Serena conduce operaclassica eco italiano

I RISULTATI DEL XXII FESTIVAL VERDI

Un’edizione che segna il ritorno del Festival ai livelli pre-pandemici,

per numero di appuntamenti e nuove produzioni, di presenze e di incassi,

registrando l’indice SROI più alto nella sua storia e confermandone l’attrattività,

la solidità e l’impatto positivo sul territorio.

Il report del XXII Festival Verdi è consultabile su

teatroregioparma.it

 

Oltre 15000 spettatori per il Festival Verdi e 14000 per Verdi Off, un incasso pari a € 875.860 e un indice SROI (Social Return On Investment) pari al 3,1 – il più alto nella storia del Festival: sono questi alcuni dei numeri del report del XXII Festival Verdi, consultabile su teatroregioparma.it

I dati raccolti, frutto del lavoro di monitoraggio e di analisi dell’Osservatorio permanente istituito dal Teatro Regio in collaborazione con l’Università di Parma, e con BIP. Business Integration Partners, restituiscono il ritratto di un’edizione che segna in maniera decisiva il ritorno del Festival ai livelli pre-pandemici, dando conferma della sua attrattività, come testimonia l’incremento delle presenze di pubblico straniero, quasi assente negli ultimi due anni, della sua solidità, anche in termini di reputazione, e dell’impatto positivo sul territorio e sulla comunità, in termini economici e sociali.

 

“Si conferma qui, ancora una volta – dichiara Anna Maria Meo, Direttore generale Teatro Regio di Parma e Direttore artistico del Festival Verdi 2022 “che un lavoro serio, costante e rigoroso come quello fatto dal Teatro Regio di Parma in questi anni, non solo consente di reagire ad eventi avversi di portata epocale investendo sulla progettualità ma fa sì che, appena si registri un’inversione di tendenza, l’Istituzione si faccia trovare pronta a cogliere ogni opportunità per valorizzare quell’onda tanto attesa di ripresa. Ed è proprio questo che è accaduto al Teatro Regio che, pur soffrendo moltissimo come tutte le Istituzioni culturali gli esiti della pandemia, non ha mai rinunciato a mettere in cantiere e realizzare progetti e sviluppare strategie per attraversare quel presente tanto frustrante immaginando di poter al più presto ricominciare a crescere. Ecco, io credo che da questo si generi quel dato numerico: un magnifico 3,1 di SROI che ci fa superare il pur lusinghiero dato del 2019 e ci fa saltare la barriera del 3, a testimonianza di uno slancio e di una prontezza nel cogliere questa nuova occasione che ci è stata data per dimostrare che siamo in grado di produrre mettendo al centro la qualità, senza perdere di vista l’obiettivo di redistribuire al territorio quei dividendi materiali e immateriali che la comunità attende e a cui ha diritto.”

 

“Il XXII Festival Verdi può dirsi il Festival delle conferme – dichiara Michele Guerra, Presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma. “I risultati ci dimostrano infatti che il Festival Verdi ha sviluppato un metodo di lavoro in grado di conciliare rigore scientifico, sostenibilità economica e qualità artistica. Dopo due anni segnati dalla pandemia, durante i quali il Teatro Regio ha saputo non rinunciare alla sua missione non solo culturale, ma anche sociale, il Festival ha finalmente potuto vedere il ritorno del pubblico straniero, un aumento di presenze e incassi, un impatto sul territorio che si conferma, economicamente, il più importante di sempre. Tutti elementi che confermano che il percorso segnato è quello giusto e mi consente di nuovo di ringraziare Anna Maria Meo per il lavoro svolto a vantaggio della nostra città nei suoi anni da Direttrice generale del Teatro”.

 

 

SROI (SOCIAL RETURN ON INVESTMENT)

 

L’Osservatorio permanente sul Festival Verdi, avvalendosi del lavoro dei professori dell’Università di Parma Isabella Mozzoni del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali e Giulio Tagliavini del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, con la collaborazione di Simone Garavaglia di BIP. Business Integration Partners, ha elaborato l’analisi SROI (Social Return On Investment) con l’obiettivo di verificare e valutare gli effetti esterni del Festival Verdi, consentendo di mettere a fuoco gli impatti favorevoli, stimati con estrema prudenza nella loro dimensione monetaria.

