Serena conduce operaclassica eco italiano

CONFERENZA STAMPA

Stagione Opera 2022-23

Erano presenti:
Gian Carlo Muzzarelli – Sindaco di Modena e Presidente della Fondazione Teatro Comunale
Valerio Zanni – 
Consigliere di Amministrazione della Fondazione di Modena
Aldo Sisillo – 
Direttore della Fondazione Teatro Comunale di Modena

 COMUNICATO STAMPA
Modena, 21 luglio 2022
OPERA: ECCO LA NUOVA STAGIONE 2022-2023
Il cartellone presenta nove titoli: dal grande repertorio all’opera contemporanea, dal
barocco all’opera per ragazzi. Riprendono anche gli abbonamenti dopo la pausa
dell’emergenza Covid.
Il Teatro Comunale di Modena presenta per la stagione 2022/23 un cartellone lirico con nove titoli e
una varietà che spazia fra grande repertorio, novità assolute, barocco e stimolanti proposte per
giovani e famiglie. Dal capitolo del melodramma ottocentesco si vedranno i più popolari Madama
Butterfly di Puccini e Un Ballo in Maschera di Verdi a capolavori meno rappresentati come Mefistofele
di Boito e Tannhäuser di Wagner fino oltre la soglia del Novecento con la partitura simbolista di
Debussy Pelléas et Mélisande. Il Tamerlano di Antonio Vivaldi sarà l’occasione di rivivere l’opera
barocca attraverso un’operazione condotta da Ottavio Dantone con l’Accademia Bizantina che ha
portato alla luce la prassi esecutiva antica aggiornandola al nostro tempo. Con Profezia si assisterà
alla prima assoluta di un titolo commissionato dal Teatro Comunale a Matteo D’Amico e Sandro
Cappelletto, fra i più noti autori italiani, nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Due le
opere dedicate a giovani e giovanissimi: Il libro della Giungla di Giovanni Sollima, fra i compositori
italiani contemporanei più eseguiti al mondo, e La Cenerentola di Rossini in un adattamento musicale
e drammaturgico che AsLiCo ha dedicato al pubblico delle scuole.
In cartellone non mancheranno sia affermati cantanti dal panorama internazionale, come James
Kee, Corby Welch, Monica Bacelli, Giorgio Berrugi, Devid Cecconi e Maria Teresa Leva che allievi
emergenti usciti dai corsi di perfezionamento del Teatro e dell’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli, come
Simon Lim, Shay Bloch, Eleonora Filipponi, Vincenzo Tremante e Francesca Mercuriali. Vittoria Yeo,
allieva di Raina Kabaivanska e oggi ospite dei maggiori teatri, dopo il successo di Giovanna D’Arco
della scorsa stagione, tornerà come Madama Butterfly nella nuova produzione del Teatro Comunale.
Dopo l’interruzione forzata dall’emergenza Covid, con la nuova stagione si torna finalmente agli
abbonamenti, con tre formule: a sette, a quattro e a tre titoli. È riaperta dunque la prelazione per gli
abbonati alla stagione 2019/20.
Prosegue, in occasione di Madama Butterfly e Un Ballo in Maschera, il progetto “Opera Inclusiva”
coordinato dall’Associazione ALI- Accessibilità, Lingua, Inclusione. L’iniziativa, già avviata la scorsa
stagione, prevede un percorso tattile e un’audioguida per persone cieche e ipovedenti, e una videopresentazione nella lingua dei segni per persone sorde e ipoudenti.
La stagione lirica si aprirà il 7 ottobre 2022 (con replica il giorno 9) con Mefistofele, capolavoro di
Arrigo Boito rappresentato a Modena l’ultima volta nel 1956 con una giovanissima Mirella Freni nel
ruolo di Margherita. Lo si vedrà in una nuova produzione curata dal Teatro di Modena, in
coproduzione con Piacenza, con una regia di Enrico Stinchelli che conserva l’ambientazione originale
del libretto e con la direzione musicale di Francesco Pasqualetti.
Il 28, 29 e 30 ottobre Madama Butterfly di Giacomo Puccini proseguirà il ciclo dei titoli interpretati
da Luciano Pavarotti in ordine di debutto e proposti nel contesto delle manifestazioni di Modena
Città del Belcanto. Lo spettacolo, diretto da Aldo Sisillo, riprende un allestimento di successo che,
curato da Stefano Monti nel 1993, è tornato in scena a Modena nel 2003 e in numerose occasioni in
contesto internazionale, come ad esempio a Palma de Maiorca nel 2008, in Cina nel 2019 e a Bilbao
nel 2022. L’11 e 13 novembre sarà la volta del Tannhäuser di Richard Wagner, una delle più
importanti opere del repertorio tedesco che a Modena è stata rappresentata solo una volta, nel
