Autori e novità al SalTo | Codice Edizioni | Pad. Oval – Stand V70

Il Salone del Libro sta per iniziare e come sempre Codice Edizioni è pronta ad accogliere al padiglione Oval – stand V70 lettrici e lettori, appassionati e appassionate di saggistica, persone incuriosite da una narrativa autoriale mai banale. 
HAPPY HOUR CON LIBRI OMAGGIO
Torna l’attesissimo appuntamento con l‘happy hour: chi passa ad acquistare dal nostro stand tra le 17:00 e le 19:00 riceverà un libro in omaggio, a scelta dalla nostra selezione!

GLI INCONTRI
Il programma della casa editrice per la cinque giorni più importante dell’editoria italiana prevede tre incontri:
Giovedì 9 maggio, ore 14:15, Sala Bronzo
CRONACHE DALLA GUERRA DELLE OSSA. Drammi, dinosauri e dinamite
Gabriele Ferrari presenta POLVERE E OSSA, con Andrea Vico.

Un’avventura ambientata nel selvaggio West dove, tra sotterfugi, tradimenti ed esplosioni, due scienziati condussero una guerra senza quartiere per dimostrare al mondo chi dei due fosse il migliore. Ed è tutto vero!
Venerdì 10 maggio, ore 14:45, Bosco degli scrittori – Pad. Oval
Roberto Inchingolo presenta LA VENDETTA DELLE ORCHE, con Danilo Zagaria

Capita che gli animali si ribellino all’essere umano, che non sempre riesce a mantenere la sua posizione di specie dominante. Roberto Inchingolo presenta casi sorprendenti, tra maiali violenti e fenicotteri fuggitivi, facendoci riflettere sul nostro rapporto con gli altri esseri viventi.
Sabato 11 maggio, ore 16:00: nell’ambito di Salone OFF Giorgia Marino e Davide Mazzocco, due degli autori di PRIME. DIECI SCIENZIATE PER L’AMBIENTE, il libro curato da Mirella Orsi e Sergio Ferraris, presenteranno il libro nel giardino dell’Officina Verde Tonolli, in Via Valgioie 46/b a Torino. Con loro Alessia Zavatti Gazzillo.

LE NOVITÀ DI SAGGISTICA E NARRATIVA, IN ANTEPRIMA

E naturalmente non mancheranno le novità editoriali, fresche di stampa.

Dopo il grande successo di Per soli uomini, Emanuela Griglié e Guido Romeo tornano con un approfondimento sul potere e il genere chiedendosi come si cambia un mondo obsoleto disegnato per gli uomini, che penalizza le donne e non risponde alla vera diversità demografica della nostra società, e in cui – a causa della MASCHIOCRAZIA (o patriarcato) – le donne, una volta arrivate in posizioni di potere, tendono ad assumere gli stessi comportamenti dei loro colleghi uomini. L’avanzata della parità di genere non è tutta propaganda, ma non si può parlare di cambiamento senza interrogare il potere. E l’Italia su questo è oggi un laboratorio al quale tutti guardano con attenzione. Le resistenze sono molte e non scontate. Del resto, power is sticky, “il potere è appiccicoso”, tende a mutare poco e lentamente. Esempi di un nuovo modello più inclusivo e più equilibrato, in politica come in economia, esistono, ma il potere femminile è ancora ben lontano dall’essere consolidato e strutturato in una rete influente e capillare, e di conseguenza dal condurre a una vera e profonda rivoluzione. Il problema è che siamo tutti – sì, anche le donne e i ragazzi più o meno fluidi della GenZ – molto più maschilisti e conservatori di quanto siamo disposti ad ammettere. Persino nella Germania che Angela Merkel ha governato ininterrottamente per vent’anni, soltanto il 41 per cento dei cittadini afferma di sentirsi a proprio agio con una donna capo del governo. E il girl power è diventato spesso un fenomeno talmente mainstream che rischia di essere un sottoprodotto di quella maschiocrazia – o per usare una parola tornata di recente molto in auge: patriarcato – dove le donne, preso il potere, non agiscono diversamente dai loro predecessori maschi. Attraverso dati, interviste, ricerche scientifiche e cronaca recente, Maschiocrazia di Emanuela Griglié e Guido Romeo (Codice Edizioni) è la fotografia lucida e provocatoria di una mutazione epocale che la società contemporanea sta affrontando, e svela un quadro più complesso della semplice discriminazione di genere.Prefazione di Marta Cartabia. Tra le donne intervistate, Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo, Kaja Kallas, Prima Ministra dell’Estonia, e Vera Gheno, linguista e attivista per il linguaggio inclusivo.«Il libro di Piedad Bonnett è sconvolgente, magnifico. La vita ridata a Daniel, attraverso la scrittura, ha qualcosa di luminoso, la grandezza della pietà» ha scritto Annie Ernaux commentando QUEL CHE NON HA NOME. Un memoir, dedicato alla vita e alla morte del figlio Daniel, in cui Piedad Bonnett raggiunge con le parole i luoghi più estremi dell’esistenza. E – come ha scritto Mario Vargas Llosa – «vita, morte e letteratura si mescolano in modo drammatico in questa straordinaria testimonianza in cui Piedad Bonnett riversa la sua verità più intima e la sua abilità creativa.» Daniel Segura ha ventotto anni quando si arrende ai propri demoni e si lancia dal tetto di un edificio di New York, dove frequenta un master in arte alla Columbia University. La madre, la poetessa e drammaturga colombiana Piedad Bonnett, elabora la tragicità del lutto ricostruendo la vita di Daniel, il percorso della sua malattia mentale e infine il suicidio attraverso libri, ricordi e testimonianze, ma anche attraverso le lettere, i diari e le sue opere. Seguiamo così Daniel bambino, poi adolescente e infine giovane tormentato tra Bogotá e New York, prima e dopo l’arrivo dei disturbi che ne invaderanno corpo e mente. Le parole cercate con urgenza da Bonnett – le sue e quelle di altri scrittori, come Javier Marías, Nabokov, Rafael Cadenas, Jean Améry e Annie Ernaux – provano a esprimere un dolore che va oltre i confini del dicibile. Il desiderio è quello di non far soccombere Daniel alla staticità della foto ricordo, e di dargli movimento. «Ho provato a dare alla tua vita, alla tua morte e alla mia pena un senso. Altri innalzano monumenti, incidono lapidi. Io ti ho di nuovo partorito, con lo stesso dolore, per farti vivere un altro po’, per non farti sparire dalla memoria. E l’ho fatto con le parole, perché loro, che sono mobili, che parlano sempre in modo diverso, non pietrificano, non fanno le veci di una tomba. Sono il poco sangue che posso darti, che posso darmi.» Piedad Bonnett

In allegato schede e cover; resto naturalmente a disposizione per l’invio di ulteriori materiali e l’organizzazione di approfondimenti e interviste. Io sarò al Salone da giovedì a sabato nel tardo pomeriggio, se non fossi allo stand sentiamoci e salutiamoci di persona!Buona serata 
Veruska

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Veruska Motta

ufficio stampa 

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