Ne è risultato un indice SROI pari a 3,1 (ogni € 10 investiti nel Festival Verdi hanno indotto benefici per gli stakeholder stimabili in almeno € 31), il più alto nella storia del Festival, a fronte di un investimento complessivo più basso di quello delle precedenti edizioni pre-pandemia, pari a € 6.198.826. L’indice SROI evidenzia dunque € 9.331.725 di benefici per la comunità cittadina, € 2.043.288 per il settore dello spettacolo dal vivo e € 7.751.123 per gli operatori economici.

“L’investimento complessivo è poco più basso di quello del 2018, ma con risultati migliori grazie alla reputazione che il festival ha maturato – dichiarano Isabella Mozzoni e Giulio Tagliavini. “Si ricorda inoltre che nel 2022 l’inflazione ha ripreso ad aumentare e si è assestata intono all’8,9%. Se si dovesse considerare il fenomeno inflattivo le risorse investite ammonterebbero nel 2022 a 5.455.598, ossia un imposto più basso rispetto al 2018 e lo SROI sarebbe del 3,5. Nel 2022, in sostanza, si è investito meno rispetto al 2018 e al 2019, ma si è ottenuto di più in termini di impatto. Questo richiederebbe una riflessione non superficiale sulla relazione tra investimento e outcome, ricordando che oggi il festival gode della reputazione ottenuta anche grazie alle scelte fatte negli anni di lancio del “nuovo corso”. Si tratta di un invito a tutti gli stakeholder a leggere i dati in ottica strategica di lungo periodo e utilizzarli per analizzare in maniera più completa e profonda la realtà culturale della nostra città”.

 

I NUMERI DEL XXII FESTIVAL VERDI

 

Il XXII Festival Verdi ha realizzato in totale 13 eventi, per 30 appuntamenti operistici e concertistici e 10 incontri in 4 luoghi diversi, raggiungendo per la prima volta nella sua storia il Teatro Girolamo Magnani di Fidenza con una produzione operistica.

Sono state coinvolti 158 artisti, 7 orchestre e 3 cori: la Filarmonica Arturo Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma, l’Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna – partner istituzionali del Festival Verdi, con cui il Teatro Regio consolida una collaborazione importante sul piano dello sviluppo culturale della città di Parma e della Regione Emilia-Romagna, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Ensemble Victor Hugo, l’Orchestra del Decennale, l’Orchestra Filarmonica Italiana.

Sono stati impiegati 214 lavoratori (Elettricisti, Fonici, Attrezzisti, Falegnami, Macchinisti, Scenografi realizzatori, Sarti, Truccatori, Parrucchieri, Personale amministrativo, di sala e di portineria), 106 dei quali under 35 e 158 artisti, tra cantanti, musicisti, assistenti, attori, maestri collaboratori.

 

PRESENZE E INCASSO

 

Il Festival Verdi ha accolto 15.787 spettatori e Verdi Off 2.555 spettatori (per gli appuntamenti con biglietti offerti da Opem) per un totale di 18.342 spettatori, provenienti per il 59% circa dal territorio.

L’incasso del Festival Verdi si attesta quest’anno a € 875.860. I biglietti sono stati acquistati per il 75% alla biglietteria e online per il restante 25% alla biglietteria del Teatro.

 

PARTNER E SPONSOR

 

Le entrate da Istituzioni, Partner e Sponsor ammontano quest’anno a € 2.976.225 con un aumento, rispetto al 2021, pari al 2,5%, dovuto prevalentemente al contributo degli sponsor che hanno sostenuto la produzione de Il trovatore a Fidenza e all’esito dell’asta tenutasi in occasione dello Spring Gala di New York.

 

 

Il Festival Verdi è stato realizzato grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Reggio Parma Festival, Comune di Parma. Main partner Chiesi. Major partner Fondazione Cariparma. Partner Crédit Agricole Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori CePIM, Mutti, Parmacotto, Grasselli, Sicim, La Giovane, Oinoe, Colser, Parmalat. Con il contributo di Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Comune di Fidenza, Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Advisor AGFM. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Digital counselling Unsocials. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Tour Operator Partner Parma Incoming. Hospitality Partner Novotel. Sostenitori tecnici De Simoni, Milosped, IgpDecaux, Cavalca, Graphital. Il Teatro Regio aderisce a Fedora, Opera Europa, Opera Vision, Emilia taste, nature & culture. Partner istituzionali Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini. Partner artistici Società dei Concerti di Parma, Casa della musica, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Coro del Teatro Regio di Parma. L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2021.

