Il ruolo del Sindacato Libero Scrittori Italiani, infatti, avrà, nei prossimi mesi, una forte valenza progettuale culturale che interesserà la valorizzazione delle culture. È ciò che Pierfranco Bruni ha sostenuto affermando:
«Il Sindacato Libero Scrittori dovrà avere un ruolo predominante nel dibattito culturale dei prossimi mesi a partire da una vasta discussione sui temi della scuola, dei beni culturali, della ricerca e dell’editoria coinvolgendo competenze e neo laureati dalla scuola ai beni culturali. Uno dei punti forti sarà la valorizzazione della cultura italiana sia nel contesto nazionale che, soprattutto, all’estero con proposte alle Ambasciate italiane nei Paesi esteri e agli Istituti italiani di cultura».
È ciò che, con energia, ha ribadito Pierfranco Bruni, vice presidente nazionale del sindacato, in un recente incontro che ha visto al centro il rapporto tra culture e politica.
Il Sindacato ha punti di riferimento territoriali in tutto il territorio nazionale che permetteranno di sollecitare la dialettica sui temi progettuali sia nei rapporti istituzionali con i Ministeri, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e gli Enti locali sia con gli Istituti scolastici che con il mondo vasto dell’associazionismo.
«In un tempo come il nostro con le articolazioni telematiche avanzate il Sindacato sta sviluppando una serie di iniziative e programmazioni che vanno da Palermo a Milano, dalla Puglia all’Abruzzo. Il punto nevralgico ormai è quello di creare una stretta collaborazione con i beni culturali e il mondo della scuola attraverso una presenza costante all’interno dei percorsi progettuali e valorizzati su tutto il contesto nazionale».
«Un fatto, ha sottolineato il vice presidente Pierfranco Bruni, che non deve riguardare soltanto la questione degli scrittori, ma di tutta la visione geoculturale in senso generale. Il Sindacato è stato un riferimento sin dalla sua nascita nel 1970, voluto da Francesco Grisi, all’interno di queste istituzioni, ma dai prossimi mesi incentiverà la presenza con una serie di iniziative che interesseranno la politica culturale e scolastica partendo dalle soprintendenze ai musei alle biblioteche da una parte e proponendo di rimodulare la cultura nelle scuole con idee inerenti l’adozione dei testi scolastici e la riformulazione dei Pon come conoscenza e scientificità dei saperi per in altro versante. Ci aspettano mesi importanti e impegnativi con una progettualità tutto tondo sulla quale si sta lavorando», ha concluso Pierfranco Bruni.
Tra la tradizione e le innovazioni, è questo l’obiettivo nuovo che il Sindacato ha consolidato dando però consistenza alla realtà attuale e sviluppando, in una fase completamente rinnovata, quelle linee che Francesco Mercadante, presidente del Sindacato, ha solcato in questo ultimo decennio. Pierfranco Bruni punta ad un rapporto diretto tra cultura dei saperi e politica delle cultura con uno sguardo molto attento alla presenza della cultura italiana nei Paesi esteri e il coinvolgimento di esperti e di neo laureati che operano nei settori della scuola e dei beni culturali.