Serena conduce operaclassica eco italiano

La Filarmonica della Scala a Reggio Emilia a febbraio 2024 per un triplice anniversario: Musica/Realtà, Luigi Nono e Claudio Abbado. Evento di chiusura del Reggio Parma Festival 2023.

Presentato questa mattina al Teatro alla Scala il duplice appuntamento a Milano e Reggio Emilia

Coproduzione Reggio Parma Festival e Fondazione I Teatri Reggio Emilia in collaborazione con la Filarmonica della Scala per i 100 anni di Luigi Nono, i 50 anni della rassegna Musica Realtà di Reggio Emilia.
In ricordo di Claudio Abbado, a dieci anni dalla scomparsa.

Programma

Teatro Municipale Valli
13 febbraio 2024 ore 20.30

 Filarmonica della Scala
Ingo Metzmacher,
direttore
Serena Sáenz soprano
Pierre-Laurent Aimard, pianoforte
Paolo Zavagna, regia del suono

Luigi Nono, Como una ola de fuerza y luz

Ludwig van Beethoven, Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op 55 Eroica

Martedì 13 febbraio 2024, ore 20.30, il Teatro Municipale Valli a Reggio Emilia ospita un concerto straordinario della Filarmonica della Scala, promosso da Reggio Parma Festival con Fondazione I Teatri Reggio Emilia, gran finale del Reggio Parma Festival e dell’omaggio che Festival Aperto ha dedicato al cinquantesimo anniversario di Musica /Realtà, la rassegna di concerti e incontri fondata da Claudio Abbado, Luigi Nono e Maurizio Pollini, il cui primo ciclo si concluse nel 1973 con un memorabile concerto diretto proprio da Claudio Abbado e l’Orchestra di Budapest, solisti il pianista Maurizio Pollini e il soprano Slavka Taskova Paoletti.

Il concerto celebra così altri due importanti anniversari per il mondo della musica: i cento anni dalla nascita di Luigi Nono e il decimo anniversario della scomparsa di Claudio Abbado, che della Filarmonica della Scala fu anche fondatore nel 1982.

Anche la locandina del concerto ha un valore simbolico e presenta lo stesso programma diretto da Abbado nel 1973: sui leggii Como una ola de fuerza y luz di Luigi Nono, per soprano, pianoforte orchestra e nastro magnetico, e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op 55 Eroica di Beethoven. Per l’occasione la Filarmonica della Scala è diretta da Ingo Metzmacher, tra i più entusiasmanti interpreti della musica del nostro tempo, e vede la partecipazione del soprano Serena Sáenz e di uno dei massimi pianisti viventi: Pierre-Laurent Aimard. La regia del suono è curata da Paolo Zavagna.

 

Ora come allora, il programma avrà una esecuzione anche al Teatro alla Scala. Al Piermarini infatti ebbe luogo, il 28 giugno 1972, la prima esecuzione assoluta di Como una ola de fuerza y luz di Luigi Nono. Ancora una volta Claudio Abbado dirigeva l’Orchestra della Scala, il pianista era Maurizio Pollini, la soprano Slavka Taskova.

Poco meno di un anno dopo a Reggio Emilia, Nono, Abbado e Pollini furono fra i protagonisti di un’iniziativa innovativa e intensivamente diffusa nel territorio che andava sotto il nome di Musica/Realtà. Il concerto di chiusura al Teatro Municipale – era il 15 giugno 1973 – ripropose il pezzo di Nono con i medesimi solisti e un’orchestra diversa: la Sinfonica di Budapest. Diversamente dal programma milanese dell’anno precedente, a Nono venne affiancata l’Eroica di Beethoven e la scelta non appare casuale.

 

Il carattere fortemente politico sociale di Musica/Realtà trovava risonanza nelle due composizioni: Como una ola è un omaggio al sindacalista cileno Luciano Cruz morto accidentalmente nel ’72 e insieme un inno e un invito alla lotta; dell’Eroica è noto il ritiro della dedica a Napoleone da parte di Beethoven, sdegnato dall’incoronazione a imperatore vista come tradimento degli ideali rivoluzionari: un atto di coscienza e di resistenza.

 

La riproposizione di quel programma oggi, con direttore e solisti di prim’ordine e con la Filarmonica della Scala, è un modo vivo, concreto e propositivo di rapportarsi alla storia musicale recente, celebrando tre ricorrenze sovrapposte: 10 anni dalla scomparsa di Claudio Abbado (2014) che tanto ha dato a Reggio Emilia nei decenni successivi a quel concerto; 100 anni dalla nascita di Luigi Nono (1924); a 50 anni dalla prima edizione di Musica / Realtà.