 

INTERNATIONAL FRIENDS OF FESTIVAL VERDI

 

Gli International Friends of Festival Verdi, associazione senza scopo di lucro con sede nel cuore del distretto finanziario di New York e fondata nel 2017 per affiancare oltreoceano il Teatro Regio nella missione di promuovere l’amore per Verdi hanno preso parte anche quest’anno alla rassegna, durante la quale hanno potuto immergersi in esperienze esclusive, culturali e territoriali, in un clima di vivo entusiasmo derivante anche dal grande successo riscosso dal Gala di presentazione del Festival Verdi, tenutosi il 28 aprile 2022 presso il Metropolitan Club, ed organizzato con il loro supporto. 180 ospiti hanno preso parte ad una serata esclusiva, impreziosita dalla proposta culinaria, concepita ad hoc, di Massimo Bottura. La generosità e la vicinanza dei sostenitori americani favoriscono e incoraggiano la missione culturale del Teatro Regio, costituendo certezze ed infondendo speranza durante questo periodo pieno di sfide.

 

COMUNICAZIONE E PUBBLICITÀ

 

La comunicazione del Festival ha raggiunto 281 testate nazionali e 43 testate internazionali, coinvolgendo una platea di 181 giornalisti accreditati, e producendo 1291 articoli pubblicati e 24 servizi radio-televisivi, generando un OTS (Opportunity to see: numero medio di possibili visualizzazioni) di 366 milioni di visualizzazioni e un AVE (Advertising Value Equivalent: valore economico dei contenuti), pari a € 3,2 milioni. A questi dati vanno aggiunti quelli relativi alla pubblicità (inserti, advertising, inserzioni Facebook, manifesti e digital, campagne tv) che, a fronte di € 128.000 di investimento diretto, ha generato un OTS di 264 milioni e un AVE di € 3,6 milioni.

Il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio Storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso, è l’immagine iconica del Festival Verdi, immediatamente riconoscibile e familiare per il pubblico. Oltre 13.000 sono stati i materiali, cartacei e digitali (Brochure, Programmi di sala, Cartoline, Manifesti, Totem, Stendardi, Plance, Roll-up) sui quali l’immagine è stata declinata, prodotti e distribuiti dal 7 febbraio al 16 ottobre 2022.

 

CAMPAGNA RADIO-TELEVISIVA MEDIASET

 

L’apporto alla promozione da parte di Mediaset, Media partner del Festival Verdi, è stato ancora una volta di straordinario impatto. Mediaset ha condotto una campagna di 42 giorni, dal 31 luglio al 10 settembre 2022, del valore di € 2,93 milioni (di cui il 49% su Canale 5), con 700 passaggi sulle 13 diverse emittenti (Canale 5, Italia 1, Rete 4, Radio Monte Carlo, Focus, Italia2, La5, Tgcom24, Iris, Extra, Canale20, Top Crime, Radio 105 Tv, Cine 34) degli 8 spot realizzati, raggiungendo circa 246 milioni di utenti (di cui il 40 % su Canale 5).

 

TV, STREAMING, CD, DVD, INIZIATIVE SPECIALI

 

Oltre ai servizi giornalistici dedicati al Festival Verdi, RAI Radio Tre ha trasmesso in diretta le prime di Messa da Requiem, Il trovatore e Simon Boccanegra, condotte da Susanna Franchi e Oreste Bossini con interviste, negli intervalli, a direttori e registi. Le puntate sono rimaste a disposizione del pubblico su RaiPlay Sound.

Operastreaming, il primo portale italiano dedicato all’Opera, che propone ogni anno un cartellone di titoli realizzati nei principali teatri dell’Emilia-Romagna, ha trasmesso in diretta Simon Boccanegra nella recita del 14 ottobre con contenuti speciali dedicati. Le visualizzazioni al 2 dicembre 2022 sono state 7.802, con accessi (in ordine decrescente) da Italia, Stati Uniti, Spagna, Germania, Giappone, Corea del sud, Francia, Russia, Regno Unito, Polonia, Canada, Argentina, Messico, Brasile, Australia, Turchia, Paesi Bassi, Taiwan, Romania, Vietnam, Grecia, Svezia, Thailandia, Ucraina.

