Serena conduce operaclassica eco italiano

MITO SETTEMBREMUSICA 2023: CITTÀ

 

Un viaggio musicale intorno al mondo con programmi che evocano il tema «Città» per la diciassettesima edizione del Festival

 

Milano e Torino unite nei luoghi simbolo della loro storia: inaugurazione alla Scala con l’Orchestra del Teatro Regio e chiusura all’Auditorium del Lingotto con la Filarmonica della Scala

 

Si torna in Piazza San Carlo con Juraj Valčuha sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della

Rai e Stefano Bollani solista

 

Grandi ospiti internazionali come la Royal Philharmonic Orchestra, Ivo Pogorelich, Katia e Marielle

Labèque, Julia Fischer, Wayne Marshal, Andrès Orozco-Estrada

 

Milano – Torino, dal 7 al 22 settembre

 

È “Città” il tema dell’edizione 2023 del Festival MITO SettembreMusica, in programma dal 7 al 22 settembre a Milano e a Torino: un viaggio musicale che si apre al mondo grazie alla grande musica e a interpreti d’eccellenza, coinvolgendo il pubblico in una fruizione sempre più condivisa e con uno spirito di aggregazione ancora più ampio.

 

«La musica classica, per sua natura, appartiene al mondo – spiega il direttore artistico Nicola Campogrande. Certo, i compositori la inventano in qualche luogo: il loro pianoforte, il loro tavolo da lavoro, sono a Vienna o a Parigi, a Napoli o a Mosca, a Praga o a New York. Ma poi gli interpreti viaggiano, fanno conoscere i brani, li diffondono e così, a un certo punto, capita che l’origine di una partitura, la sua storia, la città nella quale è nata passino in secondo piano, sbiadiscano, si dimentichino. Qualche volta, però, è bello riallacciare la relazione che ha legato un brano al territorio nel quale ha preso vita, riscoprire le tradizioni, le abitudini, gli stili, le mode tra le quali sono state create una sinfonia o un quartetto, un concerto per violoncello o una sonata».

 

«MITO SettembreMusica, Festival che da diciassette anni unisce Milano e Torino –  dicono i  Sindaci delle due città Giuseppe Sala e Stefano Lo Russo  – quest’anno si muove raggiungendo idealmente molte altre città del mondo con un programma creato con fantasia e spirito di sfida, capace di costruire percorsi, visioni, curve pericolose o gentili che portano a paesaggi la cui bellezza è da godere dal vivo, partecipi, coinvolti, emozionati, nel segno dell’eccellenza, della qualità e dell’immaginazione».

 

Si rafforza dunque la caratteristica di MITO di portare la grande musica ovunque per tutti e per tutte. Quest’anno infatti il Festival torna in piazza – luogo di incontro per eccellenza nelle città – e dedica grande attenzione alle famiglie, privilegiando la programmazione dei fine settimana, per consentire una maggiore condivisione, sempre nel segno della qualità. Come da tradizione, tutti i concerti sono costruiti ad hoc attorno al tema generale, grazie anche alla collaborazione con gli artisti ospiti del

Festival, e vedono un’introduzione all’ascolto, che in questa edizione sarà affidata a Gaia Varon, Stefano Catucci, Corrado Greco e Alberto Brunero. Non mancano brani offerti in prima esecuzione italiana e trascrizioni inedite. Si andrà così alla scoperta di quelle “città” che hanno ispirato i compositori nelle loro creazioni in diversi momenti della storia della musica. Ma non solo: si esploreranno anche i luoghi vicini ai musicisti che interpretano quelle pagine.

