Iniziò nel 2014 l’iter per intitolare una strada o una piazza ad Amabile Alberti (1888-1971), filatrice di Forno che lottò per i diritti delle donne, per ridurre gli orari di lavoro in fabbrica e per la pace. Un iter che iniziò tramite una ricerca degli studenti e delle studentesse del liceo classico Rossi, con la preside Filomena La Pietra e la docente Rosaria Bonotti, partecipando al progetto nazionale “Sulle vie della parità- Largo alle donne”, proposto da Dina Dell’Ertole. Come ricorda la prof Bonotti, furono presentate al concorso ricerche su alcune figure femminili del calibro di Margherita Hack, Maria Callas, Nilde Iotti, e, nella storia di Massa, Ricciarda Malaspina e Amabile Alberti, individuata, quest’ultima, dagli studenti tramite i libri “Maria ha detto sì” e “Le donne della memoria” della collega, Angela Maria Fruzzetti. “Quando mi chiamarono gli studenti – ricorda Angela – e mi chiesero notizie circa una donna che aveva lavorato alla filanda, compresi subito che si trattava di Amabile Alberti. E sono stata contenta di aver risposto alle loro domande parlando di quella straordinaria figura che è diventata un simbolo per il coraggio, la forza, la determinazione e per la sua “battaglia” per la pace durante la prima guerra mondiale”. A Roma, la storia di Amabile Alberti ha conquistato la giuria del concorso aggiudicandosi il terzo premio, preferita a tutte le “donne” importanti presentate. L’associazione Eventi sul Frigido ha poi presentato il progetto al Comune di Massa per l’intitolazione di una strada. Nel 2017 è stato intitolato , a Forno, il ponte antistante la casa socialista, ponte Amabile Alberti. L’associazione ha poi proseguito sul percorso della toponomastica femminile chiedendo l’intitolazione del ponte del Palazzo Operaio alle filatrici, su proposta di Giovanna Santi. Sono trascorsi 7 anni e il progetto è stato completato con l’assessore Roberto Acerbo e la commissione toponomastica del Comune di Massa. Da ricordare che l’associazione Eventi sul Frigido si è impegnata nel 2022 a portare avanti le azioni del Primo programma del “Contratto di fiume Frigido” inserendovi l’intitolazione dei due ponti, la scheda della Filanda (testimonianze ex filatrici) e la scheda Renara “Un fiume da raccontare”. Nell’Ottantesimo della distruzione della filanda (luglio 1944) sono state ricordate le filatrici in un luogo chiave della storia di quella fabbrica di cotone. L’associazione culturale Eventi sul Frigido ringrazia la commissione toponomastica del Comune di Massa, l’assessore Acerbo, i consiglieri comunali Dina Dell’Ertole, Stefano Alberti, Giovanna Santi e Daniele Tarantino, Filippo Badiali per il sostegno nonché la prof Rosaria Bonotti, le studentesse e gli studenti del liceo Rossi che scelsero la storia di Amabile. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, la nipote di Amabile, Alessandra Fruzzetti, l’insegnante della scuola di Forno, Liviana Casalini che ha radunato alcuni bambini accompagnati dai loro genitori: un modo per far conoscere la storia di un paese raccontando due ponti sul Frigido.
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