1903, e che si vedrà in un nuovo spettacolo frutto di una coproduzione originale curata da OH di
Heidenheim, uno dei maggiori festival tedeschi. Lo spettacolo, nato in Germania, sarà diretto da
Marcus Bosch, già applaudito a Modena con Tristan und Isolde (2015), per la regia di Georg
Schmiedleitner che aveva firmato Satyricon di Maderna (2018).
Il 22 novembre andrà in scena, in una recita per le scuole preceduta da due incontri di preparazione
riservati agli insegnanti, La Cenerentola di Gioachino Rossini in una nuova produzione del ciclo
“Opera domani” di AsLiCo, la maggiore istituzione nel settore della proposta lirica per le scuole, in
coproduzione con Théâtre des Champs-Elysées di Parigi e Opéra de Rouen.
Il 3 e 4 dicembre si terrà la prima assoluta di Profezia, cantata scenica liberamente ispirata a una
poesia di Pier Paolo Pasolini su libretto di Sandro Cappelletto e musica composta da Matteo D’Amico
insieme a Enzo e Lorenzo Mancuso. Cantanti, compositori e polistrumentisti italiani, i fratelli Mancuso
sono riconosciuti a livello mondiale per il recupero di materiali e moduli esecutivi della tradizione
popolare siciliana e hanno collaborato con artisti quali Stefano Bollani, Enrico Rava, Gabriele
Mirabassi e Gianmaria Testa. L’opera, prodotta dal Teatro in collaborazione con Fondazione Paolo
Grassi, andrà in scena in seguito a Martina Franca e a Bari.
Venerdì 16 dicembre alle 20, preceduta da una recita mattutina riservata alle scuole, andrà in scena Il
Libro della Giungla con musica di Giovanni Sollima su libretto di Pier Francesco Maestrini tratto dal
famosissimo libro per ragazzi di Rudyard Kipling. La nuova opera è prodotta dal Teatro Regio di Parma
in coproduzione con i teatri di Kiel, Lubecca, Novara, Modena e Reggio Emilia. La storia di crescita e
formazione del bambino Mowgli cresciuto fra gli animali selvaggi è stata immortalata e resa celebre
anche da uno dei più popolari film di animazione della Walt Disney (1967).
Pelléas et Mélisande, capolavoro di Claude Debussy e fra i titoli più importanti del Novecento (visto a
Modena l’ultima volta nel 1982), si vedrà il 20 e 22 gennaio in un allestimento nato al Teatro Regio di
Parma nel 2019 in coproduzione con Modena e Piacenza. Lo spettacolo, prodotto durante la chiusura
dei teatri e trasmesso per Rai Cultura su Rai 5 nel 2021, è curato nella parte visiva dal team creativo
franco-canadese Barbe & Doucet per la direzione musicale di Marco Angius, direttore di riferimento
internazionale per il repertorio contemporaneo.
Il Tamerlano di Vivaldi, in una nuova edizione curata da Ottavio Dantone per l’Accademia Bizantina e
incisa in disco per l’etichetta Naïve, andrà in scena con regia, scene e costumi di Stefano Monti il 3 e il
5 febbraio 2023 in un nuovo spettacolo coprodotto dai teatri di Ravenna, Piacenza, Reggio Emilia,
Modena e Lucca. Secondo la prassi in uso nella prima metà del Settecento, l’opera è nella forma di un
‘pasticcio’ che Vivaldi aveva realizzato scrivendo brani originali e altri provenienti da opere proprie o
da altri autori sul canovaccio di un soggetto storico molto noto al pubblico. L’opera non è mai stata
rappresentata nelle stagioni del Teatro Comunale.
Il cartellone si concluderà il 3 e 5 marzo con Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi presentato in
uno degli allestimenti più apprezzati fra quelli dedicati al compositore dal Teatro Regio di Parma. Lo
spettacolo, diretto da Fabrizio Maria Carminati, è curato nella parte visiva dal regista veneziano
Massimo Gasparon che nel 2013 si era ispirato alle splendide scene e costumi della storica
produzione di Pier Luigi Samaritani, uno dei grandi maestri del teatro d’opera italiano.
Come gli scorsi anni, la serie di incontri “Invito all’Opera” presentata in collaborazione con Amici dei
Teatri Modenesi presenterà al pubblico le opere in cartellone e ospiterà alcuni dei maggiori
musicologi e critici musicali quali Enrico Stinchelli, Susanna Franchi, Oreste Bossini, Sandro
Cappelletto, Alberto Mattioli, Guido Barbieri ed Emilio Sala.
Biglietteria tel 059 2033010. Info www.teatrocomunalemodena.it.
STAGIONE 2022/2023