 

«Lo schema del Festival, che tanto successo ha avuto in queste passate edizioni, rimane lo stesso – sottolinea la Presidente Anna Gastel. Concerti a Milano e Torino con prime esecuzioni e brani più conosciuti; artisti nazionali e internazionali; Festival nel Festival con i pianisti italiani che si esibiscono in teatri di quartiere; grandi orchestre che si faranno ascoltare in sedi prestigiose, dalla Scala al Lingotto o nei Conservatori musicali delle due città, sempre a prezzi popolari. Proprio per queste sue caratteristiche il pubblico è stato e sarà eterogeneo. Avvicineremo nuovi e appassionati spettatori sperando che ognuno possa “ritagliarsi” il proprio palinsesto tra tante originali proposte».

 

«MITO SettembreMusica ha il pregio di diffondere la musica come patrimonio universale, rendendola accessibile a tutti, con una particolare attenzione alle famiglie. Coinvolge Milano e Torino, le città dove Intesa Sanpaolo ha sede, dove il tradizionale impegno della Banca a sostegno dell’arte e della cultura si esprime con particolare forza per innescare processi di crescita anche sul piano sociale, economico e occupazionale», ha commentato Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo, in occasione della conferenza stampa.

 

Nel nuovo cartellone le due città protagoniste di MITO si omaggiano vicendevolmente. Il Festival si apre infatti giovedì 7 settembre al Teatro alla Scala di Milano, con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta dal travolgente Wayne Marshall (l’inaugurazione, come da tradizione, è doppia: si replica venerdì 8 all’Auditorium Giovanni Agnelli – Lingotto di Torino). Eloquente il programma della serata con il musical di Bernstein Wonderful Town, presentato in forma di concerto, che narra di due sorelle originarie dell’Ohio giunte a New York per cercare fortuna. Si chiude invece venerdì 22 settembre all’Auditorium Giovanni Agnelli – Lingotto di Torino, con la Filarmonica della Scala guidata da Andrés Orozco-Estrada e con il grande virtuoso del violoncello Mario Brunello.

Qui ci si sposta nell’Europa dell’Est con “Praga”, titolo dell’appuntamento che accosta due pagine del compositore ceco Dvořák: il Concerto per violoncello e orchestra e la Settima Sinfonia.

 

Piazza San Carlo a Torino torna ad accogliere il grande pubblico di MITO il 9 settembre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juraj Valčuha e con l’estroso pianista Stefano Bollani. New York è il filo conduttore della serata che vedrà la prima esecuzione italiana di Red da Color Field di Anna Clyne, che si è ispirata alle opere del grande pittore newyorkese Mark Rothko, accanto all’Ouverture da Candide di Bernstein, alla Rhapsody in Blue di Gershwin e alla

Sinfonia Dal Nuovo Mondo di Dvořák. Il giorno prima lo stesso concerto si potrà ascoltare nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano.

 

È di nuovo protagonista una tra le più prestigiose orchestre britanniche, celebrata nel mondo: la Royal Philharmonic Orchestra con Vasily Petrenko sul podio e la violinista Julia Fischer come solista (il

14 Milano, il 15 a Torino). “Russie” è il titolo del programma che vede un’altra prima esecuzione in Italia: Icarus di Lera Auerbach, compositrice nata a 700 km da Votkinsk, paese natale di Čajkovskij, di cui si ascolta il celeberrimo Concerto per violino e orchestra. E la terza “tappa” russa è quella con la musica di Musorgskij e il suo suggestivo Quadri di un’esposizione. Si viaggia, poi, in Spagna “Tra Granada, Madrid e Aranjuez” con l’Orchestra Sinfonica di Milano e il direttore Josep Vicent (il 16 a

Milano, il 17 a Torino). Solista è il chitarrista Pablo Sáinz Villegas, definito “l’anima della chitarra spagnola”, che interpreta il Concierto de Aranjuez di Joaquín Rodrigo. Ritmi e melodie spagnoleggianti sono garantiti grazie a pagine di Falla e al Capriccio spagnolo di Rimskij-Korsakov.

