UN CORTO E UNA RICERCA SUI ROM A GENOVA: HERO LUNEDì ALL’UNIVERSITÀ

 

COMUNICATO STAMPA

Il 30 ottobre dalle 16 alle 18,30 il progetto HERO fa tappa a Genova

Il cortometraggio contro l’antiziganismo e la ricerca sulla situazione abitativa e sociale dei Rom

saranno i protagonisti dell’evento organizzato con l’Università.

Focus sui due maggiori insediamenti in città: Bolzaneto e Via Adamoli

Nel campo di via Bolzaneto, a nord-ovest della città, vivono da metà degli anni ’80, almeno 150 persone. L’ etnia più rappresentata è quella dei sinti piemontesi. Per 8 anni caravan e roulotte sono rimaste lì senza autorizzazioni. Poi dal 1988 è nato l’insediamento ufficiale. Nel corso degli anni, il campo di Bolzaneto ha subìto diverse modifiche ed è stato oggetto di svariati tentativi di sgombero da parte delle autorità cittadine.

Fino al 2015 è esistito a Genova anche un secondo grande campo, in via Adamoli, nella zona di Molassana, poi sgomberato dalle autorità locali. Nel campo vivevano prevalentemente famiglie rom bosniache, giunte in città durante gli anni ’90, nel periodo corrispondente alla dissoluzione dell’Ex-Jugoslavia. In questo insediamento si stima vivessero circa 150/200 persone. In seguito allo sgombero del 2015, grazie all’intervento della Comunità di Sant’Egidio, molti nuclei familiari provenienti da quell’area sono stati ricollocati in alloggi pubblici.

Secondo la ricerca dell’Università di Padova, condotta nell’ambito del progetto Hero, il cui capifila è Liberitutti Cooperativa Sociale “delle comunità rom e sinti presenti in città, quelle ricollocate in seguito allo smantellamento del campo di via Adamoli, risultano essere le più in- serite e riconosciute, anche a livello istituzionale” Inoltre, Genova ospita altri insediamenti informali, spesso di tipo mobile e temporaneo, di rom romeni, provenienti prevalentemente dal territorio di

Făgăraș, nella regione della Transilvania.

Sono alcuni dei passaggi della ricerca a cura dei docenti dell’Università di Padova Vincenzo Romania e Tommaso Bertazzo (qui https://drive.google.com/drive/folders/1iMbzjfGrnaAONK69xaifUdrqOsxZcZwD la cartella con i documenti) che sarà presentata a Genova lunedì 30 ottobre dalle 16 alle 18,30 nella sede del Dipartimento di Scienze della Formazione (DISFOR), in Corso A.Podestà 2. La presentazione, organizzata in collaborazione con UniGe è un’altra tappa itinerante della campagna di sensibilizzazione contro l’antiziganismo del progetto europeo HERO (Housing and Employment for ROma people) che ha come capofila Liberitutti Cooperativa Sociale di Torino. Coinvolge l’Italia, la Germania e l’Ungheria e promuove l’integrazione delle minoranze Rom combattendo l’antiziganismo e la discriminazione nell’accesso alla scuola, al lavoro e all’alloggio. La campagna di sensibilizzazione, ha preso il via in occasione della giornata internazionale dei Rom, l’8 aprile scorso. L’obiettivo è quello di far riflettere, ai vari livelli, sulla mancata integrazione, sugli stereotipi e la sfiducia verso le comunità rom.

La ricerca dell’Università di Padova restituisce una preziosa mappatura delle popolazioni rom e sinti in Italia, il lavoro fatto sul campo da amministrazioni pubbliche e del privato a Torino, Genova, Padova, Dortmund e Budapest e l’analisi comparativa delle politiche sociali nei tre Paesi partner: Italia, Germania e Ungheria. Sono state analizzate le diverse forme che la segregazione sociale, abitativa ed economica dei Rom e Sinti assume nei contesti studiati. Sono stati censiti i gruppi rom ed elencati tutti i diversi sottogruppi che formano la galassia romanì in Italia. Infine, la mappatura è stata estesa ai gruppi Rom e Sinti presenti nei tre Paesi, integrando le statistiche esistenti con interviste a informatori chiave e decisori locali.

IL CORTOMETRAGGIO HERO Video

Come nel mito di Sisifo, figlio di Eolo, re dei venti, i Rom sembrano essere condannati a sospingere, senza sosta, il grosso macigno dei pregiudizi e degli stereotipi fino alla sommità di un monte”. E’ questo – secondo gli ideatori – lo sguardo ancora così diffuso, atavico e persistente da smontare. Rom e sinti sono una galassia di 22 minoranze in Italia. “Il popolo dei campi”, “il popolo delle discariche”, “gli zingari” (spesso, così sono definiti) ad ogni latitudine mantiene un comune denominatore: il peso dei pregiudizi.

Il corto può essere pubblicato sui vostri media, ECCOLO .Nella cartella stampa anche foto di backstage, la ricerca e altri materiali.

Nel corto ideato e realizzato da Luca Mariani -con la collaborazione della scenografa Francesca Antolini – i puppets (in stop motion) sono sovrastati dagli sguardi nocivi di quegli occhi serpente che fanno aumentare il peso (il masso) che piccoli e grandi, vittime della segregazione razziale, sono costretti a portarsi (loro malgrado) sulle spalle. E’ un macigno che cresce a ogni sguardo malevolo, che diventa man mano enorme tanto da allontanarli dai più elementari e stringenti bisogni: la casa, la scuola, il lavoro. Il masso riuscirà a diventare sassolino?

Il progetto è una partnership che coinvolge Liberitutti Cooperativa Sociale (capofila) Grünbau gGmbH, Arci Liguria, Università di Padova, Letra Egyesulet.

Sito https://hero-project.eu/ e pagina Facebook https://www.facebook.com/HEROprojecteu

CARTELLA STAMPA: cortometraggio, ricerca dell’Università di Padova, foto Domenica Moscato e Marco Buemi e foto “Non chiamarmi zingaro”

Ufficio stampa a cura di Elisa Forte

Contatti per approfondimenti, interviste, materiali aggiuntivi

elisaforteweb@gmail.com

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