L’estate in note di Fondazione Pietà de’ Turchini
Dai musei e chiostri del centro storico di Sorrento alla straniante e solitaria bellezza di San Mercuriale a Forlì per il Festival Entroterre, dal Salento per il Jeans Music Festival alla Valle d’Aosta per il festival Combin en musique: l’estate di Pietà de’ Turchini riconferma la sua natura itinerante alla scoperta del bello tra musica antica e rara, contemporanea e danza in un continuo dialogo trasversale alle arti
Prosegue senza soluzione di continuità l’offerta culturale e musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini, tra le ultime due settimane di luglio e le prime due di agosto, giovandosi della collaborazione di festival e istituzioni distribuite lungo tutto lo stivale. Soave sia il vento – Così… se fan tutti, propone ancora 2 appuntamenti in due spazi di grande suggestione come il Museo Correale e il Chiostro di San Francesco. Il primo domenica 16 luglio alle 19.30 nella sala degli specchi del museo storico sorrentino, con Il violino fantastico Affidato al duo Margherita Pupulin e Juan José Francione al liuto e chitarra barocca. Un programma che racconta delle invenzioni e arditezze del violino nel Seicento, produzione che approderà esattamente ad un mese di distanza, il 16 agosto in Valle d’Aosta per il festival Combin en Musique. Il secondo appuntamento a Sorrento è previsto il 21 luglio nel Chiostro di San Francesco alle 20.00 ed ha come titolo Corpi (S)partiti #2 con Antonio Dambrosio alle percussioni, hang drum, electronics, malletstation, e che firma anche l’ideazione, Nanni Teot, tromba, flicorno, trombone, electronics e Martina Ricciardi, voce e corpo. Corpi (S)partiti #2 è una performance in situ in cui i linguaggi degli strumenti musicali e dei corpi dialogano tra loro, esplorando tutte le possibilità che questo dialogo offre di invertire codici, di esplorare spazi, sviluppando il rapporto tra due dimensioni timbriche, gli strumenti a percussione e gli ottoni, in un repertorio inedito generato in combinazione tra modalità acustiche ed elettroniche. Le forme artistiche, per essere tali, devono condividere vive sensazioni con il pubblico, in maniera diretta. Senza questa trasmissione, e profonda relazione, sarebbe più difficile parlare concretamente di espressione musicale andando invece in contro ad una mera esecuzione. La nostra musica ha il desiderio di combinare i nessi affettivi tra le persone e le cose, evocando il vissuto emozionale dell’ascoltatore. L’imprevedibilità dell’atto sonoro, alla base dell’improvvisazione, rende ogni momento diverso e irripetibile. Una scommessa dettata dalla voglia di sperimentare sempre nuove idee. Il progetto prende corpo nel periodo del lockdown, scaturito dalla necessità di affetti, oltre che umani anche di beni immateriali, questi indispensabili per elevare gli animi dal buio che ancora non vede la piena luce.
Ultimo appuntamento del mese il 28 luglio è anche quello che inaugura una nuova collaborazione tra Pietà de’ Turchini e Entroterre Festival, per il ciclo ClassicAntico, in coproduzione con Fondazione Entroterre. In programma Partenope Eterna nella Chiesa di San Mercuriale di Forlì, originalissimo impaginato di cantate del Barocco napoletano che prende il titolo dalla nuova commissione di Pietà de’ Turchini al compositore italiano forse più celebre a livello internazionale Fabio Vacchi, il quale, sul testo del pluripremiato romanziere Giuseppe Montesano, omaggia in chiave contemporanea la grande ed eterna stagione musicale partenopea. Sul palco Talenti Vulcanici e la voce eclettica del soprano di fama pop Naomi Rivieccio. Partenope Eterna inoltre sarà presto disponibile in uscita discografica. Il 4 agosto, Harpsichord | King of orchestra con Demicheli solista al clavicembalo, il cui Il virtuosismo ci porta nei salotti mecenateschi del diciannovesimo secolo, in un concerto volto a esaltare la centralità del clavicembalo, e per finire il 13 agosto Un po’ di sana follia – (S)concerto di strumenti e copri nella Sala San Luigi sempre a Forlì: uno spettacolo di nuova produzione in cui i linguaggi degli strumenti musicali e dei corpi dialogano tra loro, esplorando tutte le possibilità di invertire codici, inventare forme e indagare la follia nelle sue sfumature emotive, nei suoi diversi stati, ma anche nel suo valore innovativo e creativo. Il progetto nasce dall’incontro di personalità con percorsi totalmente differenti: Martina Ricciardi (danza), Eva-Maria Rusche (clavicembalo e organo), Angela Ambrosini (nyckelharpa soprano), Marco Ambrosini (nyckelharpa contralto) vantano esperienze personali e artistiche variegate ma trovano un punto d’incontro – oltre che nella vasta esperienza internazionale comune – nella volontà di esplorare nuove interazioni all’interno degli spartiti, che in occasione del concerto assumeranno forme ancora più folli nell’interazione tra strumenti, corpi e spazi.
Ancora i Talenti e il loro direttore Stefano Demicheli, saranno protagonisti di una produzione per il Jeansmusic festival diretto da Matthieu Mantanus in coproduzione con Orchestra Filarmonica di Lecce, il 1 e 2 agosto a Caprarica e Nardò sarà proposto Napoletani prima… o poi, che vede la inedita collaborazione del virtuoso del violino Francesco D’Orazio, con un programma centrato su musica strumentale di scuola napoletana o di autori che da essa furono influenzati della prima metà del Settecento.
Margherita Pupulin, violino
Juan Josè Francione, liuto e chitarra barocca
Antonio Dambrosio, percussioni/hang drum/electronics/malletstation
Nanni Teot, tromba/flicorno/trombone/elect
Martina Ricciardi, voce e corpo
Marcello Scandelli violoncello
Rafael Arjona liuto e chitarra
Federico Bagnasco contrabbasso
Chiostro dei Carmelitani, Nardò
Talenti Vulcanici
Margherita Pupulin, Heriberto Delgado violini
Sara Bagnati viola
Marius Malanetchi violoncello
Marco Lo Cicero contrabbasso
Stefano Demicheli clavicembalo e direzione
(S)concerto di strumenti e copri
Chiesa parrocchiale San Michele, Oyace
Il violino fantastico
Margherita Pupulin, violino
Juan Josè Francione, liuto e chitarra barocca
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FONDAZIONE DI DIRITTO PRIVATO
foto
corpi (s)partiti #2
il violino fantastico
un po’ di sana follia
talenti vulcanici e Stefano Demicheli