Canevara disagi

 

 

Una colata di calcestruzzo seppellisce la vecchia gradinata nel centro storico del borgo di Canevara. L’amministrazione comunale, resasi conto del danno, fa dietro front e per mitigare l’accaduto, fa rimuovere parte del cemento riscoprendo parte della scalinata. L’oltraggio a un paese storico come quello di Canevara è inaccettabile e scatta la protesta. “Non è con una colata di calcestruzzo che si abbattono le barriere architettoniche – osserva un residente, Alberto Ginocchi -. Ci sono modi e modi per realizzare interventi quando si va ad operare nel centro storico di un borgo antico come Canevara”. L’obbrobrio è ben evidente: nessuna attenzione verso la storia del paese: la colata di calcestruzzo parte dalla piazzetta posta sopra la chiesa, che sarebbe una vera chicca nel cuore dell’abitato con al centro una fontana di ghisa circondata da una pavimentazione piena di buche e di toppe. Da lì, parte la colata di calcestruzzo che ricopre l’antica scalinata, con una pendenza, in certi tratti, talmente ripida che diventa difficile percorrerla in entrambi i sensi, soprattutto per le persone più anziane. Quando piove, la colata diventa un fiume d’acqua. Sul posto, richiamati dai residenti, hanno effettuato un sopralluogo i consiglieri comunali Daniele Tarantino (Pd) e Ivo Zaccagna (Mac) per rendersi conto della situazione. Sul ponte di Canevara è stato riaperto il cantiere per disfare parte dell’opera già messa in posa ma pare che le idee non siano ben chiare; “Chiederemo un accesso agli atti – commentano i due consiglieri – per capire meglio il progetto e chiedere eventuali modifiche”. Che Canevara meriti altro ne è convinto anche Aldo Mignani, incontrato in piazzetta. Ecco, bene ci starebbe una bella pavimentazione in piastre (tipo i centri storici di Forno e Resceto, per capire) che valorizzi il luogo, partendo dal basso per raggiungere l’abitato alto, compresa la piazzetta.

Angela Maria Fratuzzi

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