STAGIONE 2022/2023
Venerdì 7 ottobre ore 20
Domenica 9 ottobre ore 15.30
ARRIGO BOITO
MEFISTOFELE
Opera in un prologo, quattro atti e un epilogo, su musica e libretto di Arrigo Boito tratto dal Faust di Goethe
Mefistofele Simon Lim
Faust Antonio Poli
Margherita/Elena Marta Mari
Marta Eleonora Filipponi
Wagner Paolo Lardizzone
Pantalis Shay Bloch
Nerèo Vincenzo Tremante
Direttore Francesco Pasqualetti
Regia Enrico Stinchelli
Videomaker e light designer Angelo Sgalambro
Orchestra Filarmonica Italiana
Coro Lirico di Modena
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Maestro del coro Corrado Casati
Voci bianche del Teatro Comunale di Modena
Maestro del coro Paolo Gattolin
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza
Riallestimento con elementi scenici della Fondazione Teatro di Pisa
Anche se il nome di Arrigo Boito nell’opera è associato indissolubilmente al libretto dei due più moderni
capolavori di Giuseppe Verdi, Otello e Falstaff, fu tra i primi compositori italiani a scrivere, come Wagner,
sia il libretto che la musica del suo massimo capolavoro: Mefistofele. Intellettuale fra i più raffinati e
ambiziosi della scapigliatura italiana, Boito si ispirò a Goethe e alle tante fonti letterarie del mito di Faust
per dare vita al titolo che, attraverso successive revisioni e adattamenti, raggiunse alla fine dell’Ottocento
un posto stabile in repertorio nonostante l’impegno produttivo richiesto per la sua rappresentazione
scenica e musicale.
Rappresentata a Modena l’ultima volta nella stagione 1956/57, con una giovanissima Mirella Freni nel ruolo
di Margherita, l’opera viene proposta in una nuova produzione e in un allestimento curato da Enrico
Stinchelli che conserva l’ambientazione originale del libretto.
Venerdì 28 ottobre ore 20
Sabato 29 ottobre ore 20
Domenica 30 ottobre ore 15.30

GIACOMO PUCCINI
MADAMA BUTTERFLY
Opera in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Madama Butterfly Vittoria Yeo/Daniela Schillaci
B.F. Pinkerton Diego Cavazzini
Suzuki Nozomi Kato
Sharpless Sergio Vitale
Goro Saverio Pugliese
Lo zio Bonzo Cristian Saitta
Direttore Aldo Sisillo
Regia, scene e costumi Stefano Monti
Orchestra Filarmonica Italiana
Coro Lirico di Modena
Maestro del coro Stefano Colò
Allestimento Fondazione Teatro Comunale di Modena in collaborazione con
Modena città del Belcanto Ciclo dei titoli interpretati da Luciano Pavarotti in ordine di debutto
La nuova produzione di Madama Butterfly riprende un allestimento di successo che, curato da Stefano
Monti nel 1993, è tornato in scena a Modena nel 2003 e in numerose occasioni in contesto internazionale,
come ad esempio a Palma de Maiorca nel 2008, in Cina nel 2019 e a Bilbao nel 2022. “Quando è stato
concepito questo spettacolo, ho pensato di non fare una delle solite Butterfly tradizionali, fra le quali se ne
sono viste anche di bellissime, e neppure di farla in maniera rigorosamente, filologicamente giapponese,
cercando inutilmente di rincorrere una cultura che non conosciamo a sufficienza – spiega il regista -. Mi
piaceva invece l’idea di lavorare su un piano di ‘filtratura’ dell’oriente attraverso gli occhi dell’occidente.
Nonostante i rimandi al Giappone siano molto consistenti e realistici in Butterfly, Puccini resta comunque
un musicista italiano e la sua musica è occidentale anche se risente di forti influenze esotiche. Quello
dell’opera resta dunque un Giappone immaginato dalla fantasia di un occidentale piuttosto che un Oriente
reale”.
Venerdì 11 novembre ore 20
Domenica 13 novembre ore 15.30

