XXIV FESTIVAL VERDI
Parma e Busseto, 21 settembre – 20 ottobre 2024
Potere e Politica sono la trama e l’ordito con cui è stato tessuto il programma, attraversando i secoli e i generi musicali ed evocando temi cari al Maestro,
di stringente attualità nel dibattito culturale e sociale
Inaugurazione con la Verdi Street Parade
Macbeth in versione francese, La battaglia di Legnano,
Un ballo in maschera in nuovi allestimenti con la regia di Pierre Audi,
Daniele Menghini e Valentina Carrasco, diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi,
Diego Ceretta e Attila in forma di concerto diretto da Roberto Frizza
sono le opere in programma, alle quali si aggiungono
la Messa da Requiem e il Gala Verdiano,
diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon
Tra gli interpreti, Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares,
Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, Francesco Meli, George Petean, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori,
Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni,Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana diretta da Francesco Izzo
La nuova sezione Ramificazioni apre itinerari alla musica di
Luigi Nono, Arnold Schönberg, Dmítrij Šostakóvič, Claudio Monteverdi,
con Maurizio Pollini, Teodor Currentzis, Maxime Pascal, Shirin Neshat.
Si rinnova e rinsalda la collaborazione con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e con il Teatro Comunale di Bologna,
e s’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani
Verdi Off giunge alla sua IX edizione e con gli International Friends of Festival Verdi promuove il Concorso Verdi Extreme per artisti under35
Il Festival rilancia l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma
che coinvolgerà i protagonisti di questa nuova edizione
Servizio navetta, in collaborazione con Tep,
per Busseto e Fidenza nei giorni di spettacolo
Carnet personalizzabile e biglietti under30 ridotti del 50%
per tutti gli spettacoli in programma
Macbeth in versione francese, Un ballo in maschera, La battaglia di Legnano in tre nuovi allestimenti firmati da Pierre Audi, Daniele Menghini, Valentina Carrasco e diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi, Diego Ceretta; Attila in forma di concerto diretto da Roberto Frizza.Quattro opere, insieme alla Messa da Requiem e al Gala Verdiano, diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon, la nuova sezione di concerti, installazioni, performance, intitolata Ramificazioni, con protagonisti Maurizio Pollini, Maxime Pascal e Shirin Neshat, Teodor Currentzis con la musicAeterna Orchestra, Carlo Vistoli, Daniel Perer con l’ensemble Ghislieri Consort costituiscono la struttura del XXIV Festival Verdi di Parma e Busseto, dal 21 settembre al 20 ottobre 2024, che inaugura con la Verdi Street Parade.
Grandi interpreti di fama internazionale dialogano con artisti di nuova generazione: Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares, Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, Francesco Meli, George Petean, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni,Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana, diretta da Francesco Izzo: Ilaria Alida Quilico,Danbi Lee, Alessia Panza Licia Piermatteo, Fan Zhou.
Al Festival Verdi si rinnova e rinsalda la collaborazione del Teatro Regio con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, e con il Teatro Comunale di Bologna, e s’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.
“Potere e Politica sono la trama e l’ordito con cui abbiamo tessuto il programma del Festival Verdi 2024- dichiara Luciano Messi, Sovrintendente del Teatro Regio di Parma – attraversando i secoli e i generi musicali ed evocando temi cari al Maestro, di stringente attualità nel dibattito culturale e sociale. Le opere in cartellone accendono un faro su un periodo creativo straordinariamente fecondo: dalla monumentalità guerriera e giovanile di Attila (1846), allo slancio risorgimentale della Battaglia di Legnano (1849), per arrivare al Verdi sofisticato di Un ballo in maschera (1859) e Macbeth (1847, rev. 1865), quest’ultimo eseguito in francese, come avvenne al debutto parigino. A questa esplorazione tematica concorre anche il Verdi Off, sui percorsi dell’accessibilità e dell’inclusione, portando il teatro fuori dal teatro incontro a un pubblico eterogeneo e sempre nuovo, aprendo il Festival con la Verdi Street Parade e rilanciando quotidianamente l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma che coinvolgerà i protagonisti di questa nuova edizione”.
Straordinari artisti sono i protagonisti che compongono il programma di Ramificazioni, la nuova sezione di concerti e performance del Festival Verdi, che traccia percorsi tra Verdi, i compositori del passato e coloro che ne hanno raccolto l’eredità. Da Claudio Monteverdi a Dmítrij Šostakóvič, con un focus su Arnold Schönberg e Luigi Nono, nell’anno in cui ricorrono, rispettivamente, i 100 e i 150 anni dalla nascita, il programma delinea un percorso musicale e tematico attraverso i secoli, mettendo al centro proprio quei temi più cari al Maestro – potere, politica, aspirazione alla libertà – ed esplorandoli nelle loro connessioni con il presente.
“Le opere di Giuseppe Verdi non ammettono letture univoche – scrive Alessio Vlad, Direttore artistico del Festival Verdi. Troppi i riferimenti e troppo varie le prospettive per riuscire a isolare temi e significati entro parametri univoci. Tuttavia, nella costruzione del Festival, può essere utile individuare aspetti specifici nella produzione del Maestro per allargare l’orizzonte e disegnare nuove traiettorie. Verdi ha fatto propri argomenti universali, comuni a ogni epoca. Partendo da questo presupposto, abbiamo provato a tracciare un percorso che, con libertà e immaginazione, contribuisca a far emergere l’eredità tramandata e i legami con gli autori che lo hanno preceduto. La nuova sezione del Festival che inaugura quest’anno prende proprio spunto dal filo conduttore delle opere in cartellone: potere, politica, libertà. Tra i molti autori che hanno toccato questi temi, abbiamo quindi scelto di indagare i collegamenti con Luigi Nono e Arnold Schönberg, così come quelli con Claudio Monteverdi e Dmitrij Šostakóvič. La caleidoscopica successione di tempi e stili che così si tratteggia vuole incoraggiare a sperimentare itinerari inediti, assecondando il disvelarsi di nuove prospettive e dando vita a ramificazioni che, da una stessa radice, si protendono verso una molteplicità di letture”.
Giunge alla sua IX edizione Verdi Off, realizzato dal Teatro Regio con il Comune di Parma e con l’Associazione “Parma, io ci sto!”, che apre il Festival con la Verdi Street Parade e che prosegue con un ricco calendario di appuntamenti, – che sarà presentato il 6 settembre 2024 – tra concerti, mostre, installazioni, incontri, progetti speciali, coinvolgendo artisti e associazioni del territorio, per stimolare, creare e condividere un’atmosfera festosa che abbracci chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del Festival Verdi.
Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione e grazie al sostegno degli International Friends of Festival Verdi, realizza per Verdi Off il Concorso Verdi Extreme, con l’obiettivo di selezionare il progetto di teatro musicale contemporaneo o evento performativo-installativo incentrato su temi verdiani.
Il programma completo del XXIV Festival Verdi con ulteriori progetti, insieme a concerti, prove aperte e agli incontri di approfondimento sarà presentato il prossimo 21 marzo 2024
SERVIZIO NAVETTA
Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione con Tep, rinnova il servizio navetta andata e ritorno per Busseto e Fidenza nei giorni di spettacolo.
LA CAMPAGNA DI MEDIASET PER IL FESTIVAL VERDI
Mediaset, da sempre Media Partner del Festival Verdi, rinnova anche quest’anno la sua campagna televisiva con la quale contribuisce in modo straordinario alla promozione del Festival Verdi e di Verdi Off.
PARTNER E SPONSOR
Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Reggio Parma Festival, Comune di Parma. Main partner Chiesi. Major partner Fondazione Cariparma. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Crédit Agricole, Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori La Giovane, Fidenza Village, Sicim, Colser, Mutti, CePIM, Parmacotto, Grasselli, Parmalat. Con il contributo di Comune di Fidenza, Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Comune di Busseto. Wine partner Oinoe. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Legal counselling Villa&Partners. Partner scientifico Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Digital counselling Unsocials. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Fairplay Partner Zebre Parma. Tour Operator Partner Parma Incoming. Sostenitori tecnici De Simoni, Milosped, Cavalca, Teamwork, Graphital. Il Teatro Regio aderisce a Fedora, Opera Europa, Opera Vision, Emilia taste, nature & culture. Special thanks to International Friends of Festival Verdi. Partner artistici e istituzionali Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini, Società dei Concerti di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Coro del Teatro Regio di Parma.L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2023.
Parma, 14 dicembre 2024
Paolo Maier
Responsabile Comunicazione istituzionale, Ufficio stampa, Archivio
Teatro Regio di Parma
strada Garibaldi 16/A, 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969
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stampa@teatroregioparma.it
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VERDI STREET PARADE
Per l’inaugurazione del Festival Verdi e di Verdi Off, sabato 21 settembre, dalle ore 18.00,la Verdi Street Parade invade strade e piazze, partendo dal Teatro Regio, e animando il centro storico della città in un percorso ricco di sorprese. Una grande festa in musica che vedrà la partecipazione di oltre 3.000 artisti, ensemble corali e orchestrali, bande, cantanti, attori, ballerini, acrobati e artisti visivi, che daranno vita a uno spettacolo diffuso con performance ispirate alla musica e alla figura di Giuseppe Verdi e dedicate al pubblico di ogni età. Il programma completo sarà disponibile a settembre su festivalverdi.it.
LE OPERE
Macbeth, nella versione in francese eseguita a Parigi nel 1865 è l’opera inaugurale del XXIV Festival Verdi, in debutto al Teatro Regio di Parma giovedì 26 settembre 2024, ore 20.00 (recite domenica 6 ottobre, ore 18.00, domenica 13 ottobre, ore 15.30, giovedì 17 ottobre 2024, ore 20.00). Presentata in prima ripresa assoluta in occasione del Festival Verdi 2020 in forma di concerto e vincitrice quello stesso anno del prestigioso Premio Abbiati, l’opera è finalmente realizzata in forma scenica in un nuovo allestimento firmato da Pierre Audi, per la prima volta alla regia di un’opera verdiana in Italia, e con la direzione di Roberto Abbado, che la diresse proprio nel 2020, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani. Il team creativo vede impegnati Michele Taborelli alle scene, Robby Duiveman ai costumi, Jean Kalman alle luci.
L’operanella revisione di Candida Mantica dell’edizione critica curata da David Lawton (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sarà interpretata da Ernesto Petti (Macbeth), Lidia Fridman (Lady Macbeth), Michele Pertusi / Riccardo Fassi (Banquo), Luciano Ganci (Macduff), tutti al debutto nel ruolo nella versione francese. Completano il cast David Astorga (Malcolm) e Natalia Gavrilan (La Comtesse).
“Una delle più grandi creazioni umane”: così Verdi, in una lettera del 1846, definiva l’omonima tragedia di Shakespeare da cui fu tratto il libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei, tradotto nella versione in francese da Charles Louis Étienne Nuittier e Alexandre Beaumont. La lucida rappresentazione del potere come macchina che consuma e la capacità di addentrarsi negli abissi della psiche dei personaggi, tuttavia, portarono i contemporanei a definire il lavoro verdiano “un’opera senza amore”. Posizione, questa, che non fu ribaltata neanche all’indomani dell’esecuzione a Parigi, e solo nella seconda metà del Novecento l’opera viene riscoperta e consacrata al successo assoluto.
Un ballo in maschera debutta al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto venerdì 27 settembre 2024, ore 20.00 (recite sabato 28 settembre, ore 15.30, sabato 5 ottobre, ore 15.30, sabato 12 ottobre, ore 15.30, venerdì 18 ottobre, ore 15.30) in un nuovo allestimento firmato da Daniele Menghini affermato regista di nuova generazione, con le scenedi Davide Signorini, i costumidi Nika Campisi, le lucidi Gianni Bertoli.
Fabio Biondi sul podio dell’Orchestra Giovanile Italiana e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato daMartino Faggiani, dirige l’opera seguendo l’edizione critica a cura di Ilaria Narici e Alberto Zedda (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano). Protagonisti, tutti al debutto nel ruolo: Giovanni Sala / Davide Tuscano** (Riccardo), Ludovico Ravizza (Renato), Caterina Marchesini / Ilaria Alida Quilico* (Amelia),Danbi Lee* (Ulrica), Licia Piermatteo* / Fan Zhou*(Oscar) (*già allievi dell’Accademia Verdiana del Corso di Alto perfezionamento in repertorio verdiano); (**finalista al Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto 2022)
Melodramma in tre atti ispirato alla figura del re di Svezia, Gustavo III, vittima di una congiura ordita durante un ballo in maschera, l’opera era originariamente destinata alle scene del Teatro di San Carlo di Napoli. Dopo travagliate vicende, il libretto di Antonio Somma, da Gustave III ou Le bal masqué di Eugène Scribe, fu adattato ai dettami della censura, spostando l’azione dall’Europa all’America e facendo del sovrano protagonista il governatore di una colonia inglese. Con queste e altre significative modifiche, l’opera debuttò nel febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma segnando un brillante successo nella carriera di Verdi.
La battaglia di Legnano debutta al Teatro Regio di Parmadomenica 29 settembre 2024 ore 18.00 (recite venerdì 4 ottobre ore 20.00 e domenica 20 ottobre ore 15.30). L’opera, assente dal palcoscenico del Regio da dodici anni, va in scena nel nuovo allestimento realizzato in coproduzione con Teatro Comunale di Bologna, con la regia di Valentina Carrasco, le scene di Margherita Palli, i costumidi Silvia Aymonino, le lucidi Marco Filibeck.
Il ventisettenne Diego Ceretta dirige l’opera sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coroGea Garatti Ansini. L’opera segna il debutto nel ruolo per l’intero cast, composto da Riccardo Fassi(Federico Barbarossa), Marina Rebeka (Lida), Francesco Meli (Arrigo), Vladimir Stoyanov (Rolando), Alessio Verna (Marcovaldo).
Composta in breve tempo da un giovane Verdi, su libretto di Salvadore Cammarano, La battaglia di Legnano contribuì a fare del Maestro un simbolo vivente della lotta per la liberazione e per l’unificazione nazionale. Le tinte patriottiche, unite all’intreccio tra dramma passionale e vicenda politica, valsero a quest’opera un enorme successo al momento della sua prima rappresentazione, avvenuta a Roma il 27 gennaio 1849, alla vigilia della proclamazione della Repubblica Romana. Il ristabilirsi, poco tempo dopo, della dominazione austriaca sul Lombardo-Veneto fece piombare sull’opera la scure della censura. Verdi fu in un primo momento tentato di trovare all’opera un nuovo soggetto, ma ritenne “cosa ben ardua conservare tutto l’entusiasmo di patria e libertà, senza mai parlare di patria e libertà”.
Al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza Attilaviene proposta in forma di concerto, giovedì 3 e venerdì 11 ottobre 2024, ore 20.00, con Riccardo Frizza alla direzione dell’edizione critica dell’opera a cura di Helen M. Greenwald (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Interpreti Giorgi Manoshvili(al debutto nel ruolo di Attila),George Petean(Ezio), Marta Torbidoni(Odabella), Luciano Ganci(Foresto), Gabriele Sagona(Leone).
Dopo il grande successo di Ernani alla Fenice di Venezia, a Verdi fu commissionato un nuovo titolo per il Carnevale del 1846. La scelta del compositore cade sul dramma Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner, apprezzato per le sue vivaci capacità espressive. Le difficili condizioni di salute del Maestro, sofferente per i continui impegni teatrali dettati, a suo dire, dall’esigenza di raggiungere una sicurezza economica, e la travagliata stesura del libretto, che fu rimbalzato tra Temistocle Solera e Francesco Maria Piave, non facilitarono la fase di composizione di quest’opera che, comunque, riuscì ad andare in scena con un buon successo di pubblico.
I CONCERTI
Il Gala Verdianoche chiuderà i festeggiamenti del 211° compleanno di Giuseppe Verdi, giovedì 10 ottobre 2024, ore 20.30, sarà affidato alla direzione di Francesco Lanzillotta che torna anche quest’anno sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Il programma, in linea con il filo tematico del Festival, presenta in forma integrale scene e atti da opere che riflettono più strettamente il rapporto del compositore con il potere e la politica. Dopo l’Ouverture de I Vespri siciliani verrà infatti proposto integralmente l’atto III di Ernani, per proseguire con il Finale dell’atto I di Simon Boccanegra e la scena dell’Autodafé da Don Carlo. A spartirsi i ruoli di questo ricco programma sarà un cast che affianca acclamati interpreti verdiani ad artisti di nuova generazione: Luciano Ganci, Giorgi Manoshvili, Alessia Panza, Licia Piermatteo, Ludovico Ravizza, Luca Salsi, Vladimir Stoyanov.
La Messa da Requiem segna il ritorno, al Teatro Regio di Parma, di James Conlon, sabato 19 ottobre 2024, ore 20.30. Il direttore d’orchestra statunitense, acclamato a Parma nel 2016, interpreta il capolavoro sacro di Verdi, nell’edizione critica a cura di David Rosen (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Solisti Roberta Mantegna, Szilvia Vörös, Fabio Sartori, Mika Kares.
Fuoco di gioia, il gala lirico benefico, organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” torna mercoledì 2 ottobre 2024, ore 20.30, nella sua XII edizione, con la Filarmonica di Parma e la Corale “Giuseppe Verdi” di Parma, maestro del coro Claudio Cirelli. Il cast, che sarà prossimamente annunciato, vedrà la partecipazione dei più celebri interpreti verdiani.
L’ACCADEMIA VERDIANA
Il Concerto di Gala dell’Accademia Verdiana, lunedì 14 ottobre 2024, ore 20.30, coronerà il percorso formativo dei dodici allievi del Corso di Alto Perfezionamento in Repertorio Verdiano del Teatro Regio di Parma, giunto alla sua VII edizione. Una prestigiosa occasione di esibizione per i giovani artisti e di scoperta per il pubblico che potrà ascoltare i nuovi talenti che hanno maturato una profonda consapevolezza dello stile, della vocalità e delle pratiche esecutive verdiane durante i mesi di lavoro al Regio, conseguendo una preparazione musicale, vocale, teatrale d’eccellenza grazie ai più rinomati interpreti verdiani che li guidano nelle 1000 ore di lezione previste. Nel concerto saranno accompagnati quali madrina e padrino d’eccezione, da due rinomati artisti.
Nata nel 2017, progetto cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna (Operazione Rif. PA 2022- 17771/RER approvata con DGR n.1951/2022 del 14/11/2022), l’Accademia Verdiana si articola in nove mesi di lezioni, incentrate sullo studio del repertorio e del perfezionamento della tecnica vocale, laboratori dedicati ai movimenti coreografici e scenici, seminari e incontri di approfondimento, moduli dedicati alle materie storiografiche e alle materie contrattualistiche e manageriali volti a formare un artista lirico dal profilo completo.
Direttore didattico dell’Accademia Verdiana è Francesco Izzo, musicologo, pianista e coach, professore ordinario di musicologia presso l’Università di Southampton, dove tiene corsi di storia e teoria della musica. Dal 2022 ricopre inoltre l’incarico di Referente scientifico dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani per il Festival Verdi.
RAMIFICAZIONI
Novità assoluta del XXIV Festival Verdi, Ramificazioni è la nuova sezione di concerti e performance, che da Giuseppe Verdi apre alla musica di Luigi Nono e Arnold Schönberg, nell’anno in cui ricorrono, rispettivamente, il centenario e il centocinquantenario dalla nascita, spaziando da Claudio Monteverdi e Dmítrij Šostakóvič, interpretati da musicisti ed ensemble di assoluto rilievo.
Maurizio Pollini apre Ramificazioni in un concerto dalla forte carica simbolica, in programma sabato 28 settembre 2024, ore 20.30, all’Auditorium Niccolò Paganini. Tra i più grandi interpreti della tastiera, pioniere delle nuove avanguardie del suo tempo, con una carriera che lo annovera tra i più stretti collaboratori dello stesso Luigi Nono, il grande pianista milanese eseguirà un programma composto da tre pilastri del suo repertorio: i Sechs kleine KlavierstückeOp.19 di Arnold Schönberg (1911), ….sofferte onde serene… di Luigi Nono (1977), con la regia del suono di Alvise Vidolin, e, infine, la Mazurca op.56, n.3, la Barcarola op.60, lo Scherzo n.1, op.20 Frédéric Chopin.