Tutte le informazioni saranno sempre disponibili e aggiornate sul sito.

reggioparmafestival.it e www.iteatri.re.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Reggio Parma Festival Ufficio stampa Alessandra Valsecchi tel. 3403405184 – ale.valsecchi@gmail.com Organizzazione Elena Antonetti – elena.antonetti@reggioparmafestival.it

Fondazione I Teatri Reggio Emilia Ufficio stampa Francesca Severini e Veronica Carobbi – uffstampa@iteatri.re.it

Fondazione Teatro Due Parma Ufficio stampa Michela Astri – m.astri@teatrodue.org

Fondazione Teatro Regio di Parma Ufficio stampa Paolo Maier – stampa@teatroregioparma.it

REGGIO PARMA FESTIVAL 2023
UN VIAGGIO TRA MUSICA E TEATRO
Dal Peer Gynt al Gala verdiano, fino ai 50 anni di Musica Realtà
L’edizione 2023 del Reggio Parma Festival si struttura con un cartellone ampio ed
eterogeneo, capace di andare a toccare le corde emozionali del pubblico attraverso una
proposta artistica che spazia tra le diverse discipline performative: dalla danza al teatro
alla musica. Un viaggio nel mondo dell’arte e della cultura tra contemporaneità e
tradizione, nuove sperimentazioni e rielaborazione in chiave moderna di capolavori
classici senza tempo.
Il progetto nasce dalla volontà del Reggio Parma Festival e di tutti i suoi soci – Comune
di Parma, Comune di Reggio Emilia, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia,
Fondazione Teatro Due e Fondazione Teatro Regio di Parma – di collaborare per la
costruzione di un’offerta culturale di alto livello capace di promuovere le capacità
produttive del territorio di Reggio Emilia e Parma in una prospettiva nazionale e
internazionale.
Se il progetto Maguy Marin – La Passione dei Possibili, in programma tra maggio e
dicembre con spettacoli, proiezioni, dibattiti e workshop, è un inno al mondo della danza
e un omaggio all’artista francese Maguy Marin, Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di
Venezia, altrettanto stimolanti si preannunciano gli appuntamenti dedicati alla musica
e al teatro.
Il 20 e 21 giugno alle ore 21.00 nell’Arena Shakespeare di Fondazione Teatro Due di
Parma, spazio unico in Italia collocato fra i tetti cittadini, debutterà in prima
nazionale PEER GYNT di Henrik Ibsen. Caposaldo del canone teatrale europeo, Peer
Gynt coniuga l’universalità delle grandi storie picaresche con il folklore nordico più
fiabesco e mitologico. La vita dello scanzonato sognatore Peer attraversa i mille rivoli di
un’esistenza continuamente smottata dal Destino, con un cast di quindici attori diretti
da Daniele Abbado e con le musiche di scena originali composte da Edvard Grieg nel
1875, fra cui le celeberrime Nell’antro del re della montagna e Il mattino.
Ad eseguirle sarà LaFil – Filarmonica di Milano, orchestra in cui generazioni diverse di
artisti si incontrano affiancando giovani talenti a grandi musicisti di famosi ensemble
internazionali, diretta da Marco Seco.
Lo spettacolo, prodotto per questa edizione di Reggio Parma Festival da Fondazione
Teatro Due, in collaborazione con LaFil – Filarmonica di Milano, si inscrive in un filone di
ricerca sul teatro musicale caro alla Fondazione, teso a indagare il rapporto tra parola e
musica, tra azione scenica e tessitura musicale e già felicemente sperimentato con la
messa in scena di opere quali, fra le altre, Il Sogno di una notte di mezza estate con le
musiche di Felix Mendelssohn Bartholdy e Molto rumore per nulla con le musiche di
scena di Erich Wolfgang Korngold.
Martedì 10 ottobre alle ore 20 il Teatro Regio di Parma sarà il palcoscenico del GALA
VERDIANO, appuntamento imperdibile nel cartellone del Reggio Parma Festival 2023.
Il Gala chiude le celebrazioni del duecentodecimo compleanno di Giuseppe Verdi, con
la direzione di Omer Meir Wellber sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e
del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Sul palcoscenico
un cast d’eccezione, del quale i primi protagonisti annunciati sono Eleonora Buratto,
Clémentine Margaine, Gregory Kunde, Michele Pertusi. Il ricco programma,
interamente verdiano, vede alternarsi ouvertures, brani corali, arie e scene da I Vespri
siciliani, Otello, Macbeth, Ernani, I Lombardi alla prima Crociata, Nabucco, Aida, Don
Carlo. Il Gala Verdiano è inserito all’interno del XXIII Festival Verdi che, dal 16 settembre
al 16 ottobre 2023, celebrerà l’ingegno e le opere del compositore in un mese di
appuntamenti che avranno luogo a Parma, Busseto, Fidenza. Il concerto è parte del
progetto Viva Verdi promosso dal Ministero della Cultura per l’acquisizione e la
valorizzazione della casa-museo del compositore a Sant’Agata di Villanova sull’Arda. Le
celebrazioni si apriranno come di consueto al mattino a Parma con la Cerimonia in
onore di Verdi in Piazza della Pace, presso il Monumento a lui intitolato, con la
partecipazione delle istituzioni, delle associazioni cittadine, e con il Va’ pensiero intonato
dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Giuseppe Verdi.
Il 2024 si aprirà con un altro attesissimo appuntamento al Teatro Municipale Valli a
Reggio Emilia: l’anniversario di Musica Realtà, il cui primo ciclo si concluse nel 1973 con
un memorabile concerto con l’Orchestra di Budapest, diretta da Claudio Abbado, il
pianista Maurizio Pollini e la soprano Slavka Taskova Paoletti. A 50 anni, il Reggio Parma
Festival presenterà un evento musicale che oltre a celebrare quel progetto – importante
sia per la città di Reggio Emilia, sia per la storia della musica in generale – celebrerà
anche i 100 anni dalla nascita di Luigi Nono e il decimo anniversario della scomparsa di
Claudio Abbado.
Per l’acquisto dei biglietti, è possibile rivolgersi direttamente alla biglietteria del teatro
di riferimento. Sarà inoltre organizzato un servizio gratuito di navetta tra Parma e Reggio
Emilia in occasione degli spettacoli del Reggio Parma Festival 2023, per facilitare lo
spostamento del pubblico tra le due città.
Tutte le informazioni saranno sempre disponibili e aggiornate sul sito.
reggioparmafestival.it
Reggio Parma Festival Ufficio stampa Alessandra Valsecchi tel. 3403405184 – ale.valsecchi@gmail.com
Organizzazione Elena Antonetti – elena.antonetti@reggioparmafestival.it
Fondazione I Teatri Reggio Emilia Ufficio stampa Francesca Severini e Veronica Carobbi – uffstampa@iteatri.re.it
Fondazione Teatro Due Parma Ufficio stampa Michela Astri – m.astri@teatrodue.org
Fondazione Teatro Regio di Parma Ufficio stampa Paolo Maier – stampa@teatroregioparma.it

