Lunedi 8 agosto in Calabria a San Lorenzo del Vallo si discute di beni culturali con Pierfranco Bruni
«Bisogna che i beni culturali siano considerati esistenze di civiltà per non smarrire identità e radicamenti. Le culture sono un abitato antropologico»(Pierfranco Bruni)
di Stefania Romito
Il bene culturale non è un aforisma. È il patrimonio identitario di un popolo e resta l’inciso politico e culturale di una comunità. È su queste determinazioni che si svolgerà un incontro nella Calabria della sibaritide intorno ad un lavoro svolto da Pierfranco Bruni dedicato al castello.
San Lorenzo del Vallo ha puntato fortemente sulla ristrutturazione e valorizzazione di un castello pre rinascimentale i cui rifacimenti vanno oltre sino ad avere elementi che rimandano storicamente al XVII secolo anche se sono state apportate modifiche nei secoli successivi tra accettabili restauri e cattive impostazioni di intonaci di murari.
Pierfranco Bruni è da anni che studia, con diversi approfondimenti, sulla tutela agganciata alla fruizione. Le amministrazioni comunali hanno apportato, comunque, nel bene e nel male il loro contributo ma soltanto di recente si è creata, grazie a dei fondi comunitari, una progettualità di ampio respiro tanto da porre al centro il castello proprio come una reale risorsa e nuova immagine del paese.
Il libro di Pierfranco e Micol Bruni dal titolo «Dalle origini al castello. Un percorso per la contemporaneità», edito da Pellegrini, offre una chiave storica di estremo interesse aprendo una geografia innovativa sui beni culturali del Sud.
La manifestazione è fissata per lunedì 8 agosto alle ore 21.00 che vedrà protagonista proprio Pierfranco Bruni in un dialogare con Anna Lauria sui temi del castello, sui beni culturali e sulla cultura in modo più complessivo.
La problematica stimola un interrogativo che il lavoro di Bruni pone in essere, ovvero la contemporaneità. I beni culturali non determinano soltanto una comparazione con il moderno, ma con il nostro tempo attuale.
di Stefania Romito
Il bene culturale non è un aforisma. È il patrimonio identitario di un popolo e resta l’inciso politico e culturale di una comunità. È su queste determinazioni che si svolgerà un incontro nella Calabria della sibaritide intorno ad un lavoro svolto da Pierfranco Bruni dedicato al castello.
San Lorenzo del Vallo ha puntato fortemente sulla ristrutturazione e valorizzazione di un castello pre rinascimentale i cui rifacimenti vanno oltre sino ad avere elementi che rimandano storicamente al XVII secolo anche se sono state apportate modifiche nei secoli successivi tra accettabili restauri e cattive impostazioni di intonaci di murari.
Pierfranco Bruni è da anni che studia, con diversi approfondimenti, sulla tutela agganciata alla fruizione. Le amministrazioni comunali hanno apportato, comunque, nel bene e nel male il loro contributo ma soltanto di recente si è creata, grazie a dei fondi comunitari, una progettualità di ampio respiro tanto da porre al centro il castello proprio come una reale risorsa e nuova immagine del paese.
Il libro di Pierfranco e Micol Bruni dal titolo «Dalle origini al castello. Un percorso per la contemporaneità», edito da Pellegrini, offre una chiave storica di estremo interesse aprendo una geografia innovativa sui beni culturali del Sud.
La manifestazione è fissata per lunedì 8 agosto alle ore 21.00 che vedrà protagonista proprio Pierfranco Bruni in un dialogare con Anna Lauria sui temi del castello, sui beni culturali e sulla cultura in modo più complessivo.
La problematica stimola un interrogativo che il lavoro di Bruni pone in essere, ovvero la contemporaneità. I beni culturali non determinano soltanto una comparazione con il moderno, ma con il nostro tempo attuale.