Sempre all’Auditorium Niccolò Paganini, sabato 5 ottobre 2024, ore 20.30, appuntamento con uno dei direttori di punta di nuova generazione, attivo soprattutto nel campo della musica contemporanea: Maxime Pascal saràsul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, con la voce recitantedi Thomas Allen. Sulla video installazione creata dall’artista visiva iraniana Shirin Neshat, due capolavori del serialismo novecentesco, tributi alle vittime delle stragi della Seconda Guerra Mondiale: A survivor from Warsaw op. 46 di Arnold Schönberg, oratorio per voce recitante, coro maschile e orchestra del 1947, e Il canto sospeso di Luigi Nono, cantata per solisti, coro e orchestra, composta tra il 1955 e il 1956 su testi tratti dalle Lettere di condannati a morte della resistenza europea. A concludere questo programma di grande intensità, lo Stabat Mater e il Te Deum da Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi.
Eccezionale carisma e dirompente anticonformismo sono i tratti che hanno reso Teodor Currentzis uno dei direttori più ricercati a livello internazionale. Per la prima volta al Teatro Regio di Parma, il direttore greco sarà sul podio della sua musicAeterna Orchestra per dirigere, sabato 12 ottobre 2024, ore 20.30, un programma concepito appositamente per il Festival Verdi, che accosta la Sinfonia da La forza del destino alla Sinfonia n.5 in re minore, Op. 47, di Dmitrij Šostakóvič, compositore, quest’ultimo, che più di ogni altro risentì del suo travagliato rapporto con il potere, negli anni del totalitarismo staliniano.
Ramificazioni si chiude con Madrigali, venerdì 18 ottobre e sabato 19 ottobre 2024, ore 20.30 (luogo in via di definizione). In un dialogo tra presente e passato, il programma accosta due madrigali tra loro distanti nel tempo: La lontananza nostalgica utopica futura di Luigi Nono e Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverd. La lontananza nostalgica utopica futura, con Mihaela Costea al violino e Alvise Vidolin alla regia del suono, vide la sua prima esecuzione a Berlino nel 1988, nell’ultima fase della carriera del compositore e rappresenta la sintesi della sua ricerca incessante sul rapporto tra tempo, spazio e suono. Il combattimento di Tancredi e Clorinda ci trasporta indietro nei secoli, composto nel 1624 ispirato alle vicende narrate ne La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. A interpretare tutte le parti vocali sarà il controtenore Carlo Vistoli, tra i maggiori protagonisti del repertorio a livello internazionale; maestro concertatore al cembaloDaniel Perer, con l’ensemble Ghislieri Consort. Realizzata in coproduzione con FND/Aterballetto e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, la performance vedrà la partecipazione di due danzatori interpreti della coreografia di Elena Kekkou con la regia e il visualdi Fabio Cherstich.
CONCORSO VERDI EXTREME
Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione e grazie al sostegno degli International Friends of Festival Verdi, realizza per Verdi Off il Concorso Verdi Extreme, con l’obiettivo di selezionare un progetto di teatro musicale performativo, che può consistere in opera, spettacolo di teatro musicale, evento performativo-installativo di carattere musicale, danza, videoart. Il progetto dovrà essere connotato da una forte impronta musicale e riferimento a temi verdiani, sviluppati artisticamente in maniera creativa e contemporanea. La creazione selezionata sarà presentata nell’ambito della IX edizione di Verdi Off, presso la Galleria San Ludovico di Parma, oltre che nell’ambito delle manifestazioni verdiane promosse dal Teatro Regio di Parma a New York previste per maggio 2025.
Il Concorso è rivolto a singoli professionisti, team artistici e associazioni, italiani o stranieri, i cui componenti abbiano tutti non oltre 35 anni di età. Il Teatro Regio metterà a disposizione un budget massimo di € 30.000 e la disponibilità del luogo di rappresentazione per quattro repliche e relative prove.
Il bando completo sarà disponibile su teatroregioparma.it dal prossimo 8 gennaio 2024.
CARNET E BIGLIETTI
Ciascuno spettatore potrà creare il proprio carnet scegliendo almeno 3 spettacoli tra quelli in programma, con una riduzione del 20% sul prezzo intero di ciascun biglietto.
I carnet saranno in vendita dal 24 gennaio al 3 febbraio 2024 per gli abbonati al Festival Verdi 2023 e dal 7 febbraio al 21 febbraio 2024 per tutto il pubblico.
I biglietti per gli spettacoli saranno in vendita dal 22 febbraio 2024 in biglietteria e dal 23 febbraio 2024 su teatroregioparma.it.
Per i giovani under30 riduzione del 50% sui prezzi di tutti gli appuntamenti in programma.
BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 – biglietteria@teatroregioparma.it
ORARI DI APERTURA dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi.
I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili online su teatroregioparma.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.
FESTIVAL VERDI
Parma e Busseto, 21 settembre – 21 ottobre 2024
XXIV Edizione
Parma, Centro storico
21 settembre 2024
VERDI STREET PARADE
Teatro Regio di Parma
26 settembre, 6, 13, 17 ottobre 2024
MACBETH
versione in francese, Parigi 1865
Teatro Giuseppe Verdi di Busseto
27, 28 settembre, 5, 12, 18 ottobre 2024
UN BALLO
IN MASCHERA
Teatro Regio di Parma
29 settembre, 4, 20 ottobre 2024
LA BATTAGLIA
DI LEGNANO
Teatro Girolamo Magnani di Fidenza
3, 11 ottobre 2024
ATTILA
in forma di concerto
Teatro Regio di Parma
2 ottobre 2024
FUOCO DI GIOIA
Teatro Regio di Parma
10 ottobre 2024
GALA
VERDIANO
Teatro Regio di Parma
14 ottobre 2024
CONCERTO DI GALA
DELL’ACCADEMIA
VERDIANA
Teatro Regio di Parma
19 ottobre 2024
MESSA
DA REQUIEM
FESTIVAL VERDI
Parma e Busseto, 21 settembre – 21 ottobre 2024
XXIV Edizione
Ramificazioni
Auditorium Niccolò Paganini
28 settembre 2024
MAURIZIO POLLINI
Schönberg | Nono | Chopin
Auditorium Niccolò Paganini
5 ottobre 2024
MAXIME PASCAL
SHIRIN NESHAT
Schönberg | Nono | Verdi
Teatro Regio Di Parma
12 ottobre 2024
TEODOR CURRENTZIS
Verdi | Šostakovic
luogo in via di definizione
18, 19 ottobre 2024
MADRIGALI
Nono | Monteverdi
festival Verdi, opuscolo.
teatro Magnani di Fidenza
teatro regio di Parma
Teatro Regio di Parma Presentazione 2021 – ITA
IL TEATRO REGIO DI PARMA
Voluto dalla duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, moglie di Napoleone e governatrice del Ducato di Parma e Piacenza, e chiamato in origine Nuovo Teatro Ducale, il Teatro Regio di Parma fu inaugurato il 16 maggio 1829 con l’opera Zaira, composta per l’occasione da Vincenzo Bellini.