Reggio Parma Festival:
insieme per produrre cultura
Fondato nel 2001 da una legge dello Stato con una formula di collaborazione territoriale senza
precedenti in Italia, il Reggio Parma Festival è un’associazione composta da cinque soci: il
Comune di Parma, il Comune di Reggio Emilia, la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, la
Fondazione Teatro Due di Parma e la Fondazione Teatro Regio di Parma. Suo obiettivo statutario
è la costruzione di un’offerta culturale di alto livello capace di promuovere le alte capacità
produttive del territorio di Reggio Emilia e Parma in una prospettiva nazionale e internazionale.
Perno dell’offerta culturale del Reggio Parma Festival sono da sempre il Festival Aperto a
Reggio Emilia, il Festival Verdi e il Teatro Festival a Parma, ideati e realizzati dalle fondazioni
socie. Nel corso degli anni, tuttavia, ai tre festival si sono affiancati numerosi altri progetti che
hanno coinvolto creatività e professionalità del territorio e artisti di fama internazionale,
dando vita attraverso il connubio tra spettacolo dal vivo e altre forme d’arte, dalla fotografia al
cinema, dalla letteratura all’arte figurativa contemporanea, a opere capaci di attraversare il
tempo e raggiungere nuove platee di pubblico.
Negli ultimi due anni, forti di una tradizione e di un’esperienza consolidate, Reggio Parma
Festival e i suoi soci hanno deciso di mettersi in gioco collaborando nell’ideazione e nella
produzione di un grande progetto multimediale che ha preso forma e vita con brillante successo
durante l’intero 2022: Il Bestiario della Terra di Yuval Avital.
Nel 2023, il Festival aggiunge una nuova tappa alla sua storia, con un importante cartellone di
proposte che spazia dalla danza, con la poderosa rassegna dedicata a Maguy Marin, al teatro,
con la messa in scena del Peer Gynt di Hibsen, con le musiche originali di Edvard Grieg, una
grande produzione realizzata da Fondazione Teatro Due in collaborazione con LaFil-Filarmonica
di Milano, fino alla musica, con il Gala Verdiano, concerto che quest’anno si inserisce negli eventi
a sostegno di Villa Verdi a Sant’Agata, e con un concerto, in previsione all’inizio del 2024 al Teatro
Municipale Valli, che vuole celebrare i cent’anni dalla nascita di Luigi Nono e i dieci dalla
scomparsa di Claudio Abbado.
Si rinnova quindi l’impegno di Reggio Parma Festival a promuovere e diffondere cultura, con
l’auspicio che la cultura delle arti, della musica, del teatro e della danza continuino a essere parte
integrante del nostro vivere comune, come cittadini e come persone.

