Ufficio Stampa 14/03/2022
VISIONI NELLA NOTTE: GLI ARCHI DI FONDAZIONE ARENA PROTAGONISTI AL FILARMONICO IN BRITTEN E SCHŐNBERG
Un programma originale e affascinante è quello del 4° concerto della Stagione Sinfonica 2022, venerdì 18 e sabato 19 marzo, con due capolavori della musica del Novecento:
Francesco Ommassini dirige l’Orchestra areniana nell’intensa Notte trasfigurata e, con il tenore Toby Spence, esegue per la prima volta a Verona Les Illuminations di Britten
4° Concerto
Venerdì 18 marzo · ore 20.00
Sabato 19 marzo · ore 17.00
Teatro Filarmonico di Verona
È una prima assoluta per il capolavoro di Britten, il ciclo di canzoni Les Illuminations ispirato ai versi di Rimbaud mentre in Europa stava per scoppiare la guerra: l’impervia parte solistica è affidata all’acclamato Toby Spence, tenore britannico specialista del repertorio, al suo debutto veronese. Francesco Ommassini guida l’Orchestra di archi della Fondazione Arena e ne esplora tutta la gamma espressiva anche nel poema sinfonico di Schőnberg, ampio affresco nato tra la fine della grande tradizione tardo-romantica wagneriana e l’alba delle avanguardie del ‘900.
Diviso fra impegno politico pacifista e libera sperimentazione d’artista, l’inglese Benjamin Britten (1913-1976) scrisse Les Illuminations nel 1939, in mesi cruciali in cui lasciò la patria, prossima alla guerra, per gli Stati Uniti, meta idealizzata di maggiore libertà e serenità. Britten mise in musica otto frammenti in francese dalle quarantadue omonime prose poetiche del “maledetto” Arthur Rimbaud (1854-‘91), in realtà fogli sparsi raccolti e pubblicati nel 1886 senza cura dell’autore, almeno dodici anni dopo la loro stesura. Sono testi inusuali, ridondanti di immagini oscure, sinestesie, visioni personalissime a cui il compositore sovrappone le proprie in un ciclo di songs che, pur essendo distinte in numeri e diverse per testi e temi, offrono all’ascoltatore una sorta di percorso narrativo e una drammaturgia coinvolgente. Destinate a voce acuta ed eclettica orchestra d’archi, le Illuminations furono concepite per il soprano Sophie Wyss ma, grazie all’avallo dato dalle esecuzioni di Britten con Peter Pears, sono presto entrate anche nel repertorio da concerto dei tenori. Quale che sia l’interprete, il ciclo richiede un vero tour de force vocale ed espressivo nel ricreare tali visioni: nelle tonalità dominanti di Si♭maggiore e Mi maggiore (un intervallo “diabolico”), si alternano immagini vivaci e musicalmente concitate (l’elencazione allucinata di Villes, l’impossibile auto-incoronazione di due ubriachi in Royauté, l’istantanea virtuosistica di Marine, la folla grottesca di Parade) ad altre di estatica contemplazione (la Phrase che introduce la bellezza immortalata in Antique, la personale dedica a Pears di Being Beauteous, il commiato non meno allucinato della conclusiva Départ). Chiave di volta dell’enigmatico universo è la conclusione di Parade, tema conduttore dell’intero ciclo: solo il poeta (e il compositore) ha la chiave per interpretarlo davvero, come annuncia l’apertura della composizione, su un’ironica e allo stesso tempo tesa Fanfare di ottoni, emulati parodisticamente dagli archi, ripresa sommessamente nell’Interlude e quindi in tutta la sua carica violenta. Non sappiamo con esattezza quanto dell’abbandonata Inghilterra fosse rappresentato nelle Illuminations né quanto di essa Britten ritrovasse poi in America: di certo nel ’42 egli rimpatriò con Pears per diventare l’artista di riferimento del proprio paese e dare nuova linfa al repertorio operistico.
