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99° Arena di Verona Opera Festival 2022

Elina Garanča debutta all’Arena di Verona, il più grande teatro d’Opera al mondo

Il mezzosoprano Elina Garanča e Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona a Madrid, il 22 marzo 2022,

per il 99° Arena di Verona Opera Festival 2022

 

L’annuncio da Madrid con Cecilia Gasdia: Il richiestissimo mezzosoprano lettone, già definita “la miglior Carmen degli ultimi 25 anni”, debutta sul più grande palcoscenico sotto le stelle, nel leggendario anfiteatro veronese. Per due eccezionali serate sarà protagonista dell’opera di Bizet nella ricostruzione filologica della monumentale Carmen voluta da Franco Zeffirelli che aprirà il 99° Arena di Verona Opera Festival.

 

In quello che è il Festival d’opera all’aperto più antico e celebre, per l’edizione numero 99 il nome illustre di Elina Garanča si aggiunge all’importante lista di artisti di assoluto prestigio che qui hanno incontrato decine di migliaia di spettatori, da Gigli, Tebaldi, Del Monaco, Callas (che qui fece il suo trionfale esordio internazionale) a Pavarotti, fino alle grandi stelle di oggi, come Kaufmann, Netrebko, Yoncheva, Álvarez, Alagna, Grigolo, fra i molti più recenti.

L’Arena di Verona è di certo uno dei monumenti iconici d’Italia ed è anche l’unico grande anfiteatro romano perfettamente conservato ad aver mantenuto in duemila anni di storia una costante attività di intrattenimento per la città e l’Europa, avendo ospitato première goldoniane, rossiniane, spettacoli d’ogni tipo seguendo il cambiamento delle mode nei secoli, fino a quando nel 1913 divenne palcoscenico d’opera con la sua prima Aida, con il preciso scopo di rendere accessibile l’opera a tutti: un grandioso spettacolo musicale e una forma d’arte fra le più ricche e complesse sono diventati una tradizione meravigliosa e una combinazione magica per un vasto pubblico internazionale. Da allora il fascino naturale del luogo, la sua acustica naturale privilegiata e l’enormità degli spazi hanno sfidato la creatività di grandi registi e scenografi di fama internazionale quali de Ana, Maestrini, Vick, de Bosio, Jean Vilar, Pomodoro, Ronconi, Berrocal, Pizzi, Svoboda, Montaldo o il collettivo teatrale La Fura dels Baus, ma di certo il più grande interprete di questa architettura iconica è stato Franco Zeffirelli, regista e scenografo immortale che, con le sue 7 nuove produzioni operistiche (dopo Carmen, Il Trovatore, Aida, Madama Butterfly, Turandot, Don Giovanni, La Traviata) per un totale di 405 recite in 25 anni di collaborazione, è davvero divenuto simbolo della magnificenza e del fascino dell’Opera fra le bimillenarie pietre areniane. Finalmente per il 99° Opera Festival, dopo due anni pandemici che hanno sospeso i tradizionali allestimenti areniani, si potrà tornare all’autentica cifra stilistica dell’Arena di Verona e alla sua monumentalità unica e nobile. Questo ritorno parte proprio con Carmen di Bizet secondo la visione di Franco Zeffirelli, suo storico debutto nell’anfiteatro e uno degli allestimenti più complessi e incisivi di sempre nel ridisegnare un palcoscenico di ben 44 metri di ampiezza e che in altezza non ha limiti, se non la cornice della luna e delle notti stellate.

