Comunicato Stampa
“Quando pavarotti mi chiese se poteva fare il cantante”
Un libro di Leone Magiera, il maestro che scoprì Big Luciano quando faceva il maestro elementare, svela i retroscena del jet set operistico e i segreti del mestiere, tra ricordi di una vita in teatro e consigli per i giovani cantanti. Prefazione di Zubin Mehta, postfazione di Cecilia Gasdia (Edizioni Curci).
«Lo sbigottito stupore che coglie il maestro di canto quando si trova ad ascoltare un giovane che presenta chiaramente le stimmate del futuro grande cantante è un’emozione rarissima, forse paragonabile a quella che può cogliere un ricercatore di diamanti che trova il Koh-i-Noor».
Quando il futuro Big Luciano, che lavorava come maestro elementare, gli chiese se avrebbe avuto chance come tenore. E quando Eugenio Montale, poeta Premio Nobel ma baritono senza successo, gli chiese un’audizione. Sono due dei tanti aneddoti racchiusi nel libro di Leone Magiera: Cantanti all’opera. Dopo una vita in teatro, vi svelo i segreti del mestiere, prefazione di Zubin Mehta, postfazione di Cecilia Gasdia, Edizioni Curci.
Nel corso della sua lunga e straordinaria carriera il Maestro modenese, classe 1934, ha scoperto e forgiato autentiche leggende del canto lirico – Pavarotti, ma anche Mirella Freni e Ruggero Raimondi – e ha lavorato con i più grandi direttori d’orchestra, a cominciare da Herbert von Karajan. In questo breve ma denso volume racconta i retroscena del jet set operistico, imperdibili per i melomani, e rivela ai giovani cantanti lirici tutti i segreti del mestiere: dal rapporto con l’insegnante ai problemi di tecnica vocale, dalla scelta del repertorio al temuto confronto con le audizioni, dal debutto in Teatro alla cura dell’interpretazione.
Cantanti all’opera introduce una serie di volumi firmati da Leone Magiera, dedicati all’analisi tecnico-interpretativa di un’accurata selezione di arie per ciascuno dei registri vocali.
Leone Magiera (Modena, 1934) ha esordito dodicenne come pianista e, dopo il diploma al Conservatorio di Parma, ha iniziato a collaborare con alcuni dei più grandi direttori d’orchestra – Carlo Maria giulini, Claudio Abbado, Georg Solti, Carlos Kleiber, Herbert von Karajan – e cantanti lirici del nostro tempo. A Luciano Pavarotti e Mirella Freni, dei quali è stato maestro sin dai primi anni di carriera, lo ha legato un sodalizio umano e artistico durato più di quarant’anni e consolidato in oltre mille esecuzioni, sia in veste di direttore che di pianista. Herbert von Karajan lo ha sempre reputato il miglior conoscitore del repertorio operistico italiano, francese e mozartiano. Nel 2022 fonda l’Associazione Leone Magiera con l’obiettivo di promuovere i giovani artisti.
informazioni: https://www.edizionicurci.it/printed-music/scheda.asp?id=26344