Costruito in stile neoclassico su progetto dell’architetto Nicolò Bettoli, nel tipico colore “giallo Parma”, la sua imponente facciata è scandita da un colonnato ionico in granito sovrastato da cinque finestre timpanate, sopra cui si apre un’ampia finestra termale semicircolare affiancata da due Fame che porgono in volo corone di alloro. Più in alto, al centro del timpano, la lira cara ad Apollo fra le maschere della Commedia e della Tragedia. L’eleganza degli stucchi interni, l’acustica perfetta e la storia prestigiosa, assieme al fascino della città in cui sorge, legata a Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini e Niccolò Paganini, rendono il Teatro Regio di Parma un patrimonio di valore assoluto tra i teatri d’opera più celebri al mondo.
Il suo palcoscenico è stato ed è frequentato e amato dai maggiori interpreti del repertorio operistico: i cantanti Enrichetta Méric – Lalande e Luigi Lablache, protagonisti della Zaira inaugurale, Giuseppina Strepponi, Domenico Cosselli, Felice Varesi, Marianna Barbieri-Nini, Sofia Loëwe, Adalgisa Gabbi, Paul Lhérie, Otello Bersellini, Tito Gobbi, Alessandro Bonci, Sesto Bruscantini, Maria Caniglia, Paolo Montarsolo, Piero Cappuccilli, José Carraras, Gina Cigna, Carlo Galeffi, Nazareno De Angelis, Cesare Siepi, Magda Olivero, Tancredi Pasero, Aureliano Pertile, Titta Ruffo, Mario Sammarco, Carlo Tagliabue, Mariano Stabile, Enzo Dara, Rolando Panerai, Renato Bruson, Franco Corelli, Fiorenza Cossotto, Ghena Dimitrova, Barbara Hendricks, Cecilia Gasdia, Toti dal Monte, Tito Schipa, Ruggero Raimondi, Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Renata Tebaldi, Maria Callas, Montserrat Caballé, June Anderson, Fiorenza Cossotto, Sonia Ganassi, Daniela Dessì, Mariella Devia, Mirella Freni, Barbara Frittoli, Raina Kabaivanska, Magda Olivero, Katia Ricciarelli, Renata Scotto, Svetla Vassileva, Carlo Bergonzi, Ildebrando D’Arcangelo, Franco Federici, Enrico Giuseppe Iori, Alfredo Kraus, Vincenzo La Scola, Salvatore Licitra, Leo Nucci, Michele Pertusi, Fiorenza Cedollins, Luca Salsi; i direttori Claudio Abbado, Roberto Abbado, Bruno Bartoletti, Cleofonte Campanini, Angelo Campori, Riccardo Chailly, Romano Gandolfi, Daniele Gatti, John Eliot Gardiner, Gianandrea Gavazzeni, Valerij Gergev, Peter Maag, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Francesco Molinari Pradelli, Riccardo Muti, Daniel Oren, Antonio Pappano, George Prêtre, Giuseppe Podestà, Tullio Serafin, Yuri Temirkanov, Arturo Toscanini, Alberto Zedda; ai registi Daniele Abbado, Hugo de Ana, Giorgio Barberio Corsetti, Giorgio Belledi, Giuseppe Bartolucci, Mauro Bolognini, Liliana Cavani, Filippo Crivelli, Gianfranco De Bosio, Beppe De Tomasi, Piero Faggioni, Alberto Fassini, Peter Greenaway, Denis Krief, Riccardo Moresco, Pier’Alli, Anna Proclemer, Pier Luigi Pizzi, Lamberto Puggelli, Stephen Medcalf, Graham Vick, Robert Wilson, Ricci | Forte, Leo Muscato; i costumisti e scenografi Alberto Verso, Alberto Nodolini, Titta Tegano, Dante Ferretti, Vera Marzot, William Orlandi, Popi Ranchetti, Alessandro Lai, Carlo Savi, Tiziano Santi, Pier Luigi Samaritani.
La sala, cuore del teatro, dalla pianta a ferro di cavallo, incanta per le sue perfette proporzioni e i suoi decori. Accoglie una platea di 380 posti, quattro ordini di 30 palchi, sulle cui porte i pomoli dorati recano inciso il monogramma ducale di Maria Luigia, e il loggione, per una capienza complessiva oggi di 1150 spettatori (originariamente oltre 2000).
L’originale ornamentazione neoclassica, nei toni ducali dell’azzurro, fu rinnovata nel 1853 per volontà di Carlo III di Borbone, succeduto a Maria Luigia, che vestì l’interno della sala secondo il gusto tipico dell’epoca, con velluti e tappezzerie bordeaux, affidandone la decorazione a Girolamo Magnani, scenografo prediletto di Giuseppe Verdi, che ideò decori e stucchi, conferendo così al teatro – dal 1848 denominato Regio – uno stile in linea con il gusto neorinascimentale europeo di metà secolo.
Sovrastato dalla Corona ducale, il Palco Ducale, oggi Palco Reale, era riservato a Maria Luigia, che vi poteva accedere direttamente dalla sua residenza di Palazzo Ducale attraverso un apposito passaggio discreto ed esclusivo che le evitava di scendere in strada e di transitare dai corridoi dei palchi.
Nei retropalchi, circa metà dei quali ancora di proprietà dei palchettisti, ovvero delle famiglie che contribuirono economicamente alla costruzione del Teatro, si perpetra la tradizione di degustare, tra un atto e l’altro delle opere, le prelibatezze dell’eccellenza enogastronomica della città di Parma, unica città creativa Unesco per la gastronomia al mondo.
In alto, la galleria del teatro, con 152 posti a sedere, il temuto “loggione” del Regio, è sovrastata dalla volta dipinta da Giovan Battista Borghesi nel 1828: poeti e drammaturghi (Seneca, Goldoni, Alfieri, Euripide, Plauto, Aristofane, Metastasio) sono disposti in cerchio attorno all’imponente astrolampo in bronzo dorato, di una tonnellata di peso, forgiato dalle officine Lacarrière di Parigi ed elettrificato nel 1890, che nel 1853 sostituì il lampadario originale, andato perduto.
Il palcoscenico del teatro, attorniato dal boccascena, largo 14,5 metri e alto 10,5 metri, è inquadrato dai palchi di proscenio, decorati con busti di musicisti e drammaturghi: a destra, i compositori Giovan Battista Pergolesi, Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa, Ferdinando Paër, Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti; a sinistra i poeti Giuseppe Torelli, Ottavio Rinuccini, Apostolo Zeno, Carlo Gozzi, Vincenzo Monti e Alberto Nota.
Dal foyer attraverso un ampio scalone si accede alla sala del Ridotto, ov’era il trono di Maria Luigia, decorata da specchi, stucchi e affreschi, con i due grandiosi lampadari a goccia in vetro soffiato di Murano e i matronei che ospitavano le orchestre da ballo.