L’incanto di Parigi ci accompagnerà nell’appuntamento intitolato “Due capolavori sulla Senna”, che vede ospiti due stelle francesi del pianoforte come le sorelle Katia e Marielle Labèque, insieme all’Orchestra Filarmonica di Torino guidata da Giampaolo Pretto. La Sinfonia detta Parigi e la Gavotta e Andante da Les petits riens di Mozart circondano il Concerto per due pianoforti del quarantasettenne Bryce Dessner, compositore americano trasferitosi nella capitale francese. Già applauditi nelle scorse edizioni del Festival, tornano il 19 a Torino e il 20 per l’ultimo concerto serale a Milano la Tallinn Chamber Orchestra e l’Estonian Philharmonic Chamber Choir, con la direzione di Risto Joos, per il concerto dal titolo “In volo”: saranno infatti impegnati nella prima esecuzione italiana di The Sound of Wings di Tõnu Kõrvits, che completa così il suo ciclo di lavori per coro e orchestra, presentati da MITO nel corso degli anni. Questa volta il compositore estone si è ispirato alla celebre aviatrice americana Amelia Earhart, scomparsa mentre volava intorno al mondo.

 

La fisarmonica è l’insolita protagonista di due concerti che vedono trascrizioni commissionate dal

Festival MITO SettembreMusica eseguite in prima assoluta: il primo è “Buenos Aires” (9 a Milano, 10 a Torino), con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Alessandro Cadario e il grande virtuoso Richard Galliano come solista, e il secondo è “Tra Stradella e Castelfidardo” (18 a Milano e 21 a Torino) con il pluripremiato fisarmonicista trentunenne Samuele Telari.

 

Da non perdere domenica 17 settembre alla mattina, nella Chiesa di Santa Maria Segreta in Piazza Nicolò Tommaseo a Milano, l’appuntamento con il grandioso stile secentesco che domina la laguna veneziana, tra pagine di Monteverdi, Croce e Gabrieli interpretate dal Consort Maghini diretto da Claudio Chiavazza.

 

Interpreti di fama internazionale come Ivo Pogorelich e Alexandre Tharaud, che si possono ascoltare in due diversi recital, non sono i soli pianisti presenti a MITO 2023. Torna infatti, dopo il successo dello scorso anno, il “Festival nel Festival” che offre concerti monografici decentrati nelle due città, dedicati a grandi compositori e raccolti sotto la dicitura “Il pianoforte di …”, con protagonisti 14 talenti italiani della tastiera: da Maria Perrotta a Roberto Plano, da Anna Kravtchenko ad Andrea Rebaudengo, da Roberto Cominati a Leonora Armellini, passando per il grande ritorno del duo Canino/Ballista.

 

L’attenzione dedicata alle famiglie è sottolineata anche nei programmi, offerti nei fine settimana, con la commissione a Martino Gozzi dei testi di un dittico – formato da “Dorothy nella città dei ragazzi” e “Dorothy nella città dei bambini” – che farà viaggiare bambini, ragazzi e adulti guidati da due attrici d’eccezione: Licia Maglietta e Laura Curino, nuovamente ospiti del Festival. Giovani anche i musicisti coinvolti: l’Orchestra dei Conservatori di Torino e Milano nel primo spettacolo e i Piccoli Cantori di Torino nel secondo.

 

La diciassettesima edizione di MITO SettembreMusica è l’ultima impaginata da Nicola Campogrande, che dopo otto anni di direzione artistica lascia il Festival. Sotto la sua direzione, dal 2016, sono nate le edizioni intitolate Padri e figli, Natura, Danza, Geografie, Spiriti, Futuri, Luci, e infine Città. I Sindaci di Milano e di Torino lo ringraziano e lo salutano: «A Campogrande, senza retorica, con riconoscenza e affetto, va la nostra gratitudine, insieme a quella – ne siamo certi – delle migliaia di ascoltatori che hanno seguito i concerti».

 

I prezzi sono ancora una volta molto contenuti: i biglietti vanno dai 5 ai 30 euro (e a Torino, nell’ambito di Torino futura, per chi è nato dal 2009 i biglietti costano 1 euro). I concerti serali in città quest’anno avranno luogo alle ore 20, mentre i serali decentrati resteranno programmati alle 21 e i pomeridiani alle 17.

