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CCN/ATERBALLETTO

A PARMADANZA CON UNA NUOVA CREAZIONE

IN PRIMA ASSOLUTA

Al debutto Rhapsody in Blue, nuova creazione inedita firmata

da Iratxe Ansa e Igor Bacovich

in coproduzione con il Teatro Regio di Parma.

In scena anche Yeled di Eyal Dadon e Secus di Ohad Naharin.

Teatro Regio di Parma

sabato 17 febbraio 2024, ore 20.30

Per La danza dietro le quinte i due coreografi raccontano il lavoro dietro la nuova creazione con una dimostrazione aperta al pubblico,

venerdì 16 febbraio 2024, ore 16.00, in Sala Scenografia.

Per ParmaDanza 2024 il CCN/Aterballetto porta in scena al Teatro Regio di Parma sabato 17 febbraio 2024, ore 20.30, un trittico di creazioni, tra cui la prima assoluta di Rhapsody in Blue, nuova produzione inedita firmata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich, in coproduzione con Teatro Regio di Parma. In scena anche Yeled di Eyal Dadon (2022) e Secus (2019), di Ohad Naharin.

Rhapsody in Blue di George Gershwin è una composizione che ha, per i coreografi Iratxe Ansa e Igor Bacovich, vari punti attraenti, una musica splendida e conosciuta ma non così in voga fra le nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è l’obiettivo che gli autori si sono prefissati, e la loro nuova creazione per la compagnia Aterballetto, che si avvale delle scene e dei costumi di Fabio Cherstich

e delle luci di Eric Soyer, vuole trovare nuove modalità per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. È la rapsodia stessa a dettare la trama del lavoro coreografico, i cambi energici, le modulazioni elettriche con cui giocare.

“L’idea iniziale di questo lavoro – raccontano i coreografi, era di giocare con la rapsodia di Gershwin, poterla riscrivere attraverso un altro immaginario. In Rhapsody in blue la cosa interessante non è solo portare il nostro sguardo, fatto della nostra esperienza, del confronto internazionale e dello stile maturato negli anni, ma soprattutto regalare al pubblico una visione più universale, meno legata al contesto newyorkese o allo spirito di quell’epoca. Abbiamo cercato di trasportare, di rivedere Gershwin a livello storico, cercando di de-contestualizzarlo per potenziare ancora di più l’universalità del suo capolavoro. Chiudere gli occhi, sentire cosa vuole dirci quella musica, e rappresentarla attraverso l’oggi, attraverso la nostra poetica, esprimerla con il nostro approccio al movimento e al corpo scenico”.

Insieme a Rhapsody in blue altre due perle d’autore: Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini; Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per una coreografia audacemente stravagante.

LA DANZA DIETRO LE QUINTE

Per La danza dietro le quinte, ciclo di incontri a cura di Valentina a Bonelli, venerdì 16 febbraio alle ore 16.00 i coreografi Iratxe Ansa e Igor Bacovich, insieme a una coppia di danzatori, svelano al pubblico il lavoro dietro la nuova creazione Rhapsody in blue con una dimostrazione aperta agli spettatori. Seguirà un talk in cui i coreografi raccontano al pubblico l’impegno sociale della compagnia attraverso la danza.

L’appuntamento è a ingresso gratuito; è necessaria la prenotazione a parmadanza@teatroregioparma.it.

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Biglietti da €50,00 a €10,00 (riduzioni under30 e allievi scuole di danza da €8,00 a €40,00).

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it

ORARI DI APERTURA da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00, il mercoledì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 e un’ora e mezza prima dello spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili online su teatroregioparma.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.

PARTNER E SPONSOR

La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi. Main sponsor Iren, Barilla. Partner Crédit Agricole. Sponsor GloveICT, Drill Pac, CePIM, Grasselli, Parmalat, GHC, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Metronotte, Parmacotto, Amoretti. Con il contributo di Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Ascom Parma Confcommercio, Camera di Commercio Parma, Fondazione Monteparma. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Partner artistici Conservatorio “Arrigo Boito”, Coro del Teatro Regio di Parma. Partner istituzionali La Toscanini, Fondazione Teatro Comunale di Bologna. La Stagione Concertistica è realizzata da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. Wine partner Oinoe. Fair play partner Zebre Rugby Club. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo.Sostenitori tecnici De Simoni, Teamwork, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture, Italiafestival.

Parma, 3 febbraio 2024

Paolo Maier

Responsabile Comunicazione Istituzionale, Ufficio Stampa, Archivio

Teatro Regio di Parma strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969

p.maier@teatroregioparma.it

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“Nel desiderio di rilanciare ParmaDanza attraverso proposte nuove e di qualità, sin dal mio arrivo al Teatro Regio di Parma ho inteso ripartire dalle eccellenze presenti sul territorio, prima tra tutte la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, unico Centro Coreografico Nazionale riconosciuto dal Ministero della Cultura italiano.

Per il nostro Teatro è imprescindibile aprirsi alla contemporaneità e accogliere nuovi linguaggi: Aterballetto, anno dopo anno, si conferma incubatore di creatività, sviluppo e sperimentazione, aperto a nuovi canoni artistici, con uno sguardo sempre attuale.

