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Serena intervista il mezzosoprano Veronica Simeoni

Veronica Simeoni, mezzosoprano

biografia

Veronica Simeoni è nata a Roma. Dopo gli studi classici, si è diplomata in canto presso il Conservatorio di Adria, proseguendo la sua formazione musicale sotto la guida di Raina Kabaivanska all’Accademia Chigiana di Siena, presso l’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena e all’Università di Stato di Sofia.

Dopo il debutto con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto con Trovatore e Oberto Conte di San Bonifacio, ha subito interpretato Charlotte del Werther di Massenet al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, lo Stabat Mater di Rossini alla Scala con R. Chailly e Jocasta dell’Oedipus Rex di Stravinsky a Trieste per la regia di Giorgio Pressburger. Artista di grande versatilità ha al suo attivo numerosi debutti e prestigiose collaborazioni con registi e direttori nei teatri di tutto il mondo. Ha cantato nel Requiem di Verdi a San Pietroburgo diretta da Y. Temirkanov, poi a Valencia, a Firenze diretta da D. Gatti e a Bologna con la direzione di M. Mariotti; ruolo che ha da poco interpretato anche in forma scenica all’Opernhaus di Zurigo diretta da F. Luisi. Nello stesso teatro ha inoltre debuttato in numerosi ruoli: Roberto Devereux, La Straniera, Don Carlo, Anna Bolena e Aida.

Il repertorio francese, da sempre suo territorio d’elezione, l’ha vista protagonista fin dal Dom Sébastien, roi du Portugal, di Donizetti al Teatro di Norimberga, proseguendo con Didon ne Les Troyens a Valencia diretta da V. Gergev e con la regia de La Fura dels Baus e infine con Giulietta in Les Contes d’Hoffmann al Teatro alla Scala diretta da R. Carsen. A questi ruoli si sono aggiunti Carmen a Città del Messico, allo Sferisterio di Macerata, Venezia, Bologna e Torino; La Favorite e L’Africaine entrambe a Venezia, di cui la seconda rara opera di Meyerbeer ha inaugurato la stagione; il Guillaume Tell al Rossini Opera Festival di Pesaro diretta da M. Mariotti e con la regia di G. Vick, dove ha cantato anche la Petite messe solennelle. Tuttavia è con la Charlotte che, ripresa prima a Lisbona, nella regia di G. Vick, poi a Roma, ha recentemente fatto il suo debutto al Metropolitan di New York a fianco di V. Grigolo.

I ruoli donizettiani, importanti e di grande impegno, annoverano Maria Stuarda a Modena, Piacenza e Bilbao; Adalgisa in Norma a Sassari, Torino, Cagliari, Venezia, Madrid e Savonlinna e infine Roberto Devereux a Madrid, Berlino e Monaco di Baviera a fianco di E. Gruberova.

Inoltre nei ruoli verdiani del Nabucco alla Scala e del Trovatore alla Welsh National Opera di Cardiff, a Venezia e a Bordeaux ha avuto ottime recensioni che le hanno riconosciuto perfetta aderenza fra drammaturgia e temperamento.

Senza dimenticare la IX Sinfonia di Beethoven interpretata ad Oviedo e a Roma diretta da L. Maazel, una parte della sua carriera è dedicata alla musica moderna: oltre al Requiem di Maderna a Venezia, ha interpretato anche la parte di Agave in The Bassarids a Roma, in occasione dell’apertura della stagione lirica.

Tra i prossimi impegni in programma: Carmen a Venezia, Werther a Palermo, Messa per Rossini alla Scala di Milano con la direzione di R. Chailly, La damnation de Faust diretta da D. Gatti e con la regia di D. Michieletto come inaugurazione della prossima stagione a Roma, Carmen a Firenze e La forza del Destino ad Amsterdam con la direzione di M. Mariotti e la regia di Ch. Loy.

Notevole il suo interesse per la musica vocale da camera: figurano nel suo repertorio, oltre le liriche di Berlioz, Debussy e Fauré, anche capolavori come i Wesendonck-Lieder di Wagner, i Wunderhorn-Lieder di Mahler e le Sei liriche su testo di Marina Cvetaeva di Šostakovič.

fonte: sito ufficiale del mezzosoprano Veronica Simeoni, ecco il link http://www.veronicasimeoni.it

 

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