Nell’ambito della rubrica di informazione Tuttifrutti sono andati in onda su Rai News 24 2 servizi dedicati al Festival a cura di Fabio Cappelli.

In occasione della Messa da Requiem, che ha visto coinvolta l’Orchestra Nazionale della Rai, il portale di Rai Cultura ha dedicato al Festival Verdi una rubrica speciale con interviste e immagini delle prove e dei concerti.

Due servizi dedicati al Festival Verdi sono stati trasmessi il 10 ottobre su Tv 2000 nell’ambito della trasmissione Di buon mattino.

Il servizio di Tito Giliberto dedicato all’inaugurazione del Festival Verdi è andato in onda su Italia 1 nell’edizione serale di Studio Aperto del 22 settembre.

Una troupe del canale televisivo tedesco RBB, appartenente al principale gruppo radiotelevisivo della Germania ARD, è stata ospite del Festival Verdi nell’ambito di un approfondimento sull’Emilia-Romagna.

Un approfondimento sul programma del Festival Verdi è stato offerto agli ascoltatori di RSI Rete2 da Giuseppe

Clericetti che ha intervistato Anna Maria Meo e Roberto Abbado.

Diversi i servizi giornalistici e i contenuti speciali dedicati al Festival Verdi dalle reti più strettamente legate al territorio, TVParma e TeleReggio (4 puntate de Il salotto della Lirica).

FESTIVAL VERDI / REPORT 2022

WEB E SOCIAL

 

Dal 1 agosto al 17 novembre 2022, il sito teatroregioparma.it ha raccolto 343.799 visualizzazioni da 72.014 utenti provenienti da 118 paesi, con una durata media di permanenza di 247’’. In totale, nei giorni presi in esame, sono ben + 80% i nuovi visitatori.

 

Unsocials, Digital Counsellinmg del Teatro Regio di Parma, ha elaborato attraverso Doyle l’analisi dei profili social del Teatro Regio e il social listening della rete relativo al Festival Verdi e a Verdi Off, dal 1 settembre al 15 novembre 2022. Sono stati 206 i post pubblicati sui profili Facebook e Instagram del Teatro Regio di Parma, con oltre 2,5 milioni di impressions della pagina Facebook (numero di volte che un contenuto ha avuto la possibilità di essere visualizzato), 512 nuovi follower e un engagement totale (persone che hanno interagito con i contenuti della pagina) di 102.700.

Il profilo Instagram del Teatro Regio nei medesimi giorni di campagna ha raccolto oltre 659.000 impressions, con 657 nuovi follower e raggiungendo con i suoi contenuti, post e stories, 235.700 account unici (total reach).

 

I NUMERI DI VERDI OFF

 

“Verdi Off è nato per portare Verdi fuori dal Regio, per incontrare le persone, un pubblico potenziale, in giro per le strade e i luoghi della quotidianità, con una programmazione varia e multidisciplinare – dichiara Barbara Minghetti, curatrice di Verdi Off. “Abbiamo sempre privilegiato il desiderio di entrare in contatto empatico con i nostri differenti pubblici, con progetti di partecipazione e vicinanza. Pian piano negli anni abbiamo allargato i nostri orizzonti, avvicinandoci sempre di più al pubblico più fragile, spesso impossibilitato a venire in teatro. Verdi Off di oggi è un format innovativo che cerca connessioni con mondi diversi, da quello turistico, animando luoghi di particolare interesse (un gioco a squadre nel Palazzo Ducale o al Castello di Montechiarugolo, uno spettacolo fatto da bambini per soli bambini al Palazzo dei Ministeri) a quello delle associazioni del Terzo Settore […]. Il futuro di Verdi Off è sicuramente ancora nelle strade e nelle piazze, nei luoghi di incontro con le persone, con l’ambizione di tornare a realizzare la Verdi Street Parade che nel 2019 ha invaso la Città di colori e di musica”.

