MASSA – Parchi pubblici in sofferenza.
La nostra città gode di aree verdi a sufficienza ma non sono valorizzate e mantenute per il ruolo fondamentale che rivestono.
A intervenire sulla questione è il consigliere comunale del Partito Democratico, Daniele Tarantino. “Stiamo cercando di salvare il parco degli Ulivi, che rischia la cementificazione con l’assurdo progetto della realizzazione della questura in quell’area – osserva -. Auspichiamo in un ripensamento e che ci si avvalga della proposta di portarla al vecchio ospedale, recuperando una struttura dismessa e liberando il parco da quel progetto contestato dalla città”. Ma parliamo di parchi e abbandono degli stessi. “Il parco dei Ciliegi, per esempio, è sempre stato un punto di ritrovo di notevole importanza per famiglie con bambini. In centro città, oggi questo parco non è gestito ed è nel totale abbandono.
Il parco di Ortola, altro nodo cruciale. Un parco che richiama oltre che i bambini, anche gli anziani del luogo costretti a portarsi le sedie da casa per partecipare al gruppo e trascorrere qualche ora della giornata.
I pochi giochi presenti sono sporchi e fatiscenti.
Parco di Castagnara, idem – prosegue Trantino -, completamente abbandonato all’incuria.
Questi parchi citati, sono situati al centro dei quartieri tra i più popolosi della città e dovrebbero rispondere alle esigenze della comunità.
Un parco ha le sue funzioni sociali per cui dovrebbe essere attrezzato per accogliere grandi e piccini, pulito e messo in sicurezza, reso fruibile alle famiglie, gratuitamente”.
Oltre al servizio ambientale di diffusione del verde , necessario nelle aree urbanizzate, il parco ha un’importante funzione sociale in quanto luogo di incontro, svago e aggregazione per tutti i cittadini, soprattutto per bambini e ragazzi: “C’è differenza tra verde pubblico costituito da parchi e giardini oppure da aree incolte, anche nell’educazione dei giovani – aggiunge il consigliere Tarantino -.
Invito pertanto l’amministrazione comunale a verificare le condizioni dei nostri parchi urbani, intervenendo sugli stessi per una buona gestione delle aree, garantendo i benefici sociali e ambientali.
Aree pulite, ben illuminate, con panchine diffuse; aree rese fruibili soprattutto a famiglie, anziani e bambini, rinnovando anche i percorsi dei giochi, che in certe situazioni si presentano fatiscenti e pericolosi”.
Ufficio stampa Taraeditoria&Comunicazione