TOSCA CHIUDE LA STAGIONE LIRICA 2024
DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Il capolavoro di Giacomo Puccini nell’allestimento di Joseph Franconi Lee,
da un’idea di Alberto Fassini, con protagonisti Anastasia Bartoli, Luca Salsi,
Brian Jagde, Luciano Leoni, Roberto Abbondanza, Marcello Nardis, Eugenio Maria Degiacomi, diretti da Daniel Oren sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini,
del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani,
e del Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma,
maestro del coro di voci bianche Massimo Fiocchi Malaspina.
Teatro Regio di Parma
venerdì 17 ore 20.00, domenica 19, ore 15.30
giovedì 23 ore 20.00, sabato 25 maggio 2024, ore 20.00
La Stagione Lirica 2024 si chiude rendendo omaggio a Giacomo Puccini nell’anno del centenario della sua morte: Tosca, melodramma in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, va in scena al Teatro Regio di Parma venerdì 17 maggio 2024, ore 20.00 (recite domenica 19 ore 15.30, giovedì 23 ore 20.00, sabato 25 maggio 2024 ore 20.00) nell’amato allestimento firmato da Joseph Franconi Lee, che riprende un’idea di Alberto Fassini, con le scene e i costumi William Orlandi e le luci di Andrea Borelli. La direzione è affidata alla bacchetta di Daniel Oren, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani, e del Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma, maestro del coro di voci bianche Massimo Fiocchi Malaspina. In scena Anastasia Bartoli (Floria Tosca), Luca Salsi (Scarpia), Brian Jagde (Mario Cavaradossi, al debutto a Parma), Luciano Leoni (Angelotti), Roberto Abbondanza (Sagrestano), Marcello Nardis (Spoletta, al debutto a Parma), Eugenio Maria Degiacomi (Sciarrone), Lucio Di Giovanni (un carceriere), Sofia Bucaram (un pastore).
Tratta dall’omonimo dramma storico di Victorien Sardou, a cui Puccini aveva assistito di persona nel 1889, l’opera andò in scena il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma. L’ambientazione connotata storicamente (siamo nel giugno 1800, a Roma, all’indomani della battaglia di Marengo) e la concentrazione dell’azione nel tempo e nello spazio contribuiscono a conferire a quest’opera una forte tensione drammatica e una grandiosità che segna un punto di svolta rispetto alla dimensione più intima dei lavori precedenti del compositore lucchese.
L’intreccio tra politica, arte, religione vive in una scenografia di stampo minimalista in questo allestimento originariamente concepito da Alberto Fassini, che Joseph Franconi Lee, suo assistente per oltre vent’anni, riprende enfatizzando il senso dell’amore e dell’onestà racchiuso nell’arte e nel sacrificio di Tosca. “Si parte da una chiesa – scrive il regista – che è spazio più politico che religioso, dove Cavaradossi dipinge camminando sul quadro. Poi il Te Deum in una cupola in controluce, come se fosse una visione di forte potenza pittorica. Infine, Tosca, ritratta come una piccola formica schiacciata dall’oppressione del potere, ma risoluta nel suicidio finale. Ho riveduto l’originale di Fassini, lasciando intatta l’idea centrale: bianco e nero dominano la scena, che può apparire come un film noir francese degli anni Cinquanta. Ma il cuore di Tosca, morso da Scarpia, si squarcia in una ferita di dolore e uno scialle rosso, come una lunga scia di sangue, scorre sulla sua angoscia, tetra e senza conforto”.
“All’autenticità dei suoni e delle melodie, all’infinita gamma di colori e di indicazioni espressive che rendono unico il suo stile, Puccini affianca un carattere compositivo rivoluzionario” – spiega Daniel Oren. “Un nuovo carattere musicale viene dato anche ai personaggi: Tosca, Cavaradossi e Scarpia non sono più eroi romantici, ma sono esseri umani cangianti. Le arie sono veramente poche: Cavaradossi ne canta due (Recondita armonia ed E lucevan le stelle), Tosca una sola (Vissi d’arte), e Scarpia nessuna; i duetti fra i protagonisti sono brevi e dal carattere frammentario. Puccini comincia dunque a ridurre al minimo i momenti di grande espansione lirica, come se volesse dare priorità al susseguirsi degli eventi anche a livello compositivo, come farà anche nelle opere posteriori alla Tosca”.
PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO
Sabato 11 maggio ore 17.00 l’incontro di Prima che si alzi il sipario con Giuseppe Martini, per approfondire i diversi aspetti del capolavoro pucciniano. A interpretarne le arie più celebri, i cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, i soprani Altynbek Aigerim e Margarita Altunina, i tenori Jeong Seok Park e Jun Mo Kwon, il baritono Gao Run Feng, accompagnati al pianoforte da Claudia Rondelli e coordinati da Donatella Saccardi.
PROVE APERTE
È riservata al pubblico degli under30 la prova di Tosca domenica 12 maggio 2024, ore 20.00 (biglietto 10 euro, in vendita in Biglietteria e online). Al termine aftershow con aperitivo e dj set nelle sale del Ridotto (ingresso all’aftershow 5 euro, biglietti su vivaticket.com).
Nei giorni che precedono il debutto, è aperta al pubblico la prova di martedì 14 maggio 2024, ore 15.30 (biglietto 10 euro, in vendita in Biglietteria dall’11 maggio).
REGIOINSIEME: I LABORATORI CON I CENTRI GIOVANI
E LE CONVERSAZIONI MUSICALI CON L’UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI
Nell’ambito di Regioinsieme il Teatro Regio, in collaborazione con Colser Auroradomus, ha organizzato laboratori creativi in cinque Centri Giovani del territorio (Centro Giovani Federale, Informagiovani, Centro Giovani Montanara, Centro Giovani Monticelli, Officina Giovani Collecchio) per elaborare, attraverso la pittura e altre forme espressive, opere ispirate alla vita e alla storia di Tosca. Coordinati da Alessandro Canu, i ragazzi dei Centri Giovani, guidati dai giovani artisti Sara Faccini, Isabella Maestroni, Sara Vincenzi, Anita Coppini, Emanuele Zanichelli Mimir e Studio Miral, hanno realizzato opere che saranno esposte nel Foyer Toscanini del Teatro in occasione della prova dedicata agli under30.
Lunedì 13 maggio, alle ore 15.00, in Sala Gandolfi, Conversazioni musicali, l’incontro di introduzione all’ascolto dell’opera dedicato alle persone con deficit visivo, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Parma condotto da Laura Minto, con ascolti al pianoforte a cura di Milo Martani e con la partecipazione di Luca Salsi nell’ambito delle iniziative del Manifesto Etico.
TOSCA SU OPERAVISION
Giovedì 23 maggio alle ore 20.00 l’opera sarà trasmessa su operavision.eu, la piattaforma streaming gratuita di Opera Europa supportata dal programma dell’Unione Europea Creative Europe, nata con l’intento di creare una community internazionale di spettatori da ogni parte del mondo. L’opera, con sottotitoli in italiano e in inglese, resterà disponibile sulla piattaforma per i 6 mesi successivi dalla messa in onda.
BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Biglietti da 10 a 110 euro; riduzioni under 30 da 10 a 55 euro.
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it
ORARI DI APERTURA da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00, il mercoledì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 e un’ora e mezza prima dello spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora e mezza prima dello spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili online su teatroregioparma.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.
PARTNER E SPONSOR
La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi. Main sponsor Iren, Barilla. Partner Crédit Agricole. Sponsor GloveICT, Drill Pac, CePIM, Grasselli, Parmalat, GHC, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Metronotte, Parmacotto, Amoretti. Con il contributo di Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Ascom Parma Confcommercio, Camera di Commercio Parma, Fondazione Monteparma. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Partner artistici Conservatorio “Arrigo Boito”, Coro del Teatro Regio di Parma. Partner istituzionali La Toscanini, Fondazione Teatro Comunale di Bologna. La Stagione Concertistica è realizzata da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. Wine partner Oinoe. Fair Play Partner Zebre Radio Ufficiale Radio Monte Carlo.Sostenitori tecnici De Simoni, Teamwork, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture, Italiafestival.