RICHARD WAGNER
TANNHÄUSER
Opera in tre atti su libretto di Richard Wagner
Landgraf Tijl Faveyts
Tannhäuser James Kee/Corby Welch
Wolfram von Eschenbach Birger Radde
Walther von der Vogelweide Martin Mairinger
Biterolf Young Kwon
Elisabeth Leah Gordon
Venus Heike Wessels/Anne Schuldt
Heinrich der Schreiber Christian Sturm
Reinmar von Zweter Gerrit Illenberger
Ein Junger Hirt Julia Duscher
Direttore Marcus Bosch
Regia Georg Schmiedleitner
Assistente alla regia Georg Simonsky
Scene Stefan Brandtmayr
Costumi Cornelia Kraske
Luci Hartmut Litzinger
Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini
Czech Philharmonic Choir Brno
Coproduzione Opernfestspiele Heidenheim OH!
Fondazione Teatro Comunale di Modena,
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
NUOVO ALLESTIMENTO
L’opera di Wagner, una delle più celebri del repertorio tedesco, è stata rappresentata a Modena solo una
volta nel 1903 e viene presentata in un nuovo spettacolo frutto di una coproduzione originale con OH di
Heidenheim. Fondata nel 1964, la manifestazione è uno dei più importanti festival estivi della Germania.
Dal 2009 è diretto da Marcus Bosh, che nel 2011 ha fondato la Cappella Aquileia, complesso formato dai
musicisti provenienti dalle migliori orchestre tedesche e internazionali, vincitore del premio Opus Klassik
2021. Marcus Bosh, direttore di fama internazionale e interprete di oltre 100 titoli di repertorio, inclusi
progetti come la tetralogia wagneriana e Les Troyens di Berioz, dal 2008 al 2011 è stato direttore musicale
dell’Opera di Norimberga. Capolavoro del romanticismo musicale tedesco, il Tannhäuser intreccia istanze
filosofiche, spirituali e poetiche del suo tempo attraverso una storia di amore e morte ricavate da antiche
leggende germaniche e dalla figura dell’omonimo poeta e cantore medioevale.
Martedì 22 novembre ore 10 Recita riservata alle scuole
Incontri di preparazione riservati agli insegnanti:
mercoledì 5 ottobre e giovedì 13 ottobre ore 16.30-18.30

GIOACHINO ROSSINI
LA CENERENTOLA
Grand Hotel dei sogni
Opera su libretto di Jacopo Ferretti
Adattamento musicale e drammaturgico AsLiCo
Don Ramiro Pierluigi D’Aloia, Claudio Zazzaro
Dandini Alfonso Michele Ciulla, Pierpaolo Martella
Don Magnifico Ranyi Jiang, Matteo Mollica
Clorinda Jiayu Jin, Deborah Solange Martinez
Tisbe Julia Helena Bernhart, Elena Pervoz
Angelina, sotto il nome di Cenerentola Arina Alexeeva,
Marta Pluda
Alidoro Nicola Ciancio, Masashi Tomosugi
Lobby Boys Elia Galeotti, Domenico Luca, Duccio Zanone
Direttore Enrico Lombardi
Regia Daniele Menghini
Assistenti alla regia Andrea Piazza, Martin Verdross
Scene Davide Signorini
Costumi Nika Campisi
Luci Gianni Bertoli
Orchestra 1813
Produzione AsLiCo
Coproduzione Théâtre des Champs-Elysées e Opéra de Rouen
NUOVO ALLESTIMENTO
Opera domani – XXVI edizione
Il padre di famiglia, Don Magnifico, ormai sul lastrico dopo aver sperperato tutta l’eredità di Cenerentola,
trasforma il suo palazzo in un grand hotel, con la speranza di risollevare le finanze della casa. Ritagliandosi il
ruolo di concierge, obbliga la giovane a vestire gli abiti della cameriera e ne fa la sua serva, mentre le figlie
Clorinda e Tisbe vengono servite e riverite dalla povera sorellastra.
Un bel giorno, la visita inaspettata di un ospite speciale cambierà le sorti della fanciulla maltrattata: il
principe Ramiro in persona sceglie proprio il grand hotel per dare un gran ballo e sposare così la fanciulla
dal cuore più puro di tutto il regno.
Sabato 3 dicembre ore 20
Domenica 4 dicembre ore 15.30

