Sassi e alberi si stanno abbattendo con troppa frequenza lungo le carrozzabili via Bassa Tambura, Alta Tambura, via XIII Giugno e altre strade della zona montana. Nel giro di poco tempo si è sfiorata più volte la tragedia e i consiglieri comunali del Partito Democratico, Giovanna Santi e Daniele Tarantino, hanno presentato una interpellanza, con risposta in aula, al sindaco Francesco Persiani e al presidente del Consiglio, Agostino Incoronato. “Lo scorso 23 agosto una pianta ad alto fusto si è abbattuta sulla strada comunale per Casette, sfiorando un’auto in corsa; il 28 agosto alcuni sassi, anche di notevoli dimensioni, si sono staccati dal versante su via Bassa Tambura, in località Sant’Antonio (prima del bivio per Forno e Canali) e fortunatamente passavano due auto che ne sono uscite illese – sono solo alcuni dei fatti accaduti recentemente. Il 5 settembre una pianta ad alto fusto è caduta su via Bassa Tambura in prossimità dell’abitato di Canevara e anche in questo caso, l’auto in corsa era appena passata. “Non possiamo sempre affidarci alla dea bendata – commentano i consiglieri -. Da anni questa situazione viene segnalata ma nulla è stato fatto per monitorare i versanti e tagliare, o potare, le grosse piante che crescono proprio in prossimità della carreggiata. Sono strade molto trafficate e non si può rischiare di rimanere schiacciati sotto dei massi e sotto tronchi di albero. Più volte è stato chiesto un intervento per la messa in sicurezza, per la manutenzione ordinaria e la scolmatura delle canalette che raccolgono acqua di superficie”. E chiedono se “ sono previsti interventi di messa in sicurezza prima che inizi la stagione piovosa; se sono previsti interventi per il monitoraggio dei versanti a rischio che sovrastano le strade di montagna ed eventuali azioni di disgaggio di masi pericolanti; se sono previsti interventi per la pulizia degli spazi adiacenti la carreggiata e la potatura delle piante cresciute a dismisura”. Insomma, la montagna è abbandonata ma almeno la sicurezza lungo le strade va garantita. Serve un tavolo tra Comune, Provincia e Parco delle Alpi Apuane per definire come intervenire su versanti a rischio e piante da potare.
Angela Maria Fratuzzi