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Ufficio Stampa 19/04/2022

PAGANINI INEDITO AL FILARMONICO PER IL 6° CONCERTO CON IL VIRTUOSO RUDIN E IL DIRETTORE RIZZO


Per la prima volta a Verona nella versione originale voluta da Paganini, venerdì 22 e sabato 23 aprile l’Orchestra areniana esegue il Primo concerto per violino per la Stagione Sinfonica 2022: debuttano il solista franco-russo Fedor Rudin e il direttore Pietro Rizzo con la Quarta di Beethoven.

6° Concerto
Venerdì 22 aprile · ore 20.00
Sabato 23 aprile · ore 17.00
Teatro Filarmonico di Verona

Il virtuosismo demoniaco di Paganini, genio insuperato del violino, si confronta col misterioso equilibrio della Quarta sinfonia beethoveniana, amata dai Maestri. Il programma, tra primo Romanticismo e ultime luci del Classicismo, è affidato a due artisti di prestigio internazionale al loro esordio veronese.
Dopo essere salito sul podio di alcuni fra i più importanti teatri d’opera del mondo, da Maggio Fiorentino al Metropolitan di New York, da Dresda, Monaco e Berlino a Tokyo, il maestro romano Pietro Rizzo, molto attivo anche in ambito concertistico, debutta alla guida dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona con un programma sinfonico dedicato al primo Ottocento. Pressoché contemporanei eppure diversissimi, Beethoven e Paganini si confrontano nel 6° appuntamento della Stagione 2022 con alcune sorprese.
La prima di esse è la scelta di eseguire il celebre Concerto n. 1 per violino e orchestra di Niccolò Paganini (1782-1840) nella tonalità originale prevista dall’autore, il Mi♭ maggiore. Una scelta che richiede una particolare “scordatura” al violino solista d’intesa con l’orchestra per raggiungere sonorità all’epoca inedite e virtuosismi tuttora difficili da gestire, tanto che, dopo la prima esecuzione nel 1815, l’opera si diffuse (per mano diversa dal compositore) nella più agevole tonalità di Re maggiore, fino ad oggi la più eseguita e incisa. Protagonista assoluto è il giovane franco-russo Fedor Rudin, nemmeno trentenne, già vincitore dei premi Paganini, Enescu e Gitlis e primo violino degli aurei Wiener Philharmoniker diretto dai più grandi maestri, anch’egli per la prima volta a Verona con la voce del suo prezioso Storioni 1779. Il brano di Paganini, articolato nei tre tipici movimenti del concerto classico per poco meno di 40 minuti di musica, unisce la struttura bitematica della forma-sonata con una cantabilità e una melodia rigogliosa tutte italiane, con passaggi di enorme difficoltà tecnica per gli ampi interventi solistici. Al primo Allegro maestoso, titanico e quasi diabolico dopo la solenne introduzione, fanno seguito la stilizzata melanconia del breve Adagio, che tanto risente dell’opera seria di Rossini quanto il gioioso Rondò finale della freschezza del buffo: fuochi d’artificio musicali che rendono bene l’idea di quale fosse, al tempo come oggi, la meritata fama del massimo violinista di sempre.
Fondazione Arena prosegue l’integrale delle sinfonie di Ludwig van Beethoven (1770-1827) sulla scia del 250° anniversario: in questa stagione hanno particolare risalto le opere più neoclassiche, che risentono dell’influenza di Haydn, maestro della forma-sonata e dello stesso genio di Bonn. Vi occupa un posto speciale la Sinfonia n. 4 in Si♭ maggiore, concepita rapidamente nel 1806 su commissione del Conte von Oppersdorf, durante la lunga gestazione della ben più rivoluzionaria Quinta. Il clima tempestosamente romantico di questa in do minore e della Terza “Eroica” fece descrivere a Schumann la Quarta sinfonia come “una snella fanciulla greca fra due giganti nordici”: una definizione che coglie la grazia e la forza originale dell’opera, particolarmente amata da grandi direttori d’orchestra, Carlos Kleiber in testa. L’introduzione lenta è più che mai misteriosa e funge da sipario al successivo Allegro vivace, ricco di invenzioni sullo stesso materiale tematico e sapientemente teso in una narrazione tipica del suo autore. Il secondo tempo, Adagio, è fra le più alte pagine di composta tenerezza di Beethoven, mentre il vivace Scherzo e il complesso Finale confermano l’incontenibile energia, quasi un invito alla danza, e un percorso di sperimentazione timbrica che, con il rilievo dato a legni e percussioni, funse da studio ideale per la Pastorale e la Settima. Il 6° concerto della Stagione Sinfonica 2022 debutta venerdì 22 aprile alle 20.00 (turno A), con un programma musicale di 75 minuti circa e un intervallo, e replica anche sabato 23 aprile alle 17.00 (turno B).
Per legge, fino al 30 aprile l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione o guarigione (Green Pass rafforzato). È inoltre confermato l’obbligo di mascherina modello ffp2: https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico/info-covid
Proseguono per la Stagione Artistica 2022 le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Per ogni appuntamento è confermato il Ritorno a teatro: un percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica proposto dalla Fondazione Arena di Verona. Il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni in cartellone al Teatro Filarmonico, con l’opportunità di partecipare ad un Preludio un’ora prima dello spettacolo: un momento di approccio al linguaggio musicale, che avrà luogo nella prestigiosa Sala Maffeiana. Per il 6° concerto sinfonico è possibile partecipare al Preludio venerdì 22 aprile alle 19. Informazioni e prenotazioni: scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933 (Ufficio Formazione)

