GLI OSCAR RACCONTATI DA IL MORANDINI 2024 – Un decalogo di pellicole candidate alla statuetta, tratto dal celebre dizionario dei film e delle serie televisive

GLI OSCAR RACCONTATI DA IL MORANDINI 2024.

Un decalogo di pellicole candidate alla statuetta, tratto dal celebre dizionario dei film e delle serie televisive. 

Da Oppenheimer a Barbie, passando per Io capitano e Povere Creature!

Mancano solo pochi giorni alla notte più attesa di Hollywood (e non solo): domenica 10 marzo, il Dolby Theatre di Los Angeles ospiterà la cerimonia di consegna degli Academy Awards. La Notte degli Oscar sarà presentata per la quarta volta da Jimmy Kimmel, e trasmessa in diretta (a partire dall’1 di notte, ora italiana). 

Per orientarsi nei film candidati alle ambite statuette, ecco le schede di 10 pellicole in gara tratte da Il Morandini 2024, il celebre dizionario dei film e delle serie televisive di Laura, Luisa e Morando Morandini (Zanichelli editore). 

Iniziamo con Oppenheimer, dato tra i favoriti della serata e candidato in 13 categorie (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attore Non Protagonista, Miglior Attrice Non Protagonista, Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior Colonna Sonora, Miglior Fotografia, Miglior Suono, Miglior Scenografia, Migliori Costumi, Miglior Montaggio, Miglior Trucco e Acconciature). 

OPPENHEIMER

Stati Uniti, 2023

Storico, 183′

REGIA: Christopher Nolan

ATTORI: Cillian Murphy, Florence Pugh, Robert Downey Jr., Emily Blunt, Jack Quaid, Matt Damon

C. Murphy, volto scavato e dolente, occhio ceruleo, aderisce al personaggio che gli è stato offerto e, circondato da un cast eccellente, eccelle instancabile ma non da solo al centro di un film che, per 3 ore che passano senza mai stancare, racconta a ritmo mozzafiato (accentuato dalle musiche da thriller di Ludwig Göransson) come, dove, quando il geniale fisico J. Robert Oppenheimer – con una squadra di scienziati che lavoravano a Los Alamos al cosiddetto Progetto Manhattan – arrivò a creare e sperimentare la bomba atomica poi lanciata su Hiroshima e Nagasaki. Nolan si basa sulla biografia Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica. Il trionfo e la tragedia di uno scienziato di Kai Bird e Martin J. Sherwin, lo sceneggia e con 100 milioni di dollari gira – con una combinazione di pellicola IMAX 70 mm a 15 perforazioni e pellicola 70 mm a 5 perforazioni – un film memorabile e imperdibile, recitato benissimo, ambientato alla perfezione, che non perde un colpo mai, per raccontare la vita del noto fisico, spiegando come e perché giunse alla creazione della bomba atomica e quali furono i conflitti e i tormenti interiori dell’uomo e le problematiche politiche che si svolgevano intorno a lui, dal punto di vista dello stesso Oppenheimer. “Il lavoro di sound design è spaziale e visivamente Nolan lo accompagna con un mix di intuizioni alte e basse che dimostrano un’anima pop che si era un po’ persa nei suoi ultimi, rigorosissimi lavori”. In un mondo ideale interculturale, andrebbe proiettato insieme al bel documentario A Compassionate Spy di Steve James, visto a Venezia nel 2022, sull’altrettanto geniale fisico Ted Hall, che a 18 anni, nel 1944, invitato a Los Alamos per collaborare al Progetto Manhattan, decise di passare le informazioni all’Unione Sovietica, convinto che mettere in pari condizioni USA e URSS fosse l’unico modo per impedire la catastrofe mondiale.

AUTORE LETTERARIO: Kai Bird, Martin J. Sherwin 

CRITICA: 4 PUBBLICO: 4

Segue quello che per settimane è stato il film «rivale» di Oppenheimer al botteghino, Barbie, in lizza per ben 7 potenziali statuette (Miglior Film, Miglior Attore Non Protagonista, Miglior Attrice Non Protagonista, Miglior Sceneggiatura non originale, due candidature per Miglior Canzone Originale, Miglior Scenografia, Migliori Costumi). 

