akkordéon, che solo nel titolo è già un compromesso storico fra Germania e Francia”.

PARTNER E SPONSOR
La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori GHC Garofalo Health Care, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Glove ICT, CePIM, Oinoe, La Giovane, Agugiaro&Figna, Sicim, Mutti, Parmalat, Colser, Parmacotto, Grasselli. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Advisor AGFM. Hospitality Partner Novotel. Con il contributo di Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma Fondazione Monte Parma. La Stagione Concertistica è realizzati da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. ParmaDanza è realizzata in collaborazione con Arci Caos. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Verdi l’Italiano. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Azzali editori, De Simoni, Milosped, MacroCoop, IgpDecaux, Cavalca, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Biglietti da €10,00 a €35,00, riduzioni per Under 30 e associati Società dei Concerti di Parma.
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it
ORARI DI APERTURA dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. È inoltre possibile utilizzare i voucher di rimborso ricevuti a fronte degli spettacoli annullati per l’emergenza sanitaria. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su teatroregioparma.it.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.

Teatro Regio di Parma
domenica 20 febbraio 2022, ore 20.30

Fisarmonica RICHARD GALLIANO

Passion Galliano
Un percorso musicale attraverso i 50 anni di carriera

Parma, 14 febbraio 2022
Paolo Maier
Responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa, Progetti speciali
Teatro Regio di Parma strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969
p.maier@teatroregioparma.it
stampa@teatroregioparma.it
www.teatroregioparma.it

STAGIONE CONCERTISTICA 2021-2022
DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Teatro Regio di Parma

mercoledì 3 novembre 2021 ore 20.30
Pianoforte ALEXANDER LONQUICH

Robert Schumann
Arabeske in do maggiore per pianoforte, op. 18

Robert Schumann
Novelette, op. 21 n. 8

Karl Amadeus Hartmann
Sonata “27 Aprile 1945” (prima versione)

Robert Schumann
Sonata n. 1 in fa diesis minore per pianoforte, op. 11

domenica 28 novembre 2021 ore 20.30
Pianoforte BEATRICE RANA

Fryderyk Chopin
Quattro Scherzi

Claude Debussy
Études, Livre I

Igor Stravinsky
Trois mouvements de Petrouchka

sabato 4 dicembre 2021 ore 20.30
TRIO DI PARMA
Violino Ivan Rabaglia Violoncello Enrico Bronzi Pianoforte Alberto Miodini

Johannes Brahms
Trio, op. 8 (seconda versione, 1891)

Pëtr Il’ič Čajkovskij
Trio, op. 50

giovedì 3 febbraio 2022 ore 20.30
Pianoforte GIUSEPPE ALBANESE

Carl Maria von Weber
Invito alla danza – trascr. di Carl Tausig

Léo Delibes
“Valzer” da Coppélia – trascr. Ernst von Dohnányi

Pëtr Il’ič Čajkovskij
Suite da “Lo schiaccianoci” – trascr. di Mikhail Pletnev

Igor Stravinskij
Suite da “L’uccello di fuoco” –  trascr. di Guido Agosti

Claude Debussy
Prélude à l’Après-midi d’un faune – trascr. di Leonard Borwick

Maurice Ravel
La Valse

giovedì 17 febbraio 2022 ore 20.30
Pianoforte ANDRÀS SCHIFF
Il programma verrà presentato dall’artista all’inizio del concerto

domenica 20 febbraio 2022 ore 20.30
Passion Galliano un percorso sui suoi cinquant’anni di carriera
Fisarmonica RICHARD GALLIANO

lunedì 21 marzo 2022 ore 20.30
Violino ANNA TIFU, Pianoforte GIUSEPPE ANDALORO

César Franck
Sonata per violino e pianoforte in la maggiore

Maurice Ravel
Tzigane per violino e pianoforte, in re maggiore, op. 76

Ernest Chausson
Poème, op. 25

Pablo Sarasate
Fantasia da concerto sulla Carmen, op. 25

domenica 29 maggio 2022 ore 17.30
Concerto di chiusura Paganini Guitar Festival 2022
Chitarra DAVID RUSSELL
Musiche di Johann Sebastian Bach, Domenico Scarlatti, Isaac Albéniz, Granados, Goss