Parma, 7 maggio 2024
Paolo Maier
Responsabile Comunicazione istituzionale, Ufficio stampa, Archivio
Teatro Regio di Parma
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NOTE DI REGIA
di Joseph Franconi Lee
L’allestimento di Tosca che vediamo in scena al Teatro Regio di Parma è nato nel 1999 per il Teatro Comunale di Bologna, dopo un’anteprima a Palermo. Fu un grande successo, che non meritava certamente di finire con la morte del suo creatore, Alberto Fassini, mio maestro e mentore. Fassini aveva immaginato la sua Tosca per una diva assoluta: un allestimento ad alto effetto scenico degno di una star come Raina Kabaivanska, mitica interprete di questo ruolo. Il risultato fu una costruzione considerata allora minimalista, tutta giocata sul bianco e nero, con qualche accensione di colore intenso, legato soprattutto alla protagonista, in cui le luci ricoprono un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera necessaria allo sviluppo del dramma.
La tradizione operistica è, nella lezione di Fassini che ho fatto mia, un patrimonio vivo e mai ridotto a vuota routine, così in questo, come in tutti i suoi allestimenti, si può riscontrare il massimo rispetto del libretto, anche se in scena compaiono immagini stilizzate e poetiche piuttosto che realistiche. Nel riprendere il suo lavoro ho lasciato intatta l’idea centrale: bianco e nero dominano la scena, che può apparire come un film noir francese degli anni Cinquanta. Ma il cuore di Tosca, morso da Scarpia, si squarcia in una ferita di dolore e uno scialle rosso, come una lunga scia di sangue, scorre sulla sua angoscia, tetra e senza conforto.
Nell’impianto scenico firmato da William Orlandi si possono riconoscere componenti che rimandano al teatro di Visconti, di cui Fassini fu assistente. Guardiamo i grandi candelabri d’argento, il gigantesco ritratto della Maddalena per l’interno di Sant’Andrea della Valle e l’altrettanto enorme riproduzione della Crocifissione di San Pietro di Guido Reni nello studio di Scarpia, dove il tavolo sul quale in barone mangia, prega e tenta di sedurre Tosca si presenta ricco di croci e crocfissi. Particolari che mettono in evidenza il bigottismo di Scarpia, mentre Cavaradossi appare piuttosto un uomo debole, reso fragile dall’amore per una bella donna.
Nelle stesse scene si riflettono gli elementi che, insieme creano la miscela esplosiva che innesca il dramma di Tosca. Si parte da una chiesa, che è spazio più politico che religioso, dove Cavaradossi dipinge camminando sulla tela. Il Te Deum si innalza sotto una cupola in controluce, come se fosse una visione di forte potenza pittorica. Tosca, che nell’arte racchiude il senso dell’amore e dell’onestà, è ritratta come una formica schiacciata dall’oppressione del potere, pur essendo risoluta nel suicidio finale e la sua scelta estrema è scolpita in dieci magici secondi fermi in un tableau.
