Cassonetti rotti, sconci, sudici al limite della decenza: dove? All’ingresso dei paesi, ovviamente, così a Forno come a Casette.
“Non è accettabile tale situazione di degrado – intervengono i consiglieri Giovanna Santi e Daniele Tarantino -. I borghi montani sono la nostra storia e l’amministrazione è chiamata a fare di tutto per mantenere il decoro di quei luoghi. E’ nei borghi che affondano le nostre radici e fa male vedere questi borghi bistrattati, dimenticati. Un’amministrazione dovrebbe fare di tutto per incentivare la popolazione a restare nei paesi, invogliando soprattutto le giovani coppie a fermarsi. Per fare ciò, si comincia dall’offerta dei servizi di base, tra cui la raccolta dei rifiuti. Gli abitanti a monte pagano profumatamente la tassa sulla spazzatura come chi abita al piano ma con servizi nettamente opposti. A Forno, i cassonetti sono sfasciati, posti all’ingresso del paese come pessimo biglietto da visita, spesso circondati da rifiuti ingombranti in quanto, molti dicono di chiamare Asmiu senza ottenere mai una risposta. Anche i cassonetti posti in via Polla e al Biforco risultano essere nelle stesse condizioni di degrado, alcuni senza copertura, altri bloccati e quindi inutilizzati, con rifiuti a terra che vi restano per settimane e mesi. Idem per Casette. Chiedo all’amministrazione comunale – conclude il consigliere Tarantino – di provvedere alla sostituzione dei cassonetti e alla realizzazione di isole ecologiche che diano un senso di dignità anche nei paesi dove, appunto, la gente paga la Tari quanto in città” .
Angela Maria Frutazzi