 

MITO SettembreMusica è un progetto delle Città di Milano e Torino, con il contributo del Ministero della Cultura, realizzato dalla Fondazione I Pomeriggi Musicali e dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno – sin dalla prima edizione – del Partner Intesa Sanpaolo, e della Fondazione Compagnia di San Paolo, degli sponsor Iren, Pirelli e Fondazione Fiera Milano e con il contributo di Fondazione CRT.

 

Il sostegno di Intesa Sanpaolo alla diciassettesima edizione di MITO SettembreMusica si esprime anche attraverso alcuni appuntamenti: oltre alle due inaugurazioni di cui è Presenting Partner, due concerti pianistici al grattacielo di Torino, “Il pianoforte di Prokof’ev” il 13 settembre e “Il pianoforte di Liszt” il 22 settembre, e il concerto “Tra Stradella e Castelfidardo” previsto a Milano il 18 settembre al Santuario di San Giuseppe.

 

La Rai si conferma Media Partner del festival con Rai Cultura e Rai5, che realizzano un documentario sul festival, e con Rai Radio3, che trasmette i concerti in diretta o in differita radiofonica.

 

 

Milano/Torino 10 maggio 2023

 

www.mitosettembremusica.it

 

 

 

Ufficio stampa nazionale e internazionale  

Skill & Music

Irene Sala – Firmina Adorno

  1. +39.339.1010571 (Irene Sala) / T. +39.339.6483224 (Firmina Adorno) E. info@skillandmusic.com  www.skillandmusic.com

 

Ufficio stampa Milano  

Floriana Tessitore

  1. +39.3387339981
  2. stampa@ipomeriggi.it

 

Ufficio stampa Torino  

Laura Tori

  1. +39.011.01124703 – +39.349.4161254
  2. laura.tori@comune.torino.it
MITO 2023_discorso sindaci

MITO SettembreMusica, festival che da diciassette anni unisce Torino e Milano, quest’anno si muove
raggiungendo idealmente molte altre città del mondo. Il mezzo per viaggiare è la grande musica. I
biglietti sono a disposizione, basso il loro prezzo, ridottissimo per i bambini, questi ultimi con
momenti di viaggio pensati per loro. Abbonamenti per tour senza confini.
Dalla New York di Gershwin e Bernstein alla Buenos Aires di Piazzolla, passando per la Vienna di
Haydn e Mozart, la Parigi non solo di Ravel e Debussy ma anche dei mandolinisti napoletani, la
Venezia di Monteverdi, passeggiando a Roma con Händel, ad Asti con Paolo Conte, a Stradella
accompagnati dal suono di una fisarmonica, raggiungere Aranjuez sulle corde di una chitarra, Granada
e Madrid per conoscere Falla e Rodrigo, spostarsi da Gerusalemme a Dresda, volare ovunque con
Amelia Earhart grazie a Tõnu Kõrvits, unirsi alle voci dei King’s Singers a Cambridge. Tutto il mondo
è vostro. Città è infatti il tema scelto dal direttore artistico Nicola Campogrande per quest’edizione.
Viaggiare con le orecchie innanzitutto, ma viaggiare anche con gli occhi, guardare le dita di
Pogorelich o di Tharaud, i visi delle sorelle Labèque o dei “fratelli” Bruno Canino e Antonio Ballista,
le arcate all’unisono di grandi orchestre, la pressione sui pistoni delle trombe, il picchiare delle
bacchette sulle percussioni, “guardare” le voci di un musical o di un ensemble seicentesco. Pensieri,
idee, un programma creato con fantasia e spirito di sfida. Percorsi, visioni, curve pericolose o gentili
che portano a paesaggi la cui bellezza è da godere dal vivo, partecipi, coinvolti, emozionati, nel segno
dell’eccellenza, della qualità e dell’immaginazione. Grazie a Nicola Campogrande, guida e artefice del
festival, e a tutti coloro che con lui hanno lavorato, guidati dalla passione.
Nicola Campogrande, dopo otto anni di direzione artistica, lascia il festival. Con lui Padri e figli,
Natura, Danza, Geografie, Spiriti, Futuri, Luci, e infine Città, fili di tutti i colori che ha tessuto a
partire dal 2016. A Campogrande, senza retorica, con riconoscenza e affetto, va la nostra gratitudine e
non solo la nostra, ma – ne siamo certi – la molto più importante gratitudine delle migliaia di
ascoltatori che ne hanno percorso i concerti. E voi pubblico siate i benvenuti nella sua creatura.
Giuseppe Sala
Sindaco della Città di Milano
Stefano Lo Russo
Sindaco della Città di Torino
Presidenti onorari di MITO SettembreMusica