Daniele Abbado
Realizza le sue prime regie alla fine degli anni ‘80 presso StadtTheater Luzern e Teatro Regio di
Torino, Teatro Due di Parma e presso il Festival Romaeuropa. Tra le produzioni più significative
in quegli anni anni: Golem, con Moni Ovadia, a Milano, Berlino, Roma, Parigi, New York;
Majakovskij, con Lucilla Morlacchi a Bari e Milano; Experimentum Mundi di Giorgio Battistelli
con Bruno Ganz, Festival di Salisburgo; 4.48 Psychosis di Sarah Kane, con Giovanna Bozzolo a
Milano, Roma, Parma. Ha approfondito in diversi allestimenti il teatro musicale di Mozart e
parallelamente ha dedicato particolare attenzione alla messa in scena di autori del 900 musicale
da Berg a Weill, Ravel, Stravinskij, Honegger, Dalla Piccola, Britten. L’ allestimento de Il
prigioniero e Il volo di notte di Dalla Piccola presso il Maggio Musicale di Firenze ha avuto il
riconoscimento del Premio Abbiati 2005 come migliore spettacolo. Intensa la sua collaborazione
con compositori contemporanei tra cui Berio, Oehring, Vacchi, Sani, Henze, Battistelli, Saegusa.
Dalla collaborazione con Giorgio Battistelli è nato il progetto Miracolo a Milano, che è andato in
scena a Reggio Emilia e a Roma.
Nel 2002 è stato chiamato ad assumere l’incarico di Direttore Artistico dalla Fondazione I Teatri
di Reggio Emilia, impegno cui si è dedicato fino al 2012. In quell’anno ha ricevuto il Premio
Internazionale Oscar della Lirica come migliore regista lirico.
In anni più recenti ha curato la regia di Don Carlo e Trovatore di Verdi alla Wiener Staatsoper,
Nabucco presso Teatro alla Scala, Covent Garden di Londra e Teatro Liceu di Barcellona; Pelléas
et Melisande di Debussy a Firenze. Le principali produzioni recenti sono Macbeth al Festival
Verdi di Parma, Rigoletto al Teatro dell’Opera di Roma, Turandot, con il finale di Luciano Berio,
presso il Festival Puccini, Infinite Falstaff, drammaturgia originale da Shakespeare, Verdi, Orson
Welles, Frank Zappa presso Lausitz Festival, Cottbus.
LaFil – Filarmonica di Milano
LaFil – Filarmonica di Milano è un’orchestra in Residenza che si riunisce a progetto e in cui
generazioni diverse di artisti si incontrano per suonare insieme.
Le sue prime parti provengono dalle più importanti istituzioni musicali italiane e internazionali.
Ad esse si affiancano giovani strumentisti, selezionati tra le eccellenze musicali del futuro. Tra i
progetti realizzati ad oggi ricordiamo l’integrale delle Sinfonie di Schumann e Brahms entrambi
diretti da Daniele Gatti. Successivamente sotto la direzione di Marco Seco la Filarmonica è stata
protagonista di due residenze estive a Sestri Levante e dei concerti di apertura e chiusura di
Bookcity. Nel 2021 e nel 2022 LaFil ha realizzato il nuovo progetto Musica nei Quartieri, durante
il quale ha abitato per alcune settimane i municipi di Milano con incontri, conferenze, prove
aperte e concerti da camera. Sempre a Milano LaFil ha tenuto la sua residenza milanese al
Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano con un progetto dedicato a Mendelssohn diretto da Marco
Seco, Felix Mildenberger e Leopold Hager. Inoltre hanno suonato insieme all’orchestra il pianista
Pietro de Maria e il violinista Daniel Lozakovich. A luglio dello stesso anno l’orchestra ha
realizzato la sua residenza artistica estiva a Trieste, ospitata dalla prestigiosa Società dei Concerti
di Trieste sotto la bacchetta di Felix Mildenberger, Alexander Lonquich e Marco Seco e con la
partecipazione di solisti quali la soprano Carmela Remigio e il pianista Alessandro Taverna.
Sempre lo scorso anno è stata ospite del Festival MiTo.
Quest’anno, dal 22 al 29 maggio, LaFil trasferirà la propria residenza al Mudec Museo delle
Culture di Milano, all’interno del percorso della mostra “Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo.
Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen” per proporre un progetto artistico unico nel
suo genere dal titolo Il Suono dell’Arte.