PROFEZIA
Cantata scenica, liberamente ispirata a una poesia
di Pier Paolo Pasolini, per soprano, 2 voci popolari,
2 voci narranti e ensemble
Libretto Sandro Cappelletto
Musica Matteo D’Amico, Enzo e Lorenzo Mancuso
Allestimento e immagini Carlo Fiorini
Ensemble Strumentale del Teatro Comunale di Modena
Nuova commissione Fondazione Teatro Comunale di Modena
In collaborazione produttiva con Fondazione Paolo Grassi o.n.l.u.s.
Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini
PRIMA RAPPRESENTAZIONE ASSOLUTA – NUOVO ALLESTIMENTO
Il Teatro Comunale di Modena ha commissionato a Sandro Cappelletto e Matteo D’Amico, due dei maggiori
autori italiani del teatro d’opera contemporaneo, una nuova opera in occasione del centenario della nascita
di Pier Paolo Pasolini. A partire da uno dei suoi testi più illuminanti sulla nostra attualità, librettista e
compositore mettono in scena la profezia di un uomo nuovo, figlio dell’integrazione fra i popoli.
Fra numerose altre partiture operistiche Matteo D’Amico ha composto La finestra su Kensington Gardens
rappresentato al Teatro Alighieri di Ravenna e al Teatro Olimpico di Roma, Dannata epicurea, su libretto di
Sandro Cappelletto, per il teatro Massimo di Palermo, Lavinia fuggita, da un racconto di Anna Banti per il
Teatro Comunale di Modena, Patto di sangue, sempre con Cappelletto per il Festival del Maggio Musicale
Fiorentino, Le Malentendu per il Festival Sferisterio Opera di Macerata. Nel campo della produzione
destinata all’orchestra si ricordano Le creature di Ade, diretta da Daniele Gatti con l’Orchestra del Teatro
Comunale di Bologna, Flight from Byzantium commissionata dalla London Philarmonic Orchestra e diretta
da Vladimir Jurovski e Veni veni Mephostophilis commissionato dall’Accademia di Santa Cecilia e diretto da
Antonio Pappano
Venerdì 16 dicembre ore 10.30 Recita riservata alle scuole
Venerdì 16 dicembre ore 20

GIOVANNI SOLLIMA
IL LIBRO DELLA GIUNGLA
Opera su libretto di Pier Francesco Maestrini
Dai racconti di Rudyard Kipling
Mowgli Giulia Bolcato
Bagheera Cecilia Bernini
Baloo Roberto Maietta
Shere-Khan/Gurilla Matteo Mollica
Akela/Kaa Valentino Buzza
Direttore Gianluca Martinenghi
Regia Pier Francesco Maestrini
Costumi Luca Dall’Alpi
Luci Giorgio Valerio
Cartoons Joshua Held
Orchestra Cupiditas
Nuova produzione Teatro Regio di Parma edita da SIV
Coproduzione Fondazione Teatro Coccia di Novara, Fondazione Teatro Regio di Parma, Theater Kiel, Theater
Lübeck, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
NUOVO ALLESTIMENTO
Giovanni Sollima è un violoncellista di fama internazionale e fra i compositori italiani contemporanei più
eseguiti al mondo. Apprezzato per una scrittura senza confine di genere, dalla musica colta alla musica
popolare, ha collaborato con Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Viktoria Mullova, Patti Smith, Stefano Bollani, Elisa e
Paolo Fresu e si è esibito alla Carnegie Hall di New York, alla Wigmore Hall di Londra, alla Salle Gaveau di
Parigi e alla Scala di Milano. Per il cinema, il teatro, la televisione e la danza ha scritto e interpretato musica
per autori quali Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, Karole Armitage e Carolyn
Carlson. Con Il libro della giungla, che debuttato al teatro di Kiel nel 2020, ha dato vita a un’opera per tutta
la famiglia basata su uno dei più famosi classici della letteratura coloniale britannica (Rudyard Kipling 1865-
1936). La storia di crescita e formazione di un bambino cresciuto fra gli animali selvaggi e la sua ricerca di
identità lontano dalla civiltà è stata immortalata e resa celebre anche dall’omonimo film di Walt Disney del
1967.
Venerdì 20 gennaio 2023 ore 20
Domenica 22 gennaio 2023 ore 15.30

