Serena conduce operaclassica eco italiano

COMUNICATO STAMPA

LA RIPRESA AUTUNNALE DELL’OPERA DI ROMA

Dopo la pausa estiva l’Opera di Roma riparte con la danza. Il 4 e 5 settembre il Teatro Costanzi ospita la serata d’apertura della 39° edizione del Romaeuropa Festival, che vede il Ballet de l’Opéra de Lyon impegnato in un omaggio Merce Cunningham con Biped e in Mycelium di Christos Papadopoulos.

Dopo questa “pre apertura», il sipario torna ad alzarsi sui titoli del cartellone 2023/24: dal 14 al 22 settembre su La bella addormentata, favola raccontata sulle note di Čajkovskij, nella lettura coreografica di Jean-Guillaume Bart.

COMUNICATO STAMPA

LA BELLA ADDORMENTATA FIRMATA DA BART

CON MARIANELA NÚÑEZ E REECE CLARKE

ALL’OPERA DI ROMA DAL 14 AL 22 SETTEMBRE

Protagoniste anche le stelle della Compagnia capitolina: le étoiles Rebecca Bianchi e Alessio Rezza,

i primi ballerini Marianna Suriano, Michele Satriano e Claudio Cocino e la solista Flavia Stocchi

Sono Marianela Núñez e Reece Clarke, entrambi Principal del Royal Ballet di Londra, i protagonisti del balletto La bella addormentata, che segna la ripresa delle attività dell’Opera di Roma dopo la pausa estiva. Dopo il palcoscenico del Caracalla Festival e quello del Liceu di Barcellona, con la tournée che ha segnato il debutto assoluto della Fondazione Capitolina nel Teatro spagnolo, étoiles, primi ballerini e solisti del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera sono attesi al Costanzi nella grande favola della tradizione russa su musiche di Čajkovskij, in scena da sabato 14 fino a domenica 22 settembre. Il balletto viene proposto nella versione del francese Jean-Guillaume Bart. Dopo il successo della prima nel 2017, è stata ripresa al Costanzi anche nel 2018. «Ho lavorato al balletto in un allestimento storico molto bello – ha dichiarato il coreografo –. Le scene e i costumi di Aldo Buti si adattano perfettamente alla natura della favola tradizionale che deve far sognare. La bella addormentata è soprattutto una storia danzata dove la pantomima è essenziale per dare vita allo spettacolo. La narrazione deve essere fluida, fruibile a tutte le persone che devono poter seguire la storia come se fossero al cinema». Bart ha lavorato a questo titolo concentrando l’attenzione sulla coerenza drammaturgica, utilizzando la partitura di Čajkovskij nella sua interezza per dare una maggiore unità teatrale all’opera coreografica e uno spessore ai personaggi. Il Corpo di Ballo, spesso elemento decorativo, ha una diversa vitalità, è parte integrante della storia.

C’è grande attesa per i due Principal del Royal Ballet di Londra: la fuoriclasse Marianela Núñez che torna nel ruolo di Aurora, e Reece Clarke, che sarà il principe Désiré per il suo debutto al Costanzi. Negli stessi ruoli si alternano con i guest internazionali le stelle della compagnia capitolina: l’étoile Rebecca Bianchi (15, 20), la prima ballerina Marianna Suriano (18, 21) e la solista Flavia Stocchi (22 settembre), accompagnate rispettivamente dai primi ballerini Michele Satriano (15, 20) e Claudio Cocino (18, 21) e dall’étoile Alessio Rezza (22settembre).

Sul podio Kevin Rhodes dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Le luci sono di Vinicio Cheli.

La bella addormentata, dopo Lo schiaccianoci e Il lago dei cigni, conclude la trilogia di Čajkovskij voluta nel cartellone dalla direttrice del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma Eleonora Abbagnato. Il balletto è preceduto dall’“Incontro con la danza” tenuto da Lorenzo Tozzi, domenica 8 settembre alle ore 17. L’ingresso è gratuito.

Dopo la prima di sabato 14 settembre (ore 20), La bella addormentata di Čajkovskij, per la coreografia di Jean-Guillaume Bart, torna in scena domenica 15 (ore 16.30), martedì 17 (ore 20), mercoledì 18 (ore 20), giovedì 19 (ore 20), venerdì 20 (ore 20), sabato 21 (ore 18) e domenica 22 settembre (ore 16.30).

Biglietti in vendita sul sito https://www.operaroma.it/ e al botteghino.

Info: https://www.operaroma.it/spettacoli/la-bella-addormentata-nel-bosco/

Foto: https://drive.google.com/drive/folders/1VJ96czx8ZY4-kXkjrTO31zYOzRoAtwRK?usp=sharing

luglio 2024

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

ufficio stampa

cosimo.manicone@operaroma.it

Paolo Cairoli

direttore della comunicazione

paolo.cairoli@operaroma.it

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

La bella addormentata

Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij

Balletto in un prologo e tre atti

DIRETTORE Kevin Rhodes

COREOGRAFIA Jean-Guillaume Bart

ASSISTENTI COREOGRAFO Clairemarie Osta, Gillian Whittingham

SCENE E COSTUMI Aldo Buti

LUCI Vinicio Cheli

INTERPRETI

Aurora   Marianela Nuñez 14, 17, 19 / Rebecca Bianchi 15, 20 /

Marianna Suriano 18, 21 / Flavia Stocchi 22

Principe Reece Clarke 14, 17, 19 / Michele Satriano 15, 20 /

Claudio Cocino 18, 21 / Alessio Rezza 22

ORCHESTRA, ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

TEATRO COSTANZI

Prima rappresentazione sabato 14 settembre, ore 20.00

Repliche

domenica 15 settembre, ore 16.30

martedì 17 settembre, ore 20.00

mercoledì 18 settembre, ore 20.00

giovedì 19 settembre, ore 20.00

venerdì 20 settembre, ore 20.00

sabato 21 settembre, ore 18.00

domenica 22 settembre, ore 16.30

Dall’11 al 19 ottobre si passa al capolavoro di Britten sul conflitto tra società e individuo, Peter Grimes, in scena con la direzione di Michele Mariotti e la regia di Deborah Warner.

COMUNICATO STAMPA

LA SOLITUDINE DELL’OUTSIDER:

DEBORAH WARNER E MICHELE MARIOTTI PER PETER GRIMES ALL’OPERA DI ROMA 

Dall’11 al 19 ottobre 2024 il capolavoro di Britten sul conflitto tra società e individuo

«Un uomo perseguitato dall’orrore di un terribile incidente, spaventato dai pettegolezzi e che forse, prima ancora della disgrazia, ha sempre agito in modo diverso da chi lo circonda». Con queste parole Deborah Warner descrive Peter Grimes, l’emarginato protagonista dell’omonima opera di Britten che la regista britannica porta in scena al Teatro Costanzi dall’11 al 19 ottobre 2024. Lo spettacolo, realizzato in coproduzione con il Teatro Real di Madrid, la Royal Opera House di Londra e l’Opéra National di Parigi, segna il ritorno di Warner a Roma dopo Billy Budd nel 2018, vincitore di un Premio Abbiati della critica italiana, di un Olivier Award e di un International Opera Award. Affidato alla bacchetta del direttore musicale del teatro Michele Mariotti, che per la prima volta si confronta con un’opera di Britten, Peter Grimes vede protagonisti sul palco Allan Clayton nel ruolo del titolo, Sophie Bevan nei panni di Ellen Orford e Simon Keenlyside in quelli di Balstrode, tutti e tre al loro debutto al Costanzi. La regista tornerà al Costanzi a settembre 2025 firmando un altro capolavoro di Britten, The Turn of the Screw.

Opera simbolo del conflitto tra massa e individuo, il Peter Grimes di Britten è un dramma sull’esclusione sociale, il pregiudizio e la crudeltà della folla. Deborah Warner trasforma il villaggio ottocentesco in cui è ambientata la vicenda in una decadente cittadina costiera della Gran Bretagna contemporanea, mettendo in scena una comunità impoverita, arrabbiata e sofferente, dove la miseria si mescola al rancore e al pregiudizio, e in cui il pescatore Peter Grimes diventa vittima di una società alla ricerca di un capro espiatorio. Uno spettacolo dai profondi e drammatici risvolti psicologici, che vede il contributo delle scene di Michael Levine, i costumi di Luis F. Carvalho, le luci di Peter Mumford, i video di Justin Nardella e le coreografie di Kim Brandstrup. Maestro del Coro, cui la partitura richiede un grande impegno, è Ciro Visco.

«La durezza dell’esistenza di coloro che si guadagnano da vivere sul tratto di costa del sud est inglese è tema centrale sia dell’opera di Britten sia del poema di Crabbe, The Borough, da cui è tratto il libretto – prosegue la regista Deborah Warner –, con similitudini che permangono sino a oggi. Nonostante le innovazioni tecnologiche, quella del pescatore solitario è ancora un’esistenza faticosa. Volevamo far rivivere questa storia in una cornice contemporanea, senza però cadere in un pericoloso sentimentalismo verso la povertà del passato, per cui il dolore e il rancore nati da un’esistenza di privazione rischiano di perdersi. Non volevamo che questa realtà venisse ammorbidita trasferendo la storia in un altro periodo: Peter Grimes viene rifiutato da una comunità feroce e stressata, e volevamo rendere questa percezione immediata».

Regista britannica di fama internazionale, Deborah Warner è rinomata per i suoi innovativi allestimenti delle opere di Shakespeare, Ibsen, Brecht e, nell’ambito dell’opera lirica, di Benjamin Britten. Oltre al già citato Billy Budd, ha firmato una nuova produzione della cantata Phaedra di Britten nel 2020 e, più recentemente, di The Turn of the Screw, sempre per la Royal Opera House, che le è valso un Evening Standard e un South Bank Award. Nel 2014 ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala mettendo in scena il Fidelio di Beethoven diretto da Barenboim. Tra i suoi ultimi lavori, invece, si ricordano Messiah per l’Opéra de Lyon e Wozzeck per la Royal Opera House. Nel corso della sua pluriennale carriera, si è dedicata anche alla regia cinematografica realizzando The Last September (1999) e The Waste Land, per cui ha ottenuto il premio Un Certain Regard al festival di Cannes. Ha inoltre ricevuto l’onorificenza di Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico.

«Come Britten, anch’io sono nato in una città di mare – dice il direttore musicale dell’Opera di Roma Michele Mariotti, elemento che può accogliere ma anche respingere, isolare. Per Grimes, il mare è fonte di vita e di riscatto, ma diventerà la sua tomba, poiché verrà spinto a morire da una società miope e giudicante verso tutto ciò che, non conformandosi ad essa, diventa inevitabilmente diverso e pericoloso. Peter Grimes è senza dubbio uno dei grandi capolavori del Novecento, un magistero di orchestrazioni e suoni, e in cui molto presente, appunto, è l’elemento liquido e inafferrabile del mare».

Accanto a Mariotti, sale sul palco nel ruolo di Peter Grimes il tenore Allan Clayton, già apprezzato interprete della regia del Grimes di Deborah Warner nel 2021 al Teatro Real di Madrid – che ha segnato anche il suo debutto nella parte – e alla Royal Opera House nel 2022. Con un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo, canta nei principali teatri d’opera al mondo, dalla Metropolitan Opera di New York alla Staatsoper di Berlino. La parte di Ellen Orford vede invece impegnata il soprano Sophie Bevan. Vincitrice di un Times Breakthrough Award ai South Bank Sky Arts Awards del 2012 e di uno Young Singer Award agli International Opera Awards inaugurali del 2013, collabora regolarmente con importanti direttori come Antonio Pappano, Daniel Harding, Andris Nelsons ed Edward Gardner. Simon Keenlyside è invece il capitano Balstrode, baritono dall’ampio repertorio di ruoli, tra cui i principali in Don Giovanni – che ha inciso sotto la guida di Claudio Abbado per la Deutsche Grammophon – Eugene Onegin, Wozzeck, Billy Budd, Hamlet, Macbeth e Rigoletto. Completano il cast Catherine Wyn-Rogers (Auntie), John Graham-Hall (Bob Boles), Clive Bayley (il procuratore Swallow), Clare Presland (Mrs. Sedley), James Gilchrist (Horace Adam), Jacques Imbrailo (Ned Keene), Stephen Richardson (Hobson).

In occasione della messa in scena di Peter Grimes, l’Opera di Roma dedica il quarto numero della rivista di attualità e approfondimento culturale “Calibano” al protagonista del dramma di Britten e alla tematica dell’outsider. In libreria dal 31 luglio, “Calibano. Peter Grimes/L’outsider”, realizzata in collaborazione con effequ, raccoglie contributi di Patricia MacCormack, docente di Filosofia all’Anglia Ruskin University di Cambridge, Paolo Mereghetti, Christian Raimo, Vanni Santoni – in lizza per il Campiello 2024 –, Simone Marcelli Pitzalis – premio Pagliarani Poesia –, Marinella Senatore e altri.

La prima rappresentazione è prevista per venerdì 11 ottobre alle ore 20.00. Repliche domenica 13 (ore 16.30), martedì 15 (ore 20.00), giovedì 17 (ore 20.00) e sabato 19 ottobre (ore 18.00). Lezione di Opera sabato 5 ottobre (ore 17.00), Anteprima giovani mercoledì 9 ottobre (ore 19.00).

Biglietti in vendita sul sito https://www.operaroma.it/ e al botteghino.

Info: https://www.operaroma.it/spettacoli/peter-grimes/

Foto: https://drive.google.com/drive/folders/1omIMCjajLMHGillB9FINzf4C9AX6Ee0T?usp=sharing

22 luglio 2024

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

ufficio stampa

cosimo.manicone@operaroma.it

Paolo Cairoli

direttore della comunicazione

paolo.cairoli@operaroma.it

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Peter Grimes

Musica di Benjamin Britten

Opera in un prologo e tre atti

Libretto di Montagu Slater dal poema The Borough di George Crabbe

Prima rappresentazione assoluta

Sadler’s Wells Theatre, Londra, 7 giugno 1945

Prima rappresentazione al Teatro Costanzi

2 maggio 1961

DIRETTORE Michele Mariotti

REGIA Deborah Warner

Maestro del Coro Ciro Visco

Scene Michael Levine

Costumi Luis F. Carvalho

Luci Peter Mumford

Coreografia Kim Brandstrup

Video Justin Nardella

Personaggi e interpreti principali:

Peter Grimes Allan Clayton

Ellen Orford Sophie Bevan

Capitan Balstrode Simon Keenlyside

Auntie Catherine Wyn-Rogers

Bob Boles John Graham-Hall

Swallow Clive Bayley

Mrs. Sedley Clare Presland

Rev. Horace Adam James Gilchrist

Ned Keene Jacques Imbrailo

Hobson Stephen Richardson

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

In coproduzione con Teatro Real di Madrid, Royal Opera House Covent Garden di Londra e Opéra National di Parigi

TEATRO COSTANZI

Lezione di Opera sabato 5 ottobre, ore 17.00

Anteprima Giovani mercoledì 9 ottobre, ore 19.00

PRIMA RAPPRESENTAZIONE

venerdì 11 ottobre, ore 20.00

REPLICHE

domenica 13 ottobre, ore 16.30

martedì 15 ottobre, ore 20.00

giovedì 17 ottobre, ore 20.00

sabato 19 ottobre, ore 18.00

Dal 16 al 23 ottobre al Teatro Nazionale arriva una prima assoluta commissionata del Teatro dell’Opera di Roma alla compositrice Silvia Colasanti: L’ultimo viaggio di Sindbad, che affronta il tema della migrazione, su testi di Erri De Luca con la direzione di Enrico Pagano e la regia di Luca Micheletti. 

COMUNICATO STAMPA

L’ULTIMO VIAGGIO DI SINDBAD DI SILVIA COLASANTI IN

PRIMA ASSOLUTA AL TEATRO NAZIONALE

Commissione dell’Opera di Roma sul tema della migrazione da testi di Erri De Luca

con la regia di Luca Micheletti, Enrico Pagano sul podio e Roberto Frontali protagonista

Dal 16 al 23 ottobre 2024

«Il tragitto della nave di Sindbad prende spunto dalla cronaca, in particolare dall’antichissimo fenomeno della migrazione, per raffigurare una parabola, un percorso metastorico attraverso tempi, culture e interpretazioni diverse». Così la compositrice Silvia Colasanti racconta L’ultimo viaggio di Sindbad, titolo conclusivo del cartellone lirico della stagione 2023/24 all’Opera di Roma. Commissionata proprio dalla Fondazione Capitolina, l’opera è proposta in prima esecuzione assoluta dal 16 al 23 ottobre 2024 al Teatro Nazionale, in collaborazione con Fondazione RomaEuropa Festival. Composto su libretto di Fabrizio Sinisi liberamente ispirato a testi di Erri De Luca, L’ultimo viaggio di Sindbad è un dramma corale che ripercorre le vicende di un capitano arrivato al suo ultimo viaggio con un carico di uomini, donne e bambini, e la cui vicenda si fa specchio di una delle grandi tragedie del nostro tempo, tra echi biblici e leggende del mare. A mettere in scena la nuova produzione è chiamato Luca Micheletti, artista poliedrico per la prima volta all’Opera di Roma in veste di regista. Nel ruolo di Sindbad è impegnato il baritono Roberto Frontali, mentre sul podio della Fondazione Capitolina debutta Enrico Pagano, giovane talento classe 1995. Le scene sono di Leila Fteita, i costumi di Anna Biagiotti e le luci di Marco Giusti.

«L’ultimo viaggio di Sindbad è la storia di un viaggio in mare e di un viaggio interiore del protagonista alla ricerca di sé. – prosegue la compositrice – Attraverso diversi quadri, simili alle stazioni di una laica via crucis marittima, il viaggio in mare ripercorre l’ineluttabile narrazione che l’uomo da sempre fa della sua esistenza, siano le gesta di Ulisse, quelle di Achab sul Pequod, o quelle di Dante e Virgilio, fino alle odierne e tragiche rotte sulle quali la cronaca non smette d’informarci. Attingendo soprattutto alle scritture bibliche, la navigazione diventa simbolo di mitologie e di archetipi, sia letterari sia musicali. Grande protagonista è proprio il mare, evocato con i suoni nei suoi diversi aspetti. Il flusso musicale, inoltre, racconta di passeggeri che arrivano da un “altrove” volutamente non definito, con strumenti tradizionali di culture diverse che dialogano con l’orchestra. La scrittura vocale poi, accoglie inflessioni ed echi popolari accanto alle forme di matrice operistica».

«Questo lavoro non poteva essere una restituzione di ciò che giornali e televisioni ci raccontano ogni giorno con fin troppa chiarezza – dice il librettista dell’opera Fabrizio Sinisi, poeta e drammaturgo –. Alla verità della cronaca non c’è nulla da aggiungere. Volevamo piuttosto che l’opera fosse come un piccolo rito, una liturgia laica, che portasse dentro di sé il ricordo di tutti i viaggi e di tutti i naufragi. Il viaggio come esperienza archetipica, che riporta ognuno di noi al pericolo che sempre si annida dentro ogni desiderio di salvezza, e che forse abbiamo dimenticato. Il tentativo di avvicinarci al dolore di altri».

La nuova composizione trae ispirazione da alcuni testi di Erri de Luca, in particolare dall’omonimo L’ultimo viaggio di Sindbad, pièce teatrale scritta nel 2003 che si rifà alla leggendaria figura del marinaio Sindbad – reimmaginata da De Luca come un capitano che trasporta «migratori e migratrici verso il nostro occidente chiuso a filo spinato», come scrive nella prefazione del libro – e da Sola andata. Quest’ultimo è un romanzo in versi che ripercorre il viaggio di un gruppo di emigranti clandestini dall’Africa ai porti del nord.

Tra le compositrici più affermate sulla scena internazionale, Silvia Colasanti collabora con le principali istituzioni musicali italiane ed estere. Vincitrice dello European Composer Award nel 2013, ha da poco concluso la residenza presso La Toscanini di Parma e l’Orchestra Sinfonica di Milano. Tra gli ultimi lavori si citano Oltre l’azzurro, dramma in musica su testo di Maria Grazia Calandrone, con voce recitante di Massimo Popolizio; Tre risvegli, su testo di Patrizia Cavalli, per la regia di Mario Martone e con protagonista Alba Rohrwacher; Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa, in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia, e le opere Minotauro, su testo di Réné De Ceccatty e Giorgio Ferrara, tratto dall’omonimo racconto di Dürrenmatt, e Proserpine, da un dramma di Mary Shelley sempre per la regia di Giorgio Ferrara.

A firmare questa nuova produzione è invece Luca Micheletti, baritono, attore, regista, tra i teatranti più originali ed eclettici della sua generazione. Premio Ubu 2011 e Premio Internazionale Pirandello nel 2015, ha interpretato e firmato regie per i maggiori teatri nazionali, tra i quali si ricordano Amleto di Koltès (Napoli Teatro Festival, 2010), La resistibile ascesa di Arturo Ui di Brecht (Teatro di Roma – ERT, 2011) e Faust rapsodia da Goethe/Schumann (Ravenna Festival, 2021). Nel 2022 ha aperto la stagione del Piccolo di Milano con Le memorie di Ivan Karamazov (Umberto Orsini come protagonista) mentre, a maggio 2024, ha inaugurato la 59esima Stagione di rappresentazioni classiche del Teatro greco di Siracusa firmando Aiace di Sofocle.

A dirigere L’ultimo viaggio di Sindbad è un giovanissimo talento, Enrico Pagano, che sale per la prima volta sul podio dell’Opera di Roma. Direttore in residenza e Consigliere artistico dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, è anche Direttore artistico dell’Orchestra da Camera Canova, da lui fondata a 19 anni. Nominato tra i 100 Forbes Under 30 destinati a cambiare l’Italia, ad aprile 2024 ha diretto il Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa di Silvia Colasanti in prima esecuzione assoluta alla IUC di Roma.

Sul palco, nel ruolo di Sindbad, è impegnato Roberto Frontali, tra i più affermati baritoni italiani di oggi e apprezzatissimo interprete di Rigoletto nelle stagioni estive dell’Opera di Roma al Circo Massimo e Caracalla. Insieme a lui i baritoni Paolo Antognetti nella parte del Nostromo e Roberto Abbondanza in quella dell’Uomo della Preghiera. Entrambi condividono un’attiva carriera nel repertorio della musica contemporanea. L’Uomo del Mare è invece interpretato da Vincenzo Capezzuto, versatile controtenore che ha collaborato al fianco di grandi voci come Cecilia Bartoli, Sara Mingardo e Christian Senn. Il tenore Giorgio Misseri incarna il Disertore, mentre il soprano Daniela Cappello è impegnato nelle vesti della Madre. La prima e la seconda sorella sono interpretate rispettivamente da Elisa Balbo e Alice Rossi. Canta infine nella parte della Memoria il mezzosoprano Annunziata Vestri.

L’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma è per l’occasione de L’ultimo viaggio di Sindbad arricchita dai solisti Giuseppe Frana (oud), Lorenzo Brilli (percussioni) e Luciano Orologi (chalumeau).

La prima assoluta de L’ultimo viaggio di Sindbad al Teatro Nazionale è prevista mercoledì 16 ottobre alle ore 20.00. Repliche venerdì 18 (ore 20.00), domenica 20 (ore 16.30), martedì 22 (ore 20.00) e mercoledì 23 ottobre (20.00).

Biglietti in vendita sul sito https://www.operaroma.it/ e al botteghino.

Info: https://www.operaroma.it/spettacoli/lultimo-viaggio-di-sindbad/

Foto: https://drive.google.com/drive/folders/1uvGcf4YWSmm1MBAuSi3cD1oCiXb9iij2?usp=sharing

22 luglio 2024

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

ufficio stampa

cosimo.manicone@operaroma.it

Paolo Cairoli

direttore della comunicazione

paolo.cairoli@operaroma.it

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

L’ultimo viaggio di Sindbad

Musica di Silvia Colasanti

Racconto musicale in 7 quadri

Libretto di Fabrizio Sinisi

liberamente ispirato a testi di Erri De Luca

Commissione del Teatro dell’Opera di Roma

Prima rappresentazione assoluta

Direttore Enrico Pagano

Regia Luca Micheletti

Scene Leila Fteita

Costumi Anna Biagiotti

Luci Marco Giusti

Sindbad Roberto Frontali

Nostromo Paolo Antognetti

Uomo della preghiera Roberto Abbondanza

Uomo del mare Vincenzo Capezzuto

Disertore Giorgio Misseri

La madre Daniela Cappiello

1 sorella Elisa Balbo

2 sorella Alice Rossi

La madre Annunziata Vestri

Solista oud Giuseppe Frana

Solista percussioni Lorenzo Brilli

Solista chalumeau Luciano Orologi

ORCHESTRA DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

NUOVO ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

In collaborazione con Fondazione RomaEuropa Festival nell’ambito del RomaEuropa Festival 2024

TEATRO NAZIONALE

PRIMA RAPPRESENTAZIONE mercoledì 16 ottobre alle ore 20.00

REPLICHE

venerdì 18 ottobre ore 20.00

domenica 20 ottobre ore 16.30

martedì 22 ottobre ore 20.00

mercoledì 23 ottobre ore 20.00

22 luglio 2024

TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosimo Manicone

ufficio stampa

cosimo.manicone@operaroma.it 

Paolo Cairoli

direttore della comunicazione

paolo.cairoli@operaroma.it 

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