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La favola Ciao mi chiamo Bessy, ispirata alla vita della senatrice Segre, continua a conquistare bambini e adulti
Un testo adatto, illustrato dai bambini, per spiegare la Shoah
MASSA CARRARA – In occasione della Giornata della memoria inizia mercoledì 24 gennaio 2024, nella sala del Consiglio comunale di Aulla, il tour di “Ciao, mi chiamo Bessy”, favola ispirata alla vita della senatrice Liliana Segre, scritta dalla collega, Angela Maria Fruzzetti, edita da Tara editoria. Dopo la presentazione in consiglio comunale del Comune di Aulla, la scrittrice e l’editore Daniele Tarantino raggiungeranno Albiano Magra per un incontro con le scuole. Non mancherà il simbolo della Coperta della Pace. Bessy sarà protagonista anche della mattinata seguente, 25 gennaio, nell’ambito dell’incontro alla scuola primaria di Bondano. Venerdì 26 gennaio la scrittrice sarà ospite al teatrino dei Fratelli Cristiani per un incontro con gli alunni, alla presenza del consigliere regionale Giacomo Bugliani, della presidente Anpi, Elena Cordoni e del consigliere comunale, Daniele Tarantino. Il tour di Bessy si concluderà domenica 28 gennaio al Leonardo circolo culturale di Borgo del Ponte dove ci sarà la presentazione del libro curata da Barbara Molinari. Interverrà la docente della scuola di Bedizzano, Maura Fescina con letture affidate agli alunni che hanno illustrato la favola, presentata un anno fa a Palazzo Ducale nella Giornata della memoria 2023. “Ho scritto Ciao, mi chiamo Bessy dopo aver ascoltato un’intervista alla senatrice Segre, sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz-Birkenau – ricorda Fruzzetti -. Liliana Segre spesso si rivolge ai giovani affinchè siano “sentinelle della memoria”, nel timore che un giorno tutto quello che è accaduto possa essere dimenticato. E ogni anno il rischio è sempre maggiore. La storia si tiene viva con la pratica della memoria e da qui è nata la favola, frutto anche delle interviste fatte nel tempo a sopravvissuti ai lager nazisti” . Con “Bessy” i bambini hanno modo di ripercorrere i fatti tragici che hanno sconvolto l’Europa nel secolo scorso, dall’ingiustizia delle leggi razziali alla tragedia dei campi di sterminio, avvicinandoli con parole adatte capaci di consolare e dare speranza. Quella speranza riposta nella farfalla gialla, simbolo di pace e di libertà, che ha accompagnato Liliana Segre durante l’internamento. La senatrice, commossa per la storia, ha reso omaggio alla favola inviando, un anno fa, un messaggio stampato sul segnalibro. “Ringrazio le insegnanti che anche quest’anno mi hanno invitata celebrare con Bessy la Giornata della Memoria – conclude Fruzzetti – perché è importante coltivare la memoria fin dalla più tenera età, nella speranza che certi orrori non si ripetano più”.