Carmen, protagonista della novella omonima di Mérimée immortalata dalla musica di Bizet, avrà la voce e il volto di Elina Garanča nelle recite di giovedì 11 e domenica 14 agosto, seguendo la tradizione areniana per cui ogni rappresentazione è a tutti gli effetti una vera e propria prima: non essendoci abbonati né turni, ma un affezionato pubblico internazionale abituato, soprattutto negli ultimi anni come nelle decadi d’oro, ad ascoltare sempre le voci più brillanti del mondo in uno spazio unico e di fortissimo impatto visivo. Il mezzosoprano lettone, già di casa nei teatri e nelle terre di Spagna, è fra le artiste più richieste al mondo e vanta un eclettico repertorio, dal Belcanto a Wagner, con successo di pubblico e critica e un’esclusiva discografica. Elina Garanča è artista di riferimento anche nell’opera francese, da Berlioz a Saint-Saëns, ed è particolarmente acclamata proprio per la sua Carmen, interpretata nei teatri più importanti, da Londra a Monaco, da Valencia a New York. In occasione della produzione alla Metropolitan Opera, trasmessa in più di mille sale cinematografiche nel mondo e uno degli spettacoli Live in HD di maggiore successo del Met, il NY Times l’ha definita «la migliore Carmen degli ultimi 25 anni». Finalmente affronterà questo ruolo sul grande palcoscenico dove Carmen è l’opera più amata e rappresentata dal 1914, seconda solo all’Aida verdiana, e lo farà nel migliore riallestimento possibile, storicamente accurato e tecnologicamente aggiornato, della visione zeffirelliana.

«Siamo raggianti del tanto atteso debutto di Elina Garanča in Arena per Carmen secondo Zeffirelli: – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona – è un’artista meravigliosa con la quale è subito nata una splendida sintonia che renderà le sue Carmen d’agosto due serate uniche e imperdibili, come è nello spirito dell’Arena di Verona. Questo incontro a Madrid, inoltre, ci ha offerto l’occasione di raccontare la nostra risoluta, costante ed instancabile passione per l’opera in Arena direttamente al pubblico spagnolo, che confidiamo verrà a condividere questa prima, grande stagione di ritorno ai maestosi allestimenti areniani, dopo due edizioni particolari create in risposta alla pandemia».

«Calcare per la prima volta questo palcoscenico mi rende davvero felicissima, – aggiunge Elina Garanča – oggi ho capito in quale meravigliosa grande famiglia entrerò grazie a quella che considero una delle mie ultime Carmen, se non proprio l’ultima. Ruolo amatissimo che mi ha dato grandi soddisfazioni, e ora questo bel regalo con l’Arena di Verona, ma credo che, quando si superano le 50 recite di un ruolo, sia bene sfidarsi con un nuovo repertorio. Anche il tempo cambia l’interpretazione e alle passioni brucianti subentra una maggiore consapevolezza. Sono anche onorata di chiudere questo percorso nei panni del personaggio più iconico di Spagna, mia seconda casa, nella bellissima e complessa visione di Zeffirelli, di cui ho sempre avuto grande stima. La conoscenza della sua cifra stilistica, che oggi il team areniano mi ha raccontato con precisione e passione, mi dà una motivazione ancor più forte per questo appuntamento».

Per il 99° Arena di Verona Opera Festival, l’allestimento di Franco Zeffirelli in Arena, arricchito dai costumi di Anna Anni, viene ricostruito con attenzione filologica basandosi sul ricco archivio di bozzetti, foto e video dell’Arena di Verona, nonché sulla consolidata esperienza maturata in decenni al fianco del Maestro nel suo lavoro registico da Stefano Trespidi, vicedirettore artistico della Fondazione Arena di Verona. Carmen è il titolo inaugurale del 99° Arena di Verona Opera Festival 2022 e va in scena per 9 serate dal 17 giugno al 27 agosto. Presto saranno svelate al pubblico le molte sorprese e novità nell’attesissimo cast delle 46 serate complessive del Festival.