 

216 appuntamenti a ingresso libero in 30 giorni, grazie anche al contributo dello sponsor Opem, 42 eventi in 69 luoghi diversi in Città e in Provincia, con un pubblico stimato in oltre 14.000 spettatori, 12 commissioni in prima assoluta, 42 associazioni, compagnie e istituzioni musicali, culturali e sociali con oltre 900 artisti coinvolti. Quest’anno Verdi Off ha abbracciato i 7 quartieri della città di Parma e 11 comuni della provincia (Busseto, Traversetolo, Fontanellato, Soragna, Montechiarugolo, Sala Baganza, Polesine Zibello, Felino, Collecchio, Roccabianca, Salsomaggiore Terme), grazie alla convenzione che ha stretto ancor più la collaborazione tra il Teatro Regio di Parma, la Provincia di Parma e i Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.

Questi i numeri della VII edizione di Verdi Off dal 17 settembre al 16 ottobre 2022, realizzato dal Teatro Regio di Parma, progetto speciale del Reggio Parma Festival, in collaborazione con il Comune di Parma, Reggio Parma Festival e l’Associazione “Parma, io ci sto!”, che ha portato la gioia della scoperta e della riscoperta di Giuseppe Verdi e delle sue opere da prospettive diverse e sorprendenti, creative e originali, in un’atmosfera festosa e trascinante che raggiunga ed emozioni chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del Festival Verdi.

La comunicazione relativa a Verdi Off ha prodotto autonomamente oltre 150 post sulle pagine di Facebook e Instagram. La pagina Facebook Verdi Off ha accresciuto la propria fanbase di 159 nuovi fan con un engagement di 10.770 persone (che hanno interagito con i contenuti della pagina), 183.300 impressions (numero di volte che un contenuto ha avuto la possibilità di essere visualizzato), mentre il profilo Instagram ha generato 135.903 impressions e 36.845 total reach (numero di account unici che hanno avuto la possibilità di vedere un contenuto della pagina).  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parma, 12 dicembre 2022

 

Paolo Maier

Responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa, Progetti speciali

Teatro Regio di Parma strada Garibaldi

16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969

p.maier@teatroregioparma.it
stampa@teatroregioparma.it

www.teatroregioparma.it

TRP FV 2022 Report_web

immagini

sfoglia il report: https://www.teatroregioparma.it/spettacolo/i-risultati-del-xxii-festival-verdi/

I RISULTATI DEL XXII FESTIVAL VERDI

Un’edizione che segna il ritorno del Festival ai livelli pre-pandemici, per numero di appuntamenti e nuove produzioni, di presenze e di incassi, registrando l’indice SROI più alto nella sua storia e confermandone l’attrattività, la solidità e l’impatto positivo sul territorio.

REPORT: Festival Verdi e Verdi OFF 2022

“I risultati delle analisi che hanno generato questo report ci confermano che l’intuizione, avuta nel 2016, di rendere costante il monitoraggio sul ritorno generato dal Festival sul territorio fu una felice intuizione. Questo appare ancora più chiaro leggendo a ritroso il grafico che rappresenta l’attraversamento di anni difficili, anzi tempestosi, come quelli che speriamo di esserci lasciati alla spalle. Eppure i drammatici avvenimenti che caratterizzano il contesto attuale a livello internazionale non suggeriscono ottimismo e se ci avessero chiesto una previsione su questo anno, ancora segnato dalla pandemia su cui si è poi innestata una crisi bellica, energetica ed economica, avrei fatto previsioni assai meno rosee sui dati che qui presentiamo e che invece ci sorprendono con dei parametri assolutamente straordinari. Si conferma qui, ancora una volta, che un lavoro serio, costante e rigoroso come quello fatto dal Teatro Regio di Parma in questi anni, non solo consente di reagire ad eventi avversi di portata epocale investendo sulla progettualità ma fa sì che, appena si registri un’inversione di tendenza, l’Istituzione si faccia trovare pronta a cogliere ogni opportunità per valorizzare quell’onda tanto attesa di ripresa. Ed è proprio questo che è accaduto al Teatro Regio che, pur soffrendo moltissimo come tutte le Istituzioni culturali gli esiti della pandemia, non ha mai rinunciato a mettere in cantiere e realizzare progetti e sviluppare strategie per attraversare quel presente tanto frustrante immaginando di poter al più presto ricominciare a crescere.
Ecco, io credo che da questo si generi quel dato numerico: un magnifico 3,1 di SROI che ci fa superare il pur lusinghiero dato del 2019 e ci fa saltare la barriera del 3, a testimonianza di uno slancio e di una prontezza nel cogliere questa nuova occasione che ci è stata data per dimostrare che siamo in grado di produrre mettendo al centro la qualità, senza perdere di vista l’obiettivo di redistribuire al territorio quei dividendi materiali e immateriali che la comunità attende e a cui ha diritto. I numeri sono spesso avari nella dimensione narrativa, ma la modalità con cui questo report li illustra e rende conto dei parametri applicati da cui il dato finale discende, è preziosa anche per il rigore con il quale tali parametri sono applicati, in ossequio a un principio di prudenza che ne garantisce la veridicità e i riflessi.
Ringrazio tutti i collaboratori che hanno contribuito alla raccolta dei dati, consolidando competenze e alimentando una consuetudine virtuosa che risiede nella costante consapevolezza da parte di ognuno di dover “render conto” alla comunità dell’operato della Fondazione. L’analisi e la successiva elaborazione sono stati realizzati con l’Osservatorio permanente istituito con l’Università di Parma e coordinato dai professori Isabella Mozzoni del Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle Imprese culturali, e Giulio Tagliavini del Dipartimento di Scienze economiche aziendali, affiancati da Simone Garavaglia di Bip – Business Integration Partners – hanno completato il percorso. A loro esprimo la mia più sincera gratitudine.
Un sincero ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno permesso di realizzare quello che all’inizio del percorso sembrava un’utopia e che invece, grazie al contributo di tutti, si è pienamente realizzato. Un lascito di cui vado orgogliosa”.

