Sos dalla montagna

Sos dalla montagna: “Più attenzione per salvare i paesi che ancora resistono”.

Tarantino: “Misure speciali per contrastare il fenomeno dell’abbandono” 

Redicesi, Gronda, Casania, Guadine: frazioni che crescono nella valle attraversata dal torrente Renara, a pochi chilometri dalla città, a dieci minuti dal centro, potrebbe essere una prima periferia.  Luoghi dimenticati: “Tante sono le problematiche emerse durante la mia visita in quei paesi, insieme alla consigliera Giovanna Santi – riporta il consigliere comunale, Daniele Tarantino  -. Al primo posto si mette il problema della sicurezza. 

Spesso sulla carreggiata  piombano sassi, anche di notevoli dimensioni.  Recentemente, a seguito di una mia segnalazione, è stato rimosso un enorme masso che ostruiva il viottolo che da Guadine porta a Casania, utilizzato soprattutto per raggiungere il cimitero e la chiesa parrocchiale. E anche qua è andata bene: il grande masso avrebbe potuto piombare sulla carreggiata dove transitano i mezzi. 

Non solo spesso le strade, hanno continui cedimenti, a causa della mancata manutenzione.

Tuttavia la sicurezza non è garantita a causa, appunto, della caduta massi e di piante ad alto fusto che si staccano dai versanti”. Altre problematiche come la mancanza di manutenzione   e di decoro: cassonetti rotti, pulizia scadente. “E permane il problema della telefonia mobile: all’interno delle abitazioni il cellulare non funziona e, in caso di temporale o vento, la linea fissa salta  lasciando così isolate tante  famiglie. La gente – aggiunge Tarantino – chiede maggior attenzione per l’ambiente,  maggior riguardo per i servizi di base che spesso mancano. Nella Valle del Renara si sopravvive e dovremmo  ringraziare quei cittadini che mantengono vive quelle frazioni.  Le amministrazioni dovrebbero  avere un occhio di riguardo per disincentivare il fenomeno dell’abbandono che colpisce i nostri borghi. 

Ma poi, i paesi della Valle del Frigido e del Renara  sono ricchi di storia e di tradizioni e, grazie a una buona promozione culturale, potrebbero diventare motivo di visita”.

Angela Maria Fratuzzi

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