Informazioni
Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona
tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891-1939 – fax (+39) 045 803.1443
ufficio.stampa@arenadiverona.it – www.arena.it

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona
Aperta da lunedì a venerdì 10.30 – 16.00 | sabato 9.15 – 12.45
Tel. 045 596517 ∙ Fax 045 8013287
BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona
Aperta due ore prima dello spettacolo
Tel 045 8002880 ∙ Fax 045 8013266
Punti vendita TicketOne.it
biglietteria@arenadiverona.it
Call center (+39) 045 8005151 ∙ www.arena.it

Novità di biglietteria: sono disponibili nuovi mini-abbonamenti per la Stagione Lirica e la Stagione Sinfonica 2022, per offrire agli spettatori una scelta ancora più ampia e flessibile con opzioni di 3 o 5 titoli tra i programmi preferiti nell’offerta artistica della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico.

Carnet 3 CONCERTI marzo/maggio – Posto unico numerato € 66 per 3 concerti a scelta da marzo a maggio:
6° concerto – venerdì 22 aprile, ore 20.00
7° concerto – venerdì 29 aprile, ore 20.00
8° concerto – venerdì 20 maggio, ore 20.00

Carnet 5 CONCERTI sinfonici – Posto unico numerato € 110 per 5 date a scelta della Stagione Sinfonica:
6° concerto – venerdì 22 aprile, ore 20.00
7° concerto – venerdì 29 aprile, ore 20.00
8° concerto – venerdì 20 maggio, ore 20.00
9° concerto – venerdì 11 novembre, ore 20.00
10° concerto – venerdì 25 novembre, ore 20.00

Carnet 3 OPERE di DOMENICA – Platea € 165 oppure Galleria € 105 per 3 date a scelta fra:
ORLANDO FURIOSO – domenica 15 maggio, ore 15.30
LA GIOCONDA – domenica 30 ottobre, ore 15.30
LA BOHÈME – domenica 18 dicembre, ore 15.30

Carnet 3 OPERE di VENERDÌ – Platea € 165 oppure Galleria € 105 per 3 date a scelta fra:
ORLANDO FURIOSO – venerdì 13 maggio ore 20.00
LA GIOCONDA – venerdì 28 ottobre ore 20.00
LA BOHÈME – venerdì 16 dicembre ore 20.00

È naturalmente sempre possibile acquistare i biglietti singoli per ogni data della Stagione Artistica 2022:
PREZZI BIGLIETTI LIRICA Platea LIRICA 1^Galleria LIRICA 2^Galleria SINFONICA Posto unico numerato
INTERO € 64 € 41 € 30 € 26
RIDOTTO € 54 € 34 € 25 € 22
RIDOTTO OVER 65 € 44 € 28 € 20 € 17
RIDOTTO UNDER 30 € 24 € 15 € 11 € 10

* * *

Venerdì 22 aprile · ore 20.00 turno A
Sabato 23 aprile · ore 17.00 turno B
6° Concerto PAGANINI – BEETHOVEN
Direttore Pietro Rizzo ∙ Violino Fedor Rudin

Niccolò Paganini (1782-1840)
Concerto n. 1 per violino e orchestra in Mi♭ maggiore, op. 6
I. Allegro maestoso. Tempo giusto – II. Adagio – III. Rondò. Allegro spiritoso. Un poco più presto

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sinfonia n. 4 in Si♭ maggiore, op. 60
I. Adagio – Allegro vivace – II. Adagio – III. Allegro vivace – IV. Allegro ma non troppo

ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA
Durata complessiva: 90 minuti circa, compreso un intervallo