MITO 2023_discorso presidente Anna Gastel

A volte mi sono soffermata a pensare quanto alcuni fiori più di altri caratterizzino un’epoca, una
moda: il tulipano nel ’600 fiammingo, il giglio nella Francia del Re Sole, le piccole rose rampicanti
nel ’700 di Maria Antonietta, l’iris del Liberty, le ortensie, l’edera o le violette nel primo ’900, i
garofani e le bianche calle negli anni ’30 del secolo scorso, solo per citarne alcuni. Così ora in questa
originale edizione di MITO SettembreMusica 2023 che ha per tema le città, sulle ali della musica
toccheremo le capitali e i luoghi che hanno caratterizzato e sono stati centri propulsori di pagine nuove
e nuove melodie. Ne individueremo le caratteristiche e le specificità seguendo un fluire di stili e mode
che ci illumineranno. Il nostro uccellino formato graficamente dai segni musicali vola al centro di un
mondo / bussola con i monumenti “simbolo” di varie città che toccheremo in questo tour virtuale a
partire dal Duomo di Milano affiancato alla Mole di Torino, le città gemellate nel nostro festival,
senza dimenticare Parigi con la Tour Eiffel o New York con la Statua della Libertà e poi Roma,
Buenos Aires, Venezia, Madrid e Napoli.
L’originalità di questo viaggio in musica ci permetterà di trovare ponti e continuità o assistere a
dirompenti rotture con le mode del passato e di apprezzare quanto lo stile e la creatività dei vari
compositori abbiano innovato, pur nel continuo fluire, tante e tante pagine di musica che sono state
scritte e hanno avuto radici in questo o in quel paese, nate da contatti, esperienze, emozioni e relazioni
tra artisti e i loro lavori, dai soggiorni nel loro luogo d’elezione o dai loro viaggi.
Lo schema del festival, che tanto successo ha avuto in queste passate edizioni, rimane lo stesso.
Settanta concerti tra Milano e Torino tra prime esecuzioni e brani più conosciuti, artisti italiani e
stranieri, tanti pianisti che si esibiranno, “festival nel festival”, in teatri di quartiere, grandi orchestre
che si faranno ascoltare in sedi prestigiose come la Scala e il Lingotto o nei Conservatori delle due
città sempre a prezzi popolari, in un’osmosi di collaborazione e intenti che è alle radici e all’origine
del progetto MITO. Proprio per queste sue caratteristiche il pubblico è stato e sarà eterogeneo.
Avvicineremo nuovi e appassionati spettatori sperando che ognuno possa ritagliarsi il proprio
palinsesto tra tante e tante originali proposte.
Un grazie di cuore a chi ancora una volta ci è stato vicino permettendoci di realizzare tutto questo: i
nostri fedeli sponsor, primo tra tutti Intesa Sanpaolo, le amministrazioni delle due città, il lavoro
costante del direttore artistico Nicola Campogrande e i team dedicati al festival tanto a Milano quanto
a Torino che hanno lavorato in perfetta armonia per la riuscita di questa edizione.
Non vediamo l’ora che il nostro tour virtuale, il nostro viaggio in musica, cominci. La valigia di
ricordi e di emozioni, il bagaglio di curiosità, piacere e sensazioni è già pronto.
Buon viaggio, buon MITO SettembreMusica 2023 a noi tutti!
Anna Gastel
Presidente di MITO SettembreMusica

