Torrente Renara : alternative

Ztl nella Valle del Renara? Tarantino e Santi: “ L’alternativa al disagio sono i bus navetta”

“Porteremo la proposta in consiglio comunale: il turismo in montagna  va sostenuto” 

MASSA – Chiusura di via Alta Tambura tra disagi e lamentele, pro e contro il provvedimento di Ztl scattato sabato scorso, 29 giugno 2024 e attivo per tutti i weekend fino all’8 settembre, compresi i giorni del 14 e 15 agosto dalle 8.30 alle 17.30. 

Non tutti i residenti hanno accolto benevolmente questa Ztl , così come i fruitori del torrente Renara, motivo di forte attrazione  nel periodo estivo per le sue fresche pozze. 

Il fiume non è vietato, ma il sabato e la domenica è raggiungibile solo a piedi, oppure in bici, oppure con lo scooter, oppure… con l’autobus: perchè no? “A questo punto perchè non incentivare l’uso dell’autobus di linea  per raggiungere i paesi della valle del Renara? – propongono  Daniele Tarantino, vice presidente del consiglio comunale, e la consigliera Giovanna Santi, che hanno effettuato un sopralluogo  alle Guadine incontrando i residenti. 

“Chiaro che per la sicurezza qualcosa  era necessario fare  e la polizia municipale ha ritenuto necessario emettere questo provvedimento per tutelare i residenti e, di conseguenza, anche i fruitori del torrente. 

Tuttavia, il problema dei parcheggi si ripercuoterà su via Bassa Tambura. 

Già domenica scorsa la fila di auto  da Ponte di Forno arrivava fino alla curva della segheria e molte erano parcheggiate lungo la strada che porta a Forno.  

“Ci aspettano weekend  sicuramente molto più partecipati  e parcheggi – osservano Santi  e Tarantino – , da quelle parti, non ce ne sono. 

Perché non puntare allora sull’utilizzo del bus, incrementando le corse? 

Oggi  in quella vallata ci sono solamente tre corse del trasporto pubblico: va incrementato il servizio, magari aggiungendo due  bus  navetta gratuiti per abituare le persone a spostarsi  con facilità. 

Porteremo la proposta in consiglio comunale  in quanto siamo convinti che le regole vadano applicate per la sicurezza di tutti ma contestualmente  va favorito il turismo in montagna, per la sopravvivenza dei paesi”. Raggiungere il fiume  usufruendo di un bus navetta  eviterebbe anche gli abusi nel letto del torrente  tipo “proprietà privata” e si tornerebbe ad una fruizione rispettosa dell’ambiente. 

“Chiaramente il servizio del  bus navetta va pubblicizzato al massimo e incentivato – concludono Tarantino e Santi -. 

Siamo convinti che molte persone ne usufruirebbero, lasciando a casa le macchine, vista la carenza di parcheggi”.

Ufficio stampa Taraeditoria&Comunicazione

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