Rimasto intatto nel corso della sua storia di duecento anni, il Teatro Regio è tra i pochi teatri al mondo a poter vantare, perfettamente conservati, il sipario storico originale dipinto da Giovan Battista Borghesi, raffigurante un’allegoria della Sapienza, che ritrae su sfondo parnasiano Maria Luigia nei panni di Minerva, attorniata da poeti (Pindaro, Omero, Virgilio, Ovidio e Dante), muse, dei e ninfe, l’orologio storico a luce, retroilluminato con carica a contrappesi, perfettamente funzionante sull’architrave del boccascena, la camera acustica, tuttora utilizzata, composta da pannelli di canapa dipinti da Giuseppe Carmignani, componibili telescopicamente per poter accogliere ogni tipo di formazione orchestrale, e dietro al palcoscenico l’organo a canne costruito dai fratelli Frattini nel 1853.
Il Teatro Regio di Parma promuove la diffusione dell’arte e della cultura dello spettacolo, la formazione professionale dei quadri artistici e tecnici e l’educazione musicale, al fine di conservare e valorizzare l’inestimabile eredità storico-culturale legata, in particolare, all’Opera, alla danza e alla musica in genere. Produce una Stagione Lirica, che cadenza la vita teatrale cittadina da gennaio a maggio, proponendo opere del grande repertorio affiancate da titoli di più raro ascolto, la Stagione Concertistica, che vede esibirsi solisti ed ensemble cameristici di fama internazionale, la rassegna ParmaDanza, che ospita étoile e star internazionali, rappresentando tutte le anime della danza; RegioYoung, stagione teatrale, formativa e di spettacolo, pensata specificamente per bambini, ragazzi, studenti e insegnanti, con laboratori e workshop in preparazione allo spettacolo e una nuova produzione d’opera, commissionata ogni anno a un compositore e a un team creativo di fama internazionale.
Attorno al 10 ottobre, data di nascita di Giuseppe Verdi, il Teatro Regio di Parma dedica al compositore ogni anno dal 2001 il Festival Verdi, momento di maggiore sforzo produttivo del Teatro, riconosciuto miglior festival agli International Opera Awards, che riunisce a Parma e a Busseto, sua città natale, i più grandi interpreti del repertorio verdiano. Opere, concerti, incontri, nuovi allestimenti site specific, in teatri e luoghi diversi, commissioni in prima assoluta, produzioni innovative e originali, spettacoli per il pubblico giovane in cui la musica verdiana incontra i linguaggi della contemporaneità e la ricerca: il Festival Verdi, negli ultimi anni ha conseguito risultati record per presenze e incassi e ha rivelato una forte attrattività internazionale.
Dal 2002 il Regio di Parma fa parte dell’Associazione Teatri Italiani di Tradizione, che ha il compito di promuovere, agevolare e coordinare le attività musicali nel territorio, con un’attenzione particolare all’opera lirica, ma guardando anche ad altre discipline.
Al ricco calendario del Festival, dal 2016 si affianca quello di Verdi Off, rassegna di appuntamenti diffusi a ingresso libero, con l’obiettivo di stimolare, creare e condividere la passione per la musica di Verdi, in un’atmosfera festosa che abbracci il pubblico, che vive o visita Parma e il suo territorio, rivolgendosi a famiglie, giovani, bambini e a coloro che si trovano in luoghi di cura e negli istituti penitenziari.
Scene, costumi ed elementi di scena di oltre quaranta produzioni d’opera, realizzate negli ultimi trent’anni dalle maestranze del Teatro Regio di Parma, e firmate dai più celebri registi, costumisti e scenografi, prendono forma negli oltre 7200 metri quadri dei laboratori di scenografia, sartoria e scenotecnica del teatro, da cui prendono inoltre il volo per raggiungere i più importanti teatri di tutto il mondo.
Riconosciuto Ente formativo per l’ambito dello spettacolo dalla regione Emilia-Romagna, il Regio ha avviato un articolato progetto di formazione culminato con la fondazione nel 2020 dell’Accademia del Teatro Regio di Parma, inaugurata dal Corso di Sartoria, che mira alla formazione di professionalità destinate a inserirsi nelle industrie creative: teatro, cinema, moda, pubblicità. Ha istituito l’Accademia Verdiana, dedicata al repertorio vocale verdiano, che gli allievi affrontano ai più alti livelli, affiancati da artisti e vocal coach specializzati nel repertorio. In collaborazione con il Comune di Busseto, il Teatro Regio di Parma organizza inoltre il prestigioso Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto.
TEATRO REGIO DI PARMA
Indirizzo Strada Giuseppe Garibaldi 16A 43121 Parma – Italia
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Il monumento realizzato per volontà della duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena su progetto dell’architetto Nicolò Bettoli in stile neoclassico. Inizio lavori nel 1827.
Inaugurazione 16 maggio 1829 con l’opera Zaira commissionata per l’occasione a Vincenzo Bellini
Capienza attuale 1150 posti (platea di 380 posti, quattro ordini di 30 palchi e loggione)
Boccascena 14,5 metri larghezza, 10,5 metri altezza
Particolarità:
- Sipario storico originale dipinto da Giovan Battista Borghesi
- Nuovo sipario realizzato da Mimmo Paladino inaugurato il 10 ottobre 2021, realizzato grazie a Reggio Parma Festival
- Astrolampo in bronzo dorato, di una tonnellata di peso, forgiato dalle officine Lacarrière di Parigi ed elettrificato nel 1890, che nel 1853 sostituì il lampadario originale, andato perduto
- Orologio storico a luce, retroilluminato con carica a contrappesi, recentemente restaurato, perfettamente funzionante sull’architrave del boccascena
- Camera acustica storica composta da pannelli di canapa dipinti da Giuseppe Carmignani
- Organo a canne costruito dai fratelli Frattini nel 1853
- Ridotto (composto da 8 sale)
- Le maniglie dei palchi recano inciso il monogramma ML identificativo di Maria Luigia
Teatro Regio di Parma Presentation 2022_Short
TEATRO REGIO DI PARMA
The Teatro Regio di Parma is worldly renowned as a heritage of absolute value amongst the world most famous opera houses for the elegance of its neoclassical style, its perfect acoustics, its closeness to the figure of Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini and Niccolò Paganini, its prestigious history. Every year since 2001, around October 10 – Giuseppe Verdi’s birth date – the Theatre organizes the Festival Verdi, its most important productive effort, presenting a rich and varied program stretching across 30 days and 4 operas with 4 premieres over 4 consecutive days. Awarded for Best Festival at the International Opera Awards, Festival Verdi brings opera, concerts, meetings, new site-specific installations in different theatres and on different stages, with first-rate commissions, original productions, shows for the young and new audiences where the music of Verdi meets contemporary languages.
Since 2016, the program of Festival Verdi has been enriched by Verdi Off, a series of over a hundred free events aimed at instilling and sharing the passion for Verdi’s music in a festive atmosphere, embracing Parma and its surroundings.
Every year, theOpera Season and the Concert Season of Teatro Regio di Parma host international soloists and chamber ensembles, as well as étoiles and international ballet and dance companies with ParmaDanza and the special events of RegioYoung conceived for families and students.