MITO 2023_discorso direttore artistico Nicola Campogrande

La musica classica, per sua natura, appartiene al mondo. Certo, i compositori la inventano in qualche
luogo – il loro pianoforte, il loro tavolo da lavoro, sono a Vienna o a Parigi, a Napoli o a Mosca, a
Praga o a New York. Ma poi gli interpreti viaggiano, fanno conoscere i brani, li diffondono e così, a
un certo punto, capita che l’origine di una partitura, la sua storia, la città nella quale è nata passino in
secondo piano, sbiadiscano, si dimentichino.
Qualche volta, però, è bello riallacciare la relazione che ha legato un brano al territorio nel quale ha
preso vita, riscoprire le tradizioni, le abitudini, gli stili, le mode tra le quali sono state create una
sinfonia o un quartetto, un concerto per violoncello o una sonata; e così porre attenzione a quanto
quella della musica sia stata una storia di luoghi, spesso lontani, molto diversi gli uni dagli altri
dunque capaci di ispirare o guidare il lavoro dei compositori in direzioni divergenti.
Da queste riflessioni è nata l’idea di dedicare il cartellone di MITO 2023 al tema della città. Perché la
vicenda stessa del festival, che quest’anno arriva alla sua diciassettesima edizione, è segnata dalla
felice unione di due città, Milano e Torino, dalle quali ha tratto il proprio nome; e perché l’idea di
moltiplicare l’attenzione, rivolgendola a città vere e proprie così come a linee che ne attraversano
molte (penso al concerto intitolato “In volo”, con la prima esecuzione italiana del brano per il quale
Tõnu Kõrvits si è ispirato all’aviatrice Amelia Earhart) si è rivelata feconda di invenzioni.
Anche quest’anno, infatti, tutti i concerti di MITO sono stati costruiti ad hoc, grazie alla
collaborazione di interpreti che si sono generosamente messi al servizio del tema generale; e dunque di
giorno in giorno si viaggerà da Buenos Aires a Cambridge, da Madrid a Venezia, da Dresda a
Castelfidardo, dall’Australia a Votkinsk (dove è nato Čajkovskij) e così via, rileggendo in modo
inedito la storia della musica, riunendo negli stessi concerti pagine del passato e partiture fresche
d’inchiostro, visioni sonore rinascimentali o barocche e contatti vivi con la musica del presente, con
molte prime esecuzioni assolute o italiane.
Dopo il successo dello scorso anno proseguirà anche la sorta di “festival nel festival” al quale sono
dedicate le serate pianistiche “decentrate” e dunque altri 15 interpreti italiani di eccellenza
indagheranno in modo monografico diversi autori della storia, con concerti esplicitamente intitolati “Il
pianoforte di Beethoven”, “Il pianoforte di Rachmaninov”, “Il pianoforte di Albéniz” e così via
mentre, per bambini, ragazzi e famiglie, abbiamo inventato e commissionato un dittico, distribuito su
due fine settimana, che farà viaggiare gli ascoltatori, guidati da due attrici d’eccezione, prima insieme
a un’orchestra e poi con un coro, anch’essi costituiti da giovani e giovanissimi musicisti.
Un viaggio in giro per il mondo ci sembra un bel modo di festeggiare la forza e la bellezza della
musica classica. Un’occasione per sottolinearne i dettagli, i profumi, le suggestioni. Tanto che anche
quest’anno non vediamo l’ora di cominciare e, una volta di più, saremo felici di ritrovarvi in sala da
concerto.
Nicola Campogrande
Direttore Artistico di MITO SettembreMusica

