Ufficio Stampa 16/04/2024
Quinto appuntamento della Stagione Sinfonica 2024 con una prima nazionale
ECLETTICO E SPETTACOLARE, AL FILARMONICO LA PRIMA ITALIANA DEL REQUIEM DI ANDREW LLOYD WEBBER
Orchestra e Coro di Fondazione Arena a pieni ranghi con le voci bianche di A.LI.VE. diretti dal giovane maestro americano Ryan McAdams
Venerdì 19 e sabato 20 aprile, un programma imperdibile tra classico e pop, con Gilda Fiume ed Enea Scala solisti d’eccezione. Apre il concerto l’affascinante Isola dei morti di Rachmaninov
Venerdì 19 aprile ore 20
Sabato 20 aprile ore 17
Lloyd Webber Requiem McAdams
Teatro Filarmonico di Verona
Per la prima volta in Italia, l’esecuzione integrale del grande Requiem di Andrew Lloyd Webber, maestro contemporaneo, autore dei musical più celebri degli ultimi cinquant’anni, tra cui Jesus Christ Superstar, Evita, Cats, The Phantom of the Opera, Sunset Boulevard. Capace di unire sapientemente musica classica e pop, il rock e le sperimentazioni colte del ‘900, questa Messa, scritta esattamente quarant’anni fa, fu dedicata da Lloyd Webber alla memoria del padre, il compositore inglese William, scomparso nel 1982. Il grandioso organico richiesto comprende l’orchestra sinfonica a pieni ranghi, cui si aggiungono batteria, diverse percussioni, organo e sintetizzatori, e l’ideale unione di coro e voci bianche. Tutte queste forze saranno sul palcoscenico del Teatro Filarmonico venerdì 19 aprile, alle 20, e sabato 20 aprile, alle 17. Il giovane direttore statunitense Ryan McAdams debutterà alla testa di Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona con il soprano Gilda Fiume e il tenore Enea Scala, belcantisti italiani apprezzati nel mondo. Con loro in scena anche il coro di voci bianche A.LI.VE. preparato da Paolo Facincani, da cui proviene anche il giovanissimo solista Lorenzo Pigozzo, atteso nella pagina più celebre del Requiem, l’etereo “Pie Jesu”.
Ad aprire il programma sarà un’altra prima esecuzione per gli organici veronesi: il poema sinfonico L’Isola dei morti di Sergej Rachmaninov, brano del 1909 di intensità tardo-romantica, ispirato al celebre quadro simbolista di Böcklin. Il grande russo offre qui un viaggio soprannaturale, ondeggiante fra ritmi inusuali, temi incombenti, come quello del celebre Dies Irae, e sensuali melodie degli archi. Il concerto avrà una durata di 70 minuti circa. Biglietti, abbonamenti e carnet sono disponibili al link www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni concerto, alla Biglietteria stessa del Teatro Filarmonico in via Mutilati.
La primavera sinfonica proseguirà con l’integrale delle sinfonie e concerti di Brahms: il 3 e il 4 maggio la Terza sinfonia diretta da Franz Schottky sarà abbinata al Secondo concerto per pianoforte e orchestra con Pietro De Maria, quindi Il 10 e l’11 maggio Eckehard Stier dirigerà la Quarta sinfonia e il Primo concerto per pianoforte e orchestra con Lilya Zilberstein. Infine il 17 e il 18 maggio Hansjorg Albrecht dirigerà un concerto tutto Richard Strauss, con i poemi sinfonici Don Juan e Vita d’eroe e il Primo concerto per corno, solista Paolo Armato.
La nuova BCC Veneta si conferma main sponsor della Stagione Artistica 2024 del Teatro Filarmonico.
BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona
Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45
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Aperta due ore prima dello spettacolo
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Call center (+39) 045 8005151
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venerdì 19 aprile ore 20.00
Sabato 20 aprile ore 17.00
Lloyd Webber Requiem McAdams
Sergej Rachmaninov
L’Isola dei morti poema sinfonico op. 29
Andrew Lloyd Webber
Requiem per soli, coro e orchestra
Direttore Ryan McAdams
Soprano Gilda Fiume
Tenore Enea Scala
Voce bianca Lorenzo Pigozzo
Coro di Voci bianche A.Li.Ve. diretto da Paolo Facincani
Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
informazioni
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GILDA FIUME
Soprano
Nata a Sarno, terminata la maturità classica, Gilda Fiume si diploma in canto nel 2009 al Conservatorio di Salerno con il massimo dei voti e lode e si perfeziona poi nel biennio successivo all’Accademia di Santa Cecilia sotto la guida di Renata Scotto. Dal 2014 è allieva di Mariella Devia.