Marco Seco
Marco Seco nasce a Buenos Aires, dove inizia i suoi studi musicali. Italiano d’origine si trasferisce
in Europa per completare i suoi studi e in seguito ad alcune importanti opportunità, intraprende
la carriera musicale. Riconosciuto per le sue interpretazioni dotate di grande e raffinata forza
espressiva nell’ultimo periodo la sua attività si è intensificata, ricevendo numerosi inviti ad
apparire in importanti stagioni europee e americane. Tra i suoi recenti impegni figurano
importanti tour europei in sale quali il Gewandhaus di Lipsia, la Musikhalle di Amburgo, la
Liederhalle a Stuttgart, il Die Glocke a Brema, Il Teatro Reale dell’opera e la DR radio hall a
Copenhagen, la Tonhalle Maag a Zurigo e in America al Festival Spoleto. Recentemente In Italia
si è esibito per il Festival MiTo e il Festival Pianistico di Bergamo e Brescia. Marco ha collaborato
alla nascita de LaFil – Filarmonica di Milano come direttore ospite, eseguendo numerosi
concerti e collaborando con prestigiosi musicisti come la soprano Carmela Remigio, il pianista
Pietro De Maria, Alessandro Taverna e prime parti di prestigiose orchestre nazionali e
internazionali. Nel maggio 2021 è stato invitato a ricoprire il ruolo di direttore artistico. Inoltre,
recenti risultati artistici ottenuti hanno richiamato l’attenzione della critica e del pubblico,
permettendogli di ottenere nel novembre del 2021 la nomina triennale di Direttore artistico della
prestigiosa Società dei concerti Trieste. Ha studiato pianoforte, contrabbasso, composizione e
direzione d’orchestra a Buenos Aires e presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano,
perfezionandosi all’Accademia Musicale Pescarese e nei corsi estivi dell’Accademia Chigiana.
Filarmonica Arturo Toscanini
La Filarmonica Arturo Toscanini nasce a Parma nel 2002 come prosecuzione della storica
Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini. Oggi è considerata tra le più importanti
orchestre sinfoniche italiane.
Ispirata ai valori di Arturo Toscanini – rigore, talento, estro e impegno – l’attività dell’orchestra si
caratterizza per una continua ricerca di qualità, dal repertorio classico al contemporaneo, dagli
ensemble cameristici al grande sinfonismo.
Nel settembre 2020 Enrico Onofri è stato nominato Direttore Principale, succedendo ad Alpesh
Chauhan (2017-2020); prima di loro, rispettivamente, Kazushi Ono (2012-2015) e Francesco
Lanzillotta (2015-2017) hanno ricoperto la carica di Direttore Ospite Principale. Attualmente
Kristjan Järvi è Direttore Ospite Principale e Omer Meir Wellber, uno tra i direttori più legati alla
Filarmonica, è Direttore Musicale del Festival Toscanini, il nuovo progetto musicale incentrato
sulla figura e sull’eredità storico-artistica di Arturo Toscanini.
La Filarmonica Arturo Toscanini si è esibita sotto la guida di alcuni tra i maestri che hanno
segnato la storia della direzione d’orchestra, quali Lorin Maazel, Zubin Mehta, Georges Prêtre,
Mstislav Rostropovich, Gianandrea Gavazzeni, Charles Dutoit, Yuri Temirkanov e Jeffrey Tate, e
dei più importanti direttori del panorama internazionale, quali Fabio Luisi, Vladimir Jurowski,
James Conlon, Juraj Valčuha, Trevor Pinnock, Roberto Abbado, Tugan Sokhiev, Rinaldo
Alessandrini, Christophe Rousset, Antonino Fogliani, Michele Mariotti, Fabio Biondi, Wayne
Marshall e Tan Dun. Numerose sono state le collaborazioni con prestigiosi solisti, tra i quali Misha
Maisky, Ivo Pogorelich, Viktoria Mullova, Gil Shaham, Steven Isserlis, Ton Koopman, Krystian
Zimerman, Ian Bostridge, Mario Brunello, Placido Domingo, Juan Diego Flórez, Natalia Gutman,
Ray Chen, Stefano Bollani, Carolin Widmann, Valeriy Sokolov, Pablo Ferrandez, Jean-Yves
Thibaudet e Maxim Vengerov.
La Filarmonica Arturo Toscanini è stata acclamata da pubblico e critica nelle maggiori sale da
concerto di tutto il mondo in città quali Washington, New York, Parigi, Madrid, Barcellona,