MITO 2023_biglietteria Milano

MITO 2023_biglietteria Torino

intesa Sanpaolo

INTESA SANPAOLO SOSTIENE MITO SETTEMBREMUSICA 2023
Milano/Torino, 10 maggio 2023 – Intesa Sanpaolo conferma anche per il 2023 il sostegno a MITO
SettembreMusica, il Festival Internazionale della Musica che da diciassette anni consolida un
importante gemellaggio tra Milano e Torino nel segno della musica classica.
La manifestazione, in programma dal 7 al 22 settembre 2023 per l’ultimo anno sotto la direzione
artistica di Nicola Campogrande, avrà come titolo e filo conduttore “Città” e riallaccerà la relazione che
ha legato i brani al territorio nel quale hanno preso vita, riscoprendo le tradizioni, le abitudini, gli stili e
le mode tra i quali sono stati creati.
Intesa Sanpaolo, che è a fianco del Festival sulle due città sin dalla prima edizione, sarà Presenting
Partner del concerto inaugurale “Wonderful Town”, con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino
diretta dal travolgente Wayne Marshall, in programma a Milano giovedì 7 settembre alle ore 20.00
presso il Teatro alla Scala e a Torino venerdì 8 settembre alle ore 20.00 all’Auditorium Giovanni
Agnelli – Lingotto: l’irresistibile musical di Bernstein, presentato in forma di concerto, racconta la
storia di due sorelle che, dall’Idaho, arrivano al Greenwich Village di New York per cercare fortuna,
ritrovandosi in una città che sprizza swing da tutti i pori.
Inoltre, tre concerti saranno ospitati a Milano e a Torino in collaborazione con la Banca:
 Mercoledì 13 settembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo
di Torino “Il pianoforte di Prokof’ev” con Leonora Armellini al pianoforte. Il ritmo e
l’energia della musica di Prokof’ev arrivano al pianoforte in modo netto, lucido. Anche grazie
all’ironia che fa regolarmente capolino, magari tra gesti apparentemente languidi, rendendo
l’ascolto sorprendente.
 Lunedì 18 settembre alle ore 17.00 e alle ore 19.00 presso il Santuario di San Giuseppe di
Milano “Tra Stradella e Castelfidardo” con Samuele Telari alla fisarmonica. Nel secondo
Ottocento la fisarmonica viene perfezionata e diffusa grazie al talento dei costruttori di due
cittadine – Castelfidardo e Stradella – diventate celebri per ance, mantici e tastiere. Ma nessuno
avrebbe potuto prevedere che lo strumento sarebbe diventato il protagonista di un programma
colorato ed esplosivo come questo.
 Venerdì 22 settembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo di
Torino “Il pianoforte di Liszt” con Saskia Giorgini al pianoforte. È il Liszt più espressivo,
l’indagatore dei misteri umani, quello che il festival propone di scoprire quest’anno. E così,
dietro il suo celebre virtuosismo, si scoprono profondità meravigliose, capaci di toccare il
cuore, di mettere a nudo l’anima.
Con la partecipazione a MITO SettembreMusica Intesa Sanpaolo afferma ancora una volta lo stretto
legame della Banca con Torino e Milano e il contributo attivo con cui partecipa allo sviluppo culturale
del Paese anche tramite numerose iniziative collegate all’ambito artistico musicale in tutta Italia. In
particolare, è Socio Fondatore Sostenitore del Teatro alla Scala di Milano, Socio Fondatore del Teatro
Regio di Torino, Socio Sostenitore del Teatro La Fenice di Venezia, inoltre sostiene il Teatro di San Carlo
di Napoli, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Carlo Felice di Genova e il Teatro Fraschini di Pavia.
Oltre a questo, il Gruppo supporta numerose rassegne musicali come il ROF – Rossini Opera Festival, il
Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, JazzMI, Torino Jazz Festival, Umbria Jazz, Piano
City Milano e Scintille di Jazz.
Informazioni per la stampa
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