CLAUDE DEBUSSY
PELLÉAS ET MÉLISANDE
Dramma lirico in cinque atti e dodici quadri
su libretto di Maurice Maeterlinck
Mélisande Monica Bacelli
Pelléas Phillip Addis
Golaud Michael Bachtadze
Arkël Vincent Le Texier
Geneviève Enkelejda Shkoza
Yniold Silvia Frigato
Un medico, un pastore Andrea Pellegrini
Maestro concertatore e direttore Marco Angius
Regia, scene e costumi Barbe & Doucet
Luci Guy Simard
Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini
Coro del Teatro Regio di Parma
Maestro del coro Martino Faggiani
Coproduzione Fondazione Teatro Regio di Parma, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro
Comunale di Modena
Allestimento Fondazione Teatro Regio di Parma
Unico dramma musicale portato a compimento da Claude Debussy, rappresentato nel 1902, Pelléas e
Mélisande ha segnato l’apertura del nuovo secolo e inaugurava, con un profondo mutamento di stile e di
linguaggio, il teatro lirico del Novecento. Per poter pervenire a un modello d’opera così nuovo e
rivoluzionario, l’autore dovette lavorarvi per ben dieci anni, a partire dal suo primo incontro col dramma in
prosa di Maurice Maeterlinck, alfiere del simbolismo letterario. Raramente rappresentata, l’opera si vede a
Modena una produzione nata al Teatro Regio di Parma e andata in onda per Rai Cultura su Rai 5. Regia,
scene e i costumi sono firmate dal del team creativo franco-canadese Barbe & Doucet che concepiscono un
allestimento circolare, che si ispira allo Spiritismo tardo ottocentesco, in cui i personaggi sono immersi in un
limbo, tra elementi scenici naturali, boschivi e acquatici, marmi che evocano cimiteri monumentali, isole
semoventi, pannelli e fondali in continuo movimento. Una realtà a cavallo tra diversi mondi, da cui non
sembra esser possibile sfuggire, dove ciascun elemento ha un significato simbolico. La parte musicale dello
spettacolo è affidata a Marco Angius, direttore di riferimento internazionale per il repertorio musicale
contemporaneo.
Venerdì 3 febbraio 2023 ore 20
Domenica 5 febbraio 2023 ore 15.30

ANTONIO VIVALDI
IL TAMERLANO OVVERO LA MORTE DI BAJAZET
Tragedia per musica in tre atti su libretto
di Agostino Piovena
Bajazet Bruno Taddia
Tamerlano Filippo Mineccia
Asteria Delphine Galou
Andronico Federico Fiorio
Idaspe Arianna Vendittelli
irettore al clavicembalo Ottavio Dantone
Regia, scene e costumi Stefano Monti
Luci Eva Bruno
Tappeto dipinto Rinaldo Rinaldi
Videomaker Cristina Ducci
Illustrazioni Lamberto Azzariti
Danzatori DaCru Dance Company
Coreografie Marisa Ragazzo e Omid Ighani
Accademia Bizantina
Coproduzione Teatro Alighieri-Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatri di Piacenza,
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Azienda Teatro del Giglio
NUOVO ALLESTIMENTO
Questa edizione del Tamerlano di Vivaldi è frutto di un progetto curato da Ottavio Dantone per l’Accademia
Bizantina e inciso in disco per l’etichetta Naïve. Secondo la prassi in uso nella prima metà del Settecento,
l’opera è nella forma di un ‘pasticcio’ che Vivaldi aveva realizzato scrivendo brani originali e altri provenienti
da opere proprie o da altri autori sul canovaccio di un soggetto storico molto noto al pubblico. Il libretto di
Agostino Piovene infatti fu messo in musica altre 40 volte a partire dal 1711, da Leonardo Leo, Georg
Friedrich Händel, Nicola Antonio Porpora, Niccolò Jommelli, Giuseppe Sarti, Giuseppe Scarlatti, Josef
Mysliveček, e tanti altri. “È cosi nota la storia del Tamerlano e di Bajazette – scriveva il librettista -, che
invece di affaticarmi ad istruirne il lettore dovrei studiarmi a disimprimerlo da certe opinioni che vengono
accreditate per vere”. La versione di Antonio Vivaldi (illuminata per l’occasione da una nuova edizione
critica di Bernardo Ticci) fu presentata nel 1735 al Filarmonico di Verona.
L’azione è ambientata a Prusa, capitale della Bitinia, nel 1403: Bajazet, sultano turco, è stato sconfitto
dall’imperatore tartaro Tamerlano che lo tiene prigioniero nel suo palazzo. L’unica ragione di vita per
Bajazet è il profondo affetto per la figlia Asteria, anch’essa prigioniera. “Pur se costruita attorno a
personaggi con pertinenza storiografica – racconta il regista Stefano Monti -, l’opera in questione si
caratterizza per una sua astoricità. Tutto s’incentra sulle passioni, fino alla follia, il sublime si mescola con il
terribile, la bellezza con la brutalità che poi altro non sono che la continua oscillazione fra l’alto e il basso
della vita”.
Venerdì 3 marzo 2023 ore 20
Domenica 5 marzo 2023 ore 15.30