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Fondazione Arena di Verona

 

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Ufficio Stampa 23/03/2022

99° Arena di Verona Opera Festival 2022
Elina Garanča debutta all’Arena di Verona, il più grande teatro d’Opera al mondo

L’annuncio da Madrid con Cecilia Gasdia: Il richiestissimo mezzosoprano lettone, già definita “la miglior Carmen degli ultimi 25 anni”, debutta sul più grande palcoscenico sotto le stelle, nel leggendario anfiteatro veronese. Per due eccezionali serate sarà protagonista dell’opera di Bizet nella ricostruzione filologica della monumentale Carmen voluta da Franco Zeffirelli che aprirà il 99° Arena di Verona Opera Festival

In quello che è il Festival d’opera all’aperto più antico e celebre, per l’edizione numero 99 il nome illustre di Elina Garanča si aggiunge all’importante lista di artisti di assoluto prestigio che qui hanno incontrato decine di migliaia di spettatori, da Gigli, Tebaldi, Del Monaco, Callas (che qui fece il suo trionfale esordio internazionale) a Pavarotti, fino alle grandi stelle di oggi, come Kaufmann, Netrebko, Yoncheva, Álvarez, Alagna, Grigolo, fra i molti più recenti.
L’Arena di Verona è di certo uno dei monumenti iconici d’Italia ed è anche l’unico grande anfiteatro romano perfettamente conservato ad aver mantenuto in duemila anni di storia una costante attività di intrattenimento per la città e l’Europa, avendo ospitato première goldoniane, rossiniane, spettacoli d’ogni tipo seguendo il cambiamento delle mode nei secoli, fino a quando nel 1913 divenne palcoscenico d’opera con la sua prima Aida, con il preciso scopo di rendere accessibile l’opera a tutti: un grandioso spettacolo musicale e una forma d’arte fra le più ricche e complesse sono diventati una tradizione meravigliosa e una combinazione magica per un vasto pubblico internazionale. Da allora il fascino naturale del luogo, la sua acustica naturale privilegiata e l’enormità degli spazi hanno sfidato la creatività di grandi registi e scenografi di fama internazionale quali de Ana, Maestrini, Vick, de Bosio, Jean Vilar, Pomodoro, Ronconi, Berrocal, Pizzi, Svoboda, Montaldo o il collettivo teatrale La Fura dels Baus, ma di certo il più grande interprete di questa architettura iconica è stato Franco Zeffirelli, regista e scenografo immortale che, con le sue 7 nuove produzioni operistiche (dopo Carmen, Il Trovatore, Aida, Madama Butterfly, Turandot, Don Giovanni, La Traviata) per un totale di 405 recite in 25 anni di collaborazione, è davvero divenuto simbolo della magnificenza e del fascino dell’Opera fra le bimillenarie pietre areniane. Finalmente per il 99° Opera Festival, dopo due anni pandemici che hanno sospeso i tradizionali allestimenti areniani, si potrà tornare all’autentica cifra stilistica dell’Arena di Verona e alla sua monumentalità unica e nobile. Questo ritorno parte proprio con Carmen di Bizet secondo la visione di Franco Zeffirelli, suo storico debutto nell’anfiteatro e uno degli allestimenti più complessi e incisivi di sempre nel ridisegnare un palcoscenico di ben 44 metri di ampiezza e che in altezza non ha limiti, se non la cornice della luna e delle notti stellate.
Carmen secondo Franco Zeffirelli (1995)
La mia Carmen non è intellettuale, né bieca o cinica. Il dilemma per me sta tra l’amore e la libertà, cioè di che cosa si perde e di che cosa si vince con l’amore. Chi non ha questa disponibilità di darsi totalmente, come Carmen, non può pretendere di amare o di ricevere l’amore. L’amore è totale dedizione, è annientamento di sé stessi, per essere più noi stessi e più ancora. […] Carmen è lanciata così lontano nelle zone dell’immaginazione, della fatalità, del destino, che ha tutti i caratteri del mistero e può benissimo giustificare certe dottrine di telepatia, di divinazione, di chiaroveggenza. Un’opera che ha per argomento la vita di ogni giorno, in cui si mescolano tragedia e commedia. Anche se il quintetto del II atto può figurare fra i più splendidi fiori sbocciati sul vecchio tronco dell’opera buffa. […] La sigaraia è donna selvaggia, indipendente, perché cresciuta in un mondo duro, a lei ostile, nel quale ha dovuto lottare per ritagliarsi uno spazio. […] Carmen è una donna infelice: è sola in ciò che sente e in ciò che crede. Questo la rende lontana, inafferrabile, indipendente. È lei il capo dei gitani: ha dovuto lottare, con la propria intelligenza e astuzia, per guadagnarsi un certo rispetto. […] Carmen è annoiata e respinge tutti gli uomini che la seguono smaniosi, li respinge stando al loro gioco, fingendo di irretirli attraverso la musica e la danza. Ma nelle parole spiega loro che cos’è realmente l’amore: è un uccello selvatico che più lo cerchi più si allontana, quando lo raggiungi ti sfugge, quando non lo vuoi arriva. [.. .] Crede molto nel destino, che si è mostrato intorno a lei attraverso diversi simboli. Le carte le rivelano chi è lei in realtà, quale sorte l’attende. […] Lei è libera perché ha capito che non importa ciò che fa e ciò che è: il suo destino è quello, segnato da sempre.