Anche la Verklärte Nacht, Notte trasfigurata, op. 4 che Schőnberg scrisse nel 1899 per sestetto d’archi, nasce da un’ispirazione poetica, sebbene non sia prevista alcuna parte cantata in questo poema sinfonico “intimo”: articolata in cinque sezioni che si susseguono senza soluzione di continuità, la composizione rispecchia in musica la struttura strofica della lirica omonima di Richard Dehmel (1863-1920), poeta simbolista oggi dimenticato ma fonte di ispirazione per molti musicisti dell’epoca, soprattutto nella Vienna dello Jugendstil. Notte trasfigurata descrive il dialogo fra due amanti in un bosco durante una luminosa notte d’inverno: la donna rivela all’uomo da poco conosciuto di portare in grembo un bambino non suo. L’uomo la rasserena dichiarando che ne accoglierà il figlio come proprio. Le due figure continuano la loro passeggiata notturna nello stesso bosco che sembra rivivere dell’avvenuta riconciliazione e risplendere di speranza. Accanto alla nuova morale borghese sottesa alla vicenda immaginata da Dehmel (pubblicata nel 1886), è nuova per l’epoca la fluidità del discorso sinfonico di Schőnberg, che parte da densi cromatismi wagneriani verso maggiori libertà armoniche, creando una narrazione non sentimentale ma coinvolgente, anche per l’ampia gamma di sonorità esplorate dagli archi. La fortuna del brano giovanile, persistente anche negli anni in cui l’autore diffondeva la più rigorosa Dodecafonia, fu tale da indurre Schőnberg a trascriverlo per orchestra d’archi nel 1917 e rivederlo nuovamente nel 1943. È in questa versione che viene più comunemente eseguito: l’ultima volta nelle stagioni sinfoniche della Fondazione a Verona è apparso nel 2006.
Il 4° concerto sinfonico debutta venerdì 18 marzo alle 20.00 (turno A), con una durata di settanta minuti circa con intervallo, e si replica anche sabato 19 marzo alle 17.00 (turno B). Per legge, l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione o guarigione, “Green Pass rafforzato”. Inoltre è confermato l’obbligo di maschera Ffp2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto (mezzi pubblici locali compresi). Ulteriori informazioni sul sito alla pagina https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico/info-covid
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Proseguono per la Stagione Artistica 2022 le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Per ogni appuntamento è confermato il Ritorno a teatro: un percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica proposto dalla Fondazione Arena di Verona. Il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni in cartellone per la Stagione Artistica 2022 al Teatro Filarmonico, con l’opportunità di partecipare ad un Preludio un’ora prima dello spettacolo: un momento di approccio al linguaggio musicale, che avrà luogo nella prestigiosa Sala Maffeiana. Per il 4° concerto sinfonico è possibile partecipare al Preludio venerdì 18 marzo alle 19. Informazioni e prenotazioni: Ufficio Formazione scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933.
Informazioni
Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona
tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891-1939 – fax (+39) 045 803.1443
ufficio.stampa@arenadiverona.it – www.arena.it
BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona
Aperta da lunedì a venerdì 10.30 – 16.00 | sabato 9.15 – 12.45
Tel. 045 596517 ∙ Fax 045 8013287
BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona
Aperta due ore prima dello spettacolo
Tel 045 8002880 ∙ Fax 045 8013266
Punti vendita TicketOne.it
biglietteria@arenadiverona.it
Call center (+39) 045 8005151 ∙ www.arena.it
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Venerdì 18 marzo · ore 20.00 turno A
Sabato 19 marzo · ore 17.00 turno B
4° Concerto BRITTEN – SCHŐNBERG
Direttore Francesco Ommassini
Tenore Toby Spence
Benjamin Britten (1913-1976)
Les Illuminations per tenore e orchestra d’archi, op. 18
I. Fanfare – II. Villes – III. a) Phrase, b) Antique – IV. Royauté – V. Marine – VI. Interlude – VII. Being beauteous – VIII. Parade – IX. Départ
Arnold Schnőberg (1874-1951)
Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) per orchestra d’archi, op. 4
ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA
Durata complessiva: 70 minuti circa, compreso un intervallo.
Novità di biglietteria: sono disponibili nuovi mini-abbonamenti per la Stagione Lirica e la Stagione Sinfonica 2022, per offrire agli spettatori una scelta ancora più ampia e flessibile con opzioni di 3 o 5 titoli tra i programmi preferiti nell’offerta artistica della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico.