BARBIE 

Stati Uniti, 2023

Commedia, 114′

REGIA: Greta Gerwig

ATTORI: Margot Robbie, Ryan Gosling, Will Ferrell, Emma Mackey, Simu Liu, America Ferrera, Michael Cera

Con una campagna pubblicitaria a base di rosa in tutte le sfumature possibili e con gadget d’ogni tipo, pur rivendicando gli aspetti femministi del personaggio, esce il film ispirato alla donnina (perché non la si può definire bambola nel senso tradizionale della parola) che ha fatto sognare e intrattenuto generazioni di bambine in tutto il mondo. Dopo la sequenza iniziale – esilarante parodia-omaggio di 2001 Odissea nello spazio, dove alcune bambine inferocite fanno a pezzi i loro bambolotti tradizionali che le hanno rese “mammine perfette” in favore della pin-up magrissima, tettona, con i piedi fatti solo per i tacchi alti, sexy e senza sesso – Barbie, la donna perfetta, tormentata da pensieri di morte, lascia la perfezione di Barbieland per il mondo degli umani in cerca della bambina che gioca con lei interferendo con la sua essenza di bambola. La segue il tonto Ken, innamorato da sempre, che lei tratta come uno zerbino, a capo di un esercito di Ken semiribelli. Non è un film per bambine o ragazzine, è un film divertente per adulte, abbastanza ironico da sopperire all’ambientazione perfettamente adeguata e stucchevole, alla storia esilina e soprattutto alle tirate (lunghe) sull’importanza dei sentimenti e del rapporto madre-figlia.

CRITICA: 3 PUBBLICO: 4

Sono tre i film che hanno attirato l’attenzione di critica e pubblico alla Mostra del cinema di Venezia 2023 e che ora concorrono agli Academy Award. 

Si inizia con il successo di Povere Creature!, già vincitore del Leone d’Oro, candidato in 11 categorie agli Oscar (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attrice, Miglior Attore Non Protagonista, Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior Colonna Sonora, Miglior Fotografia, Miglior Scenografia, Migliori Costumi, Miglior Montaggio, Miglior Trucco e Acconciature). 

POVERE CREATURE!

Gran Bretagna

141′

REGIA: Yorgos Lanthimos

ATTORI: Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Suzy Bemba, Jerrod Carmichael, Kathryn Hunter, Vicki Pepperdine, Margaret Qualley, Hanna Schygulla

Povere creature è il romanzo (1992) di Alasdar Gray cui si è ispirato Lanthimos. Bella Baxter è la “creatura” del dr. Godwin Baxter, scienziato folle e geniale – già vittima-cavia degli esperimenti del folle padre – che l’ha raccolta suicida e incinta e le ha trapiantato il cervello del suo bambino. Il risultato è una donna con la testa di un neonato che cresce in fretta e vuole apprendere tutto, curiosa e inarrestabile, amorale perché non condizionata da nulla. Nuova versione di Frankenstein, con scene e costumi follemente speciali, attori bravissimi, una tematica (la conoscenza) trattata in modo davvero originale. Leone d’oro.

Segue Maestro, diretto e interpretato da Bradley Cooper, che concorre a 7 Oscar (Miglior Film, Miglior Attore, Miglior Attrice, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Fotografia, Miglior Suono, Miglior Trucco e Acconciature). 

MAESTRO

Stati Uniti

129′

REGIA: Bradley Cooper

ATTORI: Carey Mulligan, Bradley Cooper, Matt Bomer, Maya Hawke, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Scott Ellis, Gideon Glick, Sam Nivola, Alexa Swinton, Miriam Shor

Direttore d’orchestra, compositore, musicista, celeberrimo ai più per le sue musiche da film (per citarne solo un paio, Fronte del porto e West Side Story), Leonard Bernstein è stato definito da Arthur Laurents, librettista del celebre musical, “un uomo gay che si è sposato”. Questo il tema del film: Cooper dirige sé stesso in una grande storia d’amore, quella del musicista per Felicia Montealegre Cohn, che sposò e con la quale ebbe 3 figli. Sceglie di soprassedere sulla separazione da lei e sulla convivenza con il direttore d’orchestra Tom Cothran per sottolineare, invece, tutto il “non detto” sulla sua omosessualità, per convenzioni sociali e per amore. Bravissimi gli interpreti.