Built under Duchess Maria Luigia of Habsburg-Lorraine, wife of Napoleon and Governor of the Duchy of Parma and Piacenza, and originally called Nuovo Teatro Ducale, the Teatro Regio di Parma inaugurated on May 16, 1829 with the opera Zaira, composed for the occasion by Vincenzo Bellini.
The Theatre was designed starting from the project by architect Nicolò Bettoli. With 380 seats, four orders of 30 boxes and the gallery, its overall capacity is currently of 1150 spectators (originally, over 2000). Teatro Regio is one of the few theatres in the world to boast an original, historical curtain in perfect state, painted on canvas by Giovan Battista Borghesi. The historical backlit clock with counterweight charging system has recently been restored and it is perfectly functioning on the boccascena’s architrave.
Scenes, costumes and stage devices of over forty opera productions – created in the last thirty years by the set design and tailoring ateliers of Teatro Regio and designed by the most famous directors, costume and set designers – fly off to the world most renowned theatres on the occasion of the staging of historical productions for rent.
The Regio houses the Accademia Verdiana, the academy dedicated to Verdi’s vocal repertoire, whose students perform at the highest levels thanks to the tutoring of artists and vocal coaches with an exceptional expertise. In 2020, Teatro Regio founded the Academy of the Teatro Regio di Parma, inaugurated by the Tailoring Program. In collaboration with the City of Busseto, Teatro Regio also organizes the Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto.
TEATRO REGIO DI PARMA
Address Strada Giuseppe Garibaldi 16A 43121, Parma – Italy
Telephone Reception tel. +39 0521 203911 – Ticket Office tel. +39 0521 203999
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The theatre was commissioned by the Dutchess Maria Luigia d’Asburgo-Lorena and designed by the architect Nicolò Bettoli in Neoclassical style. The construction began in 1827.
Inauguration May 16, 1829 with the opera Zaira commissioned for the occasion to Vincenzo Bellini
Current capacity 1150 seats (380 parterre seats, 30 box for each of the four rows and one gallery)
Boccascena 14,5 meters of width; 10,5 meters of height
Peculiarities:
- Original historical curtain painted by Giovan Battista Borghesi
- New curtain sipario painted by Mimmo Paladino and crafted by Teatro Regio di Parma set laboratories, inaugurated on October 10 of 2021, sustained by Reggio Parma Festival
- Chandelier in gilded bronze of 1 ton of weight, forged at the workshop of Lacarrière in Paris and electrified in 1890. In 1853, the current chandelier substituted the original, lost one
- Historical backlit clock with counterweight charging system. The clock has recently been restored and it is perfectly functioning on the boccascena’s architrave
- Historical acoustic chamber composed of hemp panels, painted by Giuseppe Carmignani
- Pipe organ built by the Frattini brothers in 1853
- Foyer (composed of 8 halls)
- Box seats handles presenting the monogram ML which identifies Maria Luigia
Teatro Regio di Parma Presentation 2021 – ENG
THE TEATRO REGIO DI PARMA
Built under Duchess Maria Luigia of Habsburg-Lorraine, wife of Napoleon and Governor of the Duchy of Parma and Piacenza, and originally called Nuovo Teatro Ducale, the Teatro Regio di Parma inaugurated on May 16, 1829 with the opera Zaira, composed for the occasion by Vincenzo Bellini.
Designed in neoclassical style on a project by architect Nicolò Bettoli, in the typical “giallo Parma” colour, its imposing facade is marked by an ionic granite colonnade surmounted by five gabled windows, above which a large semi circular thermal window is surrounded by the profiles of two Fame, handing laurel wreaths in flight. Higher up, in the centre of the tympanum, Apollo’s Lyre is surrounded by the masks of Comedy and Tragedy. The elegance of the inside stuccos, its perfect acoustics and prestigious history, together with the charm of the city in which it is located, so closely linked to Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini and Niccolò Paganini, explain the world renown of the Teatro Regio di Parma; a heritage of absolute value amongst the world most famous opera houses.
Its boards have been and are trod and beloved by the greatest interpreters of the opera repertoire of all times, such as Enrichetta Méric – Lalande e Luigi Lablache, starring in the inaugural Zaira, Giuseppina Strepponi, Domenico Cosselli, Felice Varesi, Marianna Barbieri-Nini, Sofia Loëwe, Adalgisa Gabbi, Paul Lhérie, Otello Bersellini, Tito Gobbi, Alessandro Bonci, Sesto Bruscantini, Maria Caniglia, Paolo Montarsolo, Piero Cappuccilli, José Carraras, Gina Cigna, Carlo Galeffi, Nazareno De Angelis, Cesare Siepi, Magda Olivero, Tancredi Pasero, Aureliano Pertile, Titta Ruffo, Mario Sammarco, Carlo Tagliabue, Mariano Stabile, Enzo Dara, Rolando Panerai, Renato Bruson, Franco Corelli, Fiorenza Cossotto, Ghena Dimitrova, Barbara Hendricks, Cecilia Gasdia, Toti dal Monte, Tito Schipa, Ruggero Raimondi, Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Renata Tebaldi, Maria Callas, Montserrat Caballé, June Anderson, Fiorenza Cossotto, Sonia Ganassi, Daniela Dessì, Mariella Devia, Mirella Freni, Barbara Frittoli, Raina Kabaivanska, Magda Olivero, Katia Ricciarelli, Renata Scotto, Svetla Vassileva, Carlo Bergonzi, Ildebrando D’Arcangelo, Franco Federici, Enrico Giuseppe Iori, Alfredo Kraus, Vincenzo La Scola, Salvatore Licitra, Leo Nucci, Michele Pertusi, Fiorenza Cedollins, Luca Salsi; conductors Claudio Abbado, Roberto Abbado, Bruno Bartoletti, Cleofonte Campanini, Angelo Campori, Riccardo Chailly, Romano Gandolfi, Daniele Gatti, John Eliot Gardiner, Gianandrea Gavazzeni, Valerij Gergev, Peter Maag, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Francesco Molinari Pradelli, Riccardo Muti, Daniel Oren, Antonio Pappano, George Prêtre, Giuseppe Podestà, Tullio Serafin, Yuri Temirkanov, Arturo Toscanini, Alberto Zedda; directors Daniele Abbado, Hugo de Ana, Giorgio Barberio Corsetti, Giorgio Belledi, Giuseppe Bartolucci, Mauro Bolognini, Liliana Cavani, Filippo Crivelli, Gianfranco De Bosio, Beppe De Tomasi, Piero Faggioni, Alberto Fassini, Peter Greenaway, Denis Krief, Riccardo Moresco, Pier’Alli, Anna Proclemer, Pier Luigi Pizzi, Lamberto Puggelli, Stephen Medcalf, Graham Vick, Robert Wilson, Ricci | Forte, Leo Muscato; costume designers Alberto Verso, Alberto Nodolini, Titta Tegano, Dante Ferretti, Denis Krief, Vera Marzot, William Orlandi, Popi Ranchetti, Alessandro Lai, Carlo Savi, Tiziano Santi, Pier Luigi Samaritani.