Amburgo, Mosca, Bucarest, Varsavia, Gerusalemme, Tel Aviv, Tokyo e Pechino. L’attività
internazionale, ripartita da Algeri nel 2022, vedrà la Filarmonica protagonista a Dresda (unica
orchestra italiana nel cartellone 2023 del Dresdner Musikfestspiele, uno tra i più prestigiosi
festival europei) e a Casablanca.
Si esibisce regolarmente a Parma nell’Auditorium Paganini progettato da Renzo Piano ed è
protagonista delle Stagioni liriche e sinfoniche dei Teatri di tradizione della Regione EmiliaRomagna e di un significativo programma concertistico in tutto il territorio regionale.
Dal 2012 la Filarmonica Toscanini è partner del Festival Verdi di Parma, un sodalizio artistico nel
nome di due prestigiosi musicisti parmigiani, Verdi e Toscanini.
Dal 2017 ha sede nel Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini al Parco della Musica di
Parma.
Omer Meir Wellber
Si è affermato come uno dei principali direttori di oggi, sia del repertorio operistico che
orchestrale. È direttore musicale della Volksoper Wien, direttore musicale del Teatro Massimo e
direttore musicale del Festival Toscanini.
Da agosto 2025 assumerà la carica di General Music Director di Amburgo, ricoprendo i ruoli di
Direttore musicale della Staatsoper Hamburg e della Philharmonisches Staatsorchester
Hamburg, che ha la sua sede all’Elbphilharmonie, il nuovo e avveniristico tempio della musica
della città del nord della Germania.
Ha diretto alcuni dei più prestigiosi ensemble del mondo, come la London Philharmonic
Orchestra, la Gewandhausorchester Leipzig, la Pittsburgh Symphony Orchestra, l’Orchestra
National de Lyon, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Staatskapelle Dresden,
l’Orchestra RAI Torino, la Tonhalle Orchestra di Zurigo, la Boston Symphony e l’Orchestre
National de France. La combinazione di energia e chiarezza e la sua capacità di evocare dettagli
ricchi di colore lo hanno portato ad essere regolarmente direttore ospite presso la Bayerische
Staatsoper di Monaco, la Fenice di Venezia e l’Israeli Opera. Richiesto in tutto il mondo, si divide
costantemente tra le apparizioni internazionali come direttore d’orchestra e l’attività di
promozione di progetti di integrazione musicale nel suo paese natale, l’Israele. Nel 2017 ha
pubblicato il suo libro La paura, il rischio e l’amore – Momenti con Mozart, scritto in
cooperazione con la giornalista tedesca Inge Kloepfer, mentre del 2019 è il suo primo
romanzo, Die vier Ohnmachten des Chaim Birkner (Storia vera e non vera di Chaim Birkner,
Sellerio 2021). Ha vinto il Premio speciale «Franco Abbiati», conferito dall’Associazione Nazionale
Critici Musicali per i progetti realizzati al Teatro Massimo nel 2020, e il Premio Rudi Häussler.
Nato a Be’er Sheva nel 1981, comincia a studiare la fisarmonica e il pianoforte all’età di cinque
anni. A nove prende lezioni di composizione con Tania Taler e continua, in seguito, sotto la guida
di Michael Volpe fino al 2004.
Coro del Teatro Regio di Parma
Il Coro del Teatro Regio di Parma, nella sua attuale formazione, debutta come “Coro del Verdi
Festival” in occasione della serata finale del Concorso Internazionale “Maria Callas – Nuove Voci
per Verdi”, organizzato dalla RAI con la Fondazione Verdi Festival. Dal 2001 partecipa alle stagioni
liriche del Teatro Regio di Parma e al Festival Verdi, assumendo così il nome attuale. Offre una
duttilità di organico che va dai 25 fino a più di 100 elementi, in costante formazione e
perfezionamento. Ha collaborato, fra gli altri, con Claudio Abbado, Rudolf Barshai, Bruno
Bartoletti, James Conlon, Vladimir Fedoseev, Rafael Frühbeck de Burgos, Gianluigi Gelmetti,
Lorin Maazel, Riccardo Muti, Daniel Oren, George Pehlivanian, Zoltán Peskó, Michel Plasson,Yuri
Temirkanov, Juraj Valcuha, Ryan McAdams, Michele Mariotti e Daniele Gatti. Insieme alle
maggiori partiture operistiche del Settecento e Ottocento Europeo, affronta un ampio
repertorio sacro e sinfonico che comprende il Requiem KV626 di Mozart, la Messa da Requiem
di Verdi, Ein Deutches Requiem di Brahms, Requiem di Faurè, Requiem di Cherubini, Quattro
pezzi sacri di Verdi, Carmina Burana di Orf, Sinfonia n. 9 e Missa Solemnis di Beethoven, Gloria in
Re Maggiore di Vivaldi, Die Schöpfung di Haydn, Magnifcat di Bach, Messa in do minore e Messa
in do maggiore di Mozart, Petite Messe Solennelle di Rossini, Messiah di Händel, War Requiem
di Britten, Stabat Mater di Dvorák, Oedipus Rex di Stravinskij. Tra le opere del repertorio
contemporaneo: “Prometeo” di Luigi Nono, “Il processo” di Alberto Colla e “The death of
Klinghofer” di John Adams. Di particolare interesse la realizzazione in forma scenica delle
“Szenen aus Goethes Faust” di Robert Schumann ed Assassinio nella Cattedrale” di Ildebrando
Pizzetti, del quale è stato realizzato un DVD. Con la partecipazione alla rassegna “Vox Musica per
Coro” si apre al repertorio sacro a cappella, dal Rinascimento fino alle composizioni
contemporanee. Tra le numerose tournées del coro: Parigi, Wiesbaden, San Pietroburgo, Seul,
Città del Messico, Pechino, Muscat (Oman), Kualan Lumpur (Malesia) e Principato di Monaco.
Nel 2010 riceve l’Oscar della Lirica e nel 2011 il Premio Lirico Internazionale “Mario Tiberini”. Dal 1
gennaio 2018 la Cooperativa Artisti del Coro di Parma ne è il fornitore ed amministratore unico.
Ha partecipato con grande successo al Festival Verdi 2017, per il quale il Teatro Regio di Parma
ha ricevuto il premio “International Opera Awards”, come riconoscimento per il miglior festival
operistico nell’anno 2017. Di pregevole interesse la recente collaborazione con l’Orchestra
Sinfonica Nazionale della RAI.
Martino Faggiani
Martino Faggiani, nato a Roma nel 1962, si è diplomato con lode in pianoforte e clavicembalo. Ha
conseguito inoltre il diploma di Maturità classica e ha studiato composizione. Divenuto
assistente di Norbert Balatsch, lo ha coadiuvato a Roma in tutte le produzioni collaborando con
direttori quali Bernstein, Sinopoli, Abbado, Gatti, Thielemann, Sawallisch, Giulini, ecc. Dal 1996,
ha diretto il coro giovanile di Santa Cecilia, firmando produzioni con Chung, Sinopoli, Gelmetti,
Alessandrini, De Marchi. Ospite dal 2005 e per i tre anni successivi del Coro Radio France, dal
2000 a tutt’oggi è Maestro del Coro del Teatro Regio di Parma, compagine che, nel 2010, ha
ricevuto l’Oscar per la lirica. Contestualmente, dal 2008 al giugno 2019, è stato Chef des Choeurs
presso il Teatro La Monnaie di Bruxelles dove, nel 2018, ha preparato il coro per il wagneriano
Lohengrin. Dal 2009 è stato contestualmente titolare del Coro Belcanto, formazione residente
del Reate Festival. Dal 2018 è titolare del Coro lirico Bellini, formazione residente del Macerata
Opera Festival.
Ha inciso per la Deutsche Grammophon Assassinio nella Cattedrale di Pizzetti, per la Dynamic
Ernani di Verdi, per la Foné Marin Faliero di Donizetti, per TDK Macbeth di Verdi e tutte le 27
opere di Verdi per la Unitel.
Eleonora Buratto
Eleonora Buratto è tra i soprani più acclamati del mondo.
Ha iniziato la carriera nel 2009 come Creusa in Demofoonte sotto la direzione di Riccardo Muti
che, in seguito, l’ha voluta ne I Due Figaro di Mercadante, Don Pasquale, Simon Boccanegra,
Falstaff, Nozze di Figaro, Così fan tutte e Aida. Dal 2015, cantando come Corinna ne Il Viaggio a
Reims alla Dutch National Opera, la sua carriera internazionale si è ulteriormente sviluppata.
Oggi il suo repertorio comprende ruoli distintivi come Mimì, Liù, Micaela, Contessa di Almaviva,
Donna Anna, Luisa Miller, Elettra (Idomeneo), Elvira (Ernani), collaborando con direttori come
Currentzis, Mehta, Mariotti, Dudamel, Pappano, Gatti, Chailly e Nézet-Séguin.
Tra i debutti più recenti: Fiordiligi, Anaï, Desdemona nell’Otello di Verdi e di Rossini, Aida,
Madama Butterfly, Anna Bolena e Elisabetta nel Don Carlo. Tra gli impegni prossimi spicca il
