Mostra «ARTE NO CASTE», a cura di Chiara Strozzieri – Atri, Palazzo Duchi di Acquaviva, dal 1° giugno al 15 giugno 2024

RASSEGNA D’ARTE CONTEMPORANEA “ARTE NO CASTE”

AtriPalazzo Duchi d’Acquaviva, dal 1°Giugno al 15 Giugno 2024, aperta dalle ore 18 alle 22

ATRI (Teramo) – Sarà inaugurata sabato 1° giugno 2024, alle ore 18, presso le cisterne romane del Palazzo Duchi d’Acquaviva di Atri (Teramo), la terza edizione della Rassegna d’arte contemporanea “Arte no caste – creatività senza etichetta” a cura della storica dell’arte Chiara Strozzieri. La mostra coinvolge 60 artisti provenienti da tutto il mondo, invitati a partecipare con un paio di opere ciascuno tra dipinti, sculture e installazioni. 

L’evento è organizzato e sponsorizzato dall’Associazione culturale Movimento del Guardare Creativo di Chieti, presieduto dall’artista Gabriella Capodiferro, uno dei nomi più rinomati del panorama artistico abruzzese, anche conosciuta in Italia e all’estero grazie alle numerose mostre a lei dedicate in oltre sessant’anni di attività.

L’idea di “Arte no caste” nasce anni fa con un doppio intento: da una parte dare visibilità a ricerche artistiche molto valide, che per ragioni varie legate al sistema dell’arte e al mondo della politica che lo condiziona, non sono mai state poste all’attenzione della critica; dall’altro stimolare lo spirito critico del visitatore, abituato a cercare tra gli altri i nomi di artisti noti per aver partecipato alle rassegne più blasonate, indipendentemente dalla risposta più o meno empatica ai loro lavori. 

Per fare questo è stata studiata un’esposizione collettiva priva di didascalie, che sia dunque fruibile solo ed esclusivamente secondo il gusto, l’attenzione e la risposta empatica del pubblico di fronte alle opere d’arte, le sole e vere protagoniste della mostra. I nomi degli artisti verranno poi svelati all’interno dell’elegante catalogo di mostra, contenente le fotografie delle opere, i riferimenti biografici e un testo critico della curatrice, che verrà dato in omaggio ai visitatori. La mostra resterà aperta fino al 15 giugno tutti i giorni dalle 18 alle 22. Qui il contributo del critico d’arte Leo Strozzieri.

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CREATIVITÀ SENZA ETICHETTA

Ad Atri la III edizione di “Arte no caste”

di Leo Strozzieri

Giunta alla terza edizione, la Rassegna d’arte contemporanea “Arte no caste” (pittura, scultura, installazione) è da ritenersi singolare nel suo genere intanto per essere proposta da un’Associazione, quella fondata dall’artista teatina Gabriella Capodiferro, denominata Movimento del Guardare Creativo, ma soprattutto perché scevra da qualsivoglia etichetta di ordine critico, mercantile, politico e persino generazionale. Le opere infatti vengono esposte senza didascalie, per lasciare libero il pubblico di esercitare il proprio occhio critico senza andare alla ricerca dei nomi più conosciuti.

Quest’anno l’esposizione, dopo quella memorabile del 2016 all’Aquila in occasione della Perdonanza Celestiniana, sarà inaugurata il 1° giugno presso il Palazzo Duchi d’Acquaviva di Atri (TE), città con uno straordinario patrimonio culturale, che al dire dello storico longobardo Paolo Diacono avrebbe dato il nome al mare Adriatico.

Curatrice della mostra la storica dell’arte Chiara Strozzieri, tra le voci più autorevoli dell’odierna critica italiana, che nel suo lucido saggio introduttivo al catalogo evidenzia l’importanza di ampliare il più possibile il pubblico delle mostre in quanto “alla luce delle neuroscienze, ma anche di una critica d’arte particolarmente illuminata, il coinvolgimento emotivo è un fatto scientifico che riguarda tutti. L’attivazione di azioni ed emozioni avverrà comunque, sia che le emozioni siano percepite da noi, sia che siano viste negli altri, sia che vengano rappresentate da opere d’arte”.

Operando una sommaria ricognizione delle opere esposte, si nota come, accanto a esperienze artistiche ormai codificate in chiave storica, come possono essere quelle del maestro friulano Giorgio Celiberti, testimone dell’Olocausto perpetrato a Terezìn, o di Gabriella Capodiferro e Annamaria Gelmi, entrambe allieve a Venezia di Bruno Saetti, o ancora alla performer Flavia Mastrella, nota per il sodalizio con Antonio Rezza, troviamo intanto le probanti esperienze degli artisti che frequentano assiduamente lo studio della Capodiferro e ancora, personaggi italiani e stranieri con linee di ricerca le più svariate. 

Rilevanti, per citare qualche nome significativo, le opere di indirizzo iconico di Massimiliano Kornmüller, Gruppo Due Nuova Figurazione e Giovanna Carbone, quest’ultima con la sua singolare predilezione per la tecnica collagistica. Labirintico l’informale materico di Luciano Astolfi, assai suggestive, con talora richiami optical, le esperienze geometriche di Isa Conti, Concita De Palma, Silvia Orlandi, Marilena Evangelista
Ancora dinamica la figura di Carma, strutturali le opere di Eugenia Serafini, Alfredo Celli e Massimo Pompeo, che recentemente ha operato in America Latina con una ricca produzione incentrata su tavole marittime. Indubbiamente una rassegna di altissimo spessore dunque, documentata da un elegante volume che verrà distribuito in omaggio ai visitatori durante tutto il periodo della mostra, aperta fino al 15 giugno tutti i giorni dalle 18 alle 22.

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