Carnet 3 OPERE di DOMENICA – Platea € 165 oppure Galleria € 105 per 3 date a scelta fra:
RIGOLETTO – domenica 6 marzo, ore 15.30
SCALA DI SETA – domenica 3 aprile, ore 15.30
ORLANDO FURIOSO – domenica 15 maggio, ore 15.30
LA GIOCONDA – domenica 30 ottobre, ore 15.30
LA BOHÈME – domenica 18 dicembre, ore 15.30
Carnet 3 OPERE di VENERDÌ – Platea € 165 oppure Galleria € 105 per 3 date a scelta fra:
RIGOLETTO – venerdì 4 marzo ore 20.00
SCALA DI SETA – venerdì 1 aprile ore 20.00
ORLANDO FURIOSO – venerdì 13 maggio ore 20.00
LA GIOCONDA – venerdì 28 ottobre ore 20.00
LA BOHÈME – venerdì 16 dicembre ore 20.00
Carnet 5 CONCERTI sinfonici – Posto unico numerato € 110 per 5 date a scelta della Stagione Sinfonica:
3° concerto – venerdì 11 marzo, ore 20.00
4° concerto – venerdì 18 marzo, ore 20.00
5° concerto – venerdì 8 aprile, ore 20.00
6° concerto – venerdì 22 aprile, ore 20.00
7° concerto – venerdì 29 aprile, ore 20.00
8° concerto – venerdì 20 maggio, ore 20.00
9° concerto – venerdì 11 novembre, ore 20.00
10° concerto – venerdì 25 novembre, ore 20.00
Carnet 3 CONCERTI marzo/maggio – Posto unico numerato € 66 per 3 concerti a scelta da marzo a maggio:
3° concerto – venerdì 11 marzo, ore 20.00
4° concerto – venerdì 18 marzo, ore 20.00
5° concerto – venerdì 8 aprile, ore 20.00
6° concerto – venerdì 22 aprile, ore 20.00
7° concerto – venerdì 29 aprile, ore 20.00
8° concerto – venerdì 20 maggio, ore 20.00
È naturalmente sempre possibile acquistare i biglietti singoli per ogni data della Stagione Artistica 2022:
PREZZI BIGLIETTI LIRICA Platea LIRICA 1^Galleria LIRICA 2^Galleria SINFONICA Posto unico numerato
INTERO € 64 € 41 € 30 € 26
RIDOTTO € 54 € 34 € 25 € 22
RIDOTTO OVER 65 € 44 € 28 € 20 € 17
RIDOTTO UNDER 30 € 24 € 15 € 11 € 10
Si ricorda infine che fino al 21 marzo è possibile sostenere il progetto di fundraising della Fondazione Arena 67 Colonne per l’Arena di Verona, scelto dal Ministero della Cultura tra i finalisti del progetto Art Bonus al link https://artbonus.gov.it/fondazione-arena-di-verona-67-colonne-per-larena-di-verona-2021.html
TOBY SPENCE
Tenore
Toby Spence è uno dei più celebri tenori inglesi oggi in carriera.
Si esibisce su prestigiosi palcoscenici internazionali, quali la Royal Opera House Covent Garden, il
Metropolitan Opera di New York, l’Opera di San Francisco, l’Opéra di Parigi, l’English National Opera, la
Bayerische Staatsoper di Monaco, il Teatro Real di Madrid, il Theater an der Wien, la Staatsoper di
Amburgo, i festival di Salisburgo, Aix-en-Provence e Edimburgo ed in concerto sotto la bacchetta, tra gli
altri, di Sir Simon Rattle, Andris Nelsons, Thomas Adés, Yannick Nézet-Séguin, Nikolaus Harnoncourt e
Semyon Bychkov.
Svolge un’intensa attività concertistica, affrontando un vasto repertorio che comprende brani di Bach,
Mahler, Mendelssohn, Britten, Bruckner, Liszt, Händel, Beethoven, Haydn, Dvořák, Orff, Dove, sia in recital
solistici che collaborando con varie formazioni orchestrali quali Houston Symphony Orchestra, NFM
Wroclaw Philharmonic, Philharmonie de Paris, Sinfonieorchester Basel, Orchestra of the Age of
Enlightenment, Mozarteum Orchestra Salzburg, Bournemouth Symphony Orchestra, Orchestre de la Suisse
Romande, London Symphony Orchestra, Toronto Symphony Orchestra, Shanghai Symphony, Berliner
Philharmoniker, Los Angeles Phiharmonic, Wiener Philharmoniker, Bayerische Rundfunk, San Francisco
Symphony, London Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, Cleveland Orchestra, Rotterdam Philharmonic,
Accademia Nazionale di Santa Cecilia, a Bilbao, Houston, Atlanta, Praga, Lione, Basilea, Salisburgo, Mumbai,
Bratislava, Londra, Toronto, Shanghai, Berlino, Los Angeles, San Francisco, Cleveland, Rotterdam, Roma.
Recenti impegni operistici lo vedono debuttare nel ruolo di Aschenbach in Death in Venice di Britten per
l’Opéra National du Rhin e Florestan in Fidelio di Beethoven per la Garsington Opera e Opera North; Captain
Vere nella nuova produzione di Billy Budd di Britten del Teatro Real di Madrid, al Covent Garden e all’Opera
di Roma; Don Ottavio in Don Giovanni di Mozart al Liceu di Barcellona; Alwa in Lulu di Berg a La Monnaie di
Bruxelles.
Ha all’attivo numerose incisioni per diverse case discografiche.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona come solista nel quarto appuntamento della Stagione Sinfonica
2022.
FRANCESCO OMMASSINI
Direttore d’orchestra
Nato a Venezia, Francesco Ommassini compie gli studi musicali di violino e composizione nella sua città diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Dopo essersi perfezionato nelle maggiori accademie internazionali (Hochschule di Vienna, Accademia Chigiana di Siena, Scuola di Musica di Fiesole) intraprende presto una brillante carriera concertistica che lo portato esibirsi nelle più prestigiose sale da concerto e per i maggiori Festival internazionali (Musikverein di Vienna, Lincoln Center di New York, Sydney Opera House, Philarmonie a Berlino, Festival di Salisburgo, Mostly Mozart ecc).
Dal 1996 ricopre il ruolo di primo violino dei secondi presso l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona; l’essere parte di uno dei più̀ importanti teatri lirici al mondo e il contatto e la collaborazione con i maggiori direttori del nostro tempo stimolano il desiderio di affrontare lo studio della direzione d’orchestra; tra questi, l’incontro con Donato Renzetti, con il quale studia diplomandosi presso l’Accademia Musicale Pescarese. Dal suo debutto nel 2012 al teatro di Ferrara con Rigoletto di Verdi la sua carriera lo porta ad esibirsi sia in campo lirico che sinfonico in importanti teatri e festival (Teatro San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia, Filarmonico di Verona, Lirico di Cagliari, Bellini di Catania, Abbado di Ferrara, Comunale di Treviso, Alighieri di Ravenna, Teatro di Bergamo, Brescia, Como, Pavia, Cremona per Operalombardia). Dal 2014 al 2019 è Direttore Musicale dell’orchestra Regionale del Veneto Filarmonia Veneta.
Tra i recenti impegni si segnalano: la presenza nel prestigioso cartellone del Settembre dell’Accademia a Verona; la prima esecuzione in tempi moderni dell’opera Zenobia in Palmira di Paisiello a Napoli nell’ambito delle celebrazioni per i 200 anni dalla morte de compositore (produzione incisa su cd); La Pietra del paragone di Rossini al Teatro Lirico di Cagliari nel fortunato spettacolo di Barberio Corsetti; Il Viaggio a Reims e L’Italiana in Algeri di Rossini, Madama Butterfly di Puccini al Filarmonico di Verona; L’Elisir d’Amore di Donizetti per la Rete Lirica delle Marche; una nuova produzione di La Traviata di Verdi nei teatri di Ferrara, Treviso e Rovigo; una serie di concerti sinfonici al Teatro Olimpico di Vicenza e al Bellini di Catania; un concerto dedicato a Mercadante al Teatro San Carlo di Napoli; la Petite messe solennelle di Rossini alla Basilica di San Zeno a Verona; il concerto conclusivo della rassegna Bellini Reinassance con l’orchestra Sinfonica Siciliana; Don Pasquale di Donizetti al Teatro Lirico di Cagliari; il concerto inaugurale al Luglio Musicale Trapanese, una nuova produzione di Così fan tutte di Mozart a Verona.
Torna al Teatro Filarmonico per la Stagione Lirica con Rigoletto e per dirigere il quarto appuntamento della Stagione Sinfonica 2022.