Serena conduce operaclassica eco italiano

LXXXV Festival del Maggio Musicale Fiorentino

 

Continuano gli appuntamenti sinfonici dell’85°Festival del Maggio: il maestro Diego Ceretta, al suo debutto sul palcoscenico del Maggio Venerdi 19 maggio alle ore 20 sul podio della Sala Zubin Mehta. 

   In collaborazione con Orchestra della Toscana

In programma le composizioni di Dmitrij Šostakovič e Antonín Dvořák. 

Violoncello solista Julia Hagen. 

 

  Il concerto sarà trasmesso in differita su Rai Radio 3

 

Firenze, 17 maggio 2023 – Dopo il concerto tenuto dal direttore principale Daniele Gatti per il progetto “Viva Verdi”, continuano gli appuntamenti sinfonici del cartellone dell’85°Festival del Maggio Musicalegiovedì 19 maggio alle ore 20, in Sala Mehta, al suo debutto sul podio del Maggio, il maestro Diego Ceretta, da poco nominato direttore principale dell’Orchestra della Toscana. Si rinnova dunque dopo quattro anni la collaborazione fra il Maggio e l’Orchestra della Toscana, a conferma di quanto affermato dal Commissario Straordinario del Maggio Onofrio Cutaia che al momento del suo insediamento aveva espresso la volontà di ripristinare le collaborazioni tra le più importanti realtà culturali e didattiche del territorio fiorentino e toscane.

Parlando del suo debutto, il maestro Ceretta ha evidenziato l’emozione nel prendere parte per la prima volta al Festival del Maggio: “Il Festival del Maggio è storico: farne parte per la prima volta è davvero emozionante, sapendo anche chi sono i due direttori ‘di casa’, due maestri straordinari come Daniele Gatti, di cui ho avuto la fortuna di essere allievo, e Zubin Mehta. Splendido è inoltre questo rinnovo della collaborazione fra Orchestra della Toscana e il Maggio, in questo modo tornano a comunicare due importanti realtà artistico-musicali fiorentine; questo invito da parte del Maggio è stata un’apertura davvero apprezzata e accolta con entusiasmo da tutta l’ORT”

Sui leggii dell’Orchestra del Maggio Fiorentino un programma  – che sarà trasmesso in differita da Rai Radio 3 – dedicato alle composizioni di Dmitrij Šostakovič e Antonín Dvořák: in apertura alla serata il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 107 per violoncello e orchestra di Šostakovič, composto in soli quaranta giorni nel 1959 e dedicato al grande violoncellista Mstislav Rostropovic, che lo presentò al pubblico il 4 ottobre dello stesso anno nella Sala Grande della Filarmonica di Leningrado. Nel corso dell’esecuzione del Concerto n. 1, insieme al maestro Ceretta, la violoncellista Julia Hagen, di ritorno al Maggio a distanza di un anno dal concerto tenuto lo scorso aprile insieme a Theodor Guschlbauer.

Segue, in chiusura, la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95, detta Dal Nuovo Mondo, di Dvořák, così chiamata poiché fu composta fra il 1892 e l’anno seguente proprio negli Stati Uniti, durante il soggiorno del compositore boemo a New York.

Il maestro Diego Cerettache è inoltre al suo debutto alla guida dell’Orchestra del Maggio, è uno dei talenti più promettenti del panorama musicale internazionale: si diploma diciottenne in violino presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.  Debutta nel dicembre 2016 con l’Orchestra Filarmonica Italiana. Successivamente dirige l’Orchestra Filarmonica di Sanremo in diversi concerti e tournée, l’Orchestra Sinfonica Città di Grosseto e l’Ecomusic Big Band presso la Carnegie Hall di New York, dirigendo una prima esecuzione assoluta di Girolamo Deraco. Nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano ha diretto l’opera Billy Budd di Federico Ghedini, con la voce recitante di Alessandro Quasimodo. Nel 2019 ha debuttato nella Stagione di Milano Classica e al Festival MiTo, dirigendo l’Orchestra dei Conservatori. Ha inoltre diretto la prima assoluta dell’opera La notte di Natale di Alberto Cara nel circuito operistico dei Teatri di Savona e Modena. Nel 2020 ha debuttato con l’Orchestra di Padova e del Veneto ed è stato l’unico finalista italiano al Concorso di direzione d’orchestra “Guido Cantelli” di Novara, vincendo il Premio della Città e un ingaggio presso il Festival Rossini di Bad Wildbad.

Assistente di Daniele Gatti al Teatro dell’Opera di Roma per la prima mondiale dell’opera Julius Caesar di Giorgio Battistelli, è stato inoltre impegnato a Cagliari in una serie di concerti sinfonici con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari a Pesaro con L’Orchestra Sinfonica Rossini e a Bolzano per l’incisione di un CD con l’Orchestra Haydn.

Ha inoltre collaborato con la Danish Radio Symphony Orchestra per l’esecuzione della Sinfonia n. 2 di Mahler con Fabio Luisi. Ha poi diretto La Sonnambula al Teatro Lirico di Cagliari; una serie di concerti con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento nell’ambito del Festival di Musica Sacra; concerti con la Krakow Philharmonic a Cracovia e al Festival Rossini di Bad Wildbad; Il Matrimonio Segreto ad Ancona; una nuova produzione di Macbeth (con la regia di Pierluigi Pizzi) per la Rete Lirica delle Marche ad Ascoli Piceno, Fano e Fermo e una serie di concerti sinfonici nella stagione dell’ORT-Orchestra della Toscana, di cui, il 2 marzo scorso, è diventato Direttore Principale.