CALENDARIO

OTTOBRE 2021

30 sab 15.30 e 18.00, Ridotto CARTOONS! per le famiglie

NOVEMBRE 2021

3 mer 20.30 ALEXANDER LONQUICH
17 mer 17.00 REGIO PARMA TEATRO DEL MONDO presentazione del libro
20 sab 15.30 e 18.00 RIGOLETTO. I MISTERI DEL TEATRO per le famiglie
25 gio 21.00 I SONNAMBULI Se non fosse per le donne
26 ven 10.00 LA BELLA ADDORMENTATA per le scuole
27 sab 16.00 LA BELLA ADDORMENTATA per le famiglie
28 dom 20.30 BEATRICE RANA

DICEMBRE 2021

3 ven 17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Gran Teatro Reinach
4 sab 20.30 TRIO DI PARMA
5 dom 20.30 EZRALOW DANCE Open
11 sab 20.00 GRAN TEATRO REINACH
12 dom 15.30 GRAN TEATRO REINACH

GENNAIO 2022

8 sab 17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Carmen
9 dom 20.00 CARMEN prova riservata agli under30
11 mar 15.30 CARMEN prova aperta
12 mer 20.00 CARMEN Opera A
14 ven 20.00 CARMEN Opera B
15 sab 17.00 CARMEN Fuori abbonamento
16 dom 15.30 CARMEN Opera D
19 mer 9.00, 11.00 IMPAROLOPERA per le scuole
21 ven 20.00 CARMEN Opera C
23 dom 15.30 CARMEN Fuori abbonamento
27 gio 11.30 Piazzale della Pace CERIMONIA IN MEMORIA DI VERDI
29 sab 20.30 BALLETTO DI ROMA Astor, un secolo di tango

FEBBRAIO 2022

3 gio 20.30 GIUSEPPE ALBANESE
5 sab 20.30 ALMAMIA DANZA PROJECT Carmen
17 gio 20.30 ANDRÀS SCHIFF
19 sab 10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie
17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO La Favorita
20 dom 20.30 RICHARD GALLIANO
25 ven 20.00 LA FAVORITA Opera A
27 dom 15.30 LA FAVORITA Opera D

MARZO 2022

12 sab 17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Norma
14 lun 20.00 NORMA prova riservata agli under 30
16 mer 15.30 NORMA prova aperta
18 ven 20.00 NORMA Opera A
19 sab 10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie
20 dom 15.30 NORMA Opera B
21 lun 20.30 ANNA TIFU, GIUSEPPE ANDALORO
25 ven 9.00 e 11.00 DOLCE CENERENTOLA per le scuole
20.00 NORMA Opera C
26 sab 15.30 e 18.00 DOLCE CENERENTOLA per le famiglie
27 dom 15.30 NORMA Opera D
31 gio 20.30 BALLETTO YACOBSON DI SAN PIETROBURGO Giselle

APRILE 2022

9 sab 10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie
22 ven 17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Ascesa e caduta…
23 sab 15.30 e 18.00 CENERENTOQUA CENERENTOLA per le famiglie
24 dom 15.30 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY prova aperta
26 mar 20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera A
28 gio 20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera B
30 sab 20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera C

MAGGIO 2022

6 ven 20.30 BALLETTO DI PARMA Contemporaneamnete
8 dom 15.30 e 18.00 BLACK AIDA per le famiglie
20 ven 9.00 e 11.00 CENERENTOLA Grand Hotel dei sogni per le scuole
21 sab 15.30 e 18.00 CENERENTOLA Grand Hotel dei sogni per le famiglie
28 sab 20.30 NUOVO BALLETTO DI TOSCANA Quartetto per la fine del tempo
29 dom 17.30 DAVID RUSSELL.

