FRANCESCO ZIZOLA – Biografia
Francesco Zizola (Roma, 1962) ha fotografato per oltre trent’anni le principali crisi e conflitti che si sono succeduti nel mondo. Un forte impegno etico e una personale cifra stilistica caratterizzano la sua produzione fotografica. Francesco ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui dieci World Press Photo e sei Picture of the Year International. Nel 2003 Henri Cartier Bresson include una fotografia di Francesco tra le sue 100 preferite. Questa collezione è stata trasformata in una mostra – Les Choix d’Henry Cartier Bresson – e in un libro. Tra gli altri volumi ha pubblicato, «Mare Omnis» (Foto-Forum edizioni 2022) con un testo di Claudia Corrent, “Aguanta» (Ediuni edizioni 2022), «Sale Sudore Sangue» (Postcart 2020), «Uno sguardo inadeguato” (Fiaf 2013), “Iraq” (Ega 2007) e «Born Somewhere” (Delpire 2004).
Nel 2015 Francesco Zizola ha iniziato un nuovo progetto, Hybris, che esplora con un linguaggio volutamente non documentario il rapporto tra l’uomo e la natura. Oltre alla fotografia ha esteso la sperimentazione narrativa utilizzando l’immagine in movimento realizzando un cortometraggio che ha vinto il premio SIAE 2018 per il «talento creativo» nell’ambito della Biennale di Venezia, Festival del Cinema. Dal 2007 ha fondato e dirige la 10b Photography Gallery di Roma. Dal 2016 Zizola è anche direttore artistico della mostra World Press Photo di Roma e di Ferrara e curatore del progetto Collezione Roma 2020-21-22 per il Museo di arte contemporanea di Roma – Palazzo delle Esposizioni.
In 27 anni di attività, le sue fotografie sono state esposte in innumerevoli mostre, sia collettive che personali, e sono state acquisite da collezioni di diverse istituzioni francesi, come il Musée Nicéphore Niépce, Chalon-sur-Saone, la MEP, Maison Européenne de la Photographie, Parigi, e la Bibliothèque Nationale de France, Parigi.
ANTONIO BIASIUCCI – Biografia
Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. Nel 1980 si trasferisce a Napoli, dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane e contemporaneamente una ricerca sulla memoria personale, fotografando riti, ambienti e persone del paese nativo. Nel 1984 inizia una collaborazione con l’Osservatorio vesuviano, svolgendo un ampio lavoro sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro: con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Fin dagli inizi la sua ricerca si radica nei temi della cultura del Sud e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, nel 1992, ad Arles, il premio “European Kodak Panorama”; nel 2005 il “Kraszna/Krausz Photography Book Awards”, per la pubblicazione del volume Res. Lo stato delle cose (2004) e, nello stesso anno, il “Premio Bastianelli”; nel 2016 il “Premio Cultura Sorrento”. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Ha collaborato inoltre a diversi progetti editoriali e ha partecipato a importanti iniziative culturali di carattere sociale. Biasiucci è stato invitato fra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2015. È docente di “Fotografia come linguaggio artistico” presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2012 fonda il “LAB/per un laboratorio irregolare” come azione di volontariato sociale. Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all’estero, tra cui: Musei Vaticani; MADRE di Napoli; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte Contemporanea; Bibliothèque nationale de France; Musée de l’Elysée (Losanna); Maison Européenne de la Photographie (Parigi); Centre de la Photographie (Ginevra); Departamento de investigación y documentación de la Cultura Audiovisual, Puebla (Messico), Istituto nazionale per la grafica (Roma); MAXXI (Roma); PAN Palazzo delle Arti (Napoli); Galleria Civica di Modena; Fondazione Banco di Napoli; MART (Rovereto).
GALLERIA DEL CEMBALO
La Galleria del Cembalo, un grande spazio espositivo aperto per iniziativa di Paola Stacchini Cavazza all’interno di Palazzo Borghese, nel cuore antico di Roma, tra piazza di Spagna e il Tevere, vuole restituire ai collezionisti e agli appassionati d’arte alcune delle sale al pianterreno che Marcantonio IV Borghese fece decorare alla fine del Settecento per ospitarvi la propria collezione di opere d’arte.
L’attività espositiva, diretta in collaborazione con Mario Peliti, ha come elemento centrale la fotografia e il suo dialogo con le altre forme di espressione artistica.
La mostra inaugurale, nel maggio del 2013, si intitolava Passaggi ed era a cura di Giovanna Calvenzi. Il tema centrale era la discontinuità di stile e di contenuti nel lavoro di fotografi italiani di tre generazioni. Erano esposte fotografie di Ugo Mulas, Mario Cresci, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Francesco Radino, Antonio Biasiucci, Paolo Pellegrin, Luca Campigotto, Paolo Ventura, Silvia Camporesi, Alice Pavesi e Moira Ricci. Da allora, nell’arco di nove anni sono state prodotte cinquantadue mostre, tra monografiche e collettive, talvolta di rilevante impegno curatoriale, presentando sia lavori di autori celebrati sia nuove proposte.
La galleria annovera tra i suoi artisti Letizia Battaglia, Antonio Biasiucci, Christopher Broadbent, Danila Tkachenko, Alessandro Imbriaco, Luca Campigotto, Lorenzo Castore, Nicolò Cecchella, Stefano Cerio, Kathryn Cook, Karmen Corak, Cortis & Sonderegger, John Demos, Giorgia Fiorio, Joan Fontcuberta, Charles Fréger, Michael Kenna, Charles March, Massimo Siragusa, Toni Thorimbert. Grazie alla continuità e costanza nella programmazione, la Galleria del Cembalo costituisce un punto di riferimento nel panorama culturale romano.
Con regolarità le mostre della galleria sono state recensite da TG 5, RaiNews24, L’Espresso, Internazionale, Io Donna, Sette, Il Giornale dell’Arte, Arte, Artribune, Exibart. Servizi sulla Galleria del Cembalo sono apparsi sul New York Times e Le Figaro. Nelle sale della galleria si ospitano frequentemente presentazioni di libri, incontri di lavoro, eventi privati su richiesta.