Dopo essersi classificata in numerosi concorsi internazionali e aver partecipato ad alcune masterclasses, debutta come Leonora ne Il Trovatore di Verdi al Teatro Donizetti di Bergamo. Seguono Lucia in Lucia di Lammermoor di Donizetti al San Carlo di Napoli, al Regio di Parma e al Lirico di Cagliari; Amina ne La Sonnambula di Bellini al Bellini di Catania; la protagonista in Maria de Rudenz di Donizetti al Festival di Wexford; Donna Anna in Don Giovanni di Mozart a Sassari e a Bergamo dove è anche Eleonora in Torquato Tasso di Donizetti per il Donizetti Festival; la protagonista in Norma di Bellini diretta da Daniel Oren e Violettane La Traviata di Verdi a Salerno.
Collabora con artisti quali Gianni Amelio, Henning Brockhaus, Denis Krief, Daniel Oren, Pierpaolo Pacini e Stefano Ranzani.
Tra i suoi recenti impegni Violettane La Traviata a Treviso e a Trieste, un concerto ‘Tema Oriente’ alla ROH di Muscat e un Gala Lirico alla Fenice; Lucia in Lucia di Lammermoore il debutto come Gilda in Rigoletto di Verdi al Verdi di Salerno entrambe dirette da Daniel Oren; Lucia al Seoul Art Center; Gilda al Teatro Regio di Torino; il debutto come Marie ne La Fille du regiment di Donizetti a Salerno; Donna Anna in Don Giovanni a La Coruña; Lucia di Lammermoor a Modena e Rimini; La Traviata al Regio di Torino; il debutto negli Stati Uniti come Violetta con la Boston Symphony Orchestra; La Sonnambula a Cagliari; 7 Deaths of Maria Callas di Nikodijević al Liceu di Barcellona; Norma al Carlo Felice di Genova; Lucia di Lammermoor al Comunale di Bologna; Amalia in Alfredo il Grande di Donizetti per l’omonimo Festival di Bergamo.
Debutta all’Arena di Verona nel 2022 come Micaela in Carmen di Bizet, ruolo con cui torna per il 100° Opera Festival 2023 e come Violetta ne La Traviata. Al Teatro Filarmonico debutta nel 2016, nel ruolo di Amina ne La Sonnambula; torna in occasione del 10° e del 12° appuntamento della Stagione Sinfonica 2020 e per il concerto Note d’Augurio 2021. Per la Stagione Lirica 2023 Interpreta la Contessa ne Le Nozze di Figaro e Ofelia nell’Amleto di Franco Faccio, alla prima rappresentazione italiana del titolo ai giorni nostri. Torna come protagonista della Zauberflöte di Mozart all’inaugurazione della Stagione d’Opera e Balletto 2024 nei panni di Pamina e, nella Stagione Sinfonica, come solista alla prima italiana del Requiem di Lloyd Webber.
RYAN McADAMS
Direttore d’Orchestra
Il direttore americano Ryan McAdams, a suo agio tanto nel mondo dell’opera, quanto nel repertorio sinfonico e nella musica contemporanea, è artista di chiara fama da una sponda all’altra dell’Atlantico.
Studia alla Juilliard School e all’Indiana University. Appositamente per lui viene creato il ruolo di “assistente direttore” presso il Festival di Castleton, fondato da Lorin Maazel. Dirige al famoso Tanglewood Music Centre e assistente direttore all’Aspen Music Festival. Borsista del Programma Fulbright, lavora in qualità di assistente direttore alla Royal Stockholm Philharmonic, coadiuvando l’allora direttore Alan Gilbert. È il primo vincitore assoluto del Sir George Solti Award come miglior direttore d’orchestra emergente e dell’Aspen-Glimmerglass Prize.
Da allora si esibisce con le orchestra Vancouver Symphony, National Symphony di Washington DC, Santa Fe Symphony, Louisville Orchestra, Academy of St. Martin in the Fields, Los Angeles Philharmonic, Orchestre Symphonique et Lyrique de Nancy, Opéra Nationale de Lorreine, Opera Theatre of St. Louis, Saint Paul Chamber Orchestra, Orchestra de Chambre de Geneve, la New York City Opera e Filarmonica di Stato di Mosca. Dirige in occasione dei festeggiamenti del 103° compleanno di Elliott Carter, che il New York Times inserisce fra i Best Classical Music Events del 2012.
Tra i recenti appuntamenti di rilievo figurano inoltre una nuova produzione di Les Pêcheurs de perles di Bizet al Teatro Regio di Torino, una tournée con l’Orchestra della Toscana, un ritorno al Maggio Musicale Fiorentino per una nuova produzione di Carmen, concerti con la Borusan Istanbul Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Lirico Sinfonica Petruzzelli di Bari, la Kansas City Symphony, la Phoenix Symphony, la Louisiana Philharmonic e un ritorno alla Israel Philharmonic.
