Ricordato l’eccidio di Guadine

La lunga estate del 1944: ottanta anni fa la strage di Guadine

Ricordate le vittime di quel 24 agosto sul torrente Renara

MASSA – Omaggio alle vittime dell’eccidio di Guadine e valle dei Canali. Nel canto del torrente, tra le fronde verdeggianti di quella vallata, si è svolta la commemorazione dell’80esimo anniversario dell’eccidio delle Guadine, dinanzi a un folto e attento pubblico. Sono state accese fiaccole per ogni nome, in ricordo di Alda Bonfigli, Bianca Baldini, Pucci Brandolo; Arturo e Santina Conti, Michele Del Freo, Ercole Dini, Santino Dini,
Nerito Menchini (di Guadine), Michelotti,
Fidalma Nardini, Pietro Novani, Arturo Pucci, vittime civili di un’operazione sanguinaria avviata nello stesso giorno e Vinca. L’evento è promosso da: Anpi, associazione Eventi sul Frigido, Fivl, Aics Musica e spettacolo con il patrocinio di: Comune di Massa, Provincia di Massa Carrara, Anvcg, Anfcdg, Accademia della Pace, Insieme e il contributo della Regione Toscana. Come ha ricordato Angela Maria Fruzzetti, (ass. Eventi sul Frigido promotore dell’iniziativa) che da ben 15 anni ogni anno, con le altre associazioni, si reca alle Guadine per ricordare quella che è definita una “strage minore”, stimolata da un sopravvissuto, Pietro Bertonelli, in quei giorni la popolazione della Valle dei Canali, nella quale insistono i paesi di Guadine, Gronda, Redicesi, Casania e Resceto, fu investita dalla violenza nazi-fascista con un sanguinoso rastrellamento. L’azione  fu mirata ad impedire vie di fuga degli abitanti di Vinca e ubbidì a quella che era stata messa in atto, ovvero la strategia del terrore preventivo. L’evento alle Guadine, nel tempo si è trasformato in un appuntamento culturale che spazia dalla musica, alla poesia e al teatro sulle testimonianze di Diana, Pietro, Giannina e Anna, raccolte da Fruzzetti nei suoi libri “Albertina e le altre” e “Impronte sulla neve” portate in scena dal Teatro civile Aics Musica e Spettacolo di Alessandra Berti. Il cantautore Marco Alberti ha accompagnato la serata con alcuni brani mentre Sara Chiara Strenta ha recitato alcune poesie tratte dal libro Impronte sulla neve, donne sulla via del Sale. Hanno preso parola il consigliere regionale, Giacomo Bugliani, la consigliera provinciale Dina Dell’Ertole e l’assessore del Comune di Massa, Matteo Basteri, ricordando l’importanza di coltivare la memoria soprattutto per consegnarla alle generazioni future. Dopo l’omaggio floreale al cippo da parte di Anpi Massa, issato nel 2015, hanno preso parola Maria Del Giudice per l’Anpi di Massa, portando il saluto della presidente Elena Emma Cordoni; Giancarlo Rivieri presidente di Fivl. Galeano Fruzzetti (ex assessore alla cultura) ha illustrato il suo dipinto con il quale è stato realizzato il manifesto ufficiale della commemorazione. L’incontro si è concluso con un brindisi alla Pace, contro ogni guerra e ogni crimine contro l’umanità. Storie, testimonianze, voci di donne e di uomini che s’inseriscono come tasselli preziosi nel mosaico sanguinoso della repressione antipartigiana attuata nel triangolo compreso fra Appennino, Apuane e mar Tirreno nella lunga estate del 1944, ai limiti della Linea Gotica.

Guadine, in quella lunga estate di sangue e terrore, fu teatro della strage di 13 civili. In quel dannato 24 agosto 1944, le truppe naziste, affiancate dai militi italiani della Rsi, i Mai Morti e X Mas,, raggiunsero l’abitato mettendolo a ferro e fuoco per impedire vie di fuga degli abitanti di Vinca, dove nello stesso giorno sfogarono la loro follia, il loro odio, sete di sangue su 174 persone inermi, con atrocità inenarrabili. Le stragi si susseguono a ciclo continuo, da maggio a settembre 1944, seminando terrore nelle popolazioni. Sulla scacchiera della morte, si muovevano le pedine pianificando le incursioni nei paesi, perpetrando orribili crimini.   Le truppe tedesche decisero di fare “terra bruciata intorno alle formazioni partigiane” seminando terrore nella popolazione dei paesi arroccati intorno alla linea Gotica, colpevoli di appoggiare la Resistenza. L’elenco degli eccidi nei paesi intorno alla linea gotica è lungo e tragico. Ricordiamo il 3 maggio a Mommio (22 vittime), il 13 giugno a Forno (68), il 2 luglio a Bagnone (9), il 27 ad Aulla (6). Agosto è il mese che conta il maggior numero delle stragi: il 3 a Zeri (40), il 12 a Sant’Anna di Stazzema (560), il 19 a Bardine San Terenzo (53) e a Valla Fivizzano (107), il 21-24 a Castelpoggio Carrara (11), il 24 a Guadine (13), il 24-25 a Vinca di Fivizzano (174+40 in zone limitrofe). In massacri nazisti continuano in settembre, fino all’arrivo degli Alleati: il 10 nei dintorni di Massa (40), il 13 e 14 a Tenerano (11), il 16 alle Fosse del Frigido (174), a Bergiola Foscalina (73). Si aggiungono i crimini di San’Anna di Stazzema (12 agosto con 560 civili massacrati), e Marzabotto tra il 29 settembre e il 5 ottobre, trucidando 770 persone innocenti.

Ufficio stampa Taraeditoria&Comunicazione

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