Firenze e la Regione Toscana ricordano Scotellaro nel centenario della nascita con una Lectio di Pierfranco Bruni
La Regione Toscana e Firenze celebrano, con l’Associazione Lucana di Firenze, il centenario della nascita di Rocco Scotellaro. Il poeta della terra e dei luoghi di un Mediterraneo tra uliveti e mare. Il poeta, nato a Tricarico nel 1923, è morto a soli trent’anni, a Porticinel 1953.
A discutere sul poeta lucano nella prestigiosa Sala Gonfalone di Palazzo del Pegaso, Firenze, via Cavour 4, mercoledì 19 aprile prossimo alle 17.30, sarà Pierfranco Bruni che si soffermerà sul legame tra radici e identità in Scotellaro. I lavori saranno introdotti dalla Storica dell’Arte Adriana Mastrangelo con i saluti di Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana e da Antonella Di Noia, Presidente Associazione Lucana di Firenze. Si concluderà con una lettura di poesie curata da Francesco Siggillino.
Rocco Scotellaro è il poeta di «È fatto giorno…», dei «Contadini del Sud», di «Uva puttanella», di «Margherite e rosolacci». È il poeta che porta il Sud tra le tomaie e le albe sui paesi che hanno voci e destini antichi. È il poeta che fa delle radici una profonda identità tra i passi che scavano nelle memorie antiche.
Un ricordo, questo di Firenze, che vuole puntare a rileggere con Scotellaro la poesia dei Sud e i poeti del Sud che hanno attraversato coscienze e storie. Firenze, dunque, come punto nevralgico per le celebrazioni di in poeta che ha dentro i suoi versi l’immaginario e la metafora delle parole in visioni liriche.