GIUSEPPE VERDI
UN BALLO IN MASCHERA
Melodramma in tre atti su libretto di Antonio Somma
da Gustave III, ou Le bal masqué di Eugène Scribe
Riccardo Giorgio Berrugi
Renato Devid Cecconi
Amelia Maria Teresa Leva
Ulrica Alisa Kolosova
Oscar Lavinia Bini
Direttore Fabrizio Maria Carminati
Regia Massimo Gasparon
da un’idea di Pierluigi Samaritani
Scene e costumi Pierluigi Samaritani
Luci Andrea Borelli
Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti
Coro Lirico di Modena
Voci bianche del Teatro Comunale di Modena
Maestro del coro Paolo Gattolin
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena,
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Allestimento Fondazione Teatro Regio di Parma
Il capolavoro di Verdi si vedrà in uno degli spettacoli più apprezzati fra gli allestimenti che il Teatro Regio di
Parma ha dedicato al compositore. Lo spettacolo è infatti curato nella parte visiva dal regista veneziano
Massimo Gasparon che nel 2013 si era ispirato alle splendide scene e costumi della storica produzione di
Pier Luigi Samaritani. “Potremmo definire questa ripresa un’occasione importante per ritrovare la
modernità attraverso lo stile e la tradizione – ha dichiarato il regista -, dove il nuovo deve nascere dal
nucleo classico della tradizione melodrammatica. Sono onorato di avere ridato vita e ripreso questo
allestimento, in quanto ho potuto studiare da vicino i bozzetti e le scene realizzate, ho scoperto dettagli
preziosi e nascosti: una straordinaria occasione in termini professionali ed umani, in questo affettuoso e
sincero omaggio ad un grande Maestro del nostro teatro”.
La vicenda dell’opera, ispirata a un fatto realmente accaduto, racconta dell’omicidio di Gustavo III di Svezia,
sovrano illuminato ucciso nel 1792 da un rappresentante dell’aristocrazia tradizionalista, intrecciata a un
triangolo amoroso e percorsa da un sottile lettura psicologica dei personaggi.

ABBONAMENTI
Turno A e turno B nelle versioni:
• a 7 titoli, abbonamenti con diritto di prelazione;
• a 4 o 3 titoli, abbonamenti senza diritto di prelazione.
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Abbonati alla stagione 2019/20
Da sabato 16/7 a giovedì 28/7 e da lunedì 29/8 a venerdì 9/9 per gli abbonati alla stagione
2019/20 che intendono confermare il loro posto.
Sabato 10/9 e lunedì 12/9 abbonati alla stagione 2019/20 che desiderano cambiare posto e/o
passare dal turno A7 a B7 o viceversa.
Nuovi abbonati:
• per i turni A7 e B7 da martedì 13/9 a lunedì 19/9
Nuovi abbonati:
• per i turni A3, A4, B3, B4 (senza diritto di prelazione) da martedì 20/9 a lunedì 26/9
Acquisto biglietti:
da martedì 27/9
Biglietteria Corso Canalgrande 85 – telefono 059 203 3010 –
biglietteria@teatrocomunalemodena.i

Alessandro Roveri
Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Comunale di Modena
www.teatrocomunalemodena.it
Via del Teatro 8, 41121 Modena
aroveri@teatrocomunalemodena.it

Foto: © TL / Olaf Malzahn

 

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