NOTE DI DIREZIONE
di Danel Oren
Le tre battute di introduzione, tre brutali accordi, scolpiscono il più incisivo personaggio di quest’opera: Scarpia. La loro sonorità dipinge a colori il “bigotto satiro” (così Mario Cavaradossi definisce il Barone Scarpia nel I atto), che con la sua cattiveria segnerà il destino di Floria Tosca e del suo amato Mario. Tosca è, infatti, una tragedia del destino, un capolavoro caratterizzato da continui colpi di scena musicali e drammaturgici. Quando Puccini iniziò a comporla, era deciso a curare anche i dettagli più minuti e a darle un autentico colore locale. Dapprima si rivalse ad un conoscente romano per studiare la melodia gregoriana esatta del Te Deum eseguito secondo il rito romano (inserito nel finale del I atto); in seguito, volle conoscere l’intonazione fondamentale della campana di S. Pietro, il “campanone”. Si recò poi personalmente a Roma per studiare il suono delle campane nei pressi di Castel Sant’Angelo, che caratterizzano l’inizio del III atto, il cosiddetto concerto delle campane, un miracolo musicale, che dà all’opera il colore di Roma. Proprio all’apertura dell’ultimo atto, durante gli ultimi mesi dedicati alla composizione dell’opera, Puccini ebbe l’idea di inserire la malinconica melodia di un pastorello, dando l’incarico di scriverne il testo non ad un librettista, ma ad uno scrittore romano, Luigi Zanazzo; l’intenzione era quella di conferire anche al bambino un autentico tono folcloristico grazie al dialetto romanesco. All’autenticità dei suoni e delle melodie, all’infinita gamma di colori e di indicazioni espressive che rendono unico il suo stile, Puccini affianca un carattere compositivo rivoluzionario, e sfiora un impiego quasi espressionista della dissonanza, subito evidente dalle già citate battute iniziali. Un nuovo carattere musicale viene dato anche ai personaggi: Tosca, Cavaradossi e Scarpia non sono più eroi romantici, ma sono esseri umani cangianti. Le arie sono veramente poche: Cavaradossi ne canta due (Recondita Armonia ed E Lucevan le Stelle), Tosca una sola (Vissi d’arte), e Scarpia nessuna; i duetti fra i protagonisti sono brevi e dal carattere frammentario. Puccini comincia dunque a ridurre al minimo i momenti di grande espansione lirica, come se volesse dare priorità al susseguirsi degli eventi anche a livello compositivo, come farà anche nelle opere posteriori alla Tosca. A questo proposito, è noto che in un primo momento Puccini si mostrò persino restìo ad accordare un assolo alla protagonista (Vissi d’arte, appunto). Cedette poi, per nostra fortuna, donandoci una delle arie più celebri della storia della musica.
venerdì 17 maggio 2024, ore 20.00
domenica 19 maggio 2024, ore 15.30
giovedì 23 maggio 2024, ore 20.00
sabato 25 maggio 2024, ore 20.00
Durata 2 ore e 35 minuti circa, compresi due intervalli
TOSCA
Melodramma in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa.
Musica GIACOMO PUCCINI
Floria Tosca ANASTASIA BARTOLI
Mario Cavaradossi BRIAN JAGDE
Scarpia LUCA SALSI
Angelotti LUCIANO LEONI
Sagrestano ROBERTO ABBONDANZA
Spoletta MARCELLO NARDIS
Sciarrone EUGENIO MARIA DEGIACOMI
Un carceriere LUCIO DI GIOVANNI
Un pastore SOFIA BUCARAM
Maestro concertatore e direttore DANIEL OREN
Regia JOSEPH FRANCONI LEE
da un’idea di ALBERTO FASSINI
Scene e costumi WILLIAM ORLANDI
Luci ANDREA BORELLI
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Maestro del coro MARTINO FAGGIANI
CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Maestro del coro MASSIMO FIOCCHI MALASPINA
Allestimento del Teatro Regio di Parma
Spettacolo con sopratitoli in italiano
STAGIONE LIRICA 2024
Teatro Regio di Parma
venerdì 12 gennaio 2024, ore 20.00
martedì 16 gennaio 2024, ore 20.00
giovedì 18 gennaio 2024, ore 20.00
sabato 20 gennaio 2024, ore 17.00
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Musica Gioachino Rossini
venerdì 15 marzo 2024, ore 20.00
domenica 17 marzo 2024, ore 20.00
venerdì 22 marzo 2024, ore 20.00
domenica 24 marzo 2024, ore 15.30
L’ELISIR D’AMORE
Musica Gaetano Donizetti
venerdì 17 maggio 2024, ore 20.00
domenica 19 maggio 2024, ore 15.30
giovedì 23 maggio 2024, ore 20.00
sabato 25 maggio 2024, ore 20.00
TOSCA
Musica Giacomo Puccini
16 maggio 2024, ore 20.00
REGIO195
Concerto sinfonico corale
In occasione del 195° anniversario dell’inaugurazione del Teatro Regio
STAGIONE CONCERTISTICA 2024
Teatro Regio di Parma
venerdì 26 gennaio 2024, ore 20.30
TRIO DI PARMA
Violino Ivan Rabaglia Violoncello Enrico Bronzi
Pianoforte Alberto Miodini
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
Direttore DIEGO CERETTA
Musiche di Ludwig Van Beethoven, Antonin Dvorák
lunedì 19 febbraio 2024, ore 20.30
QUARTETTO INDACO
Violino ELEONORA MATSUNO, IDA DI VITA
Viola JAMIANG SANTI Violoncello COSIMO CAROVANI
Pianoforte ALESSANDRO TAVERNA
Musiche di Johannes Brahms
domenica 3 marzo 2024, ore 20.30
Flauto EMMANUEL PAHUD
Clavicembalo TREVOR PINNOCK
Violoncello JONATHAN MANSON
Musiche di Johann Sebastian Bach, Georg Philipp Telemann
lunedì 18 marzo 2024, ore 20.30
Pianoforte MICHAIL PLETNËV
Musiche di Frédéric Chopin, Alexander Scrjabin
lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30
Pianoforte ANDREA LUCCHESINI
Musiche di Ludwig Van Beethoven,
Robert Schumann, Franz Liszt
domenica 26 maggio 2024, ore 17.30
Chitarra BERTA ROJAS
In occasione del Paganini Guitar Festival
PARMADANZA 2024
Teatro Regio di Parma
martedì 30 gennaio 2024, ore 20.30
PAUL TAYLOR DANCE COMPANY
Airs
Hope is the Thing with Feathers
Piazzolla Caldera
martedì 6 febbraio 2024, ore 20.30
BALLETTO DELL’OPERA DI TBILISI
Il lago dei cigni
sabato 17 febbraio 2024, ore 20.30
FND/ATERBALLETTO
Yeled
Rhapsody in blue
Prima assoluta
Secus
sabato 6 aprile 2024, ore 20.30
SABURO TESHIGAWARA
& RIHOKO SATO
Tristan and Isolde
sabato 20 aprile 2024, ore 20.30
BALLET PRELJOCAJ
Annonciation
Torpeur
Prima nazionale
Noces
REGIOYOUNG 2023-2024
Teatro Regio di Parma
Famiglie
sabato 28 ottobre 2023, ore 15.30 e 18.00
CARTOONS!
sabato 18, 25 novembre, 2 dicembre 2023, ore 10.30
OPERA MENO 9
sabato 25 novembre 2023, ore 15.30 e 18.00
FLAUTO MAGICO Il suono della pace
sabato 2 dicembre 2023, ore 15.00 e 18.30
LO SCHIACCIANOCI E IL RE DEI TOPI
sabato 3 febbraio 2024, ore 15.00 e 18.00
CARO LUPO
sabato 2 marzo 2024, ore 15.30 e 18.00
TURANDOT Cuore di ghiaccio
sabato 13 aprile 2024, ore 15.30 e 18.00
TURANDOT Enigmi al museo
sabato 27 aprile 2024, ore 15.30 e 18.00
OPERA BABY
sabato 1 giugno 2024, dalle ore 20.00
UNA NOTTE ALL’OPERA
Scuole
venerdì 24 novembre 2023, ore 9.00 e 11.00
FLAUTO MAGICO Il suono della pace
mercoledì 17 gennaio 2024, ore 9.00 e ore 11.00
IMPAROLOPERA Il barbiere di Siviglia
mercoledì 20 marzo 2024, ore 9.00 e ore 11.00
IMPAROLOPERA L’elisir d’amore
venerdì 1 marzo 2024, ore 9.00 e ore 11.00
TURANDOT Cuore di ghiaccio
venerdì 12 aprile 2024, ore 9.00 e ore 11.00
TURANDOT Enigmi al museo
foto cast