Eleonora Duse fu Undulna e Divina in un volume con il Vittoriale degli Italiani e il Comitato celebrazioni Duse del Mic per Napoli Napoli dusiana il 28 maggio all’università
Pierfranco Bruni
Fu il «panismo» dannunziano a diventare rivelazione? Eleonora Duse. Ce lo domanderemo a Napoli all’Università con Maria Pia Pagati il prossimo martedì 28 maggio. Teatro e teatri. La natura e il paesaggio sono luoghi abitati nello spazio che si dipana nel tempo. Anteprima di «Undulna». L’onda lunga del canto che cercò lo specchio della luna negli occhi profondi. Conversazioni dannunziane? Certo che sì. Con grande spesso culturale e umano Maria Pia Pagani chiude e apre. Chiude in seminario e apre un centenario. Ottimo.
Cosa si racconta di Eleonora Duse nella cultura tra teatro, letterature e cinema? Fu l’incipit di una innovazione che interessò anche i modelli artistici tra fine Ottocento e i primi trent’anni del Novecento.
Il teatro! Nella vita e nella vita come opera d’arte. Tutto divenne simbolo. Tutto geografizzò il mito in parola e silenzio. Dalla Divina che divenne Fuoco a Marta Abba. Dalla Divina della costellazione di Francesca da Rimini alla Greta Garbo nella Donna fatale.
Un percorso in cui l’immagine è mistero e musica e fantasia e amore come in vacanze romane dei Matia Bazar o nel nuovo cinema paradiso…
Non leggende… Ovvero dalla Divina Eleonora alla Divina Greta… La continuità del legame tra il teatro dei personaggi e delle «pose» al cinema della parola e dell’immagine…
Questo importante volume, e unico nel panorama editoriale dusiano per i confronti e le intuizioni, apre uno scenario nuovo nel dibattito di un centenario dusiano che il Ministero della Cultura sta valorizzando con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni della scomparsa di Eleonora Duse, presieduto da Giordano Bruno Guerri, vede i contributi dei maggiori esperti in materia e la presenza istituzionale del Vittoriale, del Comune di Asolo, Pescara, della Casa museo d’Annunzio del Mic, delle Regioni, della Commissione Capitale italiana Città del Libro e gode della postfazione del capo della segreteria tecnica del Ministro della Cultura.
Cosa racconta dunque Eleonora Duse nel contesto del Novecento? Oltre questo massiccio volume con il Comitato e dunque con il Mic, tra gli altri incontri, sarà organizzato un convegno su Eleonora Duse e Marta Abba tra cinema e letteratura. Ovvero un passaggio obbligato che va da «Cenere» a Greta Garbo. Molte altre attività sono in programma da Napoli a Taurianova, da Cosenza a Naxos, da Roma a Lecce, da Pescara a Milano, da San Benedetto del Tronto a Cosenza.
Con Undulna nel cuore. Fu l’onda e la duna. Oppure l’onda che incontra la luna – duna tra gli archetipi di un mondo dannunziano e paradisiaco in cui fu Alcione a vivere la pioggia cadente sul pineto. Duse che annunciò Greta Garbo? Ma forse sì. Le Divine. Ma la Duse restò italiana nel profondo con il suo teatralizzare se stessa nei personaggi. E se gli amori restano emozioni il teatro incarna gli amori. Quale fu realmente il suo amore immenso? Chiederlo è doveroso. La risposta può trovarsi in questo lungo modello comparativo rappresentato dal volume edito da Solfanelli e curato da Franca De Santis. Una esperienza che è diventata espressione progettuale sulla linea di un Comitato nazionale Duse che trova nell’armonia della valorizzazione e della conoscenza ad approfondire la Divina nei vari ambiti compreso il valore letterario. Il confronto con Matilde Serao e Grazia Deledda in tal senso diventa fondamentale.