CRITICA: Da vedere

Ultimo ma non ultimo, il film candidato all’Oscar come Miglior Film Internazionale, già Leone d’Argento a Venezia e al cui attore protagonista, Seydou Sarr, è stato assegnato il Premio Mastroianni: Io, capitano diretto da Matteo Garrone. 

IO, CAPITANO

Italia-Belgio

121′

REGIA: Matteo Garrone

ATTORI: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodou Sagna, Khady Sy, Bamar Kane, Cheick Oumar Diaw

Seydou, 16 anni, scappa da Dakar con un cugino coetaneo, e si mette in viaggio con il sogno di raggiungere Tripoli e imbarcarsi per l’Europa, paradiso immaginato da tanti. Truffato, maltrattato, torturato, imprigionato, separato dal cugino, riesce ad arrivare alla meta ambita dove il solito trafficante di esseri umani gli affida la guida di un barcone. Superfluo parlare della meravigliosa confezione – anche perché il deserto e i paesaggi africani parlano anche da soli – di un film serio, credibile, forte, che non cade mai nel sentimentalismo più facile né in eccessi costruiti per catturare lo spettatore. Non ne ha bisogno. Giusta la scelta di fermarsi allo sbarco in Italia. Leone d’argento alla regia, meritava quello d’oro. Premio Mastroianni a Seydou Sarr.

CRITICA: Da non perdere

Due i film che si sono invece distinti nel comparto tecnico. 

Guardiani della Galassia Vol. 3 dopo il successo al botteghino ottengono una candidatura per i Migliori Effetti Speciali. 

GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 3 

Stati Uniti, 2023

Fantastico, 150′

REGIA: James Gunn 

ATTORI: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Sean Gunn, Karen Gillan, Sylvester Stallone, Pom Klementieff, Chukwudi Iwuji

Per salvare il procione Rocket, in fin di vita per colpa di un despota malvagio che arriva dal suo passato, i Guardiani rischiano la morte. È il capitolo più pasticciato e meno ironico della serie tratta dal fumetto della Marvel Comics (dal 1969). Incentrata sul passato di Rocket (l’unica parte ben scritta) e sull’addio di Gamora (che dopo la sua morte in Avengers: Infinity War e il suo ritorno in un’altra versione di sé in Avengers: Endgame non ricorda nulla del suo legame con i Guardiani), con una scena visivamente sgradevole (una nave spaziale modellata come fosse fatta di viscere umane), è l’avventura conclusiva di questa squadra, anche se la didascalia finale avvisa che «il leggendario Star-Lord tornerà». La sceneggiatura è scritta da un Gunn fuori forma anche nella regia. Musiche: John Murphy. Distribuisce The Walt Disney Company Italia.

CRITICA: 2 PUBBLICO: 4

E ancora Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte unocandidato sia per i Migliori Effetti Speciali sia per il Miglior Suono. 

MISSION: IMPOSSIBLE – DEAD RECKONING – PART ONE

Stati Uniti, 2023

Avventure, 163′

REGIA: Christopher McQuarrie

ATTORI: Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Simon Pegg, Vanessa Kirby, Hayley Atwell, Pom Klementieff

Il 61enne Cruise (anche produttore) riveste per la 7ª volta i panni dell’agente dell’IMF Ethan Hunt alla sua ultima (?) missione. Diviso in 2 parti (la 1ª uscita a luglio 2023, la 2ª prevista nel giugno 2024), girato tra Italia, Norvegia ed Emirati Arabi Uniti, è incentrato tutto su Hunt che deve vedersela con il nemico più pericoloso: l’intelligenza artificiale. Effetti speciali mozzafiato, corse-combattimenti-acrobazie folli sono al servizio del vivido e saldo oltraggio alle leggi fisiche. I dialoghi non contano, servono solo da appoggio all’azione sfrenata che plasma un cinema maneggiato con lo scopo dell’intrattenimento dal regista e sceneggiatore McQuarrie. Memorabile la scena di Cruise che sgomma per Roma sulla 500 gialla. Distribuisce Eagle Pictures.

