27 Gennaio 2023: monito della senatrice Segre di Giorgio Girelli

 

27 Gennaio 2023: monito della senatrice Segre

di Giorgio Girelli *

Gentile e cara   Senatrice,

Le esprimo tutta la mia solidale ed affettuosa  vicinanza in questa giornata che richiama a tutti noi il dovere di far vivere quei valori tanto brutalmente calpestati insieme ai corpi di coloro che ne erano portatori quali semplici cittadini probi ed operosi, rispettosi della comunità. Quindi non necessariamente partecipi di  atti eroici di Resistenza, ma normali persone, innocue, amanti del buon vivere. Il che  

rende ancor più atroce la ferocia  assassina consumata ai loro danni con tanta orribile e spietata pianificazione.

Atrocità che non vanno dimenticate come le odierne manifestazioni «per la Memoria» sembrano dimostrare. Ma LEI non è ottimista sul perdurare di questa sensibilità. E  la Sua riflessione non va né sottovalutata, né ridimensionata, come qualcuno invece si è affrettato a fare. Mi è già capitato di osservare che la reattività ad una infamia, l’adorante  coinvolgimento verso persone od eventi straordinari perdurano, più o meno, per la generazione che ne  è stata protagonista, per poi man mano scemare consunti da un simbolico  acido corrosivo che ne offusca e poi annulla la memoria. Non so se per meschina ingratitudine o per condizione …genetica.  Per  cui, molto banalmente,  se i figli facessero tesoro delle esperienze dei padri raggiungeremmo mete straordinarie. Però è da ritenere che quando  il delitto è di tale indicibile efferatezza ogni mezzo  di ricordo ed ammonimento dovrebbe essere approntato per la salvaguardia della umanità. Uno di questi può essere anche la musica perchè le sue composizioni vivono nel tempo, scaldano i cuori risvegliandone  la sensibilità.  Sono lieto che un contributo in questa direzione sia giunto dal musicista pesarese Riz Ortolani che compose la «Sinfonia per la memoria». Sono stato molto vicino  ed Amico del Maestro, e fui molto onorato quando mi chiese consiglio per il titolo della sua sinfonia volta a stigmatizzare gli orrori del fascismo, dell’olocausto per poi concludere con la «Liberazione» quale porta aperta alla speranza di un mondo migliore e…memore!

L’intera sinfonia venne eseguita a Pesaro dalla Radio Symphonic Orchestra di Bratislava. Feci affiggere il manifesto del concerto nel corridoio della direzione del Conservatorio Rossini. Piccolo contributo alla “Memoria”.

Il terzo movimento della  sinfonia, «L’Olocausto», sarà suonato oggi a Pesaro dalla Orchestra Sinfonica Rossini.

Con ammirati saluti.

Suo 

Giorgio Girelli

*Presidente Emerito del Conservatorio Statale Rossini

 

 

 

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