RICHARD GALLIANO, fisarmonica
Figlio di Lucien Galliano, professore di fisarmonica di origine italiana, Richard ha cominciato a suonare la fisarmonica a quattro anni. Frequenta il Conservatorio di Nizza dove studia l’armonia, il contrappunto e il trombone. A 14 anni, scopre il jazz di Clifford Brown del quale trascrive i chorus e si stupisce del fatto che la fisarmonica sia così poco presente in questa musica.
È così che si interessa ai fisarmonicisti brasiliani, scopre gli specialisti americani che si sono iniziati al jazz (Tommy Gumina, Ernie Felice, Art Van Damme) e i maestri italiani (Felice Fugazza, Volpi, Fancelli)
Nel 1991, seguendo i consigli di Astor Piazzolla, che ha incontrato nel 1983 in occasione di un lavoro per musica di scena per la Comédie-Française, Richard Galliano torna alle sue radici, al repertorio tradizionale composto di valzer musette, di java, di tango che da molto aveva messo da parte. Riavvicinandosi allo stile di Gus Viseur e di Tony Murena, Richard Galliano permette alla fisarmonica di liberarsi dalla sua immagine vecchiotta grazie ad un lavoro sul concetto ritmico del 3 tempi, cioè un’altra concezione del ritmo, un cambiamento nelle armonie, che l’avvicina al jazz. Realizzato con Aldo Romano, Pierre Michelot e Philip Catherine, il suo disco-manifesto New Musette (Label bleu) riceve il premio Django-Reinhardt dell’Accademia del jazz nel 1993, un premio che lo riconosce “musicista francese dell”anno”.

Musiche di
Richard Galliano, Erik Satie, Michel Legrand,
Claude Debussy, Enrique Granados y Campiña, Astor Piazzolla

Che nell’universo losco delle parole quello strumento chiamato accordéon dai francesi, accordion dagli inglesi e Akkordeon dai tedeschi abbia da noi il nome di fisarmonica, è già una descrizione degli italiani: “fisarmonica” profuma di liceo classico, sfoggia l’emblema della doppia etimologia greca, depone un manto di magia tecnica, arrangia un compromesso fra aria e suono. “Akkordeon” è più spiccio: glielo ha affibbiato un organaro austriaco, tale Cyrill Demian (uno di quelli che se ne bisticciano l’invenzione) per specificare semplicemente che è uno strumento “senza corde”. Noi pretendiamo di dire cos’è, gli altri si sbrigano a specificare cosa non è. Gli altri non si sono mai mossi da quelle parole. Per noi fino a fine Ottocento la fisarmonica è stata invece una specie di organetto portatile, poi si è rovesciata, è scappata dalle case borghesi ed è diventata quella che conosciamo oggi, una tastiera con mantici e bottoni.
Nessun accenno però in queste parole ai registri. Eppure il mezzo secolo di carriera che Richard Galliano celebra quest’anno si è giocato proprio sulla capacità di pensare con i ritmi e i timbri. L’abilità tecnica fa il suo, ma non è tutto. In qualsiasi balera si trova un fisarmonicista con le dita tarantolate che non sbaglia una nota. Galliano ha scoperto in più che la fisarmonica può avere la dignità e i requisiti per rileggere senza timori il grande repertorio.
Non è tanto il mondo di Piazzolla, che per Galliano significa comunque ritorno alle origini, muoversi fra sponde amiche: qui si costeggia il jazz senza tradire lo spirito argentino, ma sempre evitando le tentazioni dell’improvvisazione che ingolosiscono i cultori della superficie incapaci di capire come la modernità di Piazzolla stia nel dosaggio delle dinamiche e nei ritmi delibati, e che non c’è niente di meno piazzolliano che Oblivion o Chiquilin de bachin suonati a rotta di collo. Semmai è nelle reinterpretazioni di Michel Legrand, il Morricone di Francia, che si trova il gusto di Galliano per la mistura di popolare e jazz, per la melodia evocativa, per la fisarmonica che si fa strumento, orchestra, voce umana. È solo mimesi o è materia che riesce a rifarsi pensiero?
C’è una congiuntura alchemica, per esempio, fra il colore pianistico di Andalusa di Granados e le malinconie delle chitarre scoppiettanti o i colori dei cortili arabi di Spagna. O fra la tonalità e il suo timbro come nell’inaggirabile blu del Claire de lune di Debussy. Oppure persino fra la sbadata atmosfera delle Gnossiennes o delle Gymnopédies di Satie e gli accostamenti epidermici dei suoni. Eppure Galliano va proprio alla ricerca di quello. È allora solo attraverso questo viaggio nei mondi altrui che si può capire il Galliano compositore e la sua logica delle sensazioni, che suoni Tango pour Claude o Chat pitre o Barbara o French Touch o il New York Tango, o quella passeggiata nell’abisso che è Spleen, per non dire Akkordéon, che solo nel titolo è già un compromesso storico fra Germania e Francia.

Giuseppe Martini

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