Festival d’Autunno del Maggio Musicale Fiorentino
Sabato 19 novembre 2022 alle ore 18, nella Sala Grande del Teatro, il debutto di Dame Jane Glover alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. In programma le composizioni di Sergej Prokof’ev, Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Joseph Haydn. Voce solista Rosalía Cid.
Firenze, 17 novembre 2022 – Continuano gli appuntamenti sinfonici del Festival d’Autunno del Maggio: sabato 19 novembre alle ore 18, sul podio della Sala Grande del Teatro, alla guida dell’Orchestra del Maggio, Dame Jane Glover al suo debutto assoluto sulle scene fiorentine: in cartellone un corposo programma con la Sinfonia n. 1 in re maggiore di Sergej Prokof’ev, diretta per la prima volta dallo stesso autore a San Pietroburgo nell’aprile del 1918; il mottetto Exsultate, jubilate in fa maggiore, piccolo concerto vocale in tre parti, voce solista Rosalía Cid e la Sinfonia in fa maggiore K. 112 di Wolfgang Amadeus Mozart.
In conclusione alla serata, la Sinfonia in si bemolle maggiore Hob:I:102 di Franz Joseph Haydn, composta nel 1794 a Londra nel corso del secondo soggiorno in Gran Bretagna del musicista austriaco.
Il concerto è sponsorizzato da Zurich.
Dopo il debutto di Andrés Orozco-Estrada, nel concerto dello scorso 23 ottobre, il Festival d’Autunno del Maggio segna un altro, atteso, esordio sul podio della Sala Grande del Teatro: Dame Jane Glover.
Acclamata direttrice d’orchestra britannica, ha ricevuto nel 2021 il titolo di «Dame Commander dell’Ordine dell’Impero britannico» in occasione dei New Year’s Honours concessi dalla regina Elisabetta II. Ha debuttato al Wexford Festival Opera nel 1975 dirigendo una sua edizione de L’Eritrea di Francesco Cavalli. Ha poi partecipato al Festival di Glyndebourne nel 1979 ed è stata direttrice musicale della Glyndebourne Touring Opera dal 1981 al 1985. Direttrice artistica dei London Mozart Players dal 1984 al 1991, è stata anche direttrice principale della Huddersfield Choral Society e della London Choral Society. Dal 2002 è la direttrice musicale di Music of the Baroque di Chicago. Dal 2009 al 2016 è stata Direttrice d’Opera alla Royal Academy of Music, dove ora ha la carica di Felix Mendelssohn Visiting Professor. Recentemente è stata Visiting Professor di Opera all’Università di Oxford, dove lei stessa ha studiato.
Apprezzata e richiesta sulla scena lirica internazionale, ha collaborato con numerose compagnie nei più importanti teatri e festival tra cui: Metropolitan Opera e City Opera di New York, Royal Opera House e English National Opera di Londra, Festival di Glyndebourne, Staatsoper di Berlino, Glimmerglass Opera, Opéra national di Bordeaux, Opera Australia, Chicago Opera Theatre, Opéra national du Rhin, Opera di Saint Louis, Teatro Real di Madrid, Royal Danish Opera e Teatro La Fenice di Venezia.
Come specialista mozartiana ha diretto regolarmente tutte le opere di Mozart in tutto il mondo sin dalla sua prima esecuzione a Glyndebourne negli anni Ottanta, ma il suo repertorio operistico comprende anche opere di Monteverdi, Händel e Britten. Tra gli impegni più importanti delle ultime stagioni figurano Die Zauberflöte al Metropolitan; Alcina alla Washington Opera e L’elisir d’amore alla Houston Grand Opera. Nella stagione 2020/2021 ha diretto per la prima volta Albert Herring con la Minnesota Opera e nella stagione in corso è tornata al Metropolitan e alla Grand Opera di Houston per dirigere Die Zauberflöte. Tra gli impegni recenti segnaliamo la collaborazione continua con “Music of the Baroque” di Chicago, il ritorno sul podio delle Orchestre di Philadelphia, Cleveland, Houston, St Luke’s (alla Carnegie Hall), London Mozart Players, nonché le sue presenze alla Severance Hall e al Blossom Music Festival di Cleveland. Jane Glover ha inoltre inciso una serie di sinfonie di Mozart e di Haydn con i London Mozart Players, ma anche musiche di Haydn, Mozart, Schubert, Mendelssohn, Britten e Walton con la London Philharmonic Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra e i BBC Singers.
Nell’esecuzione del Motetto in fa maggiore K 165 Exultate, Jubilate, è impegnato il soprano Rosalía Cid: inizia il suo percorso musicale da bambina nella “Cappella Compostelana” di musica antica del Duomo e nel coro di voci bianche della Orquesta Santiago de Compostela, la sua città, per poi laurearsi in canto a Santiago, La Coruña e Vigo. Nel 2018 si trasferisce a Firenze per studiare al Conservatorio Luigi Cherubini e nel gennaio del 2019 debutta come Lauretta in Gianni Schicchi diretto da Paolo Ciardi, esibendosi anche in “Ciak, Bohème” (Mimì e Musetta), una produzione del Teatro del Maggio Fiorentino, al Teatro Goldoni di Firenze. Ancora al Teatro del Maggio, nel 2020, è Giannetta ne L’elisir d’amore per bambini, con regia di Grisha Asagaroff e nello stesso anno inizia il suo percorso all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, cantando, sempre al Teatro del Maggio, in Rigoletto, diretto da Riccardo Frizza per la regia di Davide Livermore e come Liù in Turandot, Principessa di Gelo, spettacolo di Venti lucenti con la regia di Manu Lalli. Debutta inoltre il ruolo di Gabriel in Die Schöpfung di Haydn per l’apertura del Festival della Valle d’Itria diretta da Fabio Luisi con la regia di Fabio Ceresa.
Il programma:
Sergej Prokof’ev
Sinfonia n. 1 in re maggiore op. 25, Classica
Ha lo sguardo rivolto al Settecento Sergej Prokof’ev quando, nel 1917, nella solitudine della villeggiatura in campagna e volutamente orfano del suo pianoforte, inizia a pensare a una sinfonia nello stile di Haydn. I quattro movimenti della Sinfonia n. 1 in re maggiore op. 65, denominata dallo stesso autore ‘Classica’, seguono alla lettera la successione della sinfonia settecentesca ma, in realtà, l’illustre modello serve solo per l’involucro formale. La scrittura di Prokof’ev corrode infatti dall’interno i procedimenti della sinfonia donando all’intero lavoro un aspetto ironico, straniante e moderno. Nel primo movimento, per esempio, il compositore privilegia la contrapposizione timbrica e ritmica a quella tematica, nel terzo impagina una Gavotta dal ritmo pungente, mentre nell’ultimo movimento si affida a un Rondò vivacissimo e spumeggiante dal carattere dichiaratamente novecentesco.
Wolfgang Amadeus Mozart
Exsultate, jubilate, mottetto in fa maggiore K. 165
All’inizio del 1773, tra una prova e l’altra dell’opera Lucio Silla, Mozart si ritagliò il tempo per comporre il mottetto per soprano e orchestra Exsultate, jubilate in fa maggiore K. 165. La pagina era dedicata al castrato Venanzio Rauzzini, uno degli interpreti principali del Lucio Silla, nonché cantante celebre per la voce angelica e cristallina, particolarmente apprezzata anche dal compositore e dal padre di lui Leopold. Nonostante il mottetto sia una composizione afferente al genere della musica sacra, il dono musicale confezionato da Mozart per Rauzzini risulta indubbiamente calibrato sulle qualità vocali del dedicatario. Nelle due arie con recitativo di cui si compone e nel celebre Alleluja conclusivo, Mozart sfoggia infatti una scrittura volutamente virtuosistica e di chiara matrice teatrale che rapisce l’ascoltatore facendogli dimenticare qualsiasi appartenenza di genere o classificazione.
Sinfonia in fa maggiore K. 112
Composta nell’autunno del 1771, durante il secondo soggiorno a Milano, la Sinfonia in fa maggiore KV 112nacque in vista di uno dei tanti ricevimenti musicali organizzati in città, allietati dalla presenza e dalla musica del giovane Mozart. Eseguita il 22 novembre 1771 nel palazzo del conte Firmian, la sinfonia è articolata in quattro movimenti caratterizzati da freschezza d’invenzione ed equilibrio. L’Allegro apre la composizione con il piglio vivace del primo tema esposto dagli archi a cui rispondono gli oboi; assai particolare è l’Andante, con la graziosissima melodia da carillon intonata dai soli archi; il Minuetto mantiene le caratteristiche della danza di corte muovendosi compassato ed elegante; mentre il Rondò conclusivo, animato da un motivo di caccia, sigla la pagina con spirito brillante.
Franz Joseph Haydn
Sinfonia in si bemolle maggiore Hob:I:102
Dopo un breve ritorno in Patria, a seguito del primo soggiorno londinese, Haydn varcò una seconda volta la Manica nel 1794 per una nuova e fortunata tournée di concerti, ancora una volta organizzata dall’impresario Johann Peter Salomon. Il maestro austriaco presentò al pubblico inglese altre sei sinfonie che, aggiungendosi alle prime sei realizzate in terra anglosassone, andarono a formare il mirabile ciclo delle dodici sinfonie ‘londinesi’, ritenute l’espressione massima dell’arte sinfonica di Haydn. La Sinfonia in si bemolle maggiore fu eseguita al King’s Theatre di Londra il 2 febbraio del 1795. Come le altre, si apre con un Largo introduttivo che prepara la strada all’Allegro vivace che segue, tutto giocato su un tema vigoroso e scattante. La serenità che pervade l’Andante cede il passo a un Minuetto irruente e dal ritmo marcato. Il movimento finale, invece, in forma di Rondò, consente ad Haydn un gioco di riprese e rimandi tra archi e legni in un clima di manifesta festosità.
La locandina:
SERGEJ PROKOF’EV
Sinfonia n. 1 in re maggiore op. 25 Classica
Allegro con brio / Larghetto / Gavotta: Non troppo allegro / Finale: Molto vivace
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Exsultate, jubilate
Mottetto in fa maggiore K. 165
per soprano e orchestra
Allegro, Exsultate, jubilate (Allegro) / Recitativo, Fulget amica dies e Tu virginum corona (Andante) / Alleluja (Vivace)
Soprano: Rosalia Cíd
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WOLFGANG AMADEUS MOZART
Sinfonia in fa maggiore K. 112
Allegro / Andante / Menuetto e Trio / Molto allegro
FRANZ JOSEPH HAYDN
Sinfonia in si bemolle maggiore Hob. I:102
Largo. Allegro vivace / Adagio / Menuetto: Allegro e Trio / Finale: Presto
Direttrice
Dame Jane Glover
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Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Prezzi:
Visibilità limitata e ascolto: 15€
Galleria: 25€
Palchi B: 40€ Palchi A: 75€
Platea 4: 40€ Platea 3: 55€ Platea 2: 75€ Platea 1: 100€
Paolo Klun
Responsabile
Ufficio Stampa & Media- Comunicazione –
Maggio Musicale Fiorentino
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