paola.cecchini@libero.it | 4:16 (hace 3 horas) | ||
para mí |
Pesaro.
È stato presentato sabato scorso presso Villa Meuccia Severi di Pesaro (sede dell’omonima Fondazione, vera e propria casa-museo ‘pronta per i tour guidati, fatti anche in collaborazione con la Delegazione del FAI’) il programma del Festival Giovane 2024, sezione del Rossini Opera Festival dedicata ai giovani talenti del futuro.
Dopo due settimane di lezioni di interpretazione vocale, musicologia ed arte scenica, conferenze a tema e masterclass, la 36a edizione dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” (diretta da Ernesto Palacio, sovrintendente del ROF) si è conclusa ieri 15 luglio con il consueto concerto finale presso il Teatro Rossini.
Hanno partecipato all’Accademia 2024 i soprani Chiara Boccabella (Italia), Marina Fita Monfort (Spagna), Elenora Hu (Olanda), Kilara Ishida (Giappone), Viktoriia Shamanska (Ucraina) e Nanami Yoneda (Giappone); i mezzosoprani Yiqian Heng (Cina) e Aleksandra Meteleva (Russia); i tenori Aleksey Kursanov (Russia), Bryan López González (Cuba), Marcelo Solís (Spagna) e Alikhan Zeinolla (Kazakhstan); i baritoni Giuseppe De Luca (Italia), Maksim Lisiin (Russia), Aleksei Makshantsev (Russia), Carlos Reynoso (Messico), Dario Sogos (Italia) e Gonghao Zhang (Cina), il basso baritono Irakli Pkhaladze (Georgia) e il basso Francesco Leone (Italia).
Accompagnati al pianoforte da Rubén Sánchez-Vieco), gli allievi hanno interpretato pagine avvincenti del repertorio operistico rossiniano: da ‘L’italiana in Algeri’ a ‘La donna del lago’, da ‘Semiramide’ a ‘Il barbiere di Siviglia’, proseguendo per ‘Guillaume Tell’, ‘La Cenerentola’, ‘La scala di seta’, ‘La cambiale di matrimonio’, ‘L’occasione fa il ladro’ e ‘Armida’.
Per concludere, un gran pezzo concertato a 14 voci ‘Ah! A tal colpo inaspettato’, tratto da ‘Il viaggio a Reims’.
Amo da sempre il concerto finale dell’Accademia: apprezzo i giovani cantanti, le loro voci così differenti l’una dall’altra, lo stile e l’abilità interpretativa (in alcuni veramente notevole).
Mi commuovo ascoltandoli, pensando che sono all’inizio -oltre che della vita adulta- della loro difficilissima carriera e che di norma (come ho sopra riportato) vengono da molto lontano.
Il Festival Giovane proseguirà con una fitta serie di eventi (un appuntamento in più rispetto all’anno precedente), a cominciare dai Salons Rossini, ciclo di concerti (ore 21, ingresso libero, introdotti da una guida all’ascolto di Alessandra Paciotti della Fondazione Rossini e seguiti da un momento conviviale) che avranno luogo in alcuni dei più suggestivi borghi storici dell’entroterra: sono ispirati alle serate musicali che il Compositore amava organizzare nelle case dove abitò ed infine nella sua villa di Passy, alle porte di Parigi, dove morì nel 1868.
Queste le location:
-Rocca di Gradara (21 luglio)
-Fermignano, ex Lanificio Carotti (24 luglio)
-Mombaroccio, Palazzo del Monte (26 luglio)
-Mercatello sul Metauro, Chiesa di S. Francesco (29 luglio)
-Sant’Angelo in Vado, Chiesa di S. Caterina d’Alessandria (30 luglio)
-Urbino, Cortile d’Onore di Palazzo Ducale (1° agosto).
I giovani cantanti saranno gli interpreti dei Concerti al Museo (recital voce e pianoforte) che avranno luogo al Museo Nazionale Rossini (inaugurato l’11 giugno 2019 presso il Palazzo Montani Antaldi) nei giorni 9, 11, 13, 15 e 17 agosto (ore 11).
Chiuderà il Festival (16 e 19 agosto alle 11) nel nuovo spazio dell’Auditorium Scavolini, ‘Il Viaggio a Reims‘, storica messinscena di Emilio Sagi, ripresa da Matteo Anselmi.
Davide Levi dirigerà la Filarmonica ‘Gioachino Rossini’ e gli allievi dell’Accademia.
Entrambe le recite saranno trasmesse in diretta streaming sui canali social del ROF; la prima (16 agosto) sarà diffusa in diretta anche da OperaVision (progetto cofinanziato dall’Unione Europea) che renderà visibili entrambe le recite durante isei mesi successivi sulla propria piattaforma web.
Non mancate. Vi aspettiamo!
Paola Cecchini
Foto:
I giovani cantanti nello splendido parco della Villa Meuccia Severi, dove il Festival è stato presentato.