Anna Maria Meo
Direttore generale Teatro Regio di Parma
e Direttore artistico del Festival Verdi 2022

 

“Il XXII Festival Verdi può dirsi il Festival delle conferme: i risultati ci dimostrano infatti che il Festival Verdi ha sviluppato un metodo di lavoro in grado di conciliare rigore scientifico, sostenibilità economica e qualità artistica. Dopo due anni segnati dalla pandemia, durante i quali il Teatro Regio ha saputo non rinunciare alla sua missione non solo culturale, ma anche sociale, il Festival ha finalmente potuto vedere il ritorno del pubblico straniero, un aumento di presenze e incassi, un impatto sul territorio che si conferma, economicamente, il più importante di sempre. Tutti elementi che confermano che il percorso segnato è quello giusto e mi consente di nuovo di ringraziare Anna Maria Meo per il lavoro svolto a vantaggio della nostra città nei suoi anni da Direttrice generale del Teatro”.

Michele Guerra
Presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma

 

“Verdi Off è nato per portare Verdi fuori dal Regio, per incontrare le persone, un pubblico potenziale, in giro per le strade e i luoghi della quotidianità, con una programmazione varia e multidisciplinare. Abbiamo sempre privilegiato il desiderio di entrare in contatto empatico con i nostri differenti pubblici, con progetti di partecipazione e vicinanza. Pian piano negli anni abbiamo allargato i nostri orizzonti, avvicinandoci sempre di più al pubblico più fragile, spesso impossibilitato a venire in teatro. Verdi Off di oggi è un format innovativo che cerca connessioni con mondi diversi, da quello turistico, animando luoghi di particolare interesse (un gioco a squadre nel Palazzo Ducale o al Castello di Montechiarugolo, uno spettacolo fatto da bambini per soli bambini al Palazzo dei Ministeri) a quello delle associazioni del Terzo Settore. Vero e proprio collettore di idee che coinvolge associazioni, compagnie, artisti e performer, anche quest’anno Verdi Off ha fatto brillare la scintilla creativa delle realtà culturali del territorio, chiamate a rileggere l’opera e la figura di Verdi attraverso installazioni, performance multimediali, dj-set, progetti site-specific pensati ad hoc, che ci hanno portato a scoprire e riscoprire i luoghi, gli edifici storici, le vie e i parchi cittadini come palcoscenici in cui raccontare l’opera in modo sempre nuovo e inclusivo. Abbiamo incontrato migliaia di persone, abbiamo offerto spettacoli per ogni fascia d’età, abbiamo reso protagonisti gli spettatori nello spirito che caratterizza la rassegna sin dalla prima edizione. Il futuro di Verdi Off è sicuramente ancora nelle strade e nelle piazze, nei luoghi di incontro con le persone, con l’ambizione di tornare a realizzare la Verdi Street Parade che nel 2019 ha invaso la Città di colori e di musica”.

Barbara Minghetti
curatrice di Verdi Off

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