Serena conduce operaclassica eco italiano

PRESENTAZIONE DEL CD “A CODA DI RONDINE” CON LE PAGINE SCRITTE DA FILIPPO DEL CORNO PER I POMERIGGI MUSICALI

Conversano con l’autore, Carlo Boccadoro e Francesco Maria Colombo

Milano, Teatro Dal Verme
sabato 25 novembre – ore 15.30 Sala Terrazzo

Si intitola “A coda di rondine” il nuovo cd in uscita il 24 novembre per l’etichetta discografica Da Vinci che contiene le pagine scritte negli ultimi trent’anni dal compositore Filippo Del Corno per i Pomeriggi Musicali. Nel dettaglio si tratta di SixMemos per orchestra (1994), Passages concerto per clarinetto e orchestra (1996), Not in my Name concerto per pianoforte e orchestra (2007) e A coda di rondine per orchestra (2023). I brani sono stati registrati lo scorso aprile al Teatro Dal Verme dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Carlo Boccadoro e con la partecipazione del pianista Emanuele Arciuli e del clarinettista Dimitri Ashkenazy.

Sabato 25 novembre alle ore 15.30, nella sala Terrazzo del Teatro milanese, avrà luogo la presentazione del cd con la partecipazione, insieme al compositore, di Carlo Boccadoro e Francesco Maria Colombo.

Il titolo del disco è lo stesso del brano più recente di Del Corno, pubblicato da Edizioni Curci (editore con cui il compositore ha cominciato collaborare) ed eseguito in prima lo scorso 16 marzo nell’ambito della 78a stagione concertistica dell’istituzione musicale milanese; una commissione dei Pomeriggi Musicali e dell’ORT – Orchestra Regionale Toscana che segnava il “ritorno alla musica” di Del Corno dopo il lungo periodo trascorso come Assessore alla Cultura del Comune di Milano (2013-2021).

«La collaborazione con i Pomeriggi Musicali – afferma Filippo Del Corno – ha scandito una parte estremamente significativa del mio lavoro compositivo per l’orchestra, e sono quattro le partiture che nel corso di quasi trent’anni ho scritto per questa istituzione. Ho sempre trovato nei Pomeriggi non soltanto l’interprete, ma anche l’interlocutore ideale per il mio pensiero musicale, grazie alla qualità tecnica della compagine e alle personalità musicali dei suoi componenti. Questo disco raccoglie quindi i frutti di un dialogo costante nel tempo e durevole».

Nato nel 1970, Filippo Del Corno si diploma nel 1995 in Composizione al Conservatorio di Milano; segue inoltre seminari e masterclass con Paolo Castaldi, John Cage e Louis Andriessen. I suoi lavori sono presenti nei cartelloni di teatri e istituzioni come Festival di Lucerna, Festival di Radio France-Montpellier, South Bank Centre, Bang On A Can Marathon, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, eseguiti da musicisti quali Luciano Berio, James MacMillan, Dimitri Ashkenazy, Emanuele Arciuli, Enrique Mazzola, David Alan Miller. Nel 1997 in collaborazione con Angelo Miotto e Carlo Boccadoro fonda Sentieri selvaggi, gruppo dedicato all’esecuzione e alla diffusione della nuova musica.
I suoi lavori sono incisi su CD Deutsche Grammophon, Cantaloupe, BMG Ricordi, Emi Classics, Sensible Records, Stradivarius, e pubblicati dalle edizioni Curci, RicordiSuvini ZerboniSonzogno, RaiTrade. Insegna Composizione al Conservatorio di Milano.
 
NOTE SUI BRANI DAL BOOKLET

1) A coda di rondine
A coda di rondine espone sei varianti di una antica melodia popolare italiana, nota come La Girometta: queste varianti sono generate con l’esplorazione da prospettive sempre diverse delle sue possibili, e potenzialmente infinite, articolazioni ritmiche e conseguenze armoniche. Il senso organico dell’antica melodia viene così trasgredito da codici eterogenei, che producono esiti inaspettati, echi inattesi. Ciascuna variante si innesta su quella precedente grazie a un elemento musicale neutro che ricorre cinque volte nel brano, sempre simile a se stesso: una connessione che richiama la tecnica artigianale detta ‘a coda di rondine’. 
 
2) Passages – concerto per clarinetto e orchestra
Passages intende raffigurare un’imprecisa e lacunosa mappa di una città immaginaria. Perciò il termine passages è da intendere in senso “urbanistico”: sono gallerie che collegano le piazze che popolano il percorso musicale del Concerto, e che potrebbero apparire come appartenenti a luoghi eterogenei, anche se musicalmente derivano da un’unica sequenza melodica. Il clarinetto solista conduce il discorso in continuo anticipo, come se fosse l’unico musicista a possedere la mappa delle quattro piazze ideali visitate, inseguito o a volte semplicemente accostato dagli strumenti dell’orchestra. Vi è poi, alla fine della partitura, una quinta piazza, completamente diversa dalle altre: è un luogo del ricordo, dove avviene una sorta di corto circuito della memoria musicale del lavoro, e tutto riaffiora sovvertendo ogni precedente criterio espositivo.

3) Six Memos
Six Memos è una risposta musicale ai valori proposti nel 1985 da Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane (Six Memos for the next millennium). Sei parole, ossia nell’ordine Lightness, Quickness, Exactitude, Visibility, Multeplicity e Consistency, che delinenano sei diversi “promemoria” per l’artista, ma anche per lo spettatore e in fondo per chiunque voglia affrontare il futuro. Non è stata mia intenzione quella di descrivere le sei diverse situazioni, ma quella di provare a rispondere alla proposta di Calvino. I memos si susseguono quindi senza soluzione di continuità, confondendosi l’uno e nell’altro ed influenzandosi reciprocamente, e la musica che ne nasce rappresenta la mia personale suggestione nel raccogliere la sfida a dipingere un possibile paesaggio del prossimo millennio avendo sei valori nella tavolozza.
 
4/7) Not In My Name – concerto per pianoforte e orchestra
Not In My Name è un concerto dove il solista non è “accompagnato” dall’orchestra, e non soggiace alla dialettica tradizionale solo/tutti; è invece un confronto aspro, serrato, che conosce anche disparità e sopraffazione. La partitura è in quattro movimenti, ciascuno dei quali reca in epigrafe una delle quattro parole che costituiscono il titolo Not – In – My – Name, ossia lo slogan lanciato dall’organizzazione denominata “The September Eleventh Families for Peaceful Tomorrows”, gruppo dei familiari delle vittime dell’orrendo attentato contro le Twin Towers che ha elevato la propria protesta contro le azioni militari degli Stati Uniti compiute “in nome” delle americane e degli americani vittime del terrorismo. Not In My Name è uno dei capitoli di un più ampio progetto che vuole affrontare il rapporto complesso e contraddittorio che esiste tra l’espressione artistica contemporanea e la società che la circonda, per rispondere alla sfida lanciata dal compositore britannico Steve Martland per “un’arte che non rifletta la realtà, ma la affronti; una musica che sia una protesta per i valori umani e una profezia di cambiamento; e che dia la possibilità, per quanto remota, di un’affermazione”.
 
———-

Teatro Dal Verme
via San Giovanni sul Muro, 2 – 20121, Milano
Tel. 02 87 905 – www.ipomeriggi.it

La biglietteria del Teatro Dal Verme è aperta da martedì a sabato ore 10:30 – 18:30
biglietteria@ipomeriggi.it / tel 02 87905 201

Ufficio stampa
Floriana Tessitore +39 3387339981
stampa@ipomeriggi.it
Fondazione I Pomeriggi Musicali
www.ipomeriggi.it
 

Milano, 21 novembre 2023 (f.t.)

FONDAZIONE I POMERIGGI MUSICALI
Ufficio stampa
Via San Giovanni sul Muro, 2 – 20121 Milano
T. 02 87905; F. 02 87905291
www.ipomeriggi.it

Copyright © 2023 Tessitore Vitale, All rights reserved.

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *