Eugenia Serafini, due prestigiosi riconoscimenti come scrittrice e artista, Premio Menotti Art Festival 2024 Letteratura e Arte – Spoleto

16 settembre 2024

Eugenia Serafini, due prestigiosi riconoscimenti come scrittrice e artista

Premio Menotti Art Festival 2024 Letteratura e Arte – Spoleto, 27/30 Settembre 2024

SPOLETO – La Commissione del Menotti Art Festival ha deliberato di conferire ad Eugenia Serafini il Premio internazionale Spoleto Art Festival Letteratura 2024 per meriti letterari, artistici e culturali attinenti al libro“Il Preside che camminava sui rami di pino e i Racconti della Luna” (Artecom, Roma 2019),con la valutazione del percorso culturale e professionale quale scrittrice, dalla Giuria composta dal Prof. Luca Filipponi (Presidente), dall’Avv. Angelo Sagnelli(Direttore Artistico Letteratura), dal Soprano Tania Di Giorgio (Direttore Musicale) e dal Maestro Prof. Sandro Trotti (Direttore Artistico). La scrittrice, e artista insigne, ottiene un ulteriore riconoscimento nel campo delle Arti visive con invito a tenere a Spoleto una Mostra Personale al MENOTTI ART FESTIVAL 2024 – Art in the City dal 27al 30 settembre, presso il Chiostro del Complesso monumentale San Nicolò, in esito a conforme decisione della Giuria composta da Luca Filipponi – Presidente e Sandro Trotti – Direttore Artistico.

La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si svolgerà a Spoleto nei giorni di venerdì 27 e sabato 28 settembre 2024, alle ore 15:30, nel Chiostro del Complesso monumentale di S. Nicolò, dove il Presidente prof. Luca Filipponi inaugurerà anche la Mostra personale di Eugenia Serafini «Omaggio a Puccini: Madama Butterfly»,alla presenza dei delegati dell’UNESCO, del Parlamento Europeo e della Fondazione Nobel di Stoccolma. Tutto ciò si aggiunge allaMostra Meeting Art Bruxelles 2024 ora in corso in Belgio fino a tutto Novembre e al Premio internazionale Spoleto Art Festival 2024 conferito ad Eugenia Serafini per le importanti attività che ha svolto e svolge nel campo della cultura e dell’arte”, consegnato all’artista-scrittrice il6 luglio scorso presso la Rocca Albornoz di Spoleto.

La scelta dell’Artista di tenere la Mostra Personale “Omaggio a Puccini” è dovuta sia al compimento dei 120 anni dalla Prima dell’opera Madama Butterfly, rappresentata al Teatro alla Scala di Milano il 17 febbraio 1904, che al centenario della scomparsa del grande operista, sia alla predilezione che Giancarlo Menotti ha sempre mostrato verso il magnifico musicista, come pure all’amore dei suoi genitori per le opere di Puccini, del quale la mamma di Eugenia Serafini era conterranea. Chiaramente il Ventaglio, con il suo riferimento all’Oriente, diviene elemento chiave di collegamento con una delle opere più rinomate e amate del musicista lucchese, appunto Madama Butterfly.

Eugenia Serafini metterà in mostra 10 bellissimi e sognanti Ventagli, Mappe stellari e Maripose che nelle forme e nei colori richiamano il suo mondo fiabesco e cosmico, che ben rappresentano l’Oriente e l’appassionata storia musicata da Puccini: in una grande città portuale del Giappone, una geisha adolescente è venduta come sposa ad un ufficiale della Marina americana, Pinkerton. La ragazza, Co-Cio-San soprannominata Madama Butterfly per la sua fragile bellezza, è profondamente innamorata e ignora che per l’ufficiale quel matrimonio è soltanto un gioco e pagherà con la vita l’insopportabile delusione. Giacomo Puccini scelse il soggetto della sua sesta opera, sotto l’impulso delle emozioni suscitate in lui dopo aver assistito al Duke of York Theatre di Londra, nel giugno 1900, alla tragedia in un atto Madame Butterfly di David Belasco, a sua volta tratta dall’omonimo racconto dell’americano John Luther Long, apparso nel 1898. L’opera quest’anno sarà rappresentata nei teatri delle maggiori città italiane ed estere, tra le quali Spoleto stessa e Torre del Lago – dove si svolge da 70 anni il Festival Puccini -, Lucca, Milano, Torino, Verona e oltre, che raccoglieranno milioni di spettatori. Non è inutile ricordare che Mozart e Puccini sono i due compositori più amati nel mondo!

Le opere di Eugenia Serafini – i Ventagli e le Maripose – sono state esposte in una grande Mostra personale “Sguardo a Oriente” nel 2022 a Roma, al Circolo del Ministero degli Esteri, e le Mappe Stellari nella Personale “Lirica elementare” in occasione dell’EXPO 2015, alla Galleria Artestudio 26, entrambe a cura del critico d’arte prof. Carlo Franza. Così tra l’altro l’Ambasciatore Umberto Vattani definiva le opere della Mostra “Sguardo a Oriente”: “[…] Proprio con queste immagini di colore, con questo mondo leggero che si sottrae alle leggi della gravità, uno si accorge di quanto fossero giuste le parole “Noi siamo fatti della stessa stoffa dei sogni e nello spazio e nel tempo di un sogno è raccolta tutta la nostra breve vita”. Ecco questo è quello che ispirano queste opere e io vorrei dirle, Eugenia, quanto siamo lieti di averla qui con noi e le facciamo i migliori auguri di sempre maggiore successo.” E il prof. Carlo Franza: […] Punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea, ecco la mostra dell’artista Eugenia Serafini, una sorta di biblioteca della natura e del mondo, pitto-sculture che sono un modo di essere e di vestire l’intelligenza del suo essere poetessa, e come favole transitano e si raccontano in assoluto segreto. […] Ventagli, mappe stellari, forme nello spazio, costellazioni, segmenti di diurno/notturno, trappole visive, nuvole, eppoi maripose, ovvero nugoli di farfalle in volo che sono seta e segni di bellezza, diventate forme esplosive, corpi che svolazzano come echi di preghiera. Ecco scoprire l’invisibile fluire degli eventi, il suo fare è suono che si propaga sulla carta e nel colore, è l’atmosfera del pensiero che cerca sé stesso dentro il mondo. È un processo graduale di affinamento e di approfondimento, la percezione del mondo visibile, come melodioso tumulto, brusio allargato di suoni che hanno nelle immagini e nei simboli dell’Oriente le loro equivalenze. Se si osservano i ventagli, le scritture, gli ideogrammi, ecc. si noterà un atteggiamento animistico, di religioso ascolto, di sospeso stupore, di fronte al miracolo del vero visibile.”

Infine, qualche annotazione sul Complesso monumentale di San Nicolò a Spoleto, dove si svolgeranno gli eventi. Comprende una ex chiesa, un ex convento e due chiostri. La chiesa fra il XIV e il XVIII secolo era considerata uno dei più importanti edifici sacri della città e l’annesso convento era sede di un attivo centro culturale. Considerata uno dei più importanti edifici sacri della città e l’annesso convento, era sede di un attivo centro culturale. Ospitò tra Medioevo e Rinascimento i più illustri uomini della cultura dell’epoca e in essa si costituì probabilmente l’Accademia degli Ottusi, futura Accademia Spoletina. Ricca la biblioteca, ordinata dallo studioso Pierleone Leoni, medico di Lorenzo de’ Medici. In essa avrebbe soggiornato Martin Lutero in viaggio verso Roma. Decaduta nei secoli, restaurata lungo l’arco del 1900, è tornata ad essere luogo di cultura internazionale ad ampio spettro.

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Eugenia Serafini, artista multimediale internazionale, docente universitaria, poeta/performer e giornalista, è nata nel 1946 a Tolfa (Viterbo). Vive ed opera tra Roma, Tolfa e la Toscana. Ama viaggiare e portare la sua arte a contatto con i popoli, confidando nella creatività come mezzo di comunicazione e conoscenza pacifica. Le sueopere – installazioni, ambientazioni performative -portano una ventata di innovazione nell’ambito dell’espressione artistica contemporanea. Allieva del grande Natalino Sapegno, si laurea in Lettere classiche con il massimo dei voti e frequenta la Scuola Nazionale di Archeologia di Roma, mentre l’amicizia profonda e le collaborazioni con Lawrence Ferlinghetti, Mario Verdone, Giorgio Di Genova, Carlo Franza, Duccio Trombadori la spingono alla ricerca e alla sperimentazione nelle arti visive. La poesia visuale e visiva e la creazione di video e storie animate sono incursioni frequenti nel suo lavoro. Dirige la Collana di Libri d’Artista e la rivista FOLIVM dell’Artecom-onlus. È tra i promotori del prestigioso Premio “ARTECOM-onlus” per la Cultura. Scrive fiabe, testi teatrali, poesia di teatro e di performance. Sue poesie e suoi racconti sono tradotti e pubblicati in arabo, inglese, francese, norvegese, portoghese e romeno. Le sue opere si trovano in musei e archivi Italiani ed esteri. Della sua arte hanno trattato ampiamente critici escrittori italiani e stranieri, da Mario Verdone a Carlo Franza, a Giorgio Di Genova, Mihail Banciu, Vito Apuleo, Leo Strozzieri, Duccio Trombadori, Lawrence Ferlinghetti, Domenico Cara, Silvana Lazzarino, Anna Manna, Fabia Baldi. Numerosi i Premi e riconoscimenti conferiti per i meriti artistici e letterari, tra i quali il Premio Internazionale Spoleto Art Festival per la Letteratura 2024, il Premio Menotti Art Festival Spoleto-Art in the City 2024, il Premium International Florence 12 Stelle per l’Arte 2024; Menzione Speciale al XXXV Premio Letterario Camaiore -Francesco Belluomini 2023, per il Poemetto “Canto dell’effimero”, edizione bilingue italo-romena; Riconoscimento del Centro Culturale Romeno Italiano di Roma qualeMembro d’Onore e Messaggero della Cultura Romena in Italia, nel 2018; Premio Le rosse pergamene del nuovo umanesimo, 2018; Premium International Florence Seven Stars, Grand Prix Absolute 2017; Mostra Contaminazioni Artistiche Italia-Norvegia, Istituto di Cultura Italiano di Oslo, 2016; Mostre personali a Berlino, a cura di Carlo Franza, nel 2016 e 2014; Mostra Personale “Flowers” all’Ambasciata d’Egitto, Roma 2014; Il libro d’arte e d’artista al Beit Hai’r Museum di Tel Aviv, 2013; Leone d’Argento per la Creatività 2013 allaBiennale di Venezia; Riconoscimento della Segreteria di Stato Vaticana e Benedizione di Papa Francesco, 2013; Esposizione Internazionale d’Arte – Biennale di Venezia, nel 2011, 2009, 2007;Red carpet alla 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, interprete nel film “Poeti” di Toni D’Angelo, 2009; Limen Arte 2010 e 2012 a cura di Giorgio Di Genova. Opere dell’artista alla Imago Mundi L. Benetton Collection e Collezione Umberto Vattani.

Goffredo Palmerini

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