Sono questi i valori che ci accomunano e ci spingono a co-progettare e co-produrre, avvalendoci di grandi firme della coreografia internazionale e lavorando al contempo per la diffusione e la valorizzazione della cultura della danza nella società.

Rhapsody in blue è il primo frutto di un dialogo artistico fecondo, di cui ringrazio Gigi Cristoforetti, cui sono legato da sincera stima professionale”.

Luciano Messi

Sovrintendente del Teatro Regio di Parma

“Iniziando una collaborazione con il Teatro Regio di Parma, proprio in coincidenza con l’avvio del progetto di sviluppo e rilancio che il Sovrintendente Messi sta portando avanti, ci siamo chiesti insieme quale fosse la direzione di lavoro migliore. Ed è venuto spontaneo pensare di orientarci su un pezzo musicale di valore emblematico. Rhapsody in blue è uno di quei rari brani che sono diventati un baricentro estetico, e perfino emotivo, della propria epoca e del proprio Paese. E dalla creazione del capolavoro di George Gershwin sono passati esattamente cent’anni. Eccoci, quindi, a sottolineare ancora una volta quanto sia importante collaborare tra discipline differenti, portando avanti una visione più contemporanea della creazione artistica.

Per quanto riguarda l’approccio a quest’opera così connotata, abbiamo ovviamente sentito il bisogno di sfuggire ad ogni stereotipo. L’estetica è dunque contemporanea e minimalista – grazie al visual di Fabio Cherstich – e la coreografia segue liberamente la grande capacità di plasmare una danza fluida e potente che segna la cifra stilistica di Iratxe Ansa e Igor Bacovich. Un pezzo destinato per questo ad accompagnarci nei prossimi anni nelle tournée sempre più internazionali che caratterizzano il Centro Coreografico Aterballetto.”

Gigi Cristoforetti

Direttore Generale e Artistico del Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto

“L’idea iniziale di questo lavoro era di giocare con la rapsodia di Gershwin, poterla riscrivere attraverso un altro immaginario. In Rhapsody in blue la cosa interessante non è solo portare il nostro sguardo, fatto della nostra esperienza, del confronto internazionale e dello stile maturato negli anni, ma soprattutto regalare al pubblico una visione più universale, meno legata al contesto newyorkese o allo spirito di quell’epoca. Abbiamo cercato di trasportare, di rivedere Gershwin a livello storico, cercando di de-contestualizzarlo per potenziare ancora di più l’universalità del suo capolavoro. Chiudere gli occhi, sentire cosa vuole dirci quella musica, e rappresentarla attraverso l’oggi, attraverso la nostra poetica, esprimerla con il nostro approccio al movimento e al corpo scenico. “Aterballetto hai dei bellissimi ballerini con una grandissima varietà e versatilità, che già di per sé offrono tantissimo materiale d’ispirazione. C’è così tanto da cui attingere che è quasi un peccato aver già finito questa creazione, in cui i ballerini avrebbero avuto ancora molto da dare… il pezzo non è così esteso da poter tirar fuori tutto quello che la compagnia aveva ancora da dire, bisogna condensare nel poco tempo della rapsodia tutte le variazioni e tutte le energie, ma questa è anche la forza di questa operazione. Abbiamo quindi lavorato calibrando ogni secondo, asciugando e sfruttando ogni sfumatura, anche con la scenografia e con i costumi ideati da Fabio Cherstich. Con Fabio si è scelto un lavoro minimale, abbiamo cercato di andare dritti al punto focale della questione (dove siamo, di cosa stiamo parlando, a cosa vogliamo rimandare…) e abbiamo deciso di togliere tutto il superfluo, puntando all’essenza, immediata e chiara. A livello scenografico tutto si gioca su un unico elemento cangiante, grande e di impatto, cercando di combinare la versatilità con la semplicità, di esprimere chiaramente come ci sentiamo di fronte ai mutamenti repentini della rapsodia. Riguardo ai costumi, siamo partiti sulla stessa linea: seguendo un’idea stilistica più universale, e ispirandosi alla tradizione degli sbandieratori. Il gioco è portare questa ispirazione così caratteristica in un altro spazio, in un altro tempo, osservando Gershwin con un punto di vista diverso.

Rhapsody in blue è di per sé un giocattolo fantastico per un coreografo, per un creativo. Essendo così potente, così allegra, così frizzante, è percorsa da varianti di forma costanti, e sembra di attraversare una foresta incantata: nel giro di pochi passi, di pochi minuti, incontri un essere magico, un cielo irreale che cambia di colore sopra di te… ci si muove in questo mondo fantastico, dove la rapsodia regala uno spazio sonoro dove tutto è possibile, dove da ogni angolo fanno capolino elementi sempre nuovi e tu sei continuamente sorpreso. I corpi reagiscono ad input concitati e sempre diversi. Abbiamo giocato con tutto questo, chiudendo gli occhi e sognando nuovi mondi ogni volta che entravamo in contatto con un nuovo tema”. 