FEDOR RUDIN
Violino

Nato a Mosca nel 1992 e cresciuto a Parigi, nipote del famoso compositore russo Edison Denisov, Fedor Rudin studia con Svetlin Roussev a Parigi, con Zakhar Bron alla Scuola di Alto Perfezionamento di Colonia e con Pierre Amoyal al Mozarteum di Salisburgo; segue un corso di perfezionamento dell’Università di Musica e Arti dello Spettacolo a Graz nella classe di Boris Kuschnir; viene sostenuto dalla Fondazione d’Impresa Banca Popolare (2013), dalla Fondazione Marcel Bleustein-Blanchet pour la Vocation (2014) e vince il Prix Safran pour la Musique (2015). È considerato uno dei più singolari e versatili artisti della sua generazione. Vincitore di premi a prestigiosi concorsi internazionali (Premio Paganini a Genova e George Enescu a Bucharest, Premio Ivry Gitlis 2019 a Parigi) si afferma rapidamente come uno degli artisti più talentuosi e polivalenti della generazione odierna. Il suo primo album Reflets è candidato all’International Classical Music Awards.
Come Primo Violino dell’Orchestra dell’Opera di Vienna e dei Wiener Philharmoniker dal 2019 al 2021, collabora con direttori come Riccardo Muti, Christian Thielemann, Zubin Mehta e Andris Nelsons.
Si esibisce in sale celeberrime quali lo Stern Auditorium della Carnegie Hall di New York, il Konzerthaus di Berlino, la Philharmonie di Parigi, il Musikverein di Vienna e la Tonhalle di Zurigo, con molte orchestre famose: Sinfonica di Basilea, Radio di Berlino RSB, Opéra Bastille di Parigi, Symphonique de Montréal e Cape Town Philharmonic, le orchestre da camera di Monaco di Baviera e di Parigi, collaborando continuativamente con direttori quali Vladimir Jurovski, Lorenzo Viotti, Darrell Ang, Christoph Poppen.
Lavora regolarmente anche come direttore d’orchestra: ospite della Georgian National Philharmonic Orchestra già a 20 anni, dirige le orchestre della Radio di Vienna (ORF RSO), la Petrobras Symphony di Rio de Janeiro, il Moscow Contemporary Music Ensemble, la Lviv Philarmonic, dell’Opera di Szczecin e Reino de Aragon. Completa nel 2021 gli studi di direzione d’orchestra con Simeon Pironkoff e Vladimir Kiradjiev all’Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Vienna.
Appassionato camerista, fonda il Fratres Trio, definito dalla stampa “la nuova generazione della musica classica” per la sua insolita formazione composta da violino, sassofono e pianoforte. L’ensemble vince il Premio del Concorso di Musica da Camera Illzach a Mulhouse e il Supersonic Award dalla rivista Pizzicato per il CD Couleurs d’un Rêve. Inoltre partecipa in formazioni di musica da camera ai festival di Salisburgo, Schleswig-Holstein, Pietrasanta in Concerto, Crans Montana Classics, ArtenetrA e altri. Nel 2021 viene pubblicato il suo nuovo album Héritage col pianista Boris Kusnezow in collaborazione con SWR, con musiche di Prokof’ev, Šostakóvič, Debussy, Moussorgsky e brani inediti di suo nonno Edison Denisov.
Suona il violino italiano di Lorenzo Storioni (Cremona 1779), generosamente prestatogli dalla Deutsche Stiftung Musikleben di Amburgo.
Debutta al Teatro Filarmonico in occasione del sesto appuntamento sinfonico della Stagione 2022.

PIETRO RIZZO
Direttore d’orchestra

Nato a Roma, dopo essersi diplomato in Violino al Conservatorio di Santa Cecilia nel 1992, Pietro Rizzo prosegue gli studi musicali all’Accademia Chigiana di Siena e successivamente negli Stati Uniti alla Southern Methodist University di Dallas. Dal 1997 al 2000 studia direzione d’orchestra con Jorma Panula e Leif Segerstam alla prestigiosa Sibelius Academy di Helsinki, conseguendo il Master of Orchestral Conducting.
Dirige in alcuni tra i più importanti teatri d’opera al mondo, fra cui il Metropolitan Opera di New York, la Deutsche Oper di Berlino, la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, il National Theatre di Tokyo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, il Maggio Musicale Fiorentino, la Royal Swedish Opera di Stoccolma, la Staatsoper di Amburgo, la Dallas Opera, ABAO di Bilbao, la Volksoper di Vienna.
Il suo vasto repertorio comprende oltre cinquanta titoli del repertorio operistico; molto attivo anche in campo sinfonico, dirige regolarmente importanti orchestre internazionali, fra cui WDR Rundfunkorchester di Colonia, SWR Rundfungorkester di Baden Baden, Helsinki Philharmonic, Orchestra della Radio Finlandese, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, Aalborg Symfoniorcester, Orquesta Sinfonica di Galizia.
È stato Erste Kapellmeister all’Aalto Theater di Essen, Direttore Principale dell’Opera di Göteborg e dal 2000 è invitato regolarmente come direttore ospite all’Opera Nazionale Finlandese.
Fra gli impegni più recenti, Tosca di Puccini alla Semperoper di Dresda, La Fanciulla del west di Puccini a Pavia ed alla Korea National Opera di Seoul, La Bella addormentata di Čajkovskij a Helsinki.
Debutta al Teatro Filarmonico in occasione del sesto appuntamento sinfonico della Stagione 2022.

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