debutto come Antonia ne Les Contes d’Hoffman al Teatro alla Scala, La bohème al MET, la sua
prima Madama Butterfly in Europa al Teatro dell’Opera di Roma e il Concerto di Capodanno
dalla Fenice. Nel 2022 le è stato assegnato il Premio Abbiati dall’Associazione Nazionale dei
Critici Musicali.
Clémentine Margaine
Considerata uno dei mezzosoprani più importanti della sua generazione, Clémentine Margaine
ha ottenuto consensi internazionali nelle ultime stagioni in teatri come The Metropolitan Opera,
Opéra national de Paris, Deutsche Oper Berlin, Bayerische Staatsoper, Teatro Colón, Teatro
dell’Opera di Roma, Grand Théâtre de Genève, Teatro di San Carlo, Opera Australia e Canadian
Opera Company.
Poco dopo la laurea al Conservatorio di Parigi, Margaine è stata nominata «révélation classique»
e ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria al Concours International de Marmande.
Successivamente è entrata a far parte dell’ensemble della Deutsche Oper Berlin, dove ha
cantato le sue prime esecuzioni di Carmen, ruolo per il quale è diventata nota a livello
internazionale e da allora ha interpretato a New York, Monaco, Roma, Napoli, Washington,
Dallas, e Toronto
Attiva anche come solista da concerto, Clémentine Margaine ha cantato Elijah a Berlino, il
Requiem di Mozart a Lisbona e il Requiem di Verdi a Budapest.
Gregory Kunde
Acclamato tenore, tra i più eleganti e completi sulla scena lirica odierna, è apparso in tutti i più
grandi teatri e sale da concerto del mondo: Teatro alla Scala, Metropolitan di New York,
Accademia di Santa Cecilia, Concertgebouw di Amsterdam, Wiener Staatsoper, Carnegie Hall,
Festival di Stresa, Bayerische Staatsoper, Théâtre des Champs-Élysées, Rossini Opera Festival,
Opera di Roma, Liceu di Barcellona, Real di Madrid, Regio di Torino, San Carlo di Napoli, Arena di
Verona, Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Regio di Parma, Comunale di Bologna,
Opernhaus Zürich, La Monnaie di Bruxelles, Palau de les Arts di Valencia, Grand Théâtre de
Genève, Festival d’Aix-en-Provence, Covent Garden di Londra, Festival Donizetti di Bergamo,
Bellini di Catania, Semperoper Dresden, Deustsche Oper di Berlino, Opéra de Paris,
etc… Impostosi dapprima nel repertorio belcantista approda in anni recenti ai grandi ruoli
tenorili verdiani e pucciniani. Collabora regolarmente con i più importanti direttori d’orchestra
e registi del mondo tra i quali: Abbado, Bonynge, Callegari, Chailly, Chung, Davis, De Ana, Del
Monaco, Gardiner, Livermore, Mariotti, McVicar, Mehta, Muti, Nagano, Nelson, Noseda, Oren,
Pappano, Pizzi, Plasson, Pretre, Rattle, Renzetti, Ronconi, Scimone, Tate, Wilson, Zedda. In
ambito concertistico si esibisce con: San Francisco Symphony, Dallas Symphony, Philadelphia
Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, Toronto Symphony, BBC Philharmonic, London
Symphony Orchestra, Israel Philharmonic Orchestra. Debutta in Europa come direttore
d’orchestra con Maria di Rohan al Festival Donizetti di Bergamo e dirige inoltre Il barbiere di
Siviglia a La Fenice di Venezia ed un concerto sinfonico all’Opéra de Nice. Nel 2013 è stato
insignito del “Premio Bellini d’Oro” e nel 2018 riceve a Parma il “Cavalierato di Verdi”.
Michele Pertusi
Nato a Parma, Michele Pertusi è acclamato come uno dei più grandi cantanti della scena lirica
mondiale. Fra i suoi numerosi premi, il “Franco Abbiati”, il Grammy Award per Falstaff diretto da
Sir Colin Davis, il Grammophone Award per Il turco in Italia diretta da Riccardo Chailly, “Rossini
d’oro” al ROF. Collabora abitualmente con i più grandi direttori, inclusi Barenboim, Mehta, Muti,
Pappano, nei più importanti teatri al mondo come La Scala o Metropolitan.
Negli ultimi anni si è affermato come interprete di riferimento di ruoli verdiani quali Filippo II
Don Carlo, Attila, Banco in Macbeth.

arena-Shakespeare

Daniele-Abbado

conferenza stampa Teatro Valli Tanztheater Wuppertal Pina Bausch

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