MASSA – Sul destino della “puppona”, l’opera dello scultore massese Gigi Guadagnucci (1915-2013) abbandonata contro il muro del parco della Villa della Rinchiostra, senz’acqua e in balia dei vandali, interviene anche il consigliere comunale, vice presidente del consiglio, Daniele Tarantino. “ Quell’opera necessita di essere valorizzata – spiega -. Lo scultore l’aveva creata con l’idea di metterla in un luogo circondato dal verde. Venne posizionata in piazza Bertagnini e divenne oggetto di atti vandalici. Poi, nel 2014, è stata spostata nel parco della villa della Rinchiostra, accanto al museo dello stesso Guadagnucci e anche in quel caso la sorte non è stata differente: vandalizzata, imbrattata e abbandonata contro un muro”. Un’opera , questa del celebre scultore Guadagnucci, che è sempre stata criticata e messa al centro di polemiche fin dal primo giorno che è stata esposta per colpa di quei seni prorompenti che erogano acqua, nominata appunto “la puppona”. E’ una fontana di forma ovale, con alcuni gradini per accedervi, sormontata da un’imponente statua marmorea raffigurante una donna energica, memoria di una lavandaia. “Non sarebbe male accogliere la proposta del presidente dell’associazione Pubblica assistenza di Bergiola e Bargana, Simone Bertelà, – aggiunge Tarantino – ovvero trasferire l’opera nel paese natio dello scultore, appunto Bergiola, dove sarebbe accolta con tanto entusiasmo e rispetto dalla comunità che lo chiede, soprattutto per il messaggio che porta”. La proposta di trasferire l’opera a Bergiola, lo ricordiamo, è sostenuta da Italia Nostra Massa Montignoso e dal comitato ’Una montagna da salvare’. “A Bergiola – conclude Tarantino – penso che l’opera dedicata alle lavandaie del paese troverebbe la collocazione giusta, lontano da vandalismi. Mi auguro che questa proposta venga presa in considerazione e che sia accolta in modo favorevole sia dalla famiglia che dall’amministrazione comunale”.
Angela Maria Fratuzzi