 

Julia Hagen ha debuttato alla Brucknerhaus Linz all’età di 14 anni, suonando come solista con la Wiener Jeunesse Orchester. Da allora ha suonato a lungo in tutta Europa e in Giappone, anche in luoghi come Wiener Konzerthaus, Wiener Musikverein, Tonhalle Zürich, Barbican Hall e Suntory Hall. Si è esibita con la Konzerthausorchester Berlin, la Tonhalle-Orchester Zürich e la Mozarteumorchester Salzburg, ha lavorato con direttori come Ivor Bolton, Mirga Gražinytė-Tyla, Ingo Metzmacher, Markus Poschner e Kristiina Poska. La giovane violoncellista ha una stretta collaborazione artistica con la Bruckner Orchestre Linz, con la quale è apparsa a Salisburgo e Linz all’inizio della stagione e si esibirà all’Isarphilharmonie di Monaco.Dalla stagione 2021/22 è anche nel Debut Program del Nikolaisaal Potsdam. Tra il 2014 e il 2016, Julia Hagen è stata una delle sei giovani violoncelliste accuratamente selezionate che hanno preso parte alla “Classe d’Excellence de Violoncelle” tenuta da Gautier Capuçon e sostenuta dalla Louis Vuitton Foundation. Numerosi Masterclass con Gábor Takács-Nagy, Pamela Frank, Lawrence Power, Nobuko Imai, Torleif Thedéen, Laurence Lesser e Claudio Bohorquez completano la sua formazione. Vincitrice del “Concorso Internazionale di Violoncello” di Liezen e del “Concorso Mazzacurati” ha inoltre ricevuto il “Premio culturale Hajek-Boss-Wagner” e il “Premio Nicolas-Firmenich” dell’Accademia del Festival di Verbier.

Il programma:

Dmitrij Šostakovič 

Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 107 per violoncello e orchestra

Il Concerto n. 1 per violoncello e orchestra op. 107 fu composto da Šostakóvič nel 1959 e deve la sua origine all’incontro con il violoncellista Mstislav Rostropovič, che ne sarà il dedicatario e primo interprete il 4 ottobre dello stesso anno a Leningrado. Il leggendario violoncellista aveva ispirato già qualche anno prima anche Prokof’ev che gli aveva dedicato la sua Sinfonia concertante, opera conosciuta da Šostakóvič e tenuta in grande considerazione. Del resto, la scelta di un organico orchestrale ridotto nel Concerto n. 1 – con archi, legni a due, un solo corno, timpani e celesta – era dettata dalla volontà di mettere in primo piano le eccezionali doti virtuosistiche di Rostropovič. Suddiviso in quattro movimenti, il Concerto si apre con un primo tempo rispettoso delle regole della forma-sonata. Senza alcuna introduzione orchestrale, il violoncello espone immediatamente un primo tema, breve e incisivo che funge da motto musicale, soggetto poi a numerose variazioni, a cui segue un secondo tema più melodico di ispirazione folcloristica. Il secondo movimento, caratterizzato dall’effusione lirica del violoncello nei registri più acuti, vede l’impiego particolare di alcuni strumenti come la celesta e il corno, che instaura un dialogo alla pari con il solista. Segue un terzo movimento ad uso esclusivo del violoncello, che si destreggia in un’ampia e impervia cadenza solistica, a cui si allaccia senza soluzione di continuità il movimento finale in forma di Rondò, dove Šostakóvič impiega melodie piene di slancio e vitalità ritmica desunte dal ricchissimo patrimonio della musica popolare russa.

 

Antonín Dvořák
Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 Dal nuovo mondo

Composta durante il soggiorno americano nel 1893, la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 è l’ultima creatura sinfonica di Dvořák nonché la più famosa, anche per l’attraente sottotitolo ‘Dal nuovo mondo’ con cui è passata alla storia. Solo due anni prima il compositore boemo aveva accettato l’incarico di direttore del Conservatorio di New York, un’occasione imperdibile per consolidare anche oltre Oceano la sua gloriosa carriera, partita inizialmente in sordina ma poi sfociata in una lunga serie di riconoscimenti e trionfi internazionali, tra cui una laurea honoris causa all’Università di Cambridge. Nei tre anni trascorsi negli Stati Uniti Dvořák si appassionata alle tradizioni musicali autoctone, ascolta e studia gli spirituals della comunità afro-americana e i canti degli Indiani traendone poi ispirazione per la Sinfonia n. 9, in cui le numerose suggestioni che richiamano il folclore americano sono inglobate in un linguaggio sinfonico marcatamente europeo. Dvořák infatti guarda a quel ricco patrimonio musicale filtrandolo attraverso la sua sensibilità per creare una sinfonia di stampo classico vestita con abiti americani. La struttura è in quattro movimenti collegati tra loro da ritorni tematici e affinità motiviche che danno solidità all’impianto sinfonico, dove i seducenti temi messi in campo da Dvořák emergono da una scrittura raffinata e ricchissima di colori orchestrali. Un mix perfetto di forma classica e contenuto di ispirazione folclorica che ne ha decretato fin dall’esordio – il 16 dicembre 1893 alla Carnegie Hall con la New York Philharmonic diretta da Anton Seidl – un successo senza battute d’arresto.

La locandina:

DMITRIJ ŠOSTAKOVIČ 

Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 107 per violoncello e orchestra
Allegretto / Moderato / Cadenza / Allegro con moto

ANTONÍN DVOŘÁK
Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 Dal nuovo mondo
Adagio. Allegro molto / Largo / Molto vivace / Allegro con fuoco

 

Direttore Diego Ceretta
Violoncello Julia Hagen

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino 

 

In collaborazione con Orchestra della Toscana 

Prezzi:

Settore D: 20€ -Settore C: 35€- Settore B: 50€ – Settore A: 70€

biografie

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *