Serena conduce operaclassica eco italiano.

Comunicato stampa, Palermo 16.3.2022

Un’altra opera del grande repertorio belcantistico italiano, Roberto Devereux di Donizetti, è
in scena al Teatro Massimo di Palermo dal 20 al 27 marzo nell’allestimento della Welsh
National Opera di Cardiff. Dirige il Maestro Roberto Abbado. Regia di Alessandro Talevi.
Assente dal cartellone del Teatro Massimo di Palermo dal 1994, è in scena da domenica 20
marzo alle ore 20:00, Roberto Devereux, tragedia lirica in tre atti di Gaetano Donizetti, su
libretto di Salvatore Cammarano, nell’allestimento della Welsh National Opera di Cardiff. A
dirigerla, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo il maestro Roberto Abbado;
la regia è di Alessandro Talevi, scene e costumi di Madeleine Boyd. Luci Matt Haskins,
riprese da Teresa Nagel. Assistente alla regia e alle azioni mimiche Anna Maria Bruzzese.
Maestro del Coro Ciro Visco.
L’opera, composta nel 1837 è ispirata alla tragedia di Jacques-François Ancelot, Elisabeth
d’Angleterre e fa parte, insieme ad Anna Bolena (1830) e Maria Stuarda (1835), del cosiddetto
“ciclo delle regine Tudor” di Donizetti.
A interpretare il ruolo dell’eroe romantico Roberto Devereux, conte di Essex e favorito della
regina, è una star del belcanto come il grande tenore americano John Osborn, di casa nei più
importanti teatri del mondo. Elisabetta I d’Inghilterra, vera protagonista del dramma, è il celebre
soprano Yolanda Auyanet che ritorna al Teatro Massimo dopo la Norma in cui si alternava con
Mariella Devia nel ruolo del titolo. Mentre nei panni di Sara, sua dolente rivale in amore, canta il
mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaia, astro nascente delle scene internazionali, che sarà
protagonista anche del recital in programma al Teatro Massimo il 23 marzo. Davide Luciano è
invece il duca di Nottingham, marito di Sara che da fraterno amico di Devereux si trasformerà
nel suo più acerrimo nemico, artefice della sua morte. Nelle recite del cast alternativo del 22 e
del 26 marzo Elisabetta è Marta Torbidoni, Sara è la palermitana Chiara Amarù, Roberto
Devereux Giulio Pelligra, Nottingham Andrea Borghini. Completano il cast Carmine Riccio
(Lord Cecil), Ugo Guagliardo (Gualtiero), Federico Cucinotta e Antonio Corbisiero.
Ambientata a Londra nel 1601 alla corte di Westminster, l’opera racconta, sullo sfondo di
intrighi e vendette politiche, la vicenda della regina Elisabetta I d’Inghilterra innamorata di un
uomo molto più giovane di lei, il conte di Essex Roberto Devereux, che invece ama, ricambiato,
Sara, data in sposa su insistenza della regina al duca di Nottingham, fedelissimo amico di
Devereux. Accusato di tradimento politico da Lord Cecil e Sir Gualtiero Raleigh, per avere
organizzato una rivolta, Devereux viene arrestato al ritorno da una campagna di guerra,
condannato a morte dal Parlamento e rinchiuso nella torre di Londra. La regina furibonda scopre
il tradimento amoroso e in preda al conflitto interiore tra il suo ruolo pubblico e quello privato di
donna abbandonata dall’uomo che ama, attende che Roberto le faccia giungere l’anello che lei
gli aveva dato come pegno del suo favore. Ma Sara, alla quale il conte aveva donato l’anello,
viene rinchiusa dal marito proprio per evitare che la grazia giunga in tempo a Roberto. Un colpo
di cannone annuncia l’avvenuta decapitazione del conte che condanna la regina a un dolore e a
un delirio che la annienterà.
Opera scritta nel periodo che segna il tracollo della vita privata e professionale di Donizetti, con
la morte della moglie e l’improvviso svanire delle rosee speranze di una carriera napoletana,
Roberto Devereux è un’opera dalle atmosfere cupe, gotiche, anche più rispetto ad altre opere del
periodo napoletano tra le quali la più nota è sicuramente Lucia di Lammermoor. Al personaggio
di Elisabetta Donizetti aveva già dedicato due opere nate anch’esse al San Carlo, raffigurandola
sia in Elisabetta al castello di Kenilworth che come rivale della regina scozzese in Maria
Stuarda: con Roberto Devereux ne raffigura il crepuscolo, le angosce di una donna che tra i
complotti e le invidie della corte cerca invano il conforto dell’amicizia di Sara. Tutti i quattro
personaggi principali si sentono traditi dalla persona in cui avevano riposto la propria fiducia: ed
è forse in questa tragica solitudine, che si esprime compiutamente già nell’aria del tenore ma
soprattutto nella grande scena di Elisabetta che conclude l’opera, che si coglie il peso
dell’amarezza che si era abbattuta su Donizetti per non lasciarlo più in quegli ultimi terribili dieci
anni di vita che lo attendevano.
L’opera è una produzione dalla Welsh National Opera di Cardiff e conta sulla direzione di un
Maestro del podio come Roberto Abbado e sulla regia di Alessandro Talevi. Mentre i costumi
e le scenografie dark-gothic sono di Madeleine Boyd. Tra queste una inquietante macchina
scenica a forma di ragno su cui salirà nel terzo atto la regina, alle prese con un personaggio di
grande impegno interpretativo e dalle tante sfaccettature espressive: dalla dolcezza al rancore,
dalla regalità all’orgoglio ferito, dallo sdegno al delirio farneticante dell’assolo finale.
L’opera sarà preceduta da due presentazioni:
Giovedì 17 marzo, alle ore 18:00, in Sala Onu a cura dell’Associazione Amici del Teatro
Massimo è in programma l’incontro di presentazione di Roberto Devereux con il musicologo
Emanuele Senici, professore ordinario di Musicologia e Storia della Musica all’Università La
Sapienza di Roma e dal 2009 Visiting Professor nel Music Department del King’s College di
Londra. L’ingresso è gratuito previa prenotazione all’email amicidelteatromassimo@gmail.com.
Domenica 20 marzo alle 18:30 in Sala Onu, si rinnova l’appuntamento con “Ti racconto
l’Opera”, a cura della drammaturga Beatrice Monroy che racconterà insieme agli attori Gigi
Borruso e Consuelo Lupo, la trama del libretto, il carattere dei personaggi, il contesto storico e
letterario in cui l’opera Roberto Devereux è stata composta. Ingresso 3 euro, fino a esaurimento
dei 60 posti disponibili.
L’opera sarà trasmessa in diretta streaming il 20 marzo, a partire dalle 20:00, dalla webTv della
Fondazione Teatro Massimo diretta da Gery Palazzotto https://www.teatromassimo.it/teatromassimo-tv-567/ .
Durata: 2h e 40’ incluso un intervallo
Biglietti
da 130 a 12 euro in vendita alla biglietteria del Teatro Massimo, online e tramite il call center.
Date e turni
Domenica 20 marzo, Turno Prime ore 20:00; Martedì 22 marzo, Turno Scuola ore 18:30
Venerdì 25 marzo, Turno C ore 18:30; Sabato 26 marzo, Turno B ore 18:30
Domenica 27 marzo, Turno D ore 17:30
INFO: https://www.teatromassimo.it/calendario/opere/roberto-devereux-374.html

Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Massimo
Giovannella Brancato
+ 39 340 8334979
stampa@teatromassimo.it

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