Carmen, protagonista della novella omonima di Mérimée immortalata dalla musica di Bizet, avrà la voce e il volto di Elina Garanča nelle recite di giovedì 11 e domenica 14 agosto, seguendo la tradizione areniana per cui ogni rappresentazione è a tutti gli effetti una vera e propria prima: non essendoci abbonati né turni, ma un affezionato pubblico internazionale abituato, soprattutto negli ultimi anni come nelle decadi d’oro, ad ascoltare sempre le voci più brillanti del mondo in uno spazio unico e di fortissimo impatto visivo. Il mezzosoprano lettone, già di casa nei teatri e nelle terre di Spagna, è fra le artiste più richieste al mondo e vanta un eclettico repertorio, dal Belcanto a Wagner, con successo di pubblico e critica e un’esclusiva discografica. Elina Garanča è artista di riferimento anche nell’opera francese, da Berlioz a Saint-Saëns, ed è particolarmente acclamata proprio per la sua Carmen, interpretata nei teatri più importanti, da Londra a Monaco, da Valencia a New York. In occasione della produzione alla Metropolitan Opera, trasmessa in più di mille sale cinematografiche nel mondo e uno degli spettacoli Live in HD di maggiore successo del Met, il NY Times l’ha definita «la migliore Carmen degli ultimi 25 anni». Finalmente affronterà questo ruolo sul grande palcoscenico dove Carmen è l’opera più amata e rappresentata dal 1914, seconda solo all’Aida verdiana, e lo farà nel migliore riallestimento possibile, storicamente accurato e tecnologicamente aggiornato, della visione zeffirelliana.
«Siamo raggianti del tanto atteso debutto di Elina Garanča in Arena per Carmen secondo Zeffirelli: – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona – è un’artista meravigliosa con la quale è subito nata una splendida sintonia che renderà le sue Carmen d’agosto due serate uniche e imperdibili, come è nello spirito dell’Arena di Verona. Questo incontro a Madrid, inoltre, ci ha offerto l’occasione di raccontare la nostra risoluta, costante ed instancabile passione per l’opera in Arena direttamente al pubblico spagnolo, che confidiamo verrà a condividere questa prima, grande stagione di ritorno ai maestosi allestimenti areniani, dopo due edizioni particolari create in risposta alla pandemia».
I numeri dell’Arena di Verona
1992 anni di vita dalla costruzione nel 30 d.C. tra i regni di Augusto e di Claudio, il più grande anfiteatro romano ancora in uso con 98 Stagioni Liriche all’attivo, interrotte solo dalle due guerre mondiali e dalla pandemia, 109 anni dalla prima stagione, 30.000 sedute effettive, 31 metri di altezza, un ovale di 140 x 100 metri; in media a stagione 1263 persone al lavoro tra cui 80 cantanti, 160 professori d’orchestra, 158 artisti del coro, 32 artisti del coro minori, 15 Maestri Collaboratori, 54 ballerini, 30 mimi e acrobati, 200 comparse, 25 comparse bambini, 5 per staff direzione di scena, 4 aiuto registi, 70 tecnici di palcoscenico, 22 elettricisti, 60 sarte e addette alla vestizione, 4 persone in Direzione Costumi, 23 truccatori e parrucchieri, 48 addetti alla costruzione delle scenografie, 10 tecnici di manutenzione, 12 portastrumenti, 143 maschere di sala, 48 maschere di retropalco, 60 impiegati amministrativi. A stagione 4500 costumi, 325 ore di trucco. In media a stagione 50 spettacoli con oltre 400.000 spettatori paganti. Fondazione Arena di Verona è anche attiva su YouTube, Facebook e Instagram, tra le realtà più seguite nel mondo dell’Opera: i contenuti del solo Festival 2021 sono stati visualizzati da 170 milioni di persone su Facebook e Instagram e 115 milioni su Google.