CRITICA: 3 PUBBLICO: 4

Per finire, tre tra i film candidati agli Oscar come Miglior Film d’AnimazioneSpider-Man – Across The Spider-Verse, Nimona ed Elemental. 

SPIDER-MAN – ACROSS THE SPIDER-VERSE

Stati Uniti, 2023

Animazione, Disegni animati, 140′

REGIA: Joaquim Dos Santos, Kemp Powers, Justin K. Thompson

Ormai nel nostro immaginario collettivo, Spider-Man non è più un fumetto, è un umano, un ragazzo, nostro figlio, un suo amico, un attore: quindi tornare a rivederlo in un film di animazione (paradossalmente) è diventato difficile. Soprattutto quando, come in questo caso, il disegno non è così interessante. E anche le nuove disavventure – l’eroe di Brooklyn, che conduce una vita normale, è contattato da Gwen Stacy con un team, la Spider-Society, per impedire il collasso del Multiverso – non sono entusiasmanti. Avrà un seguito nel 2024, Spider-Man – Beyond The Spider-Verse.

CRITICA: 1,5 PUBBLICO: 3

NIMONA

Stati Uniti, 2023

Animazione, Disegni animati, 101′

REGIA: Nick Bruno, Troy Quane

Nominato cavaliere pur essendo di umili origini, Ballister Cuoreardito è ingiustamente accusato di aver ucciso la regina. Nimona, ragazzina del mondo dei mostri – nemici acerrimi dei cavalieri – lo aiuta a dimostrare la sua innocenza e a svelare il complotto dei corrotti. È stata buttata a caso una manciata di temi: Ballister è povero e gay, doppiamente discriminato; Nimona propina al pubblico diversi monologhi logorroici sulla “diversità”, ponendo l’accento sulla domanda retorica “ma chi sono in realtà i veri mostri?”; il governo è corrotto; i “buoni” uniti vincono. Tanta carne al fuoco: troppa.

CRITICA: 1,5 PUBBLICO: 2

ELEMENTAL

Stati Uniti, 2023

Animazione, Disegni animati, 103′

REGIA: Peter Sohn

Element City. Acqua, Terra, Aria vivono in armonia guardando gli abitanti del quartiere-ghetto del Fuoco con un misto di superiorità e paura. In questo clima, la giovane fiammella dal carattere infiammabile Ember, immigrata di seconda generazione, e l’adorabile acquatico Wade si innamorano. Ember prova a negare i suoi sentimenti, ma l’amore trionfa su orgogli e pregiudizi. È una favola d’amore, una storia sul rapporto genitori-figli, una metafora di immigrazione e inclusione, ricca di sensibilità, dettagli geniali e originali, dialoghi incessanti e vivaci. Il regista (figlio di immigrati coreani) – che scrive con John Hoberg, Kat Likkel, Brenda Hsueh – si è avvalso anche dei racconti e ricordi di più di 100 immigrati di prima o seconda generazione che lavorano in Pixar. Per l’animazione sofisticata e innovativa, di stupefacente bellezza, sono entrati in gioco i Disney Research Studios di Zurigo: ricercatori esperti in calcolo visuale, machine learning e intelligenza artificiale che hanno trasformato le idee in innovazioni tecnologiche, sono partiti da un dipinto per creare una simulazione stilizzata. Il doppiaggio italiano non fa danni. Musiche: Thomas Newman. Distribuisce The Walt Disney Company Italia.

CRITICA: 4 PUBBLICO: 3

Ufficio stampa Zanichelli | Silvia Bellucci

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Silvia Bellucci 

Ufficio Stampa e Comunicazione

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