Nelle ultime stagioni si segnala il debutto con l’Orchestre National d’Île de France alla Philharmonie di Parigi in un programma comprendente la Sinfonia n. 5 di Beethoven e un nuovo concerto di Bryce Dessner, il ritorno ad Istanbul e alla Lyric Opera di Kansas City per Tosca di Puccini, il debutto all’Opernhaus di Zurigo in Faust di Gounod, prima di tornare all’Orchestra Nazionale del Belgio e in Italia, dove dirige regolarmente I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra della Toscana, la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna e l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari. Intrattiene una stretta collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, diretta quattro volte nella stagione 2020/21 e in tournée.
Si unisce alla Hogfish, compagnia di recente fondazione, con una visione rigenerativa delle arti e della formazione artistica, allo storico Beckett Castle sulla costa del Maine, dove dirige L’Arbre enchanté di Gluck.
Grande sostenitore della musica contemporanea, è Direttore Principale del Crash Ensemble, la più eminente formazione di musica contemporanea d’Irlanda, con cui si esibisce alla National Concert Hall per il festival New Music Dublin 2023 e per il 25° anniversario dell’ensemble dopo la prima mondiale dell’opera The Second Violinist e la tournée di The First Child, ultime composizioni di Donnacha Dennehy ed Enda Walsh per la Irish National Opera, anche oggetto di inicisione.
Quando non è in viaggio, vive a Brighton con sua moglie, la ballerina e artista teatrale Laura Careless, e loro figlio Owain, mantenendo uno stretto rapporto con la comunità di Rhinebeck, New York, dove hanno vissuto per molti anni.
ENEA SCALA
Tenore
Enea Scala studia canto al Conservatorio di Bologna con Wilma Vernocchi perfezionandosi successivamente con Fernando Cordeiro Opa con il quale tuttora lavora.
Il suo repertorio spazia da Mozart (Così fan tutte, Don Giovanni, La Finta giardiniera) al Rossini brillante, al Belcanto italiano, a opere come Il Cappello di paglia di Firenze di Rota,L’Heure espagnole di Ravel, L’Amico Fritz di Mascagni, Die Fledermaus di Strauss, La Juive di Halévyper arrivare ai suoi primi titoli verdiani, Falstaff e Traviata.
In ambito belcantista, oltre a Bellini (La Sonnambula, Zaira, I Puritani, Adelson e Salvini) è particolarmente interessato all’esplorazione del vasto repertorio donizettiano (da Don Pasquale, L’Elisir d’amore, Le Convenienze teatrali a Caterina Cornaro, Lucia di Lammermoor, Maria Stuarda, Le Duc d’Albe). Uno stretto rapporto lo lega a Rossini: dopo un esordio nel genere brillante (L’Italiana in Algeri, Il Barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Il Viaggio a Reims, La Pietra del paragone), cimentatosi con Guillaume Tell arriva a quello che è ora il suo repertorio di elezione, prima con Armida, poi con Ermione e recentemente con Tancredi, Mosè in Egitto, Semiramidee La Donna del lago.
Si esibisce sui palcoscenici dei più importanti teatri e festival internazionali e collabora con direttori quali Bartoletti, Battistoni, Bisanti, Carignani, Ettinger, Haïm, López-Cobos, Luisi, Mariotti, Mazzola, Muti, Noseda, Rizzi, Rousset, Rustioni, Sacripanti e con registi come Bernard, Ceresa, Clement, Cucchi, Font, Grinda, Lescot, Michieletto, Py, Pountney, Vick, Villazon, Vizioli, Wake-Walker.
Fra i suoi impegni recenti: Le Chant sur la mort de Haydn di Cherubini con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti; Carmina Burana di Orff con l’Orchestre de Capitole; i debutti in Rigoletto di Verdi a Marsiglia ed al Festival di Macerata; i rossiniani Otello a Francoforte, Guillaume Tell e Armida a Marsiglia e Stabat Mater a Manchester; I Racconti di Hoffmann di Offenbach alla Monnaie di Bruxelles, il debutto in Rodolfo ne La Bohème di Puccini all’Opéra di Marsiglia; i donizettiani Anna Bolena a Parigi, il progetto speciale Bastarda a Bruxelles, Il diluvio universale a Bergamo e Roberto Devereux a La Fenice di Venezia; Werther di Massenet ad Anversa e Manon ad Amburgo; La traviata a Ginevra; Norma di Bellini e Les Huguenots di Meyerbeer a Bruxelles e Marsiglia; Rigoletto a Lione e Les Troyens di Berlioz a Colonia.
Fa il suo debutto all’Arena di Verona nel 2020 come Rinuccio nella prima esecuzione areniana di Gianni Schicchi di Puccini, in forma semiscenica.
Al Teatro Filarmonico di Verona debutta nel 2009 in Turandot di Puccini, nel 2020 inaugura la Stagione Lirica con Lucia di Lammermoor nel ruolo di Sir Edgardo di Ravenswood e nello stesso anno a dicembre si esibisce in occasione del Concerto di Capodanno: cin cin…con l’operetta.
Torna al Filarmonico nel quinto appuntamento della Stagione Sinfonica 2024.