«Calcare per la prima volta questo palcoscenico mi rende davvero felicissima, – aggiunge Elina Garanča – oggi ho capito in quale meravigliosa grande famiglia entrerò grazie a quella che considero una delle mie ultime Carmen, se non proprio l’ultima. Ruolo amatissimo che mi ha dato grandi soddisfazioni, e ora questo bel regalo con l’Arena di Verona, ma credo che, quando si superano le 50 recite di un ruolo, sia bene sfidarsi con un nuovo repertorio. Anche il tempo cambia l’interpretazione e alle passioni brucianti subentra una maggiore consapevolezza. Sono anche onorata di chiudere questo percorso nei panni del personaggio più iconico di Spagna, mia seconda casa, nella bellissima e complessa visione di Zeffirelli, di cui ho sempre avuto grande stima. La conoscenza della sua cifra stilistica, che oggi il team areniano mi ha raccontato con precisione e passione, mi dà una motivazione ancor più forte per questo appuntamento».
Per il 99° Arena di Verona Opera Festival, l’allestimento di Franco Zeffirelli in Arena, arricchito dai costumi di Anna Anni, viene ricostruito con attenzione filologica basandosi sul ricco archivio di bozzetti, foto e video dell’Arena di Verona, nonché sulla consolidata esperienza maturata in decenni al fianco del Maestro nel suo lavoro registico da Stefano Trespidi, vicedirettore artistico della Fondazione Arena di Verona. Carmen è il titolo inaugurale del 99° Arena di Verona Opera Festival 2022 e va in scena per 9 serate dal 17 giugno al 27 agosto. Presto saranno svelate al pubblico le molte sorprese e novità nell’attesissimo cast delle 46 serate complessive del Festival.

Informazioni
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Punti di prevendita Ticketone
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ARENA DI VERONA
99° Opera Festival 2022
dal 17 giugno al 4 settembre

Carmen
di Georges Bizet | Regia Franco Zeffirelli
17, 24, 30 giugno ∙ ore 21.15
14, 21, 31 luglio ∙ ore 21.00
11, 14, 27 agosto ∙ ore 20.45

Aida
di Giuseppe Verdi | Regia Franco Zeffirelli
18, 23 giugno ∙ ore 21.15
3, 8, 16, 24, 28 luglio ∙ ore 21.00
5, 21, 28 agosto ∙ ore 20.45
4 settembre ∙ ore 20.45

Nabucco
di Giuseppe Verdi | Regia Arnaud Bernard
25 giugno ∙ ore 21.15
1, 7, 10, 23, 29 luglio ∙ ore 21.00
18 agosto ∙ ore 20.45
3 settembre ∙ ore 20.45

La Traviata
di Giuseppe Verdi | Regia Franco Zeffirelli
2, 9, 15, 22, 30 luglio ∙ ore 21.00
6, 20 agosto ∙ ore 20.45
1 settembre ∙ ore 20.45

Roberto Bolle and Friends
20 luglio ∙ ore 21.15

Turandot
di Giacomo Puccini | Regia Franco Zeffirelli
4, 7, 10, 13, 19, 26 agosto ∙ ore 20.45
2 settembre ∙ ore 20.45

Carmina Burana
12 agosto ∙ ore 21.30

Domingo in Verdi Opera Night
25 agosto ∙ ore 21.00

In caso di necessità Fondazione Arena di Verona si riserva il diritto di modificare il presente programma.

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