The very heart of the Theatre, the Sala, with its typical horseshoe shape, enchants with its perfect proportions and decorations. The Theatre houses an audience of 380 seats, four orders of 30 boxes, whose golden knobs are engraved with the ducal monogram of Maria Luigia, and the gallery, for a total capacity today of 1150 spectators (originally over 2000).
The original neoclassical décor, in the ducal shades of blue, was renewed in 1853 by the will of Charles III of Bourbon, succeeded by Maria Luigia, who dressed the interiors according to the typical taste of the time, with burgundy velvets and upholstery, entrusting the decoration to Girolamo Magnani, Giuseppe Verdi’s favourite scenographer, who conceived gilded decorations and stuccos, thus giving the Theatre – from 1848 called Regio – a neo-Renaissance style.
Dominated by the Ducal crown, the Ducal Box, now called Royal Box, was accessible to Maria Luigia only, directly from the Ducal Palace, through a special and invisible passage.
The Retropalchi, half of which still belong to the boxes owners who contributed to the construction of the Theatre, perpetuate the tradition of tasting the food and wine delicacies that constitute the excellence of the city of Parma, UNESCO creative city for gastronomy.
Above, the Theatre Galleria, with 152 seats, the dreaded «loggione» of the Regio, is dominated by the vault painted by Giovan Battista Borghesi: poets and playwrights (Seneca, Goldoni, Alfieri, Euripide, Plauto, Aristofane, Metastasio) are arranged in a circle around the imposing gilded bronze chandelier, weighing one ton, forged by the Lacarrière workshops in Paris, and electrified in 1890, which replaced the original chandelier, which was lost.
The stage of the theatre, surrounded by a proscenium 14 meters and fifty wide and 10 meters and fifty high, is framed by the proscenium boxes, richly decorated with images of Fame holding acanthus trophies, and by busts of illustrious personalities: on the right, the Composers, Giovan Battista Pergolesi, Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa, Ferdinando Paer, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, on the left the Poets, Giuseppe Torelli, Ottavio Rinuccini, Apostolo Zeno, Carlo Gozzi, Vincenzo Monti, Alberto Nota.
From the Foyer, a large staircase leads to the Sala del Ridotto, where was the throne of Maria Luigia, decorated with mirrors, precious stuccos and frescoes, with two large drop-shaped Murano blown glass chandeliers and the matroneums that hosted dance orchestras.
Unharmed, throughout its two hundred year history, the Teatro Regio is one of the few theatres in the world to boast an original historical curtain in perfect state, painted by Giovan Battista Borghesi, and depicting an allegory of Wisdom, which portrays on a Parnasian background Maria Luigia, as Minerva, surrounded by Poets (Pindar, Homer, Virgil, Ovid and Dante), muses, gods and nymphs; an historical light clock, backlit with counterweight charge, fully functional on the proscenium architrave; an acoustic chamber, still in use, composed of modular hemp panels painted by Giuseppe Carmignani, that can be adjusted to accommodate any type of orchestra and, behind the stage, a pipe organ built by the Frattini brothers in 1853.
The Teatro Regio di Parma promotes the art and culture of live performance, the professional training of artistic and technical managers and musical education, in order to preserve and enhance the priceless historical-cultural heritage of Opera, in particular, but also dance and music in general. It produces an Opera Season, which takes place from January to May, offering works from the great repertoire as well as less known titles; the Concert Season, hosting soloists and chamber ensembles of international renown; ParmaDanza, which hosts étoiles and international stars, coming from a diversity of dance traditions; RegioYoung, a theatre, educational and entertainment season designed specifically for children, teenagers, students and teachers, with workshops and lessons in preparation for shows and a new opera production, commissioned each year to a composer and staged by an internationally renowned creative team.
Around October 10, the birth date of Giuseppe Verdi, every year since 2001, the Teatro Regio di Parma produces the Festival Verdi, which represents the biggest productive effort of the Theatre, awarded as Best Festival at the International Opera Awards, which brings to Parma and Busseto, Giuseppe Verdi’s hometown, the greatest interpreters of Verdi’s repertoire. Operas, concerts, meetings, new site-specific installations, in different theatres and on different stages, first-rate commissions, innovative, new scene and original productions, shows for the younger and for new audiences, where the music of Verdi meets contemporary languages and research: the Festival Verdi in recent years has achieved great results in terms of attendance and revealed a strong international vocation.
The Festival rich program was expanded in 2016 by Verdi Off, a free admission series of over a hundred events aimed at stimulating and sharing the passion for Verdi’s music, in a festive atmosphere that embraces Parma’s and its surroundings, addressing citizens and visitors, families, young people and children, hospices and hospital patients, prisoners.
Scenes, costumes and stage devices of over forty opera productions, created in the last thirty years by the workers of the Teatro Regio di Parma, and designed by the most famous directors, costume and set designers, take shape in the over 7200 square meters of the set design and tailoring ateliers of the theatre, from which they also fly off to the world most renowned theatres on the occasion of the staging of the historical productions for rent.
Officially recognized as a Training Institution of the entertainment industry by the Emilia-Romagna Region, the Regio has launched an articulated education project, culminating in 2020 with the foundation of the Academy of the Teatro Regio di Parma, inaugurated by the Tailoring Program, which aims at the training of highly skilled professionals for the entire show business industry, including music, theatre, cinema, fashion, advertising. The Theatre has founded and houses the Accademia Verdiana, dedicated to Verdi’s vocal repertoire, which students face at the highest levels thanks to the tutoring of artists and vocal coaches that are considered the experts in such repertoire. In collaboration with the City of Busseto, it also organizes the Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto.
TEATRO REGIO DI PARMA
Address Strada Giuseppe Garibaldi 16A 43121, Parma – Italy
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The theatre was commissioned by the Dutchess Maria Luigia d’Asburgo-Lorena and designed by the architect Nicolò Bettoli in Neoclassical style. The construction began in 1827.
Inauguration May 16, 1829 with the opera Zaira commissioned for the occasion to Vincenzo Bellini
Current capacity 1150 seats (380 parterre seats, 30 box for each of the four rows and one gallery)
Boccascena 14,5 meters of width; 10,5 meters of height
Peculiarities:
- Original historical curtain painted by Giovan Battista Borghesi
- New curtain sipario painted by Mimmo Paladino and crafted by Teatro Regio di Parma set laboratories, inaugurated on October 10 of 2021, sustained by Reggio Parma Festival
- Chandelier in gilded bronze of 1 ton of weight, forged at the workshop of Lacarrière in Paris and electrified in 1890. In 1853, the current chandelier substituted the original, lost one
- Historical backlit clock with counterweight charging system. The clock has recently been restored and it is perfectly functioning on the boccascena’s architrave
- Historical acoustic chamber composed of hemp panels, painted by Giuseppe Carmignani
- Pipe organ built by the Frattini brothers in 1853
- Foyer (composed of 8 halls)
- Box seats handles presenting the monogram ML which identifies Maria Luigia
teatro Verdi Busseto