Iratxe Ansa & Igor Bacovich

La scenografia e i costumi che ho progettato per Rhapsody in Blue, coreografia firmata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich per la compagnia Aterballetto sull’omonima musica di George Gershwin, si ispirano al minimalismo e all’astrattismo americano del secondo Novecento e all’arte ambientale di matrice europea, in particolare modo al lavoro di Ólafur Elíasson, artista a cui molto ho guardato per la realizzazione di questo progetto. La scenografia è caratterizzata da un unico elemento geometrico, un disco sospeso al centro dello spazio scenico, il quale attraverso un minuzioso gioco di luci e ombre, complice il light designer Eric Soyer, può mutare colore, evocando così un’atmosfera astratta ma suggestiva. Questa forma “mondo” è un richiamo da un lato ai riti delle origini, dall’altro alle installazioni dell’arte minimalista americana di James Turrell, dove forme semplici e colori vibranti degli spazi, luci e ombre creano un impatto visivo potente e totalizzante. I corpi dei danzatori si illuminano grazie a questo elemento, diventano silhouette, astrazioni. I costumi, concepiti come gender-neutral e ricchi di colori vivaci, sono pensati per evitare connotazioni storiche o temporali specifiche, ma piuttosto per creare un pattern in continua trasformazione sul palcoscenico. Questo approccio si sposa perfettamente con la ricchezza e la complessità della musica di Gershwin. Fondamentale per il lavoro è stato lo studio dei colori associati alle diverse temperature della musica, per creare un’immagine dinamica anche da un punto di vista cromatico e spaziale.In sintesi, la mia visione scenografica e dei costumi per Rhapsody in Blue si propone di tradurre in immagine e colore la bellezza della musica di Gershwin, ma anche di offrire uno spettacolo che, oltre al blu, racconti le sfumature e i tanti cromatismi del nostro contemporaneo.

Fabio Cherstich, Set e costume designer

Teatro Regio di Parma

sabato 17 febbraio 2024, ore 20.30

CCN/ATERBALLETTO

Yeled

Coreografia e musica Eyal Dadon

Costumi Bregje Van Balen

Scene, luci Fabiana Piccioli

Rhapsody in blue

Coreografia Iratxe Ansa, Igor Bacovich

Musica Music George Gershwin, Rhapsody in blue; Bessie Jones, Beggin’ the blues

Scene e costumi Fabio Cherstich

Luci Eric Soyer

Produzione Fondazione Nazionale Della Danza / Aterballetto

In coproduzione con Fondazione Teatro Regio Di Parma

Con il contributo di Etxepare Euskal Institutua

Prima assoluta

Secus

Coreografia Ohad Naharin

Musiche Chari Chari, Kid 606 + Rayon (Mix: Stefan Ferry), Agf,

Chronomad (Wahed), Fennesz, Kaho Naa Pyar Hai, Seefeel, The Beach Boys

Sound design ed editing Ohad Fishof

Costumi Rakefet Levy

Luci Avi Yona Bueno (Bambi)

Assistenti alla coreografia Rachael Osborne, Ian Robinson

PARMADANZA 2024

Teatro Regio di Parma

martedì 30 gennaio 2024, ore 20.30

PAUL TAYLOR DANCE COMPANY

Mercuric Tidings

Somewhere in the Middle

Esplanade

martedì 6 febbraio 2024, ore 20.30

BALLETTO DELL’OPERA DI TBILISI

Il lago dei cigni

sabato 17 febbraio 2024, ore 20.30

FND/ATERBALLETTO

Yeled

Rhapsody in blue

Prima assoluta

Secus

sabato 6 aprile 2024, ore 20.30

SABURO TESHIGAWARA

& RIHOKO SATO

Tristan and Isolde

sabato 20 aprile 2024, ore 20.30

BALLET PRELJOCAJ

Annonciation

Torpeur

Prima nazionale

Noces

PARMADANZA 2024

LA DANZA DIETRO LE QUINTE

Sala di scenografia del Teatro Regio di Parma

ingresso libero sino a esaurimento posti

Classi aperte e incontri con gli artisti

lunedì 5 febbraio 2024, ore 16.00

BALLETTO DELL’OPERA DI TBILISI

venerdì 16 febbraio 2024, ore 16.00

FND/ATERBALLETTO

giovedì 4 aprile 2024, ore 17.00

SABURO TESHIGAWARA & RIHOKO SATO

Masterclass

martedì 30 gennaio 2024, ore 18.00

PAUL TAYLOR DANCE COMPANY

lunedì 5 febbraio 2024, ore 17.30

BALLETTO DELL’OPERA DI TBILISI

Venerdì 19 aprile 2024, ore 14.30

BALLET PRELJOCAJ

Per la partecipazione alle classi aperte, gli incontri, le masterclass

è necessaria la prenotazione a parmadanza@teatroregioparma.it

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Paolo Maier
Responsabile Comunicazione istituzionale,

Ufficio Stampa, Archivio

Tel. +39 (0)521 203969 – 203982
p.maier@teatroregioparma.it
stampa@teatroregioparma.it

Teatro Regio di Parma
strada Giuseppe Garibaldi, 16/A
43121 Parma – Italia
